Il riccio

In Italia vive sia il riccio europeo (Erinaceus europaeus, L.) che il riccio orientale (Erinaceus concolor Martin, 1838), animale benvoluto in particolare da chi possiede un orto o un giardino. Le leggende più diffuse che riguardano questo animale, trattano del tema della protezione: il riccio dovrebbe essere animale avverso a streghe e degli spiriti maligni. Si narra che il riccio, grazie ai suoi aculei affilati, sia in grado di respingere le forze oscure e di proteggere le abitazioni da influenze malefiche. Questa credenza ha contribuito a conferire al riccio un’aura di simbolismo protettivo e di buon auspicio. In alcune regioni italiane, il riccio è anche associato alla fortuna e alla prosperità. Si crede che avvistare un riccio durante una passeggiata porti fortuna e buoni auspici, soprattutto se il riccio è avvistato vicino a una casa o a un terreno agricolo. Questa convinzione riflette la percezione positiva che si ha nei confronti di questo animale.

Dott.ssa Francesca Capuano, direttore sanitario della struttura Clinica Veterinaria 3 archi di Osimo, si occupa di chirurgia generale, medicina interna ed ha un particolare interesse per la Medicina e la Chirurgia degli animali non convenzionali. Ha conseguito il titolo GPCert (General Practitioner Certificate) in Medicina e Chirurgia degli Animali Esotici.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.

Istituto Agrario di Prato

La scuola è situata nel quartiere San Giusto, riqualificato grazie al polo scolastico di via di Reggiana, che raccoglie tre diverse Scuole Secondarie di Secondo grado l’una accanto all’altra. Dirigente scolastico è la Prof.ssa Francesca Zannoni. Negli anni l’offerta formativa dell’Istituto Professionale Francesco Datini si è notevolmente evoluta, in risposta alle esigenze di un territorio al quale la scuola è sempre stata profondamente legata. L’anno scolastico 2006-2007 ha visto la nascita dell’indirizzo alberghiero, mentre a partire dall’A.S. 2014-2015 è stato introdotto l’indirizzo Tecnico Agrario. Nell’anno scolastico 2023/24 sono iscritti all’indirizzo Tecnico Agrario 174 studenti in 9 classi. Gli indirizzi di studio che è possibile frequentare nella scuola sono: Istituto Tecnico Agrario, settore tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria; con un biennio comune e due articolazioni differenti nel triennio; “Gestione dell’ambiente e del territorio”; “Viticoltura ed enologia”; Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; tre le articolazioni; “Enogastronomia”; “Servizi di sala e vendita”; “Accoglienza turistica”…

Asparago verde di Canino IGP

Con Decreto del MASAF N.0145663 del 27/03/2024, la Bioagricert srl è stata autorizzata ad effettuare i controlli per l’IGP (Indicazione geografica protetta) “Asparago verde di Canino”. L’indicazione è registrata in ambito Unione europea per effetto del Reg. (UE) 2023/2483 del 6 novembre 2023 e reca l’iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette della denominazione in questione. Tutte le operazioni di produzione dell’«Asparago verde di Canino» I.G.P. (coltivazione, pulitura, cernita, lavaggio, calibrazione, taglio, ammazzettamento e suddivisione in base alla categoria merceologica) vanno effettuate nell’ambito del territorio delimitato dal disciplinare. La confezione, oltre alle informazioni obbligatorie previste dalla specifica normativa nazionale ed europea, reca obbligatoriamente sull’etichetta a caratteri di stampa chiari e leggibili, oltre al simbolo grafico europeo della IGP e al logo della IGP, le seguenti ulteriori indicazioni…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Il corniolo, conosciuto scientificamente come Cornus mas L., è una pianta che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di molteplici civiltà, testimoniando un legame profondo tra l’uomo e il regno vegetale. Il corniolo è originario delle zone comprese fra l’Asia minore, l’Iran e il Caucaso. Attualmente presente allo stato spontaneo su gran parte dell’Europa centrale e Meridionale. Questo piccolo albero deciduo, caratterizzato da una impollinazione autofertile e da frutti che maturano dall’estate all’autunno, ha accompagnato l’evoluzione umana non solo come elemento paesaggistico ma anche come fonte di nutrimento, strumento di lavoro e simbolo mitologico. La sua presenza è ben documentata fin dall’antichità: gli antichi greci e romani lo conoscevano e lo apprezzavano, tanto che riferimenti alla pianta abbondano nella letteratura…

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli.

Istituto Agrario di Figline Valdarno

Grazie alla sua ubicazione geografica, l’Istituto Vasari assume negli anni un ruolo di particolare importanza creando una rete con le scuole limitrofe del Valdarno aretino e fiorentino. Dirigente scolastico è l’Ing. Alessandro Papini. L’Istituto Giorgio Vasari nasce come Tecnico Geometri nel 1967, nel corso degli anni, dopo un’attenta analisi dei bisogni e in sinergia con il territorio, amplia l’offerta formativa e attualmente propone i seguenti indirizzi di studio: Tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio, Liceo Scientifico – Opzione Scienze Applicate, Professionale dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, Tecnico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. L’ISIS Vasari promuove il progetto elicicoltura, l’allevamento di galline ovaiole e favorisce la formazione tecnica per l’acquisto e l’uso dei prodotti fitosanitari…

Aspetti della carne sintetica

Del battage della “carne coltivata in vitro” accaduto circa una decina di anni addietro con la presentazione sugli schermi del primo “hamburger coltivato in laboratorio”, l’attrattività dei media per questo processo agroalimentare non è scemato, con circa 12.000 pubblicazioni su questo tema, mentre sono solo il 4% degli articoli scientifici hanno trattato il problema, con scollegamento che rende uno scrennshot di parte della contesa. La montatura dei mass-media da ogni parte relativa alla “carne coltivata” ha anche guidato irragionevolmente, con la riduzione al silenzio, la contesa scientifica sul positivo risultato di questa esperienza. Un saggio scientifico, di recente divulgazione, dà un approfondito quadro a 360° delle attuali conoscenze accademiche sulla carne coltivata in vitro, una opportunità per esaminare le condizioni presenti della diatriba a livello universitario sulla materia, come gli importanti vincoli nella tecnologia di elaborazione della stessa…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agronomo J., Agrotecnico Laureato ed Enologo Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018.

L’orto è una passione che può essere alla portata di tutti, per ottenere dei buoni risultati richiede solo alcune accortezze, buona volontà e soprattutto costanza, perché coltivare verdure può rivelarsi più semplice di quel che si crede. Il senso di fare un orto sta nel volere, per le motivazioni più varie, prendersi cura della terra in modo che la terra si prenda cura di noi. Per il tempo che le dedichiamo ed è tempo sì di sforzo fisico ma è tempo di pianificazione, di pensiero, di organizzazione, di coordinamento e condivisione di compiti. Produrre ortaggi propri è poi un ottimo modo per risparmiare anche denaro mentre ci si immerge in un’esperienza unica nella natura. Inoltre, coltivare le proprie verdure, può consentire anche un risparmio economico qualora si riuscisse ad avere una certa autosufficienza di produzione…

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

L’I.I.S. “Giancardi Galilei Aicardi“ come Istituto unificato esiste solo dall’anno scolastico 2000/2001, ma le tre sezioni sono state tre scuole indipendenti o quasi per molti anni, ciascuna con una loro storia. L’I. P. S. S. A. “D. Aicardi” è stato istituito, unico istituto ad indirizzo professionale agrario della Provincia di Savona, nel 1986 ad Albenga come sede coordinata dell’I. P. S. A. “D. Aicardi” di Sanremo, sistemandosi inizialmente e provvisoriamente nei locali del plesso scolastico di S. Domenico. Dall’anno della sua istituzione, la scuola ha utilizzato per le esercitazioni pratiche un appezzamento di terreno posto in località “Fortini” di Albenga, di proprietà della Camera di Commercio. Nel 1988 vennero definitivamente allestite aule e laboratori nella moderna ristrutturazione dell’ex-Convento di S. Bernardino in Albenga. Come già detto, le tre scuole “Giancardi Galilei Aicardi“ sono state accorpate nel 2000 e, forse proprio per la sezione degli studi agro-ambientali, ciò ha costituito l’opportunità di una definitiva autonomia e di uno stabile rapporto con il territorio agricolo albenganese. Per le esercitazioni pratiche viene utilizzato un appezzamento di terreno posto in località “Coste di Leca”, di proprietà della Camera di Commercio…

strumento di difesa immunitaria delle piante

Perturbazioni locali di membrane costituite da pori consenzienti loro attraverso passaggio passivo di molecole tra comparto chiuso e ambiente esterno (apoplasto o citosol) sono spesso fattori scatenanti morte della cellula. Di norma la formazione di un poro in una membrana richiede l’intervento di una proteina appartenente alla famiglia delle “proteine formanti pori” (Pore Forming Proteins; PFPs) (10,35). Sono proteine (o polipeptidi) monomeriche, solubili in acqua, aventi come bersaglio membrane dove si aggregano tra loro formando oligomeri (oligomerizzano). Le PFPs possono essere endogene o esogene; quelle endogene, prodotte dalla stessa cellula, costituiscono segnali interni di risposta immunitaria per indurre la propria morte, quelle esogene provengono dall’esterno, di origine biotica o abiotica; ad esempio, certe tossine di patogeni, fattori di virulenza, sono riferite a PFPs…

Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante. Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.

Sistema immunitario

Le infezioni respiratorie ricorrenti sono la principale causa di consultazione medica e di ospedalizzazione in età pediatrica. I bambini si ammalano molto più frequentemente rispetto agli adulti per via di un sistema immunitario scarsamente sviluppato, che manca di una memoria immunologica adeguata, la quale rende l’organismo del bambino incapace di riconoscere le molecole self dalle molecole non self; ciò comporta di non potersi difendere prontamente dagli attacchi degli agenti patogeni, già incontrati in una precedente esposizione.
Le riacutizzazioni possono verificarsi più volte nel corso dell’anno, non solo nei periodi più freddi, ma ogniqualvolta l’organismo venga indebolito a livello immunologico e questo può avvenire più facilmente nei luoghi considerati ad elevata interazione sociale, dove è massima l’incidenza di contrarre le infezioni, come l’asilo nido e le scuole materne, considerati talvolta dei veri e propri focolai…

Relatore: Dott.ssa Annabella Vitalone – Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Sapienza Università di Roma.
Studente: Dott.ssa Kamila Maria Lach, laureata in Farmacia, presso Sapienza Università di Roma.

L’Istituto d’Istruzione Superiore “B. Marsano” è collocato in un territorio particolarmente vocato per colture floricole e orticole (primizie) date le condizioni climatiche particolarmente favorevoli, invece nell’entroterra, caratterizzato da vaste aree dedicate a parchi regionali, l’agriturismo, la gestione del bosco e l’allevamento hanno un ruolo importante. Dirigente scolastico è la prof.ssa Maria Orestina Onofri. L’Istituto d’Istruzione Superiore “B. Marsano” è presente nel territorio genovese da oltre 140 anni ed è unico nel suo genere. Frutto di un lascito allo Stato del filantropo Bernardo Marsano, che voleva farne una scuola di agricoltura per “i più poveri e abbisognevoli”, ha mantenuto nei decenni la sua missione inclusiva. L’Istituto si è sviluppato su tutto il territorio della provincia genovese, da Ponente a Levante, con la sua succursale a Molassana (con Azienda Agricola a S. Siro di Struppa) e le sue sedi associate nei Comuni di Arenzano e San Colombano Certenoli, ognuna con le rispettive Aziende Agrarie, a questi si aggiunge il plesso ad indirizzo enogastronomico di Calvari, con il quale si vuole sperimentare la “filiera breve”, dalla terra alla tavola…