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di Nicolò Passeri e Donato Ferrucci

Gloabl GAP

  1. Introduzione

La Nuova Visione di GLOBALG.A.P. V.6: Dal Controllo alla Gestione Evoluta
La versione 6 dello standard GLOBALG.A.P. IFA (Integrated Farm Assurance) rappresenta una svolta significativa nell’ambito della certificazione volontaria per la sicurezza e sostenibilità delle produzioni agricole. L’introduzione della V.6 SMART e GFS sancisce il passaggio da un modello prevalentemente orientato al rispetto formale dei requisiti (compliance-based) a un approccio più maturo e strutturato, tipico dei sistemi di gestione integrati.
Questa nuova visione si fonda sull’integrazione di principi di miglioramento continuo, gestione del rischio e responsabilità sociale e ambientale, in linea con le più moderne pratiche di governance agricola. Non si tratta più soltanto di soddisfare check-list prescrittive, ma di dimostrare una capacità organizzativa proattiva nella gestione della qualità, della sicurezza alimentare e della sostenibilità.
Il sistema si articola attraverso un corpo documentale complesso — composto da Regole Generali, Principi e Criteri (P&C), Checklist Smart, Linee Guida Interpretative Nazionali (NIG) e requisiti di registrazione e tracciabilità — che definisce non solo “cosa” deve essere fatto, ma soprattutto “come” deve essere gestito e monitorato nel tempo il processo produttivo certificato 

  1. Verso una Classificazione Funzionale dello Standard

Alla luce delle innovazioni introdotte, si rende necessaria una riflessione strutturata sull’architettura funzionale dello standard GLOBALG.A.P. V.6. L’obiettivo di questa analisi è proporre una classificazione metodologica che consenta di distinguere con precisione le componenti del sistema, facilitando così sia l’interpretazione normativa che l’applicazione operativa da parte di produttori, consulenti e organismi di certificazione (OdC).

Questa proposta si basa sull’identificazione di due macro-aree fondamentali:

  • La Struttura di Sistema, intesa come insieme di documenti, procedure e requisiti gestionali che definiscono l’ossatura normativa e organizzativa della certificazione.
  • Le Dinamiche/Attività Operative, ovvero l’insieme delle verifiche, controlli e pratiche quotidiane che costituiscono l’attuazione concreta dei requisiti previsti, con particolare attenzione alla gestione colturale, ambientale, del personale, del rischio e degli strumenti.

Attraverso questa classificazione, si intende fornire una chiave di lettura che semplifichi la gestione complessiva dello standard e ne valorizzi l’approccio sistemico.

  1. Importanza di Distinguere tra Struttura di Sistema e Dinamiche Operative

La distinzione tra Sistema e Attività non è meramente concettuale, ma rappresenta un elemento strategico per garantire la piena efficacia e l’efficienza del processo di certificazione. Il Sistema GLOBALG.A.P., infatti, definisce le regole del gioco: stabilisce le modalità di gestione documentale (FV01), il trattamento di reclami (FV10), la gestione dei prodotti non conformi (FV11), fino alla definizione dello status certificativo e l’utilizzo del marchio (FV18, FV17)
Parallelamente, le Attività GLOBALG.A.P. rappresentano la dimensione operativa e dinamica dello standard, dove la conformità si traduce in azioni concrete: dalla gestione agronomica (es. fertilizzanti, difesa integrata) al controllo ambientale, dalla sicurezza dei lavoratori alla gestione dei rischi alimentari e strutturali.
Una corretta distinzione e gestione integrata di questi due ambiti consente di:

  • Ottimizzare i processi interni, riducendo il rischio di non conformità.
  • Facilitare l’interazione con gli organismi di certificazione.
  • Promuovere una cultura aziendale orientata al miglioramento continuo e alla sostenibilità.

In questo contesto, la versione 6 dello standard si configura come un vero e proprio sistema gestionale avanzato, dove il rispetto normativo si coniuga con una visione proattiva della qualità e della responsabilità produttiva.

  1. Il Quadro Generale della Certificazione GLOBALG.A.P.

4.1 Missione, Finalità e Campo di Applicazione
Lo standard GLOBALG.A.P. (Good Agricultural Practices) nasce come iniziativa del settore privato con l’obiettivo di promuovere, a livello globale, pratiche agricole sicure, sostenibili e responsabili. La missione primaria è garantire la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, il benessere dei lavoratori e la tracciabilità delle produzioni agricole lungo la catena di fornitura
Il sistema GLOBALG.A.P. si articola in una serie di standard pre-farmgate, cioè applicabili prima della fase di trasformazione del prodotto agricolo. Il campo di applicazione è esteso ai settori:

  • Produzioni vegetali (in particolare ortofrutticole),
  • Produzioni animali,
  • Acquacoltura,
  • Mangimi e input agricoli.

Sono esclusi i processi di trasformazione, demandati ad altri schemi (es. IFS, BRC, ISO 22000). Pertanto, GLOBALG.A.P. si concentra sull’intero ciclo produttivo, dalla messa a dimora della pianta fino alla preparazione per la vendita tal quale, compresi tutti i processi agricoli e le operazioni colturali a essa correlati
Con l’introduzione della Versione 6, GLOBALG.A.P. ha avviato un importante processo di revisione e innovazione normativa, culminato nella pubblicazione dei moduli IFA v6 SMART e IFA v6 GFS (Global Food Safety), entrati in vigore il 1° ottobre 2022 e obbligatori a partire dal 1° gennaio 2024. 

4.2 Gli Attori Coinvolti: Produttori, OdC, Stakeholder e Comunità

La certificazione GLOBALG.A.P. si fonda su un sistema multi-attore, nel quale ciascun soggetto svolge un ruolo funzionale alla garanzia della conformità e al miglioramento continuo:

  • Produttori: soggetti giuridicamente responsabili dei processi di produzione certificati, siano essi individuali, multisito o membri di gruppi di produttori. Devono garantire la conformità ai Principi e Criteri (P&C) GLOBALG.A.P., attraverso l’adozione delle pratiche previste e la predisposizione della documentazione di sistema​
  • OdC (Organismi di Certificazione): enti terzi indipendenti accreditati da GLOBALG.A.P., incaricati di eseguire audit di conformità, valutazioni e rilascio del certificato. Sono responsabili della verifica del rispetto dei criteri Major Must, Minor Must e Raccomandazioni previsti dalle checklist.
  • Gestori SGQ: nei gruppi di produttori o multisito con sistema di gestione, questi soggetti coordinano le attività di controllo interno, formazione, tracciabilità e gestione della documentazione.
  • Stakeholder della filiera: includono distributori, retailer, fornitori di input, enti di ricerca, consulenti tecnici e ONG. Partecipano attivamente allo sviluppo e all’aggiornamento degli standard attraverso un processo di consultazione pubblica coordinato da GLOBALG.A.P.
  • Comunità GLOBALG.A.P.: oltre 430 organizzazioni a livello globale fanno parte della comunità, contribuendo con esperienze, innovazioni e feedback alle evoluzioni normative e applicative dello standard

Questa rete costituisce un sistema dinamico in cui la condivisione delle responsabilità e la trasparenza dei processi rappresentano pilastri fondamentali per garantire credibilità ed efficacia al sistema di certificazione.

  1. Il Sistema GLOBALG.A.P.: Documentazione e Gestione

Il Sistema GLOBALG.A.P. V.6 definisce un insieme strutturato di documenti normativi e procedure organizzative orientate a garantire una conformità costante e misurabile nel tempo. La documentazione prevista costituisce il nucleo centrale del sistema di qualità, determinando non solo le modalità operative ma anche gli strumenti per monitorare efficacemente il livello di compliance aziendale. Di seguito vengono proposti i capitoli della norma relativi a quest’ambito, riproposti secondo la nomenclatura dello standard per le diverse aree.

5.1 Documenti di Prassi (Funzionamento e Definizioni)

FV01 Documentazione interna
Rappresenta l’insieme completo dei documenti che definiscono le procedure, le responsabilità e le modalità operative adottate dall’organizzazione. Deve includere manuali, istruzioni operative, moduli di registrazione e registri che consentano di verificare puntualmente l’applicazione degli standard GLOBALG.A.P. previsti.

FV09 Richiamo e Ritiro Prodotto
Descrive le procedure da seguire in caso di non conformità che richiedano il richiamo o ritiro dal mercato del prodotto agricolo certificato. Deve specificare chiaramente i ruoli, le responsabilità e le tempistiche operative per assicurare una gestione tempestiva e documentata delle crisi.

FV10 Gestione Reclami
Definisce il processo per ricevere, registrare, analizzare e risolvere i reclami provenienti da clienti, consumatori e altre parti interessate. Il documento deve chiarire le modalità con cui vengono intraprese le azioni correttive e preventive a seguito della ricezione di reclami.

FV11 Gestione Prodotti Non Conformi
Illustra le modalità con cui i prodotti non conformi, rilevati internamente o a seguito di audit esterni, devono essere identificati, isolati, gestiti e, se necessario, smaltiti o reintegrati nel processo produttivo secondo le procedure definite.

FV17 Uso del Marchio GLOBALG.A.P.
Disciplina rigorosamente le condizioni e le modalità di utilizzo del marchio GLOBALG.A.P., assicurando che l’uso sia conforme agli standard e ai regolamenti stabiliti, proteggendo la reputazione e l’integrità del marchio stesso.

FV18 Definizione dello Status GLOBALG.A.P.
Determina i criteri e le modalità con cui è assegnato, modificato o revocato lo status certificativo GLOBALG.A.P. in relazione ai risultati degli audit e alla conformità continua ai requisiti del sistema.

5.2 Evidenze di Prassi (Documenti Raccolti quale Evidenza)

FV02 Piano di Miglioramento Continuo
Documento chiave che esplicita le strategie e gli obiettivi di miglioramento delle performance aziendali, inclusi indicatori e azioni specifiche, soggetti responsabili e tempi di realizzazione delle attività previste.

FV04 Gestione delle Attività Affidate a Terzi
Documento necessario per dimostrare il controllo e la verifica dei fornitori esterni o subappaltatori, evidenziando come le attività affidate esternamente siano svolte in conformità ai requisiti GLOBALG.A.P.

FV05 Specifiche Fornitori e Gestione delle Scorte
Esplicita le procedure di selezione, qualifica e monitoraggio dei fornitori, oltre a definire le modalità di gestione delle scorte per assicurare la conformità continua del prodotto certificato.

FV06 Tracciabilità
Prevede l’applicazione di procedure chiare e documentate per garantire la tracciabilità completa del prodotto lungo l’intera catena produttiva, dal campo alla commercializzazione.

FV07 Proprietà Parallela, Tracciabilità e Isolamento
Specifica le procedure operative necessarie quando nello stesso sito produttivo coesistano produzioni certificate e non certificate, garantendo la separazione fisica e documentale per prevenire contaminazioni e confusioni.

FV08 Bilancio di Massa
Documento richiesto quando il prodotto certificato subisce trattamenti o trasformazioni, necessario per dimostrare che le quantità in entrata, in uscita e le eventuali perdite siano coerenti e giustificabili.

FV14 Dichiarazione Politica di Sicurezza Alimentare
Formalizza l’impegno dell’organizzazione a garantire sicurezza, qualità e legalità del prodotto alimentare, rappresentando una base fondamentale per la definizione di tutti i processi aziendali.

FV15 Protezione dei Prodotti Alimentari
Descrive le misure adottate per prevenire contaminazioni intenzionali e non intenzionali dei prodotti agricoli, incluse procedure di monitoraggio e gestione degli accessi alle aree sensibili.

FV16 Prevenzione della Frode Alimentare
Illustra le azioni preventive e correttive per minimizzare il rischio di frodi alimentari, tramite una valutazione del rischio strutturata e un sistema continuo di monitoraggio e controllo delle operazioni.

  1. Le Attività GLOBALG.A.P.: Dinamiche Operative di Verifica e Controllo

Le attività operative previste dallo standard GLOBALG.A.P. rappresentano l’insieme dei processi applicativi e delle verifiche sistematiche finalizzate a garantire efficienza produttiva, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. Queste dinamiche operative costituiscono un sistema integrato di controlli mirati, strutturati secondo specifici ambiti funzionali. Così come fatto in precedenza, vengono di seguito esposti i capitoli e i relativi ambiti secondo lo standard.
L’articolazione appare più complessa perché gli ambiti delle attività sono diversi e riguardano vasti settori delle iniziative di un’impresa agroalimentare. Sono tutti correlati alla fase di gestione e spesso toccano ambiti che sono più ampi rispetto alla sola coltivazione.

6.1 Attività di Verifica della Gestione Colturale

FV26 Materiale di Moltiplicazione Piante
Verifica dell’origine, qualità e tracciabilità del materiale vegetale utilizzato, garantendo che soddisfi requisiti fitosanitari e varietali specifici per la produzione certificata.

FV27 Organismi Geneticamente Modificati (OGM)
Monitoraggio e documentazione rigorosa della presenza o assenza di OGM nelle produzioni certificate, con procedure chiare di gestione e segregazione per prevenire contaminazioni indesiderate.

FV28 Gestione del Suolo e del Substrato
Procedure per garantire una corretta gestione dei terreni agricoli e substrati utilizzati, assicurando sostenibilità, prevenzione dell’erosione, fertilità a lungo termine e riduzione del rischio di contaminazione.

FV29 Fertilizzanti e Biostimolanti
Applicazione e monitoraggio rigoroso dei fertilizzanti e biostimolanti, documentando modalità d’impiego, dosaggi e tempi per minimizzare impatti ambientali e ottimizzare la qualità della produzione.

FV31 Difesa Integrata
Adozione di strategie integrate per la protezione delle colture, privilegiando metodi biologici e fisici e utilizzando prodotti chimici solo in condizioni specifiche e documentate.

FV32 Prodotti Fitosanitari
Controllo sistematico sulla selezione, conservazione e utilizzo dei prodotti fitosanitari, garantendo la conformità normativa, la sicurezza degli operatori e il minimo impatto ambientale.

6.2 Attività di Verifica dell’Efficienza ed Efficacia Ambientale

FV22 Tutela della Biodiversità e degli Habitat
Procedure specifiche per identificare, preservare e promuovere la biodiversità, attraverso misure preventive e conservative degli habitat naturali limitrofi o interni alle aziende agricole.

FV23 Efficienza Energetica
Monitoraggio e misurazione dei consumi energetici aziendali, con definizione di azioni di miglioramento volte a incrementare l’efficienza energetica delle operazioni agricole.

FV24 Gestione Gas Serra e Cambiamento Climatico
Identificazione, quantificazione e gestione delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività agricole, integrando strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

FV25 Gestione dei Rifiuti
Procedure operative dettagliate per la raccolta differenziata, lo stoccaggio temporaneo, la tracciabilità e lo smaltimento sostenibile di tutti i rifiuti generati dalle operazioni agricole.

FV30 Gestione delle Risorse Idriche
Adozione di strategie per l’uso razionale e sostenibile delle risorse idriche, inclusa l’irrigazione efficiente e il monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque utilizzate.

6.3 Attività di Gestione del Personale

FV03 Gestione delle Risorse Umane e Formazione
Procedure sistematiche per la gestione del personale, inclusa la documentazione degli incarichi, la formazione continua, la verifica delle competenze e l’addestramento specifico sulla sicurezza e qualità.

FV20 Salute, Sicurezza e Benessere dei Lavoratori
Implementazione di misure rigorose per garantire salute e sicurezza sul lavoro, comprese attività formative, gestione dei dispositivi di protezione individuale e monitoraggio delle condizioni di lavoro. 

6.4 Attività di Gestione del Rischio

FV21 Gestione del Sito Produttivo
Misure preventive e di monitoraggio per garantire sicurezza strutturale, igienica e ambientale dei siti produttivi, inclusa la valutazione e la mitigazione dei rischi.

FV19 Igiene e Sicurezza Alimentare
Procedure e controlli specifici per garantire condizioni igieniche adeguate lungo tutte le fasi di produzione agricola, prevenendo rischi di contaminazione biologica, fisica e chimica.

FV33 Manipolazione Post-Raccolta
Monitoraggio dettagliato delle operazioni di raccolta, manipolazione, stoccaggio e preparazione dei prodotti per la commercializzazione, garantendo conformità alle norme igienico-sanitarie e qualitative.

6.5 Attività di Verifica dell’Efficacia ed Efficienza di Strumenti e Mezzi

FV12 Analisi di Laboratorio
Programmazione ed esecuzione sistematica di analisi chimico-fisiche e microbiologiche su campioni rappresentativi, per validare la sicurezza e la conformità dei prodotti certificati.

FV13 Controllo di Attrezzature e Dispositivi
Verifiche periodiche, manutenzione programmata e taratura delle attrezzature e dei dispositivi utilizzati nelle operazioni agricole, per garantire precisione, efficienza e sicurezza operativa.

  1. Interrelazioni tra Sistema e Attività

Il sistema GLOBALG.A.P. si configura come un quadro gestionale complesso, in cui struttura normativa e attività operative risultano profondamente interconnesse.

7.1 Il Ruolo della Documentazione nel Supporto alle Attività Operative

La documentazione prevista dallo standard GLOBALG.A.P. rappresenta l’ossatura portante su cui poggiano tutte le attività operative di verifica e controllo. Le procedure descritte nel documento FV01 – Documentazione interna costituiscono la base per definire compiti, responsabilità, flussi informativi e modalità operative interne, assicurando chiarezza gestionale e conformità normativa. Analogamente, documenti specifici quali il FV09 – Richiamo e Ritiro Prodotto e il FV11 – Prodotti Non Conformi offrono linee guida precise per l’attuazione efficace delle procedure correttive e preventive in risposta a situazioni problematiche, garantendo così una gestione tempestiva e documentata delle anomalie.
Inoltre, i documenti FV10 – Gestione Reclami, FV17 – Uso del Marchio GLOBALG.A.P. e FV18 – Status GLOBALG.A.P. stabiliscono criteri chiari per la comunicazione esterna e per la trasparenza nei confronti degli stakeholder, consentendo di preservare la credibilità del sistema e migliorare la relazione con clienti e organismi di certificazione (OdC). 

7.2 Come le Attività Validano e Implementano il Sistema

Le attività operative previste, dettagliate nel modulo di certificazione GLOBALG.A.P., non si limitano a implementare i requisiti definiti a livello documentale, ma svolgono un ruolo cruciale nella validazione sistematica del sistema stesso. Attraverso le verifiche colturali (FV26-32), la gestione ambientale (FV22-25, FV30), il controllo delle condizioni di lavoro (FV03, FV20), la gestione del rischio (FV19, FV21, FV33) e le verifiche tecniche (FV12, FV13), il sistema GLOBALG.A.P. viene continuamente sottoposto a test pratici di efficacia ed efficienza.
Le evidenze raccolte durante queste attività operative, come previsto dai requisiti di evidenza documentale (FV02, FV04-08, FV14-16), permettono una revisione puntuale delle procedure di sistema. Eventuali scostamenti rilevati generano opportunità concrete per implementare azioni correttive, migliorare le procedure esistenti e assicurare che il sistema GLOBALG.A.P. resti dinamico e reattivo alle esigenze aziendali e normative.

7.3 Sinergie per il Miglioramento Continuo e la Sostenibilità

L’interazione tra documentazione sistemica e attività operative determina sinergie virtuose, facilitando il raggiungimento di obiettivi strategici come il miglioramento continuo e la sostenibilità complessiva del processo produttivo. In particolare, il documento FV02 – Piano di Miglioramento Continuo formalizza la raccolta e la gestione delle informazioni provenienti dalle attività operative, fornendo una piattaforma sistematica per analizzare criticità e identificare aree di miglioramento.
In aggiunta, procedure come la FV06 – Tracciabilità, la FV08 – Bilancio di Massa e la FV15 – Protezione dei Prodotti Alimentari, attraverso il monitoraggio continuo delle performance operative, garantiscono il mantenimento e il miglioramento degli standard qualitativi e di sicurezza alimentare nel tempo. Contestualmente, l’attenzione alla prevenzione della frode alimentare (FV16) e alla gestione responsabile delle risorse ambientali ed energetiche (FV23, FV24) assicurano una gestione sostenibile e proattiva del sistema, rispondendo alle aspettative del mercato e dei consumatori finali.
In sintesi, le sinergie generate tra il sistema documentale e le attività operative confermano GLOBALG.A.P. come un modello gestionale integrato che promuove attivamente pratiche agricole sicure, trasparenti e sostenibili, conferendo valore aggiunto e competitività alle produzioni certificate.

  1. Vantaggi di una Classificazione Funzionale

La proposta di classificazione funzionale dello standard GLOBALG.A.P., distinguendo chiaramente tra struttura documentale e dinamiche operative, offre diversi vantaggi strategici per gli attori coinvolti nel processo certificativo, in particolare produttori, consulenti e organismi di certificazione (OdC).

8.1 Razionalizzazione della Gestione per Produttori e Consulenti
L’adozione di una classificazione funzionale, basata sulla suddivisione tra documentazione di sistema ed evidenze operative, consente ai produttori e ai loro consulenti di semplificare e razionalizzare i processi gestionali. La distinzione netta fra Documenti di Prassi (FV01, FV09, FV10, FV11, FV17, FV18) ed Evidenze di Prassi (FV02, FV04-FV08, FV14-FV16), infatti, permette una gestione ordinata e facilmente verificabile della documentazione, evitando sovrapposizioni e ridondanze nelle attività di controllo interne ed esterne.
In particolare, una chiara attribuzione delle responsabilità documentali facilita il compito dei consulenti, che possono indirizzare in modo più puntuale le risorse aziendali verso la conformità normativa, il miglioramento continuo e il rafforzamento delle competenze interne, come richiesto dalle linee guida GLOBALG.A.P. sulla gestione della qualità (SGQ)

8.2 Maggiore Controllo sui Processi e Prevenzione delle Non Conformità
La classificazione funzionale rappresenta uno strumento strategico per incrementare il controllo interno sui processi produttivi e gestionali. La distinzione tra procedure definite dai documenti di prassi (quali la gestione dei prodotti non conformi, FV11, o i piani di richiamo e ritiro prodotto, FV09) e le attività operative di verifica (FV12-FV33), garantisce che ogni processo sia attentamente monitorato e documentato in modo trasparente.
Questo approccio strutturato consente di anticipare potenziali deviazioni dalla conformità, adottare tempestivamente azioni correttive e preventive, e ridurre significativamente il rischio di non conformità durante gli audit esterni condotti dagli OdC. L’adozione di strumenti specifici come la Smart Checklist IFA V.6 contribuisce ulteriormente a questa prevenzione sistematica, assicurando un monitoraggio continuo e integrato delle attività

8.3 Supporto alla Crescita Organizzativa e alla Responsabilità Sociale
Infine, una classificazione funzionale chiaramente definita contribuisce in modo significativo alla crescita organizzativa e alla responsabilità sociale delle aziende agricole certificate GLOBALG.A.P. La strutturazione dei processi in modo sistematico facilita la formazione e lo sviluppo continuo delle competenze interne, migliorando la consapevolezza del personale riguardo agli standard qualitativi, ambientali e di sicurezza alimentare.
La chiara documentazione delle procedure di gestione delle risorse umane (FV03), della salute e sicurezza dei lavoratori (FV20), così come delle politiche ambientali (FV22-FV25, FV30), consente alle aziende di dimostrare concretamente il loro impegno nella sostenibilità e nella tutela dei diritti dei lavoratori, rispondendo alle crescenti aspettative dei mercati globali e della comunità locale.
In sintesi, adottare una classificazione funzionale nello standard GLOBALG.A.P. significa rafforzare l’approccio sistemico alla gestione della qualità e sostenibilità, trasformando la certificazione da semplice requisito normativo a vero e proprio modello strategico di governance aziendale

  1. Conclusioni

9.1 L’Approccio Sistemico come Fattore Chiave nella Certificazione
La versione 6 dello standard GLOBALG.A.P. rappresenta un significativo passo avanti nella certificazione agricola, grazie all’adozione di un approccio sistemico e integrato. La gestione per processi, chiaramente definita nei documenti normativi (Regolamenti Generali GLOBALG.A.P., checklist IFA v6 SMART e GFS), permette di superare la semplice logica di conformità normativa per abbracciare una metodologia di gestione evoluta, capace di garantire miglioramento continuo, prevenzione dei rischi e adattabilità operativa
La classificazione funzionale proposta—distinguendo rigorosamente tra la documentazione gestionale (FV01, FV09-FV11, FV17-FV18), le evidenze operative (FV02, FV04-FV08, FV14-FV16), e le attività di controllo e verifica (FV12-FV33)—rafforza questo approccio sistemico, promuovendo una governance aziendale basata su una chiara attribuzione di ruoli, responsabilità e obiettivi qualitativi. 

9.2 GLOBALG.A.P. V.6: Un Modello Evolutivo di Qualità e Sostenibilità
GLOBALG.A.P. V.6 si pone come un modello evolutivo, concepito per garantire qualità e sostenibilità nel lungo periodo. Questa nuova versione, grazie a strumenti innovativi quali la Smart Checklist IFA e l’adozione di criteri specifici per l’efficienza energetica, la gestione delle emissioni di gas serra, e la tutela della biodiversità (FV22-FV25), rappresenta una risposta concreta alle sfide contemporanee poste dal cambiamento climatico e dalla crescente domanda globale di prodotti agricoli sostenibili. Allo stesso tempo, l’attenzione al benessere e alla sicurezza dei lavoratori (FV03, FV20), alla protezione dei prodotti alimentari (FV15) e alla prevenzione della frode alimentare (FV16) rende GLOBALG.A.P. V.6 uno schema completo e coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti a livello internazionale.

9.3 Prospettive Future: Rafforzamento della Tutela Ambientale e della Responsabilità Sociale
Le prospettive future dello standard GLOBALG.A.P. V.6 si orientano verso un ulteriore consolidamento delle politiche ambientali e sociali. In particolare, è atteso un potenziamento degli strumenti e dei criteri operativi dedicati alla gestione della biodiversità e degli habitat (FV22), al miglioramento dell’efficienza energetica (FV23), e all’implementazione di strategie sempre più efficaci per la mitigazione dei gas serra e l’adattamento ai cambiamenti climatici (FV24). Parallelamente, la gestione sostenibile delle risorse idriche (FV30) e dei rifiuti (FV25) sarà un elemento chiave per rispondere proattivamente agli obiettivi globali di sostenibilità ambientale.
Allo stesso tempo, è prevedibile una crescente attenzione verso la tutela dei lavoratori, con un rafforzamento delle procedure di gestione delle risorse umane e della formazione continua (FV03), così come delle pratiche rivolte al miglioramento delle condizioni di salute, sicurezza e benessere del personale agricolo (FV20). Tali sviluppi rafforzeranno ulteriormente GLOBALG.A.P. come modello di governance agricola, capace di coniugare in modo efficace crescita produttiva, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale a lungo termine.

 

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.

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