L’inventario forestale regionale (1991-93) dà conto dell’assetto territoriale a fine secolo, quando cominciavano a osservarsi nuovi fenomeni come la diffusione dell’arboricoltura da legno, sovvenzionata con fondi comunitari nel contesto del set-aside, e la rimessa a coltura amatoriale o imprenditoriale di terreni abbandonati da decenni. I cambiamenti nell’uso e copertura del suolo nell’ultimo decennio del secolo sono registrati da Copernicus a livello 3 (scala approssimativa 1:100000), i principali dei quali consistono nell’urbanizzazione e infrastrutturazione del corridoio regionale più densamente abitato (costa apuo-versiliese, valdarno e piana FI-PO-PT), nell’espansione del bosco nell’area centrale e della viticoltura in Val di Chiana. Anche nel XXI secolo si osservano trasformazioni del paesaggio, molto più articolate nella distribuzione spaziale e nella motivazione, talvolta in rapida sequenza e contraddittorie…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

Imboschimento in Toscana

Il primo fine, orientato al contenimento delle eccedenze cerealicole per evitarne il deprezzamento, è stato raggiunto, il numero dei beneficiari, le superfici ritirate dalla coltivazione e i fondi erogati son stati notevoli, come dimostrato dall’organismo pagatore ART€A. I controlli hanno tuttavia evidenziato alcuni impianti eseguiti su terreni privi dei requisiti colturali richiesti, non più agricoli da tanti anni, con conseguente decadenza dal regime d’aiuti. Circa il secondo punto, si sono raggiunti buoni risultati con la pioppicoltura da cellulosa nelle pianure alluvionali in impianti seguiti da aziende già esperte. Per quanto riguarda gli impianti di arboricoltura da legno con latifoglie miste pregiate (noci, ciliegi, farnie, frassini, ecc.), l’auspicato raggiungimento precoce del turno di utilizzazione non si è verificato; anche gli impianti accuratamente coltivati sono ben lontani dal raggiungere la maturità; in qualche caso si è praticato il diradamento intermedio, che ha interessato le specie secondarie, soprattutto l’ontano napoletano.

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione…

Campi abbandonati nella cartografia

Nel recensire sul numero 6/2021 de L’Italia Forestale e Montana il libro “Paesaggi rurali della Toscana”, Giovanni Trentanovi auspicava che l’ultima parte (specifica sull’abbandono e sui disturbi naturali e antropici) potesse essere ampliata e integrata in maniera organica all’interno della struttura per classi di copertura del suolo, per darne maggiore risalto e continuità di lettura. Il primo luglio scorso è uscito una articolo su agricoltura.it nel quale si evidenzia una recente drastica riduzione della superficie agricola, specialmente in Toscana. Nel contempo, l’ufficio cartografico della Regione Toscana è impegnato nella revisione e nell’aggiornamento del materiale prodotto, ivi compresa la Carta dell’Uso e Copertura del Suolo…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

Affidabilità delle cartografie da aerofotointerpretazione

In un precedente articolo evidenziavo i limiti delle cartografie tematiche basate sul telerilevamento. Con soddisfazione prendo atto della revisione del livello 3 del Corine Land Cover in Slovenia: le classi 242 e 243, soluzione inizialmente abusata per interpretare alcuni mosaici paesaggistici, sono state ridotte, lasciando comparire le classi 221 -vigneto- e 223 -oliveto-, prima non rilevate. La Slovenia appariva paradossalmente priva di oliveti in studi relativi alle produzioni agricole basati sul CLC, con ciò negando l’esistenza di una pregiata produzione istriana d’olio EVO DOP basata su 2400 ettari d’oliveto. Una simile anomalia è tuttora presente in Trentino, dove il livello 3 di CLC non registra alcun oliveto, negando i 500 ettari di una coltura che invece caratterizza il paesaggio e la produzione d’eccellenza del Garda superiore, oggetto di un apposito censimento telematico…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

Anteprima Terzolle

Il bacino del Torrente Terzolle, ricompreso nei Comuni di Firenze, Sesto fiorentino e Vaglia, è oggetto di diversi studi paesaggistici, anche molto accurati, trattandosi di Area Protetta di Interesse Locale, in piccola parte sito Natura2000 Monte Morello IT5140008. Non si prenderanno qui in considerazione i sottobacini, costituenti paesaggio-giardino periurbano pedecollinare, dei fossi affluenti della Lastra e dell’Arcovada, in parte tombati in contesto urbano. Il paesaggio locale si rende valutabile e comparabile col resto del territorio europeo applicando il metodo della finestra d’osservazione quadrata di 3 Km di lato alla cartografia Corine Land Cover livello 3; il quadrato prescelto esclude intenzionalmente il Cimitero di Trespiano e l’abitato intercomunale di Montorsoli, per coerenza col perimetro dell’ANPIL…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.

Gli importanti cambiamenti nel paesaggio, soprattutto in quello costiero, avvenuti nell’ultimo secolo…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.

Non una parola viene spesa sulla sua dannosità dell’agricoltura superintensiva rispetto alla quale sarebbe auspicabile rendere pubblico e portare all’attenzione della politica il dibattito sul piano scientifico in corso…

Margherita Ciervo – Ricercatore e professore aggregato in Geografia economica, Università di Foggia. Associate Researcher presso University of Liège. Si occupa da sei anni della questione Xylella. La sua ultima pubblicazione sul tema è l’e-book a libero accesso “Il disseccamento degli ulivi in Puglia. Evidenze, contraddizioni, anomalie, scenari”.

Margherita D’Amico – Laureata in Scienze Biologiche presso l’Università di Bari. Dottore di Ricerca in “Patologia vegetale” presso la stessa Università. E’ stata responsabile scientifico del progetto dal titolo “Sistemi di lotta ecocompatibili contro il CoDiRO (SILECC)”, finanziato dalla regione Puglia. Attualmente è tecnologa presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA).

Sempre più forte il cambio di rotta sull’agricoltura intensiva, a causa delle critiche sostenute da alcune categorie di consumatori…

Michele Rollo, laureato in Tecnologie delle Produzioni Animali presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, attualmente iscritto al corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali.

paesaggio forestale storico toscana

Le radicali e veloci trasformazioni del paesaggio e le variazioni dell’indice di naturalità avvenute di recente a Montenero…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

Uno studio sui bacini dei torrenti San Gervasio, Affrico, Mensola e dell’Anciolina, affluenti compresi, per una superficie totale di circa 20 Km2 ricompresa nei Comuni di Fiesole e Firenze…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

urban forestry

Un rovesciamento di prospettiva: il consumo di ruralità come possibile fattore di sviluppo e re-integrazione del dissesto presente a livello sia bio-ecologico che sociale…

Franco Paolinelli è laureato in Scienze forestali presso la facoltà di Agraria di Firenze. Si occupa di verde urbano, con particolare attenzione a due temi: alberi in città ed agricoltura urbana, argomenti che ha approfondito con un Master nell’1984 presso la Faculty of Forestry di Toronto ed un altro, nel 2006, presso la Facoltà di Scienze Agrarie nell’Ateneo della Tuscia. Ha avviato, e dirige, la rete di operatori S.A.P. (Silvicultura Agrocultura Paesaggio) e il progetto “Valorizzazione del Legno degli Alberi di Città”.