I silicati nei suoli

I minerali di silicato, con quarzo, costituiscono oltre il 99% di tutte le rocce vulcaniche e sono i minerali che formano le rocce più comuni al mondo. Il basalto è una roccia vulcanica a grana fine di colore scuro costituita prevalentemente da minerali che sono silicati di calcio, magnesio, ferro e potassio. I minerali comprendono augite, feldspato di plagioclasio, olivina e magnetite con feldspato di ortoclasi minore e fosfato di calcio. Il basalto tende ad essere denso e massiccio, ma può anche essere vescicolare. Questa pietra può essere modificata dai processi di alterazione. Le pietre vulcaniche, formate ad alte temperature, non sono chimicamente stabili nemmeno a temperature ambiente in presenza di acqua, che è il principale agente di alterazione.

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli…

Campus Agroalimentare

Il Campus Agroalimentare di Piacenza “G. Raineri” “G. Marcora” comprende l’Istituto Tecnico Agrario, l’Istituto Professionale Agrario e l’Istituto Alberghiero. Dirigente Scolastico dell’IIS “Raineri-Marcora” è la prof.ssa Teresa Andena. L’Istituto Agrario G. Raineri fu fondato nel 1970, da oltre cinquant’anni dispone di strutture e risorse didattiche all’avanguardia. L’azienda agraria ad indirizzo cerealicolo, zootecnico e foraggero è certificata biologica e ha una superficie di 26 ettari circa. Dispone di un impianto di irrigazione alimentato da un pozzo, completo di vascone di raccolta.
È dotata di stalla a stabulazione libera con sala di mungitura a quattro posti, impianto automatico e vasca di refrigerazione da 10 q.li. Nella stalla sono ospitate 60/70 bovine da latte. Ci sono 5 serre fisse climatizzate per la produzione di piantine da trapianto ornamentali e da orto, per una superficie complessiva coperta di mq. 1400 circa. E’ presente anche un frutteto con diverse varietà di ciliegio dolce e selvatico, un vigneto e una piccola collezione di varietà autoctone di melo e di pero.

Etichettatura BIO

Il biologico è una certificazione di qualità di prodotto regolamentata a finalità ambientale. Il sistema è fondato su una serie di atti legislativi e garantito dalla vigilanza delle istituzioni; la base normativa è rappresentata dal Reg. (UE) 2018/848 che, integrato da emanazioni legislative in ambito nazionale, detta le regole dello standard. E’ una certificazione che riguarda l’intera filiera, dove si ha garanzia di sostenibilità ambientale e origine delle materie prime.
Il prodotto biologico è oggetto di tre livelli di controllo: il primo, e più importante, è rappresentato dall’autocontrollo del produttore; il secondo effettuato da organismi di terza parte autorizzati da un’autorità pubblica; il terzo, è eseguito dall’autorità pubblica e dall’Ente di accreditamento…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Anche quest’anno non sono mancati eventi climatici di inusuale ed eccezionale portata. Per mesi è stato seguito, con apprensione, il protrarsi dell’evento siccitoso che dalla seconda decade di maggio, accompagnato da temperature superiori alla norma, ha interessato la quasi totalità della nostra Penisola. Le alte temperature raggiunte, che hanno ricordato da vicino i picchi del 2003, unitamente alla carenza idrica, hanno spinto verso l’alto i consumi evapo-traspirativi della vite. Per comprendere appieno la portata dell’anomalia del 2022 basti pensare che, da un’analisi condotta sulla piovosità media per il periodo 1902-2002, le 12 stazioni del Nord (Belluno, Bologna, Casale Monferrato, Cuneo, Genova, Mantova, Milano, Padova, Rovigo, Torino, Udine, Venezia) riportano un totale medio di 426 mm di pioggia dall’inizio dell’anno idrologico, dato che si colloca al secondo posto dopo il 1922, la cui media era di 424 mm…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enologo Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018.

Sede Istituto Agrario

Il 1° dicembre del 1874 si aprì a Grumello del Monte, in un podere di circa 38 ettari preso in affitto, la “Scuola Professionale di Agraria” gestita fino al 1887 direttamente dal Comizio Agrario di Bergamo. Con il Regio Decreto 10/7/1887 venne istituita la “Regia Scuola Pratica di Agricoltura Gaetano Cantoni” con sede a Grumello, nel palazzo dei Conti Camozzi-Vertova, fino al 30 ottobre del 1918. Il 1° novembre del 1918 la scuola fu soppressa e trasferita alle «Scuole industriali di Bergamo» che, nel frattempo, avevano istituito un corso di scuola agraria di durata quadriennale. La presenza di una scuola agraria con finalità prettamente pratiche in città, e in un Istituto a vocazione industriale, appariva alquanto discordante e la necessità di avere campi e spazi per le esercitazioni indusse la Provincia ad operare un nuovo trasferimento della scuola. Nel 1925 il Comune di Treviglio affittò il vecchio convento dell’“Annunziata”, che divenne la nuova sede della scuola. Con il Regio Decreto 1/07/1926 n. 1314 la scuola fu trasformata in Ente Autonomo Consorziale “G. Cantoni” fra Stato, Provincia di Bergamo e Comune di Treviglio cui si aggiunse, successivamente, la Camera di Commercio.

Risposta immunitaria delle piante

Nel modello di segnalazione proposto per l’induzione della SAR si può ammettere che cellule soggette alla infezione d’innesco (cellule d’innesco), sia normosensitive che ipersensitive, liberino ROS e DAMP captati da cellule limitrofe vive e sensibilizzate (cellule d’avvio) del tessuto sano, dove si genererà il segnale sistemico trasmesso a distanza. È possibile che ROS e glutammato possano avviare la trasmissione. La H2O2 dei ROS generati da cellule danneggiate o moribonde a seguito della infezione d’innesco può entrare via pori di aquaporina nelle cellule d’avvio e stimolare apertura di canalicoli del calcio (es. GLR) causando iniziale aumento di concentrazione di Ca2+nel loro citosol; alternativamente o contemporaneamente nelle cellule d’avvio la H2O2 può essere riconosciuta dal recettore HPCA1 del plasmalemma che, per propria attività chinasica o attivando la chinasi RLCK, può aprire loro canalicoli del calcio…

Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante. Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.

Mutamento dei fiumi

Nel paesaggio rurale italiano è comune il concentrarsi di molte proprietà agrarie lungo il corso medio e inferiore dei grandi fiumi. Tali proprietà sono il risultato del dissodamento di terre, spesso in origine silvane, la cui fertilità è stata storicamente garantita dalle inondazioni fluviali. Il connubio fiume-fondi agrari rivieraschi si fonda su una contrapposizione fisico-amministrativa assai evidente: alla proprietà fondiaria l’uomo ha affidato una struttura granitica mediante suddivisione particellare espressa attraverso il catasto dei terreni; il fiume invece è morfologicamente attivo e muta la sua forma potendo invadere fondi rivieraschi di proprietà privata o da questi allontanarsi. Questo contesto naturale e amministrativo si arricchisce poi di un caposaldo giuridico per cui la proprietà fluviale è di natura demaniale (Codice civile)…

Edoardo Alterio è dottore forestale. Attualmente svolge un dottorato di ricerca in Ecologia forestale presso l’Università degli Studi di Padova.

Istituto Agrario di Bergamo

L’Istituto di Istruzione Superiore “Mario Rigoni Stern” si trova in piena città, quasi al centro di Bergamo in via Borgo Palazzo 128. Ai due tradizionali indirizzi di studio, il Tecnico e il Professionale Agrario, da tre anni il Rigoni Stern ha attivato il nuovo indirizzo Professionale “Gestione delle acque e risanamento ambientale”. Dirigente Scolastico dell’IIS “Rigoni Stern” è il prof. Carmelo Scaffidi. L’Istituto di Istruzione Superiore di Bergamo, sorto nel 1980 come sezione staccata dell’Istituto di Istruzione Superiore di Treviglio, è diventato autonomo nell’anno scolastico 1985/86. All’Istituto è annessa un’azienda agraria con una superficie di circa 3 ettari, con serre calde e fredde per la produzione ortofrutticola e floricola stagionale, e con un frutteto. L’azienda è dotata di allevamenti di galline e api per la produzione di uova e miele…

Risposta immunitaria delle piante

In appunti precedenti (Rivista di Agraria N°362,364) è stata descritta la risposta immunitaria delle piante facendo per lo più riferimento ad infezioni localizzate di agenti patogeni. Si è visto che nelle cellule della areola di tessuto coinvolto a contrastare la colonizzazione microbica abbia luogo nell’arco di poche ore una risposta immunitaria ben articolata nelle due fasi sinergiche PTI ed ETI. Da almeno 40 anni (14) si sa che la infezione localizzata di un patogeno su un organo di una pianta (es. maculatura fogliare) (infezione d’innesco) può indurre a distanza in tessuti di quella pianta (organo indotto) per parecchi giorni uno stato sensibilizzato contraddistinto da una risposta immunitaria di difesa più efficace, aspecifica, nei confronti di eventuali tentativi di infezione sia da parte dello stesso agente della infezione d’innesco, sia di altri agenti patogeni solo se biotrofici o emibiotrofici (batteri, oomiceti, funghi e virus), ma non necrotrofici.

Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante. Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.

Puglia - territorio

La Regione Puglia da un lato attesta che gli ulivi disseccati – anche in presenza di Xylella fastidiosa (Xf) – possono riprendere a vegetare grazie alle “buone pratiche agronomiche” (Regione Puglia, 2022a), dall’altro continua a imporre misure di lotta a Xf che, in disapplicazione dell’approccio ecosistemico su base scientifica e della Convenzione sulla Diversità biologica (Ciervo, 2021), generano distruzione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio, ovvero: abbattimenti, anche di ulivi monumentali censiti e in pieno stato produttivo; avvelenamento delle matrici vitali a causa del trattamento obbligatorio con insetticidi (anche neurotossici); finanziamento dei reimpianti di varietà non autoctone e brevettate (Leccino e Favolosa), adatte al sistema intensivo e superintensivo, classificati dal Ministero dell’Ambiente come “sussidio ambientalmente dannoso”1 (SAD).

Margherita Ciervo – Professore associato in Geografia economica e politica, Università di Foggia. Associate Researcher presso University of Liège. Si occupa da oltre otto anni della questione Xylella. Sul tema ha scritto diversi articoli scientifici e l’e-book a libero accesso “Il disseccamento degli ulivi in Puglia. Evidenze, contraddizioni, anomalie, scenari” (https://societageografica.net/wp/2020/11/06/geografia-a-libero-accesso-vol-2/). E-mail: margherita.ciervo@unifg.it

Istituto Agrario di Conegliano

L’Istituto, storicamente conosciuto come “Scuola Enologica“, offre percorsi formativi che comprendono sia l’Istruzione Tecnica (Istituto Tecnico Agrario “Cerletti”) che l’Istruzione Professionale (Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Corazzin). Due le sedi: Conegliano (TV), dove si trovano l’Istituto Tecnico e l’Istituto Professionale, la Presidenza e gli Uffici amministrativi, il Convitto, la Cantina e l’Azienda agraria, e la Segreteria dei corsi di Laurea; e Piavon di Oderzo (TV) dove si trovano l’Istituto Professionale, Cantina e Azienda agraria. Nel 1864 il medico ed agronomo Francesco Gera riesce a dar vita al primo esperimento di Scuola Agraria delle province venete che però dura poco, fino al 1867, per sopravvenuta morte del fondatore. L’anno successivo Antonio Carpenè, chiamato ad insegnare in questa scuola, interessa il Ministero dell’Agricoltura e condivide con Giovanni Battista Cerletti le idee e gli obiettivi per rendere vive le problematiche di viticoltura ed enologia e per recuperare i fondi che permisero poi il sorgere a Conegliano della prima Scuola Enologica d’Italia: venne istituita il 9 luglio 1876 con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II; il direttore designato fu G.B. Cerletti.