Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
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di Se­re­na Piva


Che cos’è un forum? Si­cu­ra­men­te un punto d’in­con­tro “vir­tua­le”, dove pas­sio­ni ed espe­rien­ze ven­go­no con­di­vi­se con altri, dove ven­go­no espres­se le pro­prie opi­nio­ni, scam­bia­te le espe­rien­ze; uno spa­zio gra­tui­to per ri­ce­ve­re e dare con­si­gli. Il Forum di Agra­ria.org è di­vi­so in varie se­zio­ni dove sono trat­ta­te le di­ver­se di­sci­pli­ne agra­rie e dove ven­go­no av­via­te di­scus­sio­ni, spes­so di ca­rat­te­re scien­ti­fi­co, mo­de­ra­te da esper­ti dei sin­go­li set­to­ri. La se­zio­ne di cui par­le­re­mo è quel­la de­di­ca­ta all’In­du­stria lat­tie­ro-ca­sea­ria, una tra le più vi­va­ci del forum e vi­si­ta­ta da mol­tis­si­mi ap­pas­sio­na­ti del for­mag­gio fai-da-te.
La cu­rio­si­tà e il suc­ces­so del­l’ar­go­men­to “for­mag­gi” è in gran parte do­vu­ta al­l’a­per­tu­ra negli ul­ti­mi anni di mol­tis­si­mi di­stri­bu­to­ri di latte crudo. Ad­di­rit­tu­ra gli stes­si di­stri­bu­to­ri si sono ado­pe­ra­ti per pro­cu­ra­re alla clien­te­la i primi kit per la ca­sei­fi­ca­zio­ne ca­sa­lin­ga.
Sul­l’ar­go­men­to si può tro­va­re una mi­ria­de di in­for­ma­zio­ni, ma è stata fon­da­men­ta­le la rea­liz­za­zio­ne di uno spa­zio dove poter ri­ce­ve­re ri­spo­ste cre­di­bi­li da parte di ope­ra­to­ri del set­to­re. In que­sto caso il forum di Agra­ria.org mette a di­spo­si­zio­ne la se­zio­ne lat­tie­ro-ca­sea­ria gui­da­ta dal mo­de­ra­to­re Er­man­no Bodeo, agro­tec­ni­co di­plo­ma­to al­l’I­sti­tu­to Pro­fes­sio­na­le Agra­rio di Cor­za­no (BS) e re­spon­sa­bi­le della pro­du­zio­ne del pro­vo­lo­ne pres­so il Ca­sei­fi­cio So­cia­le Gar­da­lat­te di Lo­na­to (BS). Er­man­no espri­me la sua pro­fes­sio­na­li­tà in modo re­spon­sa­bi­le, com­pe­ten­te ed in forma com­ple­ta­men­te gra­tui­ta.
Da un paio di anni la se­zio­ne in­te­res­sa in ma­nie­ra cre­scen­te per­so­ne del me­stie­re, che sono alla ri­cer­ca di in­te­gra­zio­ni alle loro co­no­scen­ze, ma ben pre­sto ci si è resi conto che l’in­te­res­se po­te­va var­ca­re anche i con­fi­ni del mondo pro­fes­sio­na­le, in­con­tran­do quel­lo delle per­so­ne che spe­ri­men­ta­no in casa, in­som­ma gli aman­ti del fai-da-te. Con or­go­glio si var­ca­no pure i con­fi­ni geo­gra­fi­ci del­l’I­ta­lia, visto che a fre­quen­ta­re il forum ci sono ap­pas­sio­na­ti da tutto il mondo, che scri­vo­no da luo­ghi dove i pro­dot­ti fre­schi pos­so­no es­se­re un mi­rag­gio op­pu­re che pos­so­no of­fri­re pro­dot­ti d’ec­cel­len­za, nel caso di ter­ri­to­ri ric­chi di ma­te­ria prima. Ab­bia­mo fo­ru­mi­sti dal­l’O­lan­da, dalla Sco­zia, dal­l’In­dia e dal Nepal, Cile, Tu­ni­sia, Ame­ri­ca, Nuova Ze­lan­da, Al­ge­ria, Au­stra­lia, Uru­guay, Mon­go­lia, Paesi Ba­schi e In­do­ne­sia. Ci sono paesi dove il latte ar­ri­va solo pa­sto­riz­za­to e viene ven­du­to in sac­chet­ti di pla­sti­ca da litro, altre lo­ca­li­tà dove si vende solo moz­za­rel­la per pizza, posti in cui il for­mag­gio viene ot­te­nu­to con acido ci­tri­co, ma la con­vin­zio­ne che ac­co­mu­na tutti que­sti “amici” è: la vera moz­za­rel­la si man­gia solo in Ita­lia!!
Il for­mag­gio più ri­chie­sto in­fat­ti è la moz­za­rel­la, una sfida af­fa­sci­nan­te per un ca­sa­ro-ca­sa­lin­go, ma la prima riu­sci­ta sca­te­na una sod­di­sfa­zio­ne enor­me. La ri­cot­ta, il primo sale, il for­mag­gio sta­gio­na­to, sua mae­stà il “gor­gon­zo­la”, lo strac­chi­no e poi an­co­ra le fu­scel­le ar­ti­gia­na­li, la co­stru­zio­ne di una fa­sce­ra… e dalla Nuova Ze­lan­da un’i­dea per come dare un sim­pa­ti­co mar­chio al pro­prio for­mag­gio: que­sto è il rias­sun­to del no­stro la­vo­ro, un la­vo­ro di grup­po, abi­li­tà e fan­ta­sia, do­na­te per­ché anche altri pos­sa­no be­ne­fi­ciar­ne. Con una spesa ini­zia­le mi­ni­ma, chiun­que può pro­va­re, a casa, ad ot­te­ne­re pro­dot­ti buoni e ge­nui­ni: basta solo un po’ di pa­zien­za e quel piz­zi­co di pas­sio­ne che non gua­sta.


Per chi si vuole ci­men­ta­re nel for­mag­gio “ho­me-ma­de”, pro­po­nia­mo la ri­cet­ta della moz­za­rel­la!


Ri­cet­ta per i vo­stri for­mag­gi fatti in casa: la moz­za­rel­la


In­gre­dien­ti


  • 6 litri di latte crudo
  • fer­men­ti lat­ti­ci op­pu­re yo­gurt
  • 2 ml di ca­glio li­qui­do

Pre­pa­ra­zio­ne


Sia che si trat­ti di latte pa­sto­riz­za­to sia di latte crudo, è ne­ces­sa­rio ag­giun­ge­re i fer­men­ti o lo yo­gurt; quin­di: por­ta­re il latte a 38°C, ag­giun­ge­re lo yo­gurt o i fer­men­ti; dopo 30/40 mi­nu­ti ag­giun­ge­re il ca­glio, a se­con­da del ti­to­lo, sciol­to in un po’ d’ac­qua. La­scia­re il tutto fermo per 45 mi­nu­ti e poi pro­ce­de­re con la prima rot­tu­ra della ca­glia­ta in modo da ot­te­ne­re dei gros­si qua­dra­ti.
Dopo una sosta di 15 mi­nu­ti, pro­ce­de­re con la se­con­da rot­tu­ra fino alle di­men­sio­ni di una noce.
Tra­sfe­ri­re la pen­to­la in una più gran­de con­te­nen­te acqua a 40°C, as­si­cu­ran­do­si che il siero resti più o meno at­tor­no ai 38°-40°C. Con il siero della la­vo­ra­zio­ne si può ot­te­ne­re un’ot­ti­ma ri­cot­ta (basta to­glier­lo prima di ini­zia­re la ma­tu­ra­zio­ne e so­sti­tui­re il li­qui­do con acqua sem­pre a 40°C). Quel­lo che fa ma­tu­ra­re la ca­glia­ta non è il siero, bensì il ca­lo­re co­stan­te (nel fer­men­to ci sono mi­croor­ga­ni­smi ter­mo­fi­li che si svi­lup­pa­no tra i 38 e i 47°C).

Dopo circa 2 ore con­trol­la­re con la car­ti­na tor­na­so­le o il pH­me­tro l’a­ci­di­tà della ca­glia­ta che dovrà rag­giun­ge­re il pH di 5,1 circa, fare una prova fi­la­tu­ra (si fa in una tazza con un po’ d’ac­qua a 90°C ed un pez­zet­to di ca­glia­ta) con­ti­nua­re ogni 15 mi­nu­ti, fin­ché la pasta fila. Una volta rag­giun­to l’o­biet­ti­vo e, cioè, quan­do la pasta fila senza spez­zar­si, to­glie­re la ca­glia­ta, col­lo­car­la sul ta­glie­re e ta­glia­re prima in fette gran­di e dopo 10 mi­nu­ti in stri­scio­li­ne più pic­co­le. Sa­la­re l’ac­qua della fi­la­tu­ra con un cuc­chia­io raso di sale gros­so per ogni litro di acqua, met­te­re la ca­glia­ta in una cio­to­la, ver­sa­re acqua prima a 50°-60°C, in modo da pre­ri­scal­da­re la pasta, poi ag­giun­ger­ne di nuova a 85°-90°C. Con un cuc­chia­io di legno amal­ga­ma­re fin­ché di­ven­ta li­scia e lu­ci­da; to­glie­re l’ec­ces­so di acqua e co­min­cia­re a dare forma alla pasta fi­la­ta. A que­sto punto far ca­de­re le moz­za­rel­le in acqua fred­da e con­ser­var­le in acqua pu­li­ta.


Filatura delle mozzarelle
Fi­la­tu­ra delle moz­za­rel­le


Mozzarelle in rassodamento
Moz­za­rel­la in ras­so­da­men­to nel­l’ac­qua fred­da


Interno mozzarelle
In­ter­no moz­za­rel­la fatta in casa


Il forum è ani­ma­to sia da pro­fes­sio­ni­sti che da ca­sa­ri-ca­sa­lin­ghi e, visto il flus­so con­ti­nuo e cre­scen­te dei fre­quen­ta­to­ri, è stato ne­ces­sa­rio in­di­vi­dua­re un nuovo mo­de­ra­to­re di sup­por­to al no­stro tec­ni­co ca­sea­rio: Mi­che­lan­ge­lo Oc­chi­pin­ti di Ve­ne­zia, il no­stro esper­to in­for­ma­ti­co, non­ché gra­fi­co e tec­ni­co com­mer­cia­le in un’a­zien­da che pro­du­ce lam­pa­de pro­fes­sio­na­li, è en­tra­to in punta di piedi nel forum ed ha sa­pu­to ot­te­ne­re, con la sua te­na­cia, dei pro­dot­ti straor­di­na­ri. E’ stato lui a dare al forum un’im­pron­ta or­di­na­ta, in ma­nie­ra che, chiun­que ci vi­si­ti, possa tro­va­re gli ar­go­men­ti ri­le­van­ti in modo in­tui­ti­vo, senza per­di­ta di tempo. Ma chi sono que­sti ca­sa­ri fai-da-te? Sono per­so­ne co­mu­ni che pra­ti­ca­no que­sta at­ti­vi­tà nel tempo li­be­ro per pia­ce­re, in­te­res­se e di­ver­ti­men­to. Ecco quin­di: il cuoco di pro­fes­sio­ne, le im­pie­ga­te, i con­su­len­ti in­for­ma­ti­ci, l’au­ti­sta, donne in car­rie­ra e le mamme! Mamme che tro­va­no pure il tempo per far met­te­re “le mani in pasta” ai loro figli!


Forum di Agra­ria.org, se­zio­ne “In­du­stria Lat­tie­ro-Ca­sea­ria” >>>


Lo spa­zio nel forum, come si di­ce­va, è ge­sti­to da Er­man­no Bodeo in ma­nie­ra seria, piut­to­sto ri­go­ro­sa per es­se­re più in­ci­si­vi e mi­ra­ti, senza di­sper­sio­ne di ar­go­men­ti. Le ri­spo­ste sono pro­fes­sio­na­li e ade­gua­te al­l’o­pe­ra­to­re. Nel forum pos­sia­mo tro­va­re ampi spazi “fuori topic” per dare alle fre­quen­ta­tri­ci la pos­si­bi­li­tà di espri­me­re la vena ar­ti­sti­ca e le abi­li­tà cu­li­na­rie sem­pre le­ga­te al­l’ar­go­men­to della se­zio­ne. Per il pro­fes­sio­ni­sta il con­fron­to con un ope­ra­to­re del set­to­re è in­te­res­san­te e sti­mo­lan­te: quel­lo che fa un buon ca­sa­ro non sono solo le com­pe­ten­ze tec­ni­che, bensì la pre­pa­ra­zio­ne e l’e­spe­rien­za con­se­gui­ta sul campo!
Ci au­gu­ria­mo che que­sto pro­get­to cre­sca sem­pre di più per­ché forte della col­la­bo­ra­zio­ne di per­so­ne crea­ti­ve e ge­ne­ro­se: gra­zie a loro stia­mo cer­can­do di es­se­re un punto di ri­fe­ri­men­to per chiun­que vo­glia spe­ri­men­ta­re in­sie­me a noi pro­dot­ti nuovi e della tra­di­zio­ne. Vi aspet­tia­mo nu­me­ro­si!


Se­re­na Piva, im­pie­ga­ta in un ma­gaz­zi­no che si oc­cu­pa della di­stri­bu­zio­ne di ge­ne­ri ali­men­ta­ri. La mag­gior parte del tempo è de­di­ca­to alla fa­mi­glia, ma rie­sce a ri­ta­glia­re uno spa­zio vi­ta­le per gli hobby, fra i quali la ca­sei­fi­ca­zio­ne.


 






Le tecniche e le ricette per fare i formaggi

Le tec­ni­che e le ri­cet­te per fare i for­mag­gi
Dal latte crudo… di pe­co­ra, capra, bu­fa­la e mucca
Vin­cen­zo De Maria – Il Mu­li­no Don Chi­sciot­te


Quel­la del ca­sei­fi­cio di fat­to­ria, ri­ma­ne l’e­spe­rien­za più sa­po­ri­ta ed esal­tan­te per l’a­man­te e l’e­sti­ma­to­re di for­mag­gi, la sola in grado di tra­smet­te­re in modo in­te­gro e com­ple­to le qua­li­tà di un latte “crudo”…
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