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La nuova piat­ta­for­ma on-li­ne per la dia­gno­si delle pa­to­lo­gie delle pian­te dei no­stri bo­schi


di Luca Poli


La rete in­ter­net, ad oggi, è riu­sci­ta a cam­bia­re la vita di molte per­so­ne; non è pos­si­bi­le giu­di­ca­re se in me­glio o in peg­gio, ma di certo è pos­si­bi­le af­fer­ma­re che que­sto stru­men­to, se cor­ret­ta­men­te uti­liz­za­to, può es­se­re uno dei “mo­to­ri” della cre­sci­ta mo­ra­le e ci­vi­le del­l’u­ma­ni­tà.
Le po­ten­zia­li­tà della rete in­ter­net sono tan­tis­si­me e di gran­de qua­li­tà, ed ormai sono mol­te­pli­ci le fun­zio­ni da lei as­sol­te: in­te­res­sa­no tanti aspet­ti della vita co­mu­ne di ognu­no di noi, spa­zian­do dalle uti­li­tà for­ni­te (si pensi sol­tan­to alla posta elet­tro­ni­ca!) al­l’In­for­ma­zio­ne, che con i so­cial-net­work ha rag­giun­to ca­pa­ci­tà fino a pochi anni fa inim­ma­gi­na­bi­li (si pensi alle Ri­vol­te Arabe del 2011) e, gra­zie ai quali, sta co­no­scen­do una nuova fron­tie­ra dai li­mi­ti an­co­ra non ben de­fi­ni­ti. Ed è alla For­ma­zio­ne, com­pren­den­do anche l’In­for­ma­zio­ne, che tende lo svi­lup­po di que­sta piat­ta­for­ma.
L’i­dea di que­sto la­vo­ro nasce dalla con­sa­pe­vo­lez­za che sulla rete in­ter­net la pre­sen­za del “mondo fo­re­sta­le” sia molto scar­sa: la ri­cer­ca di in­for­ma­zio­ni utili per ap­pro­fon­di­men­to o stu­dio, a volte anche ba­na­li, ra­ra­men­te esau­ri­sce la ri­chie­sta del­l’in­ter­lo­cu­to­re. In par­ti­co­la­re, si nota come sia dif­fi­ci­le tro­va­re delle in­for­ma­zio­ni ri­guar­dan­ti le prin­ci­pa­li pa­to­lo­gie delle pian­te fo­re­sta­li: men­tre per quel­lo agra­rio tro­via­mo degli stru­men­ti suf­fi­cien­te­men­te utili alla dia­gno­sti­ca delle prin­ci­pa­li col­tu­re (vite, olivo, ecc…), nel no­stro set­to­re sono assai scar­se in­for­ma­zio­ni ri­guar­dan­ti anche solo le prin­ci­pa­li pa­to­lo­gie fo­re­sta­li.
Della forte pre­sen­za del “mondo agra­rio” sul web ne è un va­li­do te­sti­mo­ne il por­ta­le Agra­ria.org (www.​agraria.​org) il quale, or­ga­niz­za­to in atlan­ti, copre un vasto range di am­bi­ti, dal­l’al­le­va­men­to al­l’a­gro-in­du­stria, dal­l’am­bien­te al­l’e­sti­mo e la mec­ca­ni­ca; que­sto sito, che pure è com­ple­to di un atlan­te di pian­te fo­re­sta­li, manca però di in­di­ca­zio­ni ri­guar­dan­ti le loro prin­ci­pa­li pa­to­lo­gie. Que­sto la­vo­ro può quin­di de­fi­nir­si come il frut­to di una ri­so­lu­zio­ne co­mu­ne di esi­gen­ze: da una parte il “mondo fo­re­sta­le” mosso dalla vo­lon­tà di col­ma­re il gap della quasi to­ta­le as­sen­za dalla rete in­ter­net; dal­l’al­tra un im­por­tan­te sito di di­vul­ga­zio­ne scien­ti­fi­ca in campo agra­rio, ca­ren­te di que­ste in­for­ma­zio­ni ed in­ten­to a va­lo­riz­za­re la pro­pria of­fer­ta di­dat­ti­ca at­tra­ver­so l’uso di stru­men­ti in­no­va­ti­vi come l’e-lear­ning.
Da que­sti pre­sup­po­sti nasce la vo­lon­tà di crea­re una piat­ta­for­ma di e-lear­ning utile per la dia­gno­sti­ca fi­to­pa­to­lo­gi­ca in campo fo­re­sta­le; è in­fat­ti una con­vin­zio­ne che lo svi­lup­po e la pro­mo­zio­ne di com­pe­ten­ze non­ché la dif­fu­sio­ne anche so­la­men­te di una pic­co­la parte di “sa­pe­re fo­re­sta­le” possa es­se­re fatta anche at­tra­ver­so le nuove tec­no­lo­gie, al fine di por­ta­re avan­ti quel ri­scat­to di com­pe­ten­ze e quel ri­lan­cio che il no­stro set­to­re ne­ces­si­ta.


Il tema della dif­fu­sio­ne delle co­no­scen­ze è molto va­lo­riz­za­to a li­vel­lo isti­tu­zio­na­le: prima fra tutte si cita la Di­re­zio­ne Ge­ne­ra­le per l’E­du­ca­zio­ne e la Cul­tu­ra della Com­mis­sio­ne Eu­ro­pea, che stila sul pro­prio sito in­ter­net delle linee guida per i pro­get­ti fi­nan­zia­ti dal­l’UE. Per trar­re il mas­si­mo pro­fit­to dalle at­ti­vi­tà di un pro­get­to viene chia­ra­men­te in­di­ca­ta la ne­ces­si­tà della co­mu­ni­ca­zio­ne ai sog­get­ti ester­ni du­ran­te tutte le sue fasi: dalla pre­pa­ra­zio­ne del la­vo­ro, allo sfrut­ta­men­to degli out­put fi­na­li del pro­get­to.
Si cita dal testo pre­sen­te sul sito (tra­du­zio­ne da lin­gua in­gle­se): “La dif­fu­sio­ne e lo sfrut­ta­men­to sono la parte mi­glio­re della va­lo­riz­za­zio­ne: al fine di ser­vi­re il bene pub­bli­co, i pro­get­ti hanno bi­so­gno di dif­fu­sio­ne e va­lo­riz­za­zio­ne dei ri­sul­ta­ti e degli out­put” e an­co­ra “que­sto viene fatto al fine di ot­ti­miz­za­re il va­lo­re del pro­get­to, raf­for­zan­do l’im­pat­to, il tra­sfe­ri­men­to ad altri con­te­sti e l’in­se­ri­men­to in modo so­ste­ni­bi­le nel più ampio con­te­sto eu­ro­peo”.
Tutti i più re­cen­ti pro­get­ti eu­ro­pei sono in­fat­ti cor­re­da­ti di una parte in­te­ra­men­te de­di­ca­ta alla dif­fu­sio­ne delle no­ti­zie e dei ri­sul­ta­ti fi­na­li; è inol­tre van­tag­gio di ogni fi­gu­ra che è coin­vol­ta nel pro­get­to, dal sog­get­to fi­nan­zia­to­re, i vari part­ner, le isti­tu­zio­ni po­li­ti­che, fino al sin­go­lo cit­ta­di­no, riu­sci­re a va­lo­riz­za­re al me­glio i ri­sul­ta­ti di una ri­cer­ca.
Nel­l’am­pio campo della pro­te­zio­ne delle pian­te, si può ci­ta­re ad esem­pio il pro­get­to eu­ro­peo ISE­FOR: acro­ni­mo di In­crea­sing Su­stai­ni­bi­li­ty of Eu­ro­pean Fo­re­st, che si oc­cu­pa della crea­zio­ne di mo­del­li per la si­cu­rez­za con­tro gli agen­ti pa­to­ge­ni e pa­ras­si­ti in­va­si­vi du­ran­te i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci.
I ri­sul­ta­ti degli studi sulla pa­to­lo­gia, come quel­lo ap­pe­na ci­ta­to, ri­guar­dan­ti le spe­cie alie­ne sono estre­ma­men­te im­por­tan­ti per au­men­ta­re le co­no­scen­ze col­let­ti­ve sulle pro­ble­ma­ti­che fu­tu­re che po­tran­no in­te­res­sa­re le no­stre pian­te; ov­via­men­te solo ef­fet­tuan­do una cor­ret­ta di­vul­ga­zio­ne e dif­fu­sio­ne si po­tran­no avere quei be­ne­fi­ci sopra ci­ta­ti nei con­fron­ti della col­let­ti­vi­tà.
Nu­me­ro­si sono anche i pro­get­ti pro­mos­si da enti ed isti­tu­zio­ni lo­ca­li, mag­gior­men­te le­ga­ti alle ca­rat­te­ri­sti­che, e quin­di alle po­ten­zia­li­tà dei ter­ri­to­ri: pre­sen­ti anche a li­vel­lo di ate­nei, gli in­cu­ba­to­ri rap­pre­sen­ta­no delle va­li­de ini­zia­ti­ve per il tra­sfe­ri­men­to delle co­no­scen­ze e la va­lo­riz­za­zio­ne di ri­cer­che e pro­get­ti. Si pren­de ad esem­pio l’In­cu­ba­to­re Uni­ver­si­ta­rio Fio­ren­ti­no: pro­mos­so dalla Re­gio­ne To­sca­na ed in col­la­bo­ra­zio­ne con il Co­mu­ne di Fi­ren­ze, l’In­cu­ba­to­re Uni­ver­si­ta­rio Fio­ren­ti­no (IUF), ha come obiet­ti­vo prin­ci­pa­le quel­lo della va­lo­riz­za­zio­ne dei ri­sul­ta­ti della ri­cer­ca. L’A­te­neo fio­ren­ti­no lo ha at­ti­va­to dal 2009, com­pren­den­do un Cen­tro Ser­vi­zi de­di­ca­to ed una sede fi­si­ca suf­fi­cien­te­men­te gran­de da poter ospi­ta­re la­bo­ra­to­ri ed uf­fi­ci ne­ces­sa­ri ai pro­get­ti in­cu­ba­ti ov­ve­ro at­ti­va­ti.
Un re­cen­te bando di que­sta isti­tu­zio­ne ha per­mes­so di svi­lup­pa­re un pro­get­to del Di­par­ti­men­to di Bio­tec­no­lo­gie Agra­rie, del grup­po Agro­DAS, volto a svi­lup­pa­re ser­vi­zi tec­no­lo­gi­ci e soft­ware per la ge­stio­ne fi­to-sa­ni­ta­ria in agri­col­tu­ra e la ri­du­zio­ne degli spre­chi nelle col­ti­va­zio­ni; gra­zie a que­sta ini­zia­ti­va il grup­po ha già ini­zia­to ad ope­ra­re nel set­to­re delle con­su­len­ze ad azien­de agri­co­le e pri­va­ti in ge­ne­re, sulla ge­stio­ne delle prin­ci­pa­li col­tu­re agra­rie e delle loro fi­to­pa­tie.


Così come il pro­get­to Agro­DAS (Unifi), in campo agra­rio, e ISE­FOR, nel campo ge­ne­ra­le della pro­te­zio­ne delle pian­te a li­vel­lo eu­ro­peo, anche il pro­get­to espo­sto in que­sto ela­bo­ra­to ri­spon­de ad una sem­pre più cre­scen­te do­man­da di in­for­ma­zio­ni sul set­to­re agra­rio, ed in ge­ne­ra­le na­tu­ra­li­sti­co, da parte della no­stra so­cie­tà: negli ul­ti­mi de­cen­ni si può af­fer­ma­re che ci sia stato un in­cre­men­to delle at­ten­zio­ni del­l’o­pi­nio­ne pub­bli­ca verso te­ma­ti­che di ge­stio­ne am­bien­ta­le e na­tu­ra­li­sti­ca. Si ci­ta­no ad esem­pio il ruolo sem­pre più im­por­tan­te delle nu­me­ro­se as­so­cia­zio­ni e grup­pi am­bien­ta­li­sti ope­ran­ti a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le e na­zio­na­le, e il forte in­cre­men­to del­l’im­por­tan­za dei temi del­l’am­bien­te nelle po­li­ti­che di svi­lup­po.
Da parte del mondo scien­ti­fi­co, que­sto mag­gio­re in­te­res­se, in par­ti­co­la­re ri­vol­to alla di­fe­sa delle pian­te, è pro­ba­bil­men­te ri­scon­tra­bi­le nel fatto che dal 1800 ad oggi si è avuto un forte in­cre­men­to di agen­ti pa­to­ge­ni alie­ni sulle no­stre col­tu­re e i no­stri bo­schi: nello stu­dio raf­fi­gu­ra­to nel gra­fi­co si evi­den­zia un in­cre­men­to più che espo­nen­zia­le delle in­tro­du­zio­ni di spe­cie alie­ne in Eu­ro­pa; que­sti dati ven­go­no am­pia­men­te con­fer­ma­ti da San­ti­ni et al. 2012 nel­l’ar­ti­co­lo “Bio­geo­gra­phi­cal pat­terns and de­ter­mi­nan­ts of in­va­sion by fo­re­st pa­tho­gens in Eu­ro­pe”.


Incremento diffusione specie fungine aliene


In­cre­men­to della dif­fu­sio­ne di spe­cie fun­gi­ne alie­ne in Eu­ro­pa (De­sprez-Lou­stou, 2009)


La mo­ti­va­zio­ne di tale fe­no­me­no è da ri­cer­ca­re nella mag­gio­re mo­vi­men­ta­zio­ne di ma­te­ria­le ve­ge­ta­le, che è fa­vo­ri­ta dai sem­pre più ef­fi­cien­ti mezzi di tra­spor­to e dalle alte dif­fe­ren­ze di costi di pro­du­zio­ne che esi­sto­no tra paesi più e meno svi­lup­pa­ti.


Gli esem­pi ri­guar­dan­ti la dif­fu­sio­ne, e quin­di la va­lo­riz­za­zio­ne, di con­te­nu­ti non sono in alcun modo svin­co­la­ti dallo stru­men­to che mag­gior­men­te ha mo­di­fi­ca­to lo svi­lup­po del ge­ne­re umano: la rete in­ter­net. Gio­van­ni Bo­na­iu­ti (2006), nel libro “E-lear­ning 2.0, il fu­tu­ro del­l’ap­pren­di­men­to in rete, tra for­ma­le ed in­for­ma­le” sot­to­li­nea come “le tec­no­lo­gie del­l’in­for­ma­zio­ne e della co­mu­ni­ca­zio­ne hanno reso di­spo­ni­bi­li, in pochi anni, stru­men­ti ca­pa­ci di tra­sfor­ma­re ra­di­cal­men­te as­set­ti isti­tu­zio­na­li e mo­del­li ope­ra­ti­vi di im­pre­se, enti ed isti­tu­zio­ni sco­la­sti­che e for­ma­ti­ve. In­ter­net ha rap­pre­sen­ta­to, in quel­la che è stata una vera e pro­pria ri­vo­lu­zio­ne, l’e­le­men­to ca­pa­ce di in­te­gra­re tec­no­lo­gie in­for­ma­ti­che ed esi­gen­ze or­ga­niz­za­ti­ve, strut­tu­ra­li e co­mu­ni­ca­ti­ve”.
Il più gran­de cam­bia­men­to of­fer­to da In­ter­net ri­sie­de pro­prio nel tra­sfor­ma­re le mo­da­li­tà di in­for­ma­zio­ne e nel­l’e­sten­de­re le op­por­tu­ni­tà di ap­pren­di­men­to.


Una pre­ci­sa­zio­ne ri­guar­dan­te la de­fi­ni­zio­ne di piat­ta­for­ma as­sun­ta in que­sto la­vo­ro: quel­la pen­sa­ta non vuole es­se­re una piat­ta­for­ma tec­no­lo­gi­ca di un più ampio la­vo­ro di Lear­ning Ma­na­ge­ment Sy­stem, il che, oltre ad es­se­re un la­vo­ro di im­pe­gno ben mag­gio­re e non giu­sti­fi­ca­bi­le con un ela­bo­ra­to fi­na­le, de­vie­reb­be dalle ma­te­rie in­tra­pre­se nel corso di studi di Scien­ze fo­re­sta­li ed am­bien­ta­li per an­da­re nel campo della pro­get­ta­zio­ne in­for­ma­ti­ca di ap­pli­ca­zio­ni. E’ stato quin­di de­ci­so di as­su­me­re, come nel caso del ter­mi­ne e-lear­ning, una de­fi­ni­zio­ne più ampia di piat­ta­for­ma, in­te­sa come uno spa­zio dove di­spor­re con­te­nu­ti ac­ces­si­bi­li me­dian­te la rete, aper­to a tutti e di fa­ci­le ed im­me­dia­ta com­pren­sio­ne.


Fo­re­sta­le.​agraria.​org


Gra­zie alla forte espe­rien­za nel set­to­re della di­vul­ga­zio­ne scien­ti­fi­ca sul web e, in ge­ne­ra­le, della crea­zio­ne e ge­stio­ne di siti in­ter­net, pos­se­du­ta dal por­ta­le Agra­ria.org, è stato pos­si­bi­le far coin­ci­de­re al me­glio gli in­ten­ti pre­fis­sa­ti per la rea­liz­za­zio­ne di que­sto ela­bo­ra­to; in par­ti­co­la­re si è fatto ri­fe­ri­men­to al re­spon­sa­bi­le tec­ni­co Dott. Fla­vio Ra­bit­ti e al web­ma­ster del sito Dott. Marco Sal­va­ter­ra per le scel­te più adat­te ri­guar­dan­ti stret­ta­men­te il campo in­for­ma­ti­co.
L’URL(Uni­form Re­sour­ce Lo­ca­tor) scel­to è un do­mi­nio di terzo li­vel­lo di Agra­ria.org e cioè http://​forestale.​agraria.​org/; la mo­ti­va­zio­ne di que­sta scel­ta ri­sie­de nei van­tag­gi ri­spet­to al po­si­zio­na­men­to delle pa­gi­ne sul mo­to­re di ri­cer­ca, e di or­ga­niz­za­zio­ne strut­tu­ra­le del si­ste­ma in­for­ma­ti­co.


Fo­re­sta­le.​agraria.​org >>>


L’o­biet­ti­vo con­cor­da­to è stato quel­lo di crea­re la strut­tu­ra per una piat­ta­for­ma di e-lear­ning, im­po­stan­do­ne il da­ta­ba­se e le con­nes­sio­ni con gli altri atlan­ti di Agra­ria.org e del web in ge­ne­re. Dal punto di vista gra­fi­co, è stato scel­to di ope­ra­re con la nuova veste gra­fi­ca che dal 2013 ca­rat­te­riz­za il resto delle pa­gi­ne del por­ta­le Agra­ria.org, evi­den­zian­do così i ser­vi­zi of­fer­ti al fine di fa­vo­rir­ne la frui­bi­li­tà.
Il ri­fe­ri­men­to ope­ra­ti­vo degli uten­ti ai quali è ri­vol­to que­sto la­vo­ro è stato prin­ci­pal­men­te in­di­riz­za­to su stu­den­ti uni­ver­si­ta­ri e di scuo­le medie su­pe­rio­ri, prin­ci­pal­men­te a ca­rat­te­re scien­ti­fi­co-tec­no­lo­gi­co, come Fa­col­tà di Agra­ria ed Isti­tu­ti tec­ni­ci e pro­fes­sio­na­li agro-fo­re­sta­li; per ri­fles­so è stato fatto quin­di ri­fe­ri­men­to anche ad i pro­fes­sio­ni­sti ope­ran­ti nel set­to­re fo­re­sta­le, am­bien­ta­le ed agra­rio. Il la­vo­ro si ri­vol­ge inol­tre a ge­sto­ri di com­pren­so­ri fo­re­sta­li e del verde, anche ur­ba­no, non­ché ad hob­bi­sti in­te­res­sa­ti alla vasta ma­te­ria della pro­te­zio­ne delle pian­te.
Nella pro­get­ta­zio­ne si è te­nu­to conto: della quan­ti­tà di ri­sor­se im­mes­se nelle sche­de al fine di evi­ta­re l’o­ver­load in­for­ma­ti­vo; della di­sper­si­vi­tà, ge­ne­ral­men­te ti­pi­ca della rete iper­te­stua­le; del­l’at­ten­di­bi­li­tà delle ri­sor­se, for­ni­ta nel con­sul­ta­re testi scien­ti­fi­ci di ri­no­ma­ta va­li­di­tà.
Per age­vo­la­re la frui­bi­li­tà del la­vo­ro nella ho­me-pa­ge sarà pre­sen­te un glos­sa­rio con i si­gni­fi­ca­ti dei vo­ca­bo­li ri­te­nu­ti di mag­gio­re dif­fi­col­tà.


Prima pagina dello strumento di e-learning
Ho­me-pa­ge di fo­re­sta­le.​agraria.​org.


Il lin­guag­gio per il da­ta­ba­se scel­to in que­sto la­vo­ro è un lin­guag­gio te­stua­le in­te­rat­ti­vo, l’SQL (Struc­tu­red Query Lan­gua­ge), un lin­guag­gio stan­dar­diz­za­to per da­ta­ba­se ba­sa­ti sul mo­del­lo re­la­zio­na­le (RDBMS); Il ter­mi­ne Re­la­tio­nal da­ta­ba­se ma­na­ge­ment sy­stem (RDBMS) in­di­ca un si­ste­ma per la ge­stio­ne di basi di dati re­la­zio­na­li.


Cri­te­ri di scel­ta dal punto di vista della pa­to­lo­gia fo­re­sta­le


La crea­zio­ne delle sche­de dei pa­to­ge­ni e di quel­le re­la­ti­ve alle cri­ti­ci­tà delle pian­te fo­re­sta­li hanno se­gui­to il cri­te­rio di scel­ta delle av­ver­si­tà di mag­gior ri­lie­vo ed im­por­tan­za, in cor­re­la­zio­ne anche alla parte della pian­ta col­pi­ta e al­l’u­ti­liz­za­zio­ne o im­por­tan­za di que­st’ul­ti­ma. Nella scel­ta delle spe­cie fo­re­sta­li con­si­de­ra­te, sono stati con­si­de­ra­ti i se­guen­ti cri­te­ri:


  • le spe­cie mag­gior­men­te rap­pre­sen­ta­te in ter­mi­ni di pre­sen­za e su­per­fi­ci di ter­ri­to­rio della Re­gio­ne To­sca­na, se­con­do le in­di­ca­zio­ni for­ni­te dai dati dell’ In­ven­ta­rio Na­zio­na­le delle fo­re­ste e dei ser­ba­toi na­zio­na­li di car­bo­nio.
  • la pre­sen­za in am­bi­to ur­ba­no (è que­sto il caso di pla­ta­no e olmo).

Le spe­cie di pian­te fo­re­sta­li, o loro ca­te­go­rie, con­si­de­ra­te in que­sto sin­te­ti­co ela­bo­ra­to as­som­ma­no a 15 e sono le se­guen­ti:


– Abete bian­co
– Abete rosso
– Acero
– Car­pi­no
– Ca­sta­gno
– Ci­pres­so
– Fag­gio
– Fras­si­no
– Lec­cio
– Olmo
– On­ta­no
– Pino
– Piop­po
– Pla­ta­no
– Quer­cia


I pa­to­ge­ni con­si­de­ra­ti, in as­so­cia­zio­ne con le ma­lat­tie ci­ta­te e le spe­cie ar­bo­ree, sono i se­guen­ti:


Agro­bac­te­rium tu­me­fa­ciens (Smith & To­wn­send) Conn. – Tu­mo­re bat­te­ri­co del col­let­to e delle ra­di­ci.
Apio­gno­mo­nia er­ra­bun­da (Ro­ber­ge) v. Höhn. – An­trac­no­si del fag­gio.
Apio­gno­mo­nia pla­ta­ni (Sacc. & Speg.) v. Höhn. – An­trac­no­si del pla­ta­no.
Apio­gno­mo­nia quer­ci­na (Kleb.) v. Höhn. – An­trac­no­si della quer­cia.
Ar­mil­la­ria sp. – Mar­ciu­me ra­di­ca­le fi­bro­so.
Ce­ra­to­cy­stis pla­ta­ni (Wal­ter.) En­gel­br. & T.C. Harr.– Can­cro co­lo­ra­to del pla­ta­no.
Cro­nar­tium flac­ci­dum (Alb. et Schw.) Wint. – Rug­gi­ne cur­va­tri­ce dei pini a due aghi.
Cry­pho­nec­tria pa­ra­si­ti­ca (Mur­ril) Barr. – Can­cro cor­ti­ca­le del ca­sta­gno.
Cryp­to­dia­por­the po­pu­lea (Sacc.) Butin et Butin. – Ne­cro­si cor­ti­ca­le del piop­po.
Di­plo­dia pinea (Desm.) Kickx. – Dis­sec­ca­men­ti di genti e di pigne del pino.
Fi­stu­li­na he­pa­ti­ca (Schaeff.: Fr.) Fr. – Carie cu­bi­ca.
Fomes fo­men­ta­rius (L.: Fr.). – Carie bian­ca.
Fo­mi­top­sis of­fi­ci­na­lis (Vill.: Fr.) Bon­dar. Et Sin­ger. – Carie cu­bi­ca.
Ga­no­der­ma lu­ci­dum (Cur­tis: Fr.) Karst. – Carie bian­ca.
Ga­no­der­ma re­si­na­ceum Boud. – Carie bian­ca.
He­te­ro­ba­si­dion sp. – Mar­ciu­me ra­di­ca­le delle co­ni­fe­re.
Ino­no­tus hi­spi­dus (Bull.: Fr.) P. Karst. – Carie bian­ca.
Me­lamp­so­ra pi­ni­tor­qua Rostr. – Rug­gi­ne cur­va­tri­ce dei getti del pino.
Me­lamp­so­rel­la ca­ryo­phyl­la­cea­rum (DC.) J.​Schrü – Sco­paz­zi del­l’a­be­te bian­co.
Mi­cro­sphae­ra al­phi­toi­des Griff. et Maubl. – Oidio delle quer­ce.
Mi­cro­sphae­ra pla­ta­ni Howe. – Oidio del pla­ta­no.
Nec­tria cin­na­ba­ri­na (Tode: Fr.) Fr. – Can­cro da Nec­tria di varie la­ti­fo­glie.
Nec­tria cu­cur­bi­tu­la (Tode: Fr.) Fr. – Can­cro dei ra­met­ti di abete e di altre co­ni­fe­re.
Nec­tria di­tis­si­ma Tul. et C. Tul. – Can­cro del fag­gio.
Nec­tria gal­li­ge­na Bres. – Can­cro delle Po­ma­cee.
Ophio­sto­ma ulmi (Bui­sman) Nannf., Ophio­sto­ma no­vo-ul­mi Brai­ser – Gra­fio­si del­l’ol­mo.
Phy­to­ph­tho­ra cam­bi­vo­ra (Petri) Bui­sman; Phy­to­ph­tho­ra cin­na­mo­mi Rands.; Phy­to­ph­tho­ra alni Brai­ser & S. A. Kirk – Mal del­l’in­chio­stro.
Pseu­do­mo­nas sy­rin­gae subsp. sa­va­sta­noi (ex Smith) Janse. – Rogna delle Olea­ceae.
Ro­sel­li­nia ne­ca­trix Berl. ex Pril­lieux. – Mar­ciu­me ra­di­ca­le la­no­so.
Sei­ri­dium car­di­na­le (Wa­ge­ner) Sut­ton et Gib­son. – Can­cro del ci­pres­so.
Ustu­li­na deu­sta (Hoffm.: Fr.) Lind. – Carie bian­ca.


Strut­tu­ra


La strut­tu­ra d’im­po­sta­zio­ne del da­ta­ba­se segue i cri­te­ri sopra espo­sti; è stata inol­tre ot­ti­miz­za­ta l’e­la­bo­ra­zio­ne la di­spo­si­zio­ne e l’e­la­bo­ra­zio­ne dei con­te­nu­ti in modo che fos­se­ro in­ter­pre­ta­ti cor­ret­ta­men­te dal­l’u­ten­te frui­to­re del ser­vi­zio.
Lo sche­ma che segue evi­den­zia in breve la strut­tu­ra che è stata scel­ta per il da­ta­ba­se:


La struttura del database
Sche­ma della strut­tu­ra del da­ta­ba­se


Lo sche­ma viene letto, come con­sue­to, da si­ni­stra a de­stra e dal­l’al­to in basso, se­guen­do le frec­ce; è inol­tre cor­re­da­to di una pic­co­la le­gen­da che il­lu­stra il si­gni­fi­ca­to dei nu­me­ri posti ac­can­to ai nomi delle spe­cie fo­re­sta­li ov­ve­ro delle in­di­ca­zio­ni ri­guar­dan­ti il piano di ve­ge­ta­zio­ne oc­cu­pa­to.
L’u­ten­te ha come prima in­ter­fac­cia l’e­len­co delle spe­cie di pian­te fo­re­sta­li con­si­de­ra­te, che in al­cu­ni casi pos­so­no com­pren­de­re grup­pi di più spe­cie, riu­ni­te se­con­do il ge­ne­re di ap­par­te­nen­za, per mo­ti­vi pra­ti­ci.
Scel­ta la spe­cie da ana­liz­za­re, il se­con­do menù il­lu­stra l’e­len­co delle ti­po­lo­gie di ma­lat­tie delle pian­te, po­nen­do l’at­ten­zio­ne su uno di esse per va­lu­ta­re la lista delle prin­ci­pa­li av­ver­si­tà, che ap­pa­ri­rà clic­can­do sulla parte scel­ta. In al­ter­na­ti­va è pos­si­bi­le clic­ca­re su “Cri­ti­ci­tà” per apri­re la sche­da della pian­ta re­la­ti­va ad i pa­to­ge­ni a ri­schio in­tro­du­zio­ne e dif­fu­sio­ne con le in­for­ma­zio­ni trat­te dai siti EPPO e DAISE, oltre che le pro­prie con­di­zio­ni am­bien­ta­li cri­ti­che.


La sche­da del pa­to­ge­no com­pren­de: l’i­den­ti­fi­ca­zio­ne tas­so­no­mi­ca del­l’a­gen­te pa­to­ge­no cioè il suo nome scien­ti­fi­co; gli ospi­ti prin­ci­pa­li; cenni alla di­stri­bu­zio­ne glo­ba­le ed ita­lia­na, oltre che ad in­for­ma­zio­ni di ca­rat­te­re epi­de­mio­lo­gi­co; la sin­to­ma­to­lo­gia ca­rat­te­ri­sti­ca; delle in­di­ca­zio­ni di lotta, con par­ti­co­la­re ri­fe­ri­men­to alle buone pra­ti­che sel­vi­col­tu­ra­li; le foto, di pro­ve­nien­za da vari por­ta­li e fa­cen­ti parte della col­le­zio­ne del DiBA- Se­zio­ne di Pa­to­lo­gia Ve­ge­ta­le, Uni­ver­si­tà degli Studi di Fi­ren­ze.


Le cri­ti­ci­tà


In que­sta ca­te­go­ria sono stati messi in evi­den­za, per ogni spe­cie ar­bo­rea con­si­de­ra­ta, i pa­to­ge­ni mag­gior­men­te vi­ru­len­ti o che negli anni hanno crea­to mag­gio­ri danni alle po­po­la­zio­ni di quel­la spe­cie, e le si­tua­zio­ni am­bien­ta­li cri­ti­che. La se­zio­ne si è inol­tre ar­ric­chi­ta delle in­for­ma­zio­ni trat­te da re­cen­ti ar­ti­co­li scien­ti­fi­ci e dal ser­vi­zio EPPO, in me­ri­to al­l’ag­gior­na­men­to sui pa­to­ge­ni a ri­schio in­tro­du­zio­ne e dif­fu­sio­ne in Eu­ro­pa e nel no­stro Paese, fa­cen­do ri­fe­ri­men­to in par­ti­co­la­re alla re­cen­te let­te­ra­tu­ra (San­ti­ni et al., 2012).
Nei casi in cui sono state ri­scon­tra­te nu­me­ro­se in­for­ma­zio­ni in rete ri­guar­dan­ti pa­to­ge­ni di re­cen­te in­tro­du­zio­ne in Ita­lia, come ad esem­pio nel caso di Cha­la­ra fra­xi­nea per il fras­si­no, è stato pos­si­bi­le re­di­ge­re una sche­da com­ple­ta, cor­re­da­ta con foto; con­tra­ria­men­te in altri casi non è stato pos­si­bi­le ag­giun­ge­re ul­te­rio­ri in­for­ma­zio­ni alla se­gna­la­zio­ne della pos­si­bi­le pa­to­ge­ni­ci­tà di un agen­te.
La ca­te­go­ria ha inol­tre preso in con­si­de­ra­zio­ne anche or­ga­ni­smi su­pe­rio­ri, primi fra tutti gli in­set­ti, che per al­cu­ne pian­te, come ad esem­pio il caso del Dryo­co­smus ku­ri­phi­lus per il ca­sta­gno, co­sti­tui­sco­no im­por­tan­ti agen­ti di danno per la spe­cie.


Fo­re­sta­le.​agraria.​org >>>


Rin­gra­zia­men­ti


Si rin­gra­zia­no il re­spon­sa­bi­le tec­ni­co del por­ta­le Agra­ria.org, Dott. Fla­vio Ra­bit­ti, ed il suo web­ma­ster, prof. Marco Sal­va­ter­ra, per aver pre­sta­to il sito a que­sto pro­get­to, nella con­vin­zio­ne del­l’im­por­tan­za della dif­fu­sio­ne del sa­pe­re scien­ti­fi­co, quin­di anche di quel­lo le­ga­to al set­to­re fo­re­sta­le.
Si rin­gra­zia inol­tre il re­la­to­re prof. Paolo Ca­pret­ti per aver sup­por­ta­to fin da su­bi­to l’i­dea di que­sto sin­go­la­re ela­bo­ra­to.


Bi­blio­gra­fia


  • Ber­net­ti G., (1995). Sel­vi­col­tu­ra spe­cia­le, UTET, To­ri­no.
  • Bo­na­iu­ti G., (2006). E-lear­ning 2.0 il fu­tu­ro del­l’ap­pren­di­men­to in rete tra for­ma­le e in­for­ma­le, edi­zio­ni Erick­son, Fi­ren­ze.
  • Ca­pret­ti P., Ra­gaz­zi A., (2009). Ele­men­ti di pa­to­lo­gia fo­re­sta­le, Pà­tron Edi­to­re, Bo­lo­gna.
  • Co­ne­de­ra M., En­ges­ser L., Ma­re­si G., (2012). Cha­la­ra fra­xi­nea, Agri­col­to­re Ti­ci­ne­se, anno 144, nu­me­ro 39, 28 set­tem­bre, pag. 10.
  • De­sprez-Lou­stou ML., (2009). Alien fungi of Eu­ro­pe. In: DAI­SIE Hand­book of alien spe­cies in Eu­ro­pe. Sprin­ger Scien­ce+Bu­si­nes Media B.V.
  • Di Liddo M., Fal­co­ni A., Ia­co­vi­no G., La Bella L.,(2011). Os­ser­va­to­rio di po­li­ti­ca in­ter­na­zio­na­le, il ruolo dei so­cial net­work nelle ri­vol­te arabe, Ce.S.I. (Cen­tro Studi In­ter­na­zio­na­li), pub­bli­ca­zio­ne n. 40, set­tem­bre.
  • Fer­ra­ri M., Mar­con E., Menta A., (2006). Fi­to­pa­to­lo­gia, en­to­mo­lo­gia agra­ria e bio­lo­g­ia ap­pli­ca­ta, Eda­gri­co­le, Bo­lo­gna.
  • Ma­re­si G., Fri­gi­me­li­ca G.,(2012). Il de­pe­ri­men­to del fras­si­no, ri­vi­sta Terra Tren­ti­na n.4, set­tem­bre/ot­to­bre.
  • Mi­che­lot­ti S., Gu­gliel­mo F., Gon­thier P., (2012). De­tec­tion of the wood decay asco­my­ce­te Kre­tzsch­ma­ria deu­sta in urban maple trees in Italy, Plant Pa­tho­lo­gy, .
  • Mo­rion­do F., Ca­pret­ti P., Ra­gaz­zi A., (2006). Ma­lat­tie delle pian­te in bosco, in vi­va­io e delle al­be­ra­tu­re, Pà­tron Edi­to­re, Bo­lo­gna.
  • Ni­co­lot­ti G., Fac­co­li M., Ca­pret­ti P. 2009. Spe­cie in­va­si­ve, ri­schi di in­tro­du­zio­ne e ge­stio­ne delle emer­gen­ze. ATTI del Terzo Con­gres­so Na­zio­na­le di Sel­vi­col­tu­ra per il mi­glio­ra­men­to e la con­ser­va­zio­ne dei bo­schi ita­lia­ni. 16-19 ot­to­bre 2008, TAOR­MI­NA (Mes­si­na). Ac­ca­de­mia Ita­lia­na di Scien­ze Fo­re­sta­li, Fi­ren­ze. Vol. II, pp. 611-619.
  • Ogris N., Haupt­man T., Jurc D, Slo­ve­nian Fo­re­stry In­sti­tu­te, Večna pot 2, 1000 Lju­bl­ja­na, Slo­ve­nia; Flo­rean­cig V., Mar­si­ch F., Mon­tec­chio L., Uni­ver­si­tà degli Studi di Pa­do­va, Di­par­ti­men­to Ter­ri­to­rio e Si­ste­mi Agro-Fo­re­sta­li, viale del­l’U­ni­ver­si­tà 16, I-35020 Le­gna­ro, Italy, (2010). First Re­port of Cha­la­ra fra­xi­nea on Com­mon Ash in Italy, APS Jour­nal,.
  • Pan­co­ne­si A., Par­ri­ni C., In­ti­ni M., (2000). Ma­lat­tie delle al­be­ra­tu­re in am­bien­te ur­ba­no, Isti­tu­to per la Pa­to­lo­gia degli Al­be­ri Fo­re­sta­li (I.P.A.F.) – Con­si­glio Na­zio­na­le delle Ri­cer­che, Fi­ren­ze.
  • Roc­chi F., Qua­ro­ni S., Sardi P., Sa­rac­chi M., (2010). Stu­dies on An­tho­sto­ma de­ci­piens in­vol­ved in Car­pi­nus be­tu­lus de­cli­ne, Jour­nal of Plant Pa­tho­lo­gy, pag. 637-644.
  • San­ti­ni et al., (2012). Bio­geo­gra­phi­cal pat­terns and de­ter­mi­nan­ts of in­va­sion by fo­re­st pa­tho­gens in Eu­ro­pe, New Phy­to­lo­gi­st, 28 ago­sto, pag. 1-13.
Si­to­gra­fia

  • An­dreas Stihl S.p.A., Atlan­te on-li­ne pa­to­ge­ni, URL: http://​www.​stihl.​de/​baumlexikon.​aspx [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Ca­pret­ti P., Fe­duc­ci M., (2006). Ef­fet­ti della cura dei ci­pres­si in zone a forte in­te­res­se tu­ri­sti­co (Chian­ti e Mu­gel­lo), DiBA – Sez. Pa­to­lo­gia ve­ge­ta­le, News META – ARSIA, URL: http://​www.​arsia.​toscana.​it/​meta/​News/​2006/​02_​Cancro_​cipresso_​Mugello_​CHianti/​Cancro_​cipresso_​Mugello_​Chianti.​htm [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • DAISE, De­li­ve­ring Alien In­va­si­ve Spe­cies In­ven­to­ries for Eu­ro­pe, URL: www.​europe-​aliens.​org [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Da­ta­ba­se av­ver­si­tà fo­re­sta­li ME­TA-AR­SIA, URL: http://​meta.​arsia.​toscana.​it/​meta/​meta?&​cms=null&​id_​cms_​doc=3 [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Di­ret­to­ra­to Ge­ne­ra­le per l’E­du­ca­zio­ne e la Cul­tu­ra della Com­mis­sio­ne Eu­ro­pea, URL: http://​ec.​europa.​eu/​dgs/​education_​culture/​val​oris​atio​n/​index_​en.​htm [data di ac­ces­so: Di­cem­bre 2012].
  • EPPO, Eu­ro­pean and Me­di­ter­ra­nean Plant Pro­tec­tion Or­ga­ni­za­tion, URL: www.​eppo.​it [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • First De­tec­tor Trai­ning for the Ma­ster Gar­de­ner del Na­tio­nal Plant Dia­gno­stic Net­work (NPDN), URL: http://​wiki.​bugwood.​org/​NPDN-​MG-​Training [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Fit­Fo­re­st, sche­de dei prin­ci­pa­li pa­ras­si­ti fo­re­sta­li, URL: http://​www.​unipd.​it/​esterni/​wwwfitfo/​parassiti.​htm [data di ac­ces­so: Di­cem­bre 2012].
  • Fo­re­stry Com­mis­sion of Great Bri­tain per sche­da Cha­la­ra die­back of ash, URL: www.​forestry.​gov.​uk/​chalara [data di ac­ces­so: Di­cem­bre 2012].
  • Fo­re­stry Ima­ges, URL: www.​for​estr​yima​ges.​org [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Foto varie, URL: http://​images.​bugwood.​org/ [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • I-Tree Pest on-li­ne, US Fo­re­st Ser­vi­ce (lin­gua in­gle­se), URL: http://​wiki.​bugwood.​org/​IPED [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • In­cu­ba­to­re Uni­ver­si­ta­rio Fio­ren­ti­no (IUF), Uni­ver­si­tà degli Studi di Fi­ren­ze, URL: http://​iuf.​csavri.​org/​drupal/?​q=it/​home [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • ME­TA-AR­SIA, Mo­ni­to­rag­gio Esten­si­vo dei bo­schi della To­sca­nA a fini fi­to­sa­ni­ta­ri, URL: www.​meta.​arsia.​toscana.​it [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Mo­ni­to­rag­gio agroam­bien­ta­le delle col­tu­re agra­rie, Re­gio­ne To­sca­na, URL: http://​agr​oamb​ient​e.​info.​arsia.​toscana.​it/​arsia/​arsia?​ae5​Diag​nosi=si&​IDColtura=2&​IDS​ched​aFit​o=58 [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Tan­tar­di­ni A., (2012). Pro­ble­ma­ti­che fi­to­pa­to­lo­gi­che emer­gen­ti, una vi­sio­ne d’in­sie­me delle at­tua­li av­ver­si­tà fun­gi­ne,bat­te­ri­che e vi­ra­li di re­cen­te o pos­si­bi­le in­tro­du­zio­ne nel no­stro ter­ri­to­rio (pdf on-li­ne), La­bo­ra­to­rio fi­to­pa­to­lo­gi­co SFR c/o Fon­da­zio­ne Mi­no­prio v.​le Rai­mon­di 54 Ver­te­ma­te con Mi­no­prio (CO), URL: http://​www.​fon​dazi​onem​inop​rio.​it/​att​icon​vegn​i_​flyer/​Pre​sent​azio​niTi​ngid​iVar​ese/​Var​eseA​ller​teFi​tosa​nita​rie.​pdf [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Uf­fi­cio delle pub­bli­ca­zio­ni, URL: http://​pub​lica​tion​s.​europa.​eu/​index_​it.​htm Co­mu­ni­ca­zio­ne della Com­mis­sio­ne al Con­si­glio E al Par­la­men­to Eu­ro­peo­Pia­no d’a­zio­ne eLear­ning – Pen­sa­re al­l’i­stru­zio­ne di do­ma­ni, do­cu­men­to on-li­ne, URL: http://​eurlex.​europa.​eu/​LexUriServ/​LexUriServ.​do?​uri=CELEX:​52001DC0172:​IT:​HTML [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].
  • Vet­to­raz­zo M, Zam­pi­ni M, (2007). Si­tua­zio­ne fi­to­sa­ni­ta­ria delle fo­re­ste al­pi­ne: pro­ble­ma­ti­che di mo­ni­to­rag­gio e con­trol­lo delle av­ver­si­tà bio­ti­che (pre­sen­ta­zio­ne on-li­ne), Forum fi­to­ia­tri­ci – Gior­na­te di stu­dio, Ve­ne­to Agri­col­tu­ra – U. P. per i Ser­vi­zi Fi­to­sa­ni­ta­ri Re­gio­ne del Ve­ne­to Corte Be­ne­det­ti­na, Le­gna­ro (Pd), 24 mag­gio, URL: http://​www.​unipd.​it/​esterni/​wwwfitfo/​Atti/​Vettorazzo_​Zampini.​pdf [data di ac­ces­so: Gen­na­io 2013].

 


Que­sto ar­ti­co­lo è l’e­strat­to della tesi di lau­rea di Luca Poli in Scien­ze fo­re­sta­li ed am­bien­ta­li, Uni­ver­si­tà degli Studi di Fi­ren­ze, dal ti­to­lo: “Svi­lup­po di una piat­ta­for­ma e-lear­ning utile per la dia­gno­sti­ca fi­to­pa­to­lo­gi­ca in campo fo­re­sta­le”. L’e­la­bo­ra­to è frut­to di una col­la­bo­ra­zio­ne con il por­ta­le Agra­ria.org che ha per­mes­so la na­sci­ta della se­zio­ne del sito in­te­ra­men­te de­di­ca­ta al set­to­re fo­re­sta­le: http://​www.​forestale.​agraria.​org.


Luca Poli, di­plo­ma­to al­l’I­sti­tu­to tec­ni­co agra­rio, ha con­se­gui­to la lau­rea trien­na­le in Scien­ze fo­re­sta­li ed am­bien­ta­li pres­so l’U­ni­ver­si­tà degli Studi di Fi­ren­ze. E’ iscrit­to al primo anno del corso di lau­rea ma­gi­stra­le in Scien­ze e tec­no­lo­gie dei si­ste­mi fo­re­sta­li. Cur­ri­cu­lum vitae >>>


 






Atlante di Selvicoltura

Atlan­te di sel­vi­col­tu­ra
Di­zio­na­rio il­lu­stra­to di al­be­ri e fo­re­ste
Gio­van­ni Ber­net­ti – Eda­gri­co­le

Una vera en­ci­clo­pe­dia sulla sel­vi­col­tu­ra. Le spe­cie ve­ge­ta­li ed ani­ma­li trat­ta­te sono più di 800…
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