Nel 1872, sorse in Portici, la Reale Scuola Superiore di Agricoltura alla quale venne assegnata come sede il Palazzo Reale di Portici insieme al suo parco ed i suoi giardini. La reggia di Portici fu edificata fra il 1738 ed il 1742 per volere di Carlo III di Borbone su progetto dell’architetto romano Antonio Canevari. Il sito reale venne poi ampliato da Ferdinando IV e Gioacchino Murat ma conobbe poi un periodo di decadenza iniziato con la caduta dei Borbone nel 1860 che portò all’alienazione di tutte le suppellettili e reperti archeologici provenienti dagli scavi di Ercolano. Alla Reggia era annesso un parco di circa 36 ha, impiantato su una colata lavica del 1631 ed ottenuto mediante l’esplosione di dinamite…

Eugenio Cozzolino: Laurea in Scienze Agrarie, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II”. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo. Componente della “Lista nazionale degli ispettori preposti al controllo degli enti od organismi riconosciuti idonei ad effettuare le prove ufficiali ai fini della registrazione dei prodotti fitosanitari” istituita dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Dipendente dal 1987 nel ruolo tecnico del Mipaaf e successivamente come Collaboratore tecnico nei ruoli del CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) divenuto CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) a partire dall’anno 2015. È autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche e divulgative.

Nello straordinario insieme delle razze canine definite “molossoidi”, possiamo ammirare le più svariate forme. Cani potenti, rustici, di poderosa struttura e mole… cani dalla storia millenaria. L’Italia possiede ben due rappresentanti di questa categoria di cani: il Mastino Napoletano, antica razza che racchiude in sè tutto il sapore della storia del nostro Paese; ed il Cane Corso, razza di più recente acquisizione, ma dalle doti uniche sia per morfologia sia per aspetto caratteriale.ello straordinario insieme delle razze canine definite “molossoidi”, possiamo ammirare le più svariate forme. Cani potenti, rustici, di poderosa struttura e mole… cani dalla storia millenaria.

Federico Vinattieri è un appassionato allevatore cinofilo, giudice F.I.A.V., ornitofilo e avicoltore (titolare Allevamento di Fossombrone)

I cavalli sono pascolatori selettivi e molto attenti, se lasciati pascolare liberi difficilmente mangiano piante per loro tossiche. Da puledri imparano a selezionare le piante pascolando insieme alla madre. In contesti forzati però, come il paddock o lunghe soste in cui il cavallo viene tenuto legato, i cavalli possono cedere alla tentazione di mangiare anche piante tossiche per fame o anche solo per noia. Per questo è importante che il cavaliere sappia riconoscere le piante più pericolose per evitare incidenti. Fondamentale è non legare il cavallo vicino a piante tossiche perché, annoiandosi durante la sosta, potrebbe decidere di sgranocchiare quello che ha intorno anche se non ha un buon sapore…

Gemma Na­var­ra, lau­rea­ta in Scien­ze fo­re­sta­li ed am­bien­ta­li pres­so l’U­ni­ver­si­tà degli Studi di Fi­ren­ze, è Guida Eque­stre Am­bien­ta­le.
Erika Ver­dia­ni Lau­rean­da in Scien­ze Fo­re­sta­li e guida Eque­stre Am­bien­ta­le.