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di Luca Car­ra­ro


Co­no­sciu­ta come al­za­vo­la can­nel­la o, in gergo, cia­no­te­ra, l’al­za­vo­la ama­ran­to, Anas cya­nop­te­ra, deve il suo nome alla ca­rat­te­ri­sti­ca co­lo­ra­zio­ne in­ver­na­le del ma­schio che si pre­sen­ta com­ples­si­va­men­te di un co­lo­re rosso mar­ro­ne molto ac­ce­so so­sti­tui­to dal nero ed in parte dal gial­lo crema sul dorso e sulla coda, gial­lo crema messo in evi­den­za da un con­tor­no nero sulle sca­po­la­ri par­ti­co­lar­men­te al­lun­ga­te. En­tram­bi i sessi pre­sen­ta­no le co­pri­tri­ci di color az­zur­ro pa­stel­lo, ca­rat­te­ri­sti­ca in co­mu­ne con un’al­tra spe­cie, la mar­za­io­la ame­ri­ca­na, Anas di­scors, men­tre solo il ma­schio pos­sie­de uno spec­chio alare verde me­tal­li­co e que­sto, tra l’al­tro, è il primo ca­rat­te­re ses­sua­le di­stin­ti­vo che si ma­ni­fe­sta nei gio­va­ni. La fem­mi­na pre­sen­ta una co­lo­ra­zio­ne molto mi­me­ti­ca ten­den­te al mar­ro­ne. Il becco è nero nel ma­schio in abito in­ver­na­le, più chia­ro come nelle fem­mi­ne nella re­stan­te parte del­l’an­no, le zampe sono gial­lo ver­da­stre nella fem­mi­na, gial­le quel­le ma­schi­li. Nei sog­get­ti adul­ti l’i­ri­de è rossa nel ma­schio, men­tre quel­la fem­mi­ni­le è bruna.


Alzavola amaranto - Maschio adulto
Al­za­vo­la ama­ran­to – Ma­schio adul­to (foto Luca Car­ra­ro)


Alzavola amaranto - Femmina adulta
Al­za­vo­la ama­ran­to – Fem­mi­na adul­ta (foto Luca Car­ra­ro)


Ven­go­no clas­si­fi­ca­te cin­que sot­to­spe­cie di que­sta pic­co­la ana­tra, tutte ori­gi­na­rie del con­ti­nen­te ame­ri­ca­no. L’u­ni­ca sot­to­spe­cie dif­fu­sa nel­l’A­me­ri­ca set­ten­trio­na­le è l’al­za­vo­la ama­ran­to del nord (Anas cya­nop­te­ra sep­ten­trio­na­lium) il cui area­le di di­stri­bu­zio­ne è si­tua­to nella parte oc­ci­den­ta­le del nord Ame­ri­ca e si esten­de dalla Co­lom­bia Bri­tan­ni­ca alla Ca­li­for­nia nel pe­rio­do ri­pro­dut­ti­vo, men­tre du­ran­te l’in­ver­no si spin­ge più a sud fino al Mes­si­co. Que­sta è la sot­to­spe­cie più dif­fu­sa negli avia­ri eu­ro­pei e molto pro­ba­bil­men­te è l’u­ni­ca.
Tutte le ri­ma­nen­ti sot­to­spe­cie sono ori­gi­na­rie del sud Ame­ri­ca: l’al­za­vo­la ama­ran­to ar­gen­ti­na (A.c. cya­nop­te­ra) di­stri­bui­ta dal nord del Perù al­l’Ar­gen­ti­na e nelle isole Fal­kland, l’al­za­vo­la ama­ran­to delle Ande (A.c. ori­no­mus) di­fu­sa nelle alte pia­nu­re del Perù, in Bo­li­via ed in Cile, l’al­za­vo­la ama­ran­to tro­pi­ca­le (A.c. tro­pi­ca), la più pic­co­la, pre­sen­te in Co­lom­bia non oltre i 1000m, men­tre ad al­ti­tu­di­ni mag­gio­ri, tra i 1800 e i 3100m viene so­sti­tui­ta dalla più rara al­za­vo­la ama­ran­to di Bor­re­ro (A.c. bor­re­roi).
Tutte le sot­to­spe­cie sono ap­pa­ren­te­men­te si­mi­li nella co­lo­ra­zio­ne del piu­mag­gio, la tro­pi­ca­le in par­ti­co­la­re è più pic­chiet­ta­ta ri­spet­to alle altre, ma si dif­fe­ren­zia­no per le di­men­sio­ni.
L’al­za­vo­la ama­ran­to non è molto dif­fi­ci­le da al­le­va­re, è un ani­ma­le piut­to­sto ro­bu­sto e si ri­pro­du­ce già dal primo anno. A par­ti­re dal mese di apri­le la fem­mi­na de­po­ne in una ca­set­ta nido non molto alta da cin­que a dieci uova che cova per ven­ti­cin­que gior­ni. I primi gior­ni di vita sono si­cu­ra­men­te i più dif­fi­ci­li nel­l’al­le­va­men­to di que­sta spe­cie e bi­so­gna porre par­ti­co­la­re at­ten­zio­ne al­l’an­da­men­to me­teo­ro­lo­gi­co, in­fat­ti piog­ge con­ti­nue pos­so­no por­ta­re alla per­di­ta di in­te­re co­va­te se non op­por­tu­na­men­te ri­pa­ra­te, per que­sto è con­si­glia­bi­le, anche per avere più di una de­po­si­zio­ne, sot­trar­re alla madre i gio­va­ni della prima co­va­ta ed al­le­var­li al­l’in­ter­no, ma con i do­vu­ti ac­cor­gi­men­ti per ri­spet­ta­re le norme igie­ni­che ba­si­la­ri, per que­sto bi­so­gna ri­dur­re al mi­ni­mo le di­sper­sio­ni d’ac­qua, che unite al ca­lo­re for­ni­to dalla lam­pa­da for­ma­no ter­re­no fer­ti­le per la pro­li­fe­ra­zio­ne di germi ed in­fe­zio­ni, ma sa­reb­be anche op­por­tu­no per­met­te­re ai gio­va­ni di fare dei bre­vis­si­mi bagni in acqua tie­pi­da (ba­sta­no 1-2 mi­nu­ti per­ché nei gio­va­ni l’u­ro­pi­gio, ghian­do­la che se­cer­ne il gras­so atto ren­de­re im­per­mea­bi­li le piume, non è an­co­ra at­ti­vo e so­li­ta­men­te il gras­so ne­ces­sa­rio viene tra­smes­so di­ret­ta­men­te per con­tat­to dalla madre) che fa­vo­ri­sco­no la de­fe­ca­zio­ne e la ri­mo­zio­ne di even­tua­li “tappi” for­ma­ti­si. L’ap­pa­sta­men­to non è dif­fi­ci­le, si può fa­vo­ri­re nei primi gior­ni som­mi­ni­stran­do qual­che gam­be­ret­to es­sic­ca­to di­ret­ta­men­te nel­l’ac­qua, ma senza ec­ce­de­re.
L’al­za­vo­la ama­ran­to è si­cu­ra­men­te una spe­cie adat­ta ai no­vi­zi oltre che per la ru­sti­ci­tà anche per la pos­si­bi­li­tà di po­ter­la al­le­va­re in col­le­zio­ni miste senza par­ti­co­la­ri pro­ble­mi, in­fat­ti si fa nor­mal­men­te ri­spet­ta­re da spe­cie di ta­glia più gros­sa, sem­mai bi­so­gna fare at­ten­zio­ne che nel pe­rio­do degli amori il ma­schio non ar­re­chi di­stur­bo a spe­cie più pic­co­le e de­li­ca­te. Par­ti­co­la­re at­ten­zio­ne, inol­tre, va posta nel caso in cui nella stes­sa vo­lie­ra ven­ga­no al­log­gia­ti sog­get­ti spa­ia­ti di al­za­vo­la ama­ran­to e di mar­za­io­la ame­ri­ca­na, que­ste due spe­cie in­fat­ti hanno pa­rec­chie ca­rat­te­ri­sti­che in co­mu­ne e fa­cil­men­te s’in­cro­cia­no, co­mun­que il pro­ble­ma non sus­si­ste se le cop­pie sono fisse, anzi so­li­ta­men­te si in­stau­ra tra loro una certa ri­va­li­tà.
Per la de­ten­zio­ne e l’al­le­va­men­to di que­sta spe­cie non ser­vo­no au­to­riz­za­zio­ni pro­vin­cia­li ne tan­to­me­no dal Corpo Fo­re­sta­le dello Stato.


Alzavola amaranto - Giovani e madre con piccoli


Luca Car­ra­ro – Socio AIFAO Ama­to­ri Ita­lia­ni Fa­gia­ni e Ac­qua­ti­ci Or­na­men­ta­li (www.​aifao.​org).


 






Anatre, Oche e Cigni

Ana­tre, Oche e Cigni
Le 31 spe­cie or­na­men­ta­li me­glio al­le­va­bi­li: ri­co­no­sci­men­to, scel­ta degli in­di­vi­dui mi­glio­ri, ri­pro­du­zio­ne, ali­men­ta­zio­ne, igie­ne, pre­ven­zio­ne delle ma­lat­tie, cure.
Gian­ni Ra­vaz­zi – De Vec­chi Edi­zio­ni


Come ri­co­no­sce­re le spe­cie di Ana­ti­di più al­le­va­te e dif­fu­se; come al­le­sti­re un pic­co­lo sta­gno; le cure più pra­ti­che e sem­pli­ci per ot­te­ne­re ri­sul­ta­ti certi.
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