
Le varie specie presenti in un ecosistema interagiscono tra di loro in modo articolato: la scomparsa innaturale di una o più di queste può avere conseguenze negative sull’ecosistema alterandone la struttura e la funzionalità; pertanto l’istinto di sopravvivenza dell’uomo dovrebbe spingerlo a non distruggere gli ecosistemi naturali, dai quali è dipendente.
Luca Poli, diplomato all’Istituto tecnico agrario, ha conseguito la laurea triennale in Scienze forestali ed ambientali e la laurea magistrale in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali presso l’Università degli Studi di Firenze

Una breve presentazione della Douglasia (Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco var. menziesii) una specie forestale dai tanti utilizzi e potenzialità, capace di smuovere discrete economie della filiera foresta-legno appenninica. Una gestione selvicolturale attenta e sensibile alle tematiche ambientali dovrebbe perlomeno tentare di favorire lo sviluppo della rinnovazione naturale di Douglasia…
Luca Poli, diplomato all’Istituto tecnico agrario, ha conseguito la laurea triennale in Scienze forestali ed ambientali e la laurea magistrale in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali presso l’Università degli Studi di Firenze.

La regolazione nell’efficienza del trasporto dell’acqua (cioè la massa d’acqua trasportata per unità di gradiente di pressione) è evidente in tutto il percorso evolutivo della foglia. La struttura dello xilema, in grado di aumentare l’efficienza idraulica e di mantenere la continuità della colonna d’acqua, è cruciale per la sopravvivenza delle specie vegetali…
Mario Pagano, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie (vecchio ordinamento) presso l’Università degli Studi di Firenze, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Agrobiotecnologie per le Produzioni Tropicali.

Uno degli obiettivi prioritari della P.A.C., e specificatamente dei P.S.R., è quello di garantire uno sviluppo sostenibile delle zone rurali attraverso, ad esempio, la salvaguardia, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi connessi all’agricoltura e alle foreste, la tutela della biodiversità, il ricorso a tecniche agronomiche che mitighino i fenomeni erosivi e facilitino la sequestrazione del carbonio quali l’agricoltura conservativa…
Ezio Casali, iscritto all’Albo Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cremona, insegna presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Stanga” di Cremona. Si occupa di autocontrollo, soprattutto negli agriturismi, e di agricoltura multifunzionale.

La qualità estetica dei fiori recisi (apparenza) dipende da fattori pre-colturali, come il miglioramento varietale, con le relative ricerche di base di fisiologia e di genetica, e da fattori colturali o pre-raccolta che includono la scelta del genotipo e la gestione delle tecniche colturali, che rientrano nella capacità gestionale del produttore…
Pasquale D’Agostino, classe 1953, è un mastro fiorista che abita a Concordia Sagittaria (VE). Seguendo la sua passione per l’arte floreale, nel 2014 realizza il suo sogno di aprire una scuola per fioristi, la Verdant School, con cui poter formare nuovi insegnanti che in futuro potranno portare avanti le conoscenze e i progetti della scuola stessa.

Le prime patate coltivate nelle nostre valli erano conosciute genericamente come bianche e rosse (fine 1700). Qualche anno dopo si aggiunsero le gialle (1817). La Piattellina, considerata la migliore per qualità è in fase di recupero, dal 2011, da parte dell’Associazione per la tutela, promozione valorizzazione dell’antica patata Piattlina e della patata Ciarda della Valle Grana, con sede in Monterosso Grana (Cn)…
Lucio Alciati, Perito agrario, è Presidente dell’Associazione per la promozione e la Tutela dell’antica Patata Piatlina e della Patata Ciarda della Valle Grana. Già Presidente del Consorzio dell’aglio di Caraglio (2008-2012). Promuove la rivalorizzazione dell’agricoltura tradizionale e le antiche coltivazioni della sua terra (la Valle Grana di Cuneo) attraverso la ricerca storica e la coltura diretta.

Gli zuccheri nell’uva rivestono un ruolo fondamentale nel determinare tipologia e qualità di un vino. Gli zuccheri presenti nell’uva, e conseguentemente nel mosto, sono principalmente glucosio e fruttosio, che rappresentano mediamente dal 20 al 22% della composizione totale dell’acino…
Ezio Casali, iscritto all’Albo Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cremona, insegna presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Stanga” di Cremona. Si occupa di autocontrollo, soprattutto negli agriturismi, e di agricoltura multifunzionale.

La socializzazione imposta ai cuccioli non è ovviamente obbligatoria, ma certamente consigliata e perciò applicata sempre più spesso da parte di moltissimi allevatori ed addetti ai lavori. Ma cosa si intende per “socializzare” un cucciolo? Sostanzialmente bisogna abituare il cucciolo a non temere tutti gli aspetti che fanno parte della società umana…
Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone)

Il presente lavoro intende presentare una classificazione dei sistemi di certificazione e, nel contempo, iniziare una riflessione sulle loro possibilità applicative e comunicative rispetto ai prodotti agroalimentari. Nei sistemi di certificazione il concetto di qualità è il cardine…
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.

Lo genetica dei mantelli e delle livree rappresenta un importante settore dello studio della zootecnica. Attraverso alcuni approfondimenti si possono infatti prevedere con ragionevole approssimazione le manifestazioni fenotipiche che avrà la prole di un determinato incrocio di colorazioni.
Alessio Zanon è laureato in Medicina Veterinaria con una Tesi dal titolo “Identificazione e Salvaguardia genetica delle razze avicole italiane in via di estinzione”, presso il Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza degli Alimenti dell’Universita’ di Parma, dove ha svolto dottorato di ricerca. E’ consigliere dell’Associazione R.A.R.E. (Razze Autoctone a Rischio Estinzione). Svolge la libera professione nell’ambito della etnologia zootecnica e biodiversità autoctona.

Nell’Enciclopedia Dairy Sciences 2nd edn (2011) è riportato che il latte di cavalla non è adatto alla caseificazione. A differenza di altri tipi di latte, il formaggio non è prodotto con latte equino perchè non coagula con l’ aggiunta di caglio. Tuttavia, l’autore ha sorprendentemente scoperto che la chimosina pura di cammello è in grado di cagliare efficacemente il latte di asina e più recentemente anche quello di cavalla, come precedentemente aveva assunto, essendo questi latti molto simili… Continua >>>
Giuseppe Iannella, Tecnologo alimentare iscritto all’albo dei Tecnologi alimentari Lazio-Campania, ha conseguito la laurea Specialistica in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università degli studi del Molise nel 2005. Svolge consulenza nel settore agroalimentare, in particolare nel settore lattiero-caseario e della carne. E-mail: foodtech.iannella@gmail.com