Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

di Mauro Bertuzzi

Residui vegetali
Residui vegetali in fase di compostaggio

Per avere un buon compost è opportuno conoscere alcuni aspetti, fra cui il fatto che sono gli organismi decompositori del suolo a produrlo, pertanto questi microrganismi per vivere, hanno necessità di avere di tre requisiti fondamentali:

  1. Mix di nutrienti (giusto rapporto C/N).
  2. Il corretto rapporto tra il carbonio e l’azoto, consente di avere un nutriente appetibile ai microrganismi decompositori affinché possano avere un adeguato substrato che gli consenta di sopravvivere semplificando e velocizzando la loro attività, ed evitando nel contempo rallentamenti che possano bloccare il processo.
  3. La corretta relazione fra C/N è di 24 a 1 (rapporto empirico), che tradotto in pratica significa inserire il doppio del materiale carbonioso rispetto a quello azotato:
    1. Verde = Azoto
    2. Giallo o Beige = Carbonio

Materia verde
Materia marrone
Schematizzando il concetto

La fermentazione
La fermentazione del compost domestico lavora in ambiente aerobico, ossia in presenza di aria, requisito fondamentale per fare compostaggio nel modo corretto, pertanto un buon compost non deve puzzare.
Se il compost puzza, è un indice di una cattiva fermentazione che invece di lavorare in ambiente aerobico, lavora in maniera anaerobica, le cui cause principali sono un’eccessiva umidità, oppure al contrario un insufficiente umidità che non fa partire il processo di decomposizione.
Dato che il compostaggio avviene grazie all’azione di parecchi batteri e microorganismi che lavorano per decomporre le sostanze organiche per avere così un compost omogeneo è fondamentale che i microorganismi aerobi che vivono in presenza di ossigeno, abbiano una corretta areazione del cumulo: perché se troppo alto o molto pressato l’aria non circolerebbe. Qualora invece l’aria circola, i batteri riescono ad agire al meglio in tutte le parti del cumulo e la materia si decompone nel modo migliore senza avere nessun tipo di marciume. Se fosse fatto all’aperto, è importante tenere il compost sempre nella stessa zona, affinché i microorganismi possano creare il loro ambiente e stabilirsi in quell’area. L’ideale sarebbe avere un punto marginale dell’orto evitando eventuale ristagno idrico e dove magari non dia fastidio esteticamente.
Se l’umidità fosse poca il compost manterrebbe il volume con la logica conseguenza di non abbassarsi (fenomeno visibile ad occhio), in questo caso per aumentarne la quantità sarebbe opportuno annaffiarlo, anche se poi ci vorranno circa tre settimane per vedere un sensibile cambiamento di volume del mucchio, cercando a giorni alterni o periodicamente (anche una volta la settimana) di bagnarlo e rimescolarlo.
Al contrario se l’umidità fosse eccessiva il compost non manterrebbe il volume con la logica conseguenza di abbassarsi e magari puzzare, per cui se ci dovessimo accorgere che il mucchio fosse troppo umido, possiamo prendere un bastone e piantarlo al centro, dopodiché con altri bastoni creiamo dei fori laterali, come fossero delle gallerie che si collegano al foro centrale. Questo per creare una specie di camino artigianale che consentirà una corretta circolazione dell’aria in modo da ristabilire il giusto grado di umidità.
Un ulteriore accortezza per cercare di avere la giusta fermentazione per un compostaggio domestico di qualità, è quella di aggiungere della paglia ogni volta che metteremo l’umido vegetale (questo per equilibrare il rapporto C/N).
Bene ricordarsi sempre di verificare che il compost non abbia odore con le conseguenti muffe, a che perché un ottimo compost dovrà essere consistente come la terra scura di bosco senza avere fastidiosi odori.

Come utilizzarlo
Nell’orto occorre spargere il compost uniformemente sul terreno e poi zappettarlo un poco in modo che possa essere incorporato al primo strato di suolo, idealmente nei 15 centimetri superiori alla superficie oppure anche in maggiore profondità utilizzando appositi strumenti.
Come concimazione di fondo almeno un mese circa prima della semina o del trapianto delle orticole, mentre se dovessimo concimare in corso di coltivazione, prestare attenzione alle quantità da utilizzare, in orto biologico le giuste quantità si stima che occorrano all’incirca 3/5 kg di compost per mq, trattasi  però di una valutazione empirica in quanto per essere più specifici sarà opportuno valutare:

  1. le caratteristiche del terreno (limoso, sabbioso, medio impasto, ecc.)
  2. quanto è stato sfruttato in precedenza il suolo (che tipo di coltura era sta impiantata)
  3. tipo di orticola che si andrà a coltivare (azoto fissatrice o depauperatrice)

Attenzione quindi che l’indicazione di 3/5 kg può essere utile come informazione per fare un buon orto a livello famigliare impiantando ortaggi misti.
Il compost per i fiori in vaso va utilizzato mischiandolo con altra terra, se fosse ben maturo si può utilizzare anche senza mix, prestando sempre attenzione che tipo di pianta floricola si vuole piantare, secondo la logica vista per l’orto biologico.
In orticoltura sinergica o naturale, viene impiegato come terriccio base per le sue peculiarità fertili come semenzaio.

Corso online come fare il compost
Corso online su come fare il compost

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati. Curriculum vitae >>>

image_pdfimage_print

Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •