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di Federico Vinattieri

TerrAmica - Rivista Associazione di Agraria.org

La genetica degli animali domestici oramai è una materia conosciuta e studiata a fondo, un argomento che nel corso dei secoli ha generato delle vere e proprie “corse” per accaparrarsi le scoperte scientifiche legate a geni e cromosomi.
L’uomo è riuscito ad osservare e comprendere il comportamento genetico di ogni specie animale che può essere allevata: dalla produzione (carne, latte, uova, etc.) a quel che riguarda il settore del “tempo libero” e dell’hobbistica, modificando l’aspetto e le prestazioni di alcune specie come cani, cavalli, conigli, gatti, rettili, polli, e… uccelli domestici.

Varietà della razza Lizard
Varietà della razza Lizard

Un canarino tutto particolare

Il canarino è stato oggetto di lunghi ed accuratissimi studi che hanno ispirato grandi trattati e testi scientifici, contribuendo in modo sostanziale ad arricchire le conoscenze di tutti i genetisti.
Per quanto riguarda i canarini, l’attenzione si è basata principalmente sulla ricostruzione della loro origine e sulla genetica del disegno e del colore. Tutte le razze di canarino riconosciute nel corso degli anni hanno ricevuto le loro attenzioni e sono state scrupolosamente “esaminate”, fino ad arrivare alla completa “mappatura” del loro comportamento genetico. Tutte… tranne una.
Una razza non ha ancora fornito tutte le risposte alle nostre domande. Da dove proviene? Com’è stata creata? Qual’è la sua origine? Qual’è il comportamento genetico del suo disegno? E’ il frutto di quale ibridazione? E’ il risultato di quale mutazione?
A oggi non esiste ancora una risposta a nessuna di queste domande…
questo canarino pieno di mistero è il LIZARD.

Questa razza particolarissima e molto comune, da anni sta facendo impazzire tutti gli studiosi che la conoscono: “origine ignota” e “comportamento genetico del disegno ignoto”, sono le uniche cose che sappiamo… non c’è male!
Il Lizard viene classificato nel gruppo dei “canarini” soltanto con metodo di esclusione, poiché in tanti anni di teorie da parte degli ornitologici, nessuno è riuscito a classificarlo altrove; il suo nome (che tradotto letteralmente dall’inglese significa “lucertola”) è dovuto al particolarissimo disegno a scaglie, unico ed inconfondibile, che si sposa con un piumaggio folto, compatto e di grande brillantezza. Due sono i colori di base di questa razza: “Dorato” (Gold) e “Argento” (Silver), che corrispondono al Giallo (Yellow) e al Camoscio (Buff), o meglio, all’intenso (non frosted) e al brinato (frosted). Negli ultimi anni sono comparse anche altre due varietà di colorazione: il Lizard Blu, con introduzione del fattore “bianco dominante”, ed il Lizard Rosso, ottenuto con il colorante rosso che va a sostituire il normale colorante giallo.
La caratteristica del piumaggio è data appunto dalle tipiche “scaglie” presenti su quasi tutto il corpo e dalle “scaglie pettorali” dette, in gergo ornitofilo, “Rowings”.
Un altro carattere tipico è la famosa “Calotta”, disegno presente sulla testa, dove risultano essere assenti le scaglie e vi è al loro posto una parte lipocromica. La calotta può essere completa, oppure può coprire anche parzialmente la zona della testa o essere addirittura totalmente assente. La calotta è uno dei tanti “misteri” che accompagnano questa razza.

La razza Lizard

Nessuno e ribadisco NESSUNO, è mai riuscito a venire a capo del comportamento genetico di questo disegno.
Non si sa quale sia la “fonte” della suo particolarissimo fenotipo; sono state solo raccolte una serie di teorie a lungo andare ufficialmente accettate, ma nessuna ha dei reali e tangibili fondamenti scientifici.
La storia del Lizard è documentata, in modo frammentario, già dal 1700, secolo in cui, in diversi manoscritti, si narra già di questi canarini. Nel famoso testo francese denominato “Traitè des serins de Canaries”, del 1713, vengono descritte 29 razze e varietà, tra cui molti ornitofili riconoscono anche il progenitore del moderno Lizard.
Anche nel testo inglese del 1762, intitolato “The Bird fancier’s necessary companion”, viene descritto accuratamente un canarino con caratteristiche che fanno pensare al Lizard; il testo infatti riporta chiaramente la frase: “la bella specie coperta di scaglie…”.
Vi è una diffusa teoria sulle origini del “canarino lucertola”, poi divenuta ufficiale, ossia la possibile introduzione in Inghilterra da parte degli Ugonotti, in fuga dall’Europa continentale, dopo la famigerata persecuzione religiosa, durante la seconda metà del XVI secolo. Gli Ugonotti nei loro spostamenti si portarono dietro i loro animali, tra cui questi particolari canarini verdi. Da questa fase di importazione, sembra che questo canarino fu poi fatto arrivare nelle Città e Contee di Nottingham, Middlesbrough, Norwich e Spitalfields.
Già allora in Gran Bretagna vi erano sporadiche associazioni ornitologiche, che non erano altro che gruppi di appassionati riuniti in delle sorte di piccoli ritrovi, capeggiati da borghesi.
Pur essendo già presente questo genere di attività, non vi è rimasto niente di scritto sulla creazione della suddetta razza.
La razza che più attirava le attenzioni degli ornitofili inglesi dell’epoca era il “London Fancy”, che altro non era che un “pezzato simmetrico”, la quale è stata descritta e sappiamo essere stata riconosciuta proprio in quel periodo. Questa è una razza oggi completamente estinta, ma che molti ritengono essere il vero antenato dell’attuale Lizard; questa affermazione sembra sia stata confermata da un articolo ritrovato su una rivista denominata “The Illustrated London News”, risalente al 12 dicembre del 1846. In questo articolo si parlò anche del Lizard, che però venne considerato un canarino di “seconda categoria”, ossia di poco interesse.
Nel 1871, al Crystal Palace di Londra, venne organizzata la prima grande mostra divulgativa del canarino Lizard, il quale prese a tutti gli effetti il posto del London Fancy; quest’ultimo venne pian piano abbandonato da tutti gli ornitofili e quindi si avviò al suo inarrestabile declino.
Negli ultimi anni dell’Ottocento e primi del Novecento, nelle Contee del Lancashire e del Nottinghamshire si concentrarono le maggiori selezioni del canarino Lizard: fino al secondo decennio del Novecento, il Lizard rimase un po’ nell’ombra e la sua selezione restò circoscritta a quelle poche Contee inglesi.
Il primo grande conflitto mondiale costrinse la maggioranza degli allevatori a cessare la loro attività, pertanto la sopravvivenza della razza restò sul “filo del rasoio” per alcuni anni; la totale estinzione fu molto vicina, ma fortunatamente quel periodo venne superato e con i pochi esemplari rimasti (si dice solo 30 coppie censite considerate “di accettabile tipicità”), gli allevatori fecero “resuscitare” la razza.
Venne poi pubblicato un testo prezioso, il “Cage and aviary birds”, che con i tanti apprezzamenti espressi nei confronti dei “pionieri allevatori”, attirò una moltitudine di appassionati che contribuirono in modo considerevole all’allevamento del Lizard.
Circa cinquanta appassionati ornicoltori si riunirono e fondarono l’associazione “L.C.A.” (Lizard Canary Association); da allora la società crebbe e attirò sempre più persone. Il canarino Lizard, da allora, divenne leggenda!

La calotta del Lizard
La calotta del Lizard

Una piccola parte di questa affascinante storia è realmente documentata, pertanto non è da considerarsi soddisfatta la nostra curiosità di conoscere l’effettiva storia di questa razza, che resta quasi del tutto misteriosa.
Che alla sua origine remota vi sia il Canarino selvatico non vi è dubbio… ma ibridato con una specie indigena? Quale specie? Quel che sia accaduto per innescare questo “paradosso della natura” è tutto ancora da scoprire.
Il Lizard oggi è, tra le razze di canarini di forma e posizione lisci, una di quelle maggiormente allevate e apprezzate; l’alone di mistero che lo circonda è un ulteriore incentivo a renderlo sempre più conosciuto.

Genetisti all’opera! Il canarino Lizard aspetta solo voi.

dalla Rivista TerrAmica – num. 3 Luglio 2015

 

Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone – http://www.difossombrone.it/). Curriculum vitae >>>

 

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