Anteprima Volpoca

Se, come me, siete appassionati di ornitologia, non potete non conoscere questo splendido uccello acquatico. Sto parlando della Volpoca (Tadorna tadorna, Linnaeus 1758). Si tratta di una specie appartenente all’Ordine Anseriformes, alla Famiglia Anatidae, al Genere Tardorna. Fa parte della cosiddetta tribù dei Tadornini, una tipologia particolare di anatre, tutti uccelli di media mole, in grado di nutrirsi sia sulla terraferma sia in acqua, tutti con una singolare postura semi-eretta. Chiamata anche “Brandgans” in tedesco, “Tadorne de Belon” in francese, “Common Shelduck” in inglese, “Tarro Blanco” in spagnolo e “Bergeend” in olandese… questo uccello presenta una lunghezza di circa 56-67 cm ed una apertura alare di circa 100-125 cm…

Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone

Anteprima Sfilata Giovenche Rendena

Non è sempre facile il connubio agricoltura-turismo ma è una strada obbligata per questi due settori produttivi tanto importanti per la crescita dell’economia del nostro Paese. Infatti, per l’agricoltura può rappresentare un’occasione di sviluppo attraverso la creazione di nuovi canali vendita (vendita diretta e canale Horeca locale, oppure l’adozione di “mucche” a distanza) e la valorizzazione delle produzioni di nicchia, e per il turismo tante occasioni per la destagionalizzazione (turismo enogastronomico in primavera e autunno), tante opportunità per il turismo esperienziale e la crescita delle zone turistiche più marginali. In quest’ottica sono nate e si sono consolidate negli ultimi decenni diverse manifestazioni di fine estate legate alla discesa del bestiame dagli alpeggi, soprattutto lungo l’intero Arco alpino.

Marco Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, già docente di Estimo ed Economia agraria all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.

I vitigni resistenti vengono anche indicati con il termine PIWI, l’acronimo del tedesco Pilzwiderstandfähig, ossia resistente alle crittogame Oidio e Peronospora e al freddo, ridotta sensibilità a Botrite e Marciume acido, bisogna specificare che resistente non significa immune e le resistenze variano in base alla varietà. I PIWI si ottengono con incroci tra varietà di Vitis vinifera con una piccola parte di altre Vitis di origine Americana, Asiatica ecc. da cui riceve i geni di resistenza alle principali malattie fungine con 95% e oltre di Vitis vinifera, meno del 5% di altre varietà di Vitis; nelle ultime varietà arriva fino al 99%…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enologo Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018.

Campi abbandonati nella cartografia

Nel recensire sul numero 6/2021 de L’Italia Forestale e Montana il libro “Paesaggi rurali della Toscana”, Giovanni Trentanovi auspicava che l’ultima parte (specifica sull’abbandono e sui disturbi naturali e antropici) potesse essere ampliata e integrata in maniera organica all’interno della struttura per classi di copertura del suolo, per darne maggiore risalto e continuità di lettura. Il primo luglio scorso è uscito una articolo su agricoltura.it nel quale si evidenzia una recente drastica riduzione della superficie agricola, specialmente in Toscana. Nel contempo, l’ufficio cartografico della Regione Toscana è impegnato nella revisione e nell’aggiornamento del materiale prodotto, ivi compresa la Carta dell’Uso e Copertura del Suolo…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

Anteprima biologico

È stato di recente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Serie Generale, n. 151 del 30/06/2022), il Decreto MiPAAF n. 229771 del 20/05/2022, recante disposizioni per l’attuazione del regolamento (UE) 2018/848, il quale fornisce nuove disposizioni nazionali in materia ed abroga i decreti ministeriali 18 luglio 2018 n. 6793, 30 luglio 2010 n. 11954 e 8 maggio 2018, n. 34011. Preliminarmente a questa prima lettura del testo normativo, occorre ricordare che l’adeguamento della disciplina nazionale al regolamento quadro in materia di agricoltura biologica (RAB), regolamento UE applicabile dal 1° gennaio 2022, è oggetto della Legge di delegazione europea 2021 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea) recentemente approvata in via definitiva dal Parlamento (S. 2481), cui seguirà uno o più decreti legislativi, destinati a innovare anche il decreto legislativo n. 20/2018…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Daniele Pisanello è avvocato consulente in Diritto Alimentare, fondatore e managing Partner di Lex Alimentaria Studio Legale Associato (Pisa e Firenze); Regulatory Expert per primaria società di consulenza regolatoria statunitense.

Analisi sensoriale nocciole

La scienza sensoriale è un’area multidisciplinare finalizzata a misurare, interpretare e comprendere le risposte umane alle proprietà dei prodotti alimentari e non solo così come vengono percepite dai sensi. Alla base delle valutazioni sensoriali c’è un approccio soggettivo e individuale che prova a tradurre in termini obiettivi e suggestivi il “mondo delle sensazioni”.
Ecco che l’analisi sensoriale nasce dall’esigenza di comprendere quali sono le sensazioni puramente soggettive e quelle che possono essere “oggettivamente” valutate tramite i sensi, quindi descritte e definite in modo univoco e chiaro attraverso una metodologia scientifica definita da norme nazionali ed internazionali (UNI e ISO)…

Patrizia Salusti, Tecnologo Alimentare, libero professionista. Consulente per la Sicurezza e Qualità Alimentare nell’ambito delle certificazioni cogenti e volontarie. Collabora con l’Istituto per la BioEconomia (IBE CNR) a progetti sulla valorizzazione nutrizionale e sensoriale di prodotti agroalimentari.

Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.

Il valore del campionato cinofilo oggi

Storie di cani campioni. Ne potremmo raccontare tante. Ci sarebbe da scrivere libri su libri con gli aneddoti che ogni allevatore potrebbe narrare.
Cani campioni del passato, cani campioni famosi, cani campioni che hanno fatto la storia della propria razza… Campioni italiani che si erano guadagnati quel titolo, conquistandosi scontro dopo scontro, ring dopo ring, ogni singolo Certificato di attitudine al campionato (C.A.C.). C’era una volta in Italia il famigerato “CAC di Campionato”, una sorta di punto obbligatorio per ottenere il titolo di campione, che limitava annualmente quel titolo a pochi esemplari per ogni razza, una vera e propria élite. Era un evento imperdibile per chi voleva divenire campione italiano… pertanto, che venisse esso svolto a Taormina in Sicilia, piuttosto che a Monza in Lombardia… tutti gli allevatori d’un certo calibro erano lì presenti, con i propri esemplari più meritevoli…

Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone

L'agrario di Bagnoregio

L’istituto omnicomprensivo Fratelli Agosti nasce dalla fusione dell’istituto tecnico agrario “Fratelli Agosti” e dell’istituto comprensivo “San Bonaventura”. La scuola è dotata di un’azienda agraria di circa 20ha che costituisce il laboratorio tecnico-pratico che la contraddistingue in ambito provinciale. Tale risorsa è un unicum e rappresenta la vocazione produttiva, economica e culturale del territorio. Ha il suo punto di forza nella convinzione di rappresentare una scuola pubblica al servizio di una comunità di giovani in cammino verso il futuro.
La Famiglia Agosti, alla quale l’istituto deve il nome, ha origini piemontesi. Un ramo della famiglia si trasferì a Marta e da esso nacque Carlo che sposò Maddalena Gentili di Bagnoregio, appartenente ad una ricca famiglia. Dal matrimonio nacquero sei figli, ma Carlo, rimasto presto vedono, si occupò da solo della loro educazione e della gestione dell’immenso patrimonio che riuscì anche ad ampliare con l’acquisto della tenuta di Carbonara…

DS prof.ssa Paola Adami, prof. Cortignani – Istituto Omnicomprensivo “F.lli Agosti” di Bagnoregio

Saluti Rivistadiagraria.org

Carissime Lettrici e carissimi Lettori, è passato un altro anno, il mio primo da “pensionato”. Infatti dal 1° settembre 2021 non insegno più ma continuo comunque ad occuparmi di Istruzione agraria online. Nel corso dell’ultimo anno è continuata l’attività in rete, con il costante aggiornamento del portale www.agraria.org, e la pubblicazione dei nuovi numeri della nostra www.rivistadiagraria.org. Abbiamo continuato ad aggiornare il portale dedicato all filiera corta www.aziende.agraria.org e quello riservato agli allevamenti www.allevamenti.agraria.org dove sono inseriti quasi 12.500 allevatori, con più di 1.000 razze presenti; continuano ad essere molti i professionisti registrati in www.professioni.agraria.org, il catalogo dedicato al settore agrario e forestale. Le nostre pagine Facebook sono seguite da moltissimi persone e sono sempre più anche i followers in Twitter, Instagram e Youtube, social che utilizziamo, in sinergia con il forum e la rivista, per tenervi aggiornati su tutto quello che riguarda il mondo dell’agricoltura e della zootecnia e sulle novità del sito e della rivista…

Il lavoro fisico pesante e stentato dell’uomo è l’unico fattore dei prodotti agrari nel circondario di Vallo della Lucania: il lume della scienza comincia appena a mostrarsi in uno o due punti di esso, e vi sono ignorate quasi del tutto le buone regole pratiche (Angelo Raffaele Passaro, 2005, p.62). Con queste parole veniva descritto sinteticamente lo stato dell’agricoltura nel Cilento nella famosa inchiesta Jacini del 1885. In questo territorio che va da Paestum a Sapri si ritrovano una serie di condizioni che contraddistinguono senza molte differenze buona parte dell’agricoltura del Mezzogiorno dell’epoca: forme di conduzione arcaiche e poco produttive (latifondo, contratto di miglioria, colonia parziaria), colture estensive e poco redditizie (graminacee), limitata circolazione di capitali sia per l’esercizio sia per il miglioramento dei fondi, sistemi di irrigazione e sfruttamento del suolo inefficienti con molte aree incolte a causa di mancate bonifiche e sistemazioni fondiarie…

Dario Salvatore, dottorando in Storia all’Università degli Studi di Salerno è borsista nell’ambito del Progetto “NOBILI CILENTANI: Applicazione del metodo nobile ad alcune produzioni zootecniche cilentane – PNR 2014–2020” del dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno.
Michele Cerrato, Ricercatore confermato presso l’Università degli Studi di Salerno presso il dipartimento di Farmacia dove ha le cattedre di Economia e politica Agraria.

L’Italia è un paese strano per molti versi, uno di questi è spesso non dare il giusto valore a tecnici e scienziati natii, che hanno dato contributi in determinati campi del sapere, di grande valore; il perché ciò accada, non è facile da sapere, ma spesso si percepisce uno strano sentore di gelosia verso determinate classi professionali, supportate anche dall’ignoranza in campo scientifico di alcuni elementi coinvolti della classe politica, questo in qualsiasi periodo storico italiano. In questo articolo, voglio parlare di uno scienziato e studioso, che con lavori su campo, contribuì fortemente a comprendere la Malaria, la sua storia evolutiva e la necessità di un approccio ecologico, per la sua eradicazione, dimostrando che non fu l’uso massivo del DDT a garantirne l’eradicazione, puntando su studi di campo, grazie alla sua formazione di biologo nello specifico ecologo sanitario e biologo paludista…

Giuliano Russini è laureato in Scienze Biologiche indirizzo Botanica applicata, perfezionamento in botanica ambientale e Fitopatologia, igiene e ecologia urbana.