
Talvolta si è così immersi in determinate realtà da non rendersi conto nemmeno di cosa esse siano. Le verità più comuni e basilari diventano, paradossalmente, le più difficili da individuare. In questo caso, l’“acqua” è il cibo – un elemento costante nei ritmi di vita, nelle abitudini familiari e sociali, nei processi di acquisto – la cui importanza passa spesso in secondo piano. La rilevanza della percezione si manifesta nel momento in cui l’individuo si trova a dover riconoscere o discriminare caratteristiche organolettiche, nutrizionali e culturali. L’azione di “discernere” o “distinguere” (termine qui inteso in senso sia sensoriale sia intellettivo) diventa la chiave per comprendere come effettivamente si costruiscono preferenze, abitudini e valori legati all’alimentazione. Ciò comprende non solo il gusto o l’olfatto, ma anche l’insieme di simboli, credenze, emozioni che il cibo veicola. Nei paragrafi che seguono si intendono porre le basi per una comprensione approfondita di tali meccanismi…
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.

Il Piano del Verde e degli Spazi aperti, di seguito nominato PdV, approvato dal Comune di Firenze con delibera di Consiglio è un atto d’indirizzo emanato in coerenza con l’art. 8 “Ripristino degli ecosistemi urbani” del Regolamento UE 2024/1991 del Consiglio e del Parlamento, segnando un cambio di passo rispetto alla concezione otto-novecentesca del verde urbano, allora focalizzata sulla funzione ornamentale. La norma comunitaria, principalmente indirizzata agli agricoltori, chiede agli amministratori delle città di concentrarsi sulle funzioni ecosistemiche del verde urbano, incrementandone superficie e copertura arborea. La coerenza con la norma comunitaria apre peraltro le porte a (co)finanziamenti grazie ai quali l’investimento sul verde può essere incrementato rispetto alle serie storiche dei bilanci comunali. Il PdV tratta il territorio urbanizzato distintamente rispetto a quello agricolo e forestale…
Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.

L’Istituto Tecnico Agrario Statale è costituito da 5 corpi di fabbrica per una superficie complessiva calpestabile di circa 14.000 mq. I fabbricati risalgono agli anni Settanta. L’Istituto presenta un unico indirizzo, Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, con tutte e tre le articolazioni previste (30 classi con 512 alunni iscritti nell’a.s. 2024/25). Dirigente scolastico è la prof.ssa Enrica Maggi. L’Istituto Tecnico Agrario Statale è stato istituito nell’anno 1959 a seguito del D.P.R. 1442 del 21. 07. 1959 come unico Istituto Tecnico ad indirizzo agrario della provincia di Milano (ora provincia di Lodi). La scuola dal 1976/77 è ubicata a Codogno in Viale Marconi nella prima periferia della città. L’Azienda agraria si trova a Codogno, e ha una SAU di circa 22 ettari suddivisa in vigneti, frutteti e coltivazioni foraggere reimpiegate nell’alimentazione zootecnica. E’ ad indirizzo cerealicolo – zootecnico e le coltivazioni di mais, orzo a foraggi forniscono prodotti da reimpiegare per l’allevamento delle vacche da latte di razza Frisona e Bruna. Nel caseificio annesso all’azienda vengono prodotti formaggi con il latte fresco. La maggior parte della produzione è destinata a ricotta, semi-cotto pressato e caciotte…