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di Fe­de­ri­co Vi­nat­tie­ri

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Fin da bam­bi­no mi sono sem­pre in­te­res­sa­to a tutte le razze ca­ni­ne, mi ha sem­pre af­fa­sci­na­to la loro di­ver­si­tà, le loro ca­rat­te­ri­sti­che e le tante ti­po­lo­gie oggi se­le­zio­na­te. Mi ri­cor­do che tra­scor­re­vo in­te­re gior­na­te a leg­ge­re le en­ci­clo­pe­die di Fio­ren­zo Fio­ro­ne, gran­de scrit­to­re e di­vul­ga­to­re ci­no­fi­lo degli anni ‘Set­tan­ta.
Oltre alle clas­si­che razze, note a tutti, an­da­vo sem­pre a stu­diar­mi anche quel­le meno co­no­sciu­te, quel­le razze clas­si­fi­ca­te come “poco rap­pre­sen­ta­te”, quel­le razze che, so­prat­tut­to in Ita­lia, sono note solo a gli esper­ti giu­di­ci, e meno a gli ap­pas­sio­na­ti ci­no­fi­li e sem­pli­ci al­le­va­to­ri.
Que­sta vo­glia di co­no­scen­za del “poco ce­le­bre” mi at­trae tut­t’o­ra a di­stan­za di de­ci­ne di anni. Ed è così che tal­vol­ta mi im­bat­to in razze di cui sap­pia­mo poco a li­vel­lo Na­zio­na­le, ma che a mio pa­re­re me­ri­ta­no di es­se­re co­no­sciu­te e di avere quel­la no­to­rie­tà a loro ne­ga­ta da altre razze ben più po­po­la­ri.
Fu così che ho co­no­sciu­to il “TOR­N­JAK”, una va­rie­tà ca­ni­na dalle ec­ce­zio­na­li qua­li­tà, sia ca­rat­te­ria­li che este­ti­che, che vado ad il­lu­strar­vi in que­sto mio scrit­to.

Tornjak maschio cane
Ti­pi­co ma­schio di razza Tor­n­jak (fonte 101­dog­breeds.com)

Pra­ti­ca­men­te del tutto sco­no­sciu­to in Ita­lia, Il Tor­n­jak fu ri­co­no­sciu­to uf­fi­cial­men­te dalla Fe­de­ra­zio­ne Ci­no­lo­gi­ca In­ter­na­zio­na­le il gior­no 01 Giu­gno del 2007 (Stan­dard F.C.I. n° 355), in­se­ri­to nel “Grup­po 2”, rag­grup­pa­men­to dei cani da uti­li­tà, che com­pren­de cani di tipo: Pin­scher, Sch­nau­zer, Mo­los­soi­di, da Mon­ta­gna e Bo­va­ri sviz­ze­ri.
Fu pro­prio in Croa­zia che vidi esem­pla­ri di que­sta razza per la prima volta. Pochi gior­ni dopo il suo ri­co­no­sci­men­to uf­f­cia­le, più pre­ci­sa­men­te il gior­no 8 Giu­gno 2007, io e mia mo­glie par­te­ci­pam­mo con i no­stri sog­get­ti al­l’Eu­ro­pean Dog Show, Cam­pio­na­to Eu­ro­peo Ca­ni­no di bel­lez­za, che quel­l’an­no fu or­ga­niz­za­to nella città di Za­ga­bria. Du­ran­te quel­l’e­ven­to fu pre­sen­ta­ta uf­fi­cial­men­te la “nuova razza”, e ven­ne­ro fatti sfi­la­re nel ring d’o­no­re di­ver­si esem­pla­ri ti­pi­ci. Ri­cor­do che que­sti sog­get­ti mi im­pres­sio­na­ro­no per la loro vi­ta­li­tà, per la loro forza e per la loro to­ni­ci­tà mu­sco­la­re.

La sua ori­gi­ne e la sua sto­ria non è molto do­cu­men­ta­ta, ma pos­sia­mo esser certi che que­sta ti­po­lo­gia di cane era già pre­sen­te sui Bal­ca­ni, di­ver­si se­co­li fa, e che per la “ri­co­stru­zio­ne” della razza siano stati im­pie­ga­ti cani in­di­ge­ni di tipo ar­cai­co. Vi sono do­cu­men­ti ri­sa­len­ti al­l’un­di­ce­si­mo se­co­lo d.C., e altri ri­sa­len­ti al­l’an­no 1374, nei quali viene ci­ta­ta la razza bo­snia­ca e croa­ta. E’ cu­rio­so sa­pe­re che i sog­get­ti ap­par­te­nen­ti al ceppo ori­gi­na­rio erano stati di­sper­si nelle zone mon­ta­ne della Bo­snia-Er­ze­go­vi­na e della Croa­zia, e nelle valli cir­co­stan­ti. L’i­ter di se­le­zio­ne che venne usato nello spe­ci­fi­co è in buona parte av­vol­to dal mi­ste­ro.
Vi sono al­le­va­to­ri e ap­pas­sio­na­ti che si son presi la briga di an­da­re a ri­cer­ca­re la sto­ria della razza, per giu­sti­fi­car­ne l’e­si­sten­za più re­cen­te, ma non molto è stato com­pre­so di quan­to av­ve­nu­to in epoca me­dioe­va­le. La sto­ria più re­cen­te in­ve­ce è ben nota. Dal 1972 ebbe ini­zio un in­te­res­se per­cor­so di se­le­zio­ne e quin­di un al­le­va­men­to co­stan­te in pu­rez­za, che dal 1978 fu si­ste­ma­ti­ca­men­te do­cu­men­ta­to fase dopo fase. In tutta la Bo­snia-Er­ze­go­vi­na e in Croa­zia vi sono at­tual­men­te molti sog­get­ti se­le­zio­na­ti e ap­par­te­nen­ti a dif­fe­ren­ti linee di san­gue, tutti di in­di­scus­sa ti­pi­ci­tà. Ora­mai la razza è “RAZZA” nel vero senso della pa­ro­la, la se­le­zio­ne nelle due Na­zio­ni è stata se­gui­ta con i me­de­si­mi cri­te­ri e stes­si pa­ra­me­tri in­di­ca­ti dallo Stan­dard F.C.I., e oggi tutti gli esem­pla­ri ri­sul­ta­no es­se­re omo­ge­nei per mor­fo­lo­gia e pe­cu­lia­ri­tà di tipo. Pos­sia­mo dire quin­di che negli ul­ti­mi 10 anni il la­vo­ro svol­to da gli al­le­va­to­ri è stato ot­ti­ma­le ed ha rag­giun­to un li­vel­lo estre­ma­men­te sod­di­sfa­cen­te.
Le na­zio­ni che pro­muo­vo­no il Tor­n­jak, oltre alla Bo­snia Er­ze­go­vi­na e alla Croa­zia dove que­sta razza è dif­fu­sa in qual­sia­si con­te­sto sia so­cia­le sia geo­gra­fi­co, sono so­prat­tut­to la Fran­cia e gli Stati Uniti.

E in Ita­lia?

Que­ste le no­ti­zie che sono riu­sci­to ad ot­te­ne­re: at­tual­men­te non esi­sto­no al­le­va­men­ti, ma a Pe­sa­ro e in Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia vi­vo­no quat­tro esem­pla­ri cen­si­ti (tre ma­schi e una fem­mi­na) con pe­di­gree, e ac­qui­sta­ti nel­l’al­le­va­men­to “Vala Li­bur­na di Fiume”. In­ve­ce una fem­mi­na di Tor­n­jak, senza pe­di­gree per­ché tro­va­ta ab­ban­do­na­ta in Croa­zia, vive in pro­vin­cia di Mi­la­no.

Due esemplari di Tornjak (fonte mascotarios.org)
Due esem­pla­ri di Tor­n­jak (fonte ma­sco­ta­rios.org)

Per chi non ha mai os­ser­va­to dal vivo un Tor­n­jak, e lo ha visto solo in foto, po­treb­be de­dur­re di po­ter­si tra­va­re al co­spet­to di un cane pigro, se­den­ta­rio e non adat­to al la­vo­ro. Nien­te di più sba­glia­to!
Se mi chie­des­se­ro di de­scri­ve­re l’in­do­le del Tor­n­jak con un solo ag­get­ti­vo, non avrei dubbi: “co­rag­gio­so”.
Es­sen­do stato se­le­zio­na­to per il con­trol­lo del be­stia­me, ha svi­lup­pa­to tutte le ca­rat­te­ri­sti­che ti­pi­che dei cani cu­sto­di. Il suo “me­stie­re” è pro­teg­ge­re le greg­gi, il Tor­n­jak è di­spo­sto a fare qual­sia­si cosa per di­fen­de­re il ter­ri­to­rio, il suo pa­dro­ne, ma anche i cani del suo bran­co, mo­stran­do­si così assai pro­tet­ti­vo, at­ten­to, vi­gi­le e, in caso di pe­ri­co­lo in­com­ben­te, di at­tac­ca­re l’in­tru­so. Per que­sto mo­ti­vo la sua vista, l’ol­fat­to e l’u­di­to sono molto svi­lup­pa­ti. Ma il Tor­n­jak, sa anche es­se­re un ot­ti­mo amico di tutta la fa­mi­glia mo­stran­do­si molto dolce con i bam­bi­ni, af­fet­tuo­so con gli amici dei pa­dro­ni, ma so­spet­to­so verso gli estra­nei. Que­sti cani si adat­ta­no a vi­ve­re anche in casa no­no­stan­te, per l’in­do­le e la loro mole, sia più adat­ta un’a­bi­ta­zio­ne con uno spa­zio ester­no; in­fat­ti ha forse più bi­so­gno di altre razze, di fare pa­rec­chio eser­ci­zio fi­si­co. Il Tor­n­jak im­pa­ra molto fa­cil­men­te e al­tret­tan­to fa­cil­men­te può es­se­re ad­de­stra­to, ri­spon­den­do molto bene al­l’e­du­ca­zio­ne di base ed ai co­man­di ele­men­ta­ri. La sua per­so­na­li­tà è do­mi­nan­te, ha un forte istin­to del bran­co, per­tan­to ha bi­so­gno di una guida si­cu­ra e de­ter­mi­na­ta. In ge­ne­ra­le sono cani molto calmi ed equi­li­bra­ti in pre­sen­za del pa­dro­ne, ab­ba­ia­no ra­ra­men­te e quan­do lo fanno è un ab­ba­io di av­ver­ti­men­to sia per se­gna­la­re la pre­sen­za di un estra­neo sia per “av­ver­ti­re” i cani trop­po agi­ta­ti; sono ru­sti­ci, re­si­sten­ti a qual­sia­si clima anche se chia­ra­men­te per la mole e il folto pelo pre­fe­ri­sco­no il fred­do, sanno stare anche da soli per molte ore senza ab­ba­ia­re o agi­tar­si; non è il cane agi­ta­to che tira al guin­za­glio o che fa le feste sal­tan­do­ti ad­dos­so. Dai bam­bi­ni si la­scia­no pa­zien­te­men­te ac­ca­rez­za­re. Pur es­sen­do pro­tet­ti­vi verso la fa­mi­glia e la pro­prie­tà sono meno pos­ses­si­vi e più dolci del Ciar­pla­ni­na o del Pa­sto­re del Cau­ca­so.
Cu­rio­si­tà su come viene ali­men­ta­to que­sto cane, da chi lo uti­liz­za pret­ta­men­te per il la­vo­ro come “cane da guar­dia­na”: la nu­tri­zio­ne del Tor­n­jak che vive con il greg­ge è mo­de­sta, na­tu­ra­le e com­po­sta da qual­sia­si cosa di­spo­ni­bi­le al mo­men­to. I pro­dot­ti a base di latte sono una fonte im­por­tan­te di pro­tei­ne. Tal­vol­ta que­sti cani vanno anche a cac­cia di pic­co­li ani­ma­li, prin­ci­pal­men­te ro­di­to­ri. Du­ran­te la pre­pa­ra­zio­ne ai ri­gi­di mesi in­ver­na­li, i “tor­n­jaks” sono trat­ta­ti me­glio del so­li­to, met­ten­do a loro di­spo­si­zio­ne quo­ti­dia­na­men­te cani fre­sche e gu­sto­se. Poi na­tu­ral­men­te i cani di que­sta razza al­le­va­ti solo per la loro bel­lez­za, sono pro­ba­bil­men­te ali­men­ta­ti con me­to­di più com­mer­cia­li.

Ora che ab­bia­mo ap­pre­so un po’ della sua sto­ria, ed il suo aspet­to ca­rat­te­ria­le, dob­bia­mo com­pren­de­re me­glio la sua mor­fo­lo­gia, e lo fa­re­mo com­men­tan­do le varie voci del suo stan­dard. Fac­cio un po’ l’I­den­ti­kit di que­sto cane:
Ini­zia­mo par­lan­do in ge­ne­ra­le del suo aspet­to. Il Tor­n­jak è un cane gran­de e po­ten­te, ben pro­por­zio­na­to e agile. La forma del corpo è quasi qua­dra­ta. L’os­sa­tu­ra non è leg­ge­ra, ma nem­me­no pe­san­te o gros­so­la­na. È un cane forte, ar­mo­nio­so e ben equi­li­bra­to sia in sta­zio­ne che in mo­vi­men­to. Il pelo è lungo e spes­so. Bi­so­gna con­si­de­ra­re che il corpo, visto di pro­fi­lo, deve es­se­re in­scri­vi­bi­le in un “qua­dra­to” im­ma­gi­na­rio. La sua ta­glia varia dai 65 cm ai 70 cm per i ma­schi, e dai 60 cm ai 65 cm per le fem­mi­ne; con una tol­le­ran­za di ± 2 cm.
La “Testa” è cer­ta­men­te uno degli aspet­ti ti­pi­ci e estre­ma­men­te im­por­tan­ti, di cui l’al­le­va­to­re deve tener di conto, mai tra­la­scian­do quan­to ri­chie­sto, ossia i rap­por­ti tra cra­nio e muso che de­vo­no es­se­re di 1:1, quin­di il muso deve es­se­re lungo quan­to il cra­nio. Que­st’ul­ti­mo di­ver­ge nelle linee su­pe­rio­ri ri­spet­to al muso. Le ar­ca­te so­praor­bi­ta­li sono leg­ger­men­te vi­si­bi­li. La parte po­ste­rio­re del cra­nio è al­lun­ga­ta ma mo­de­ra­ta­men­te ampia. La re­gio­ne dalle ar­ca­te so­praor­bi­ta­li al­l’oc­ci­pi­te è piat­ta. La pro­tu­be­ran­za oc­ci­pi­ta­le è molto leg­ge­ra. Il salto na­so-fron­ta­le (in gergo chia­ma­to “stop”) deve es­se­re leg­ger­men­te pro­nun­cia­to. Que­sti pic­co­li aspet­ti sem­bra­no di poco ri­lie­vo, ma in­ve­ce si ri­ve­la­no estre­ma­men­te im­por­tan­ti per­ché de­ter­mi­na­no l’e­spres­sio­ne e il giu­sto “di­se­gno di testa”.
Il tar­tu­fo deve es­se­re largo, con na­ri­ci suf­fi­cien­te­men­te ampie e con pig­men­to scuro, in ar­mo­nia col co­lo­re del man­tel­lo. La de­pig­men­ta­zio­ne non è as­so­lu­ta­men­te per­mes­sa e quin­di deve es­se­re con­si­de­ra­ta di­fet­to.
Il muso è ret­tan­go­la­re, con una canna na­sa­le di­rit­ta e con lab­bra stret­ta­men­te ade­ren­ti, con pig­men­to scuro. Le ma­scel­le sono lun­ghe e forti. Den­ta­tu­ra com­ple­ta con per­fet­ta chiu­su­ra a for­bi­ce.
Occhi a forma di man­dor­la, con pal­pe­bre ben ade­ren­ti, co­lo­re scuro. Rime pal­pe­bra­li con pig­men­to scuro. Orec­chi di medie di­men­sio­ni, trian­go­la­ri, pie­ga­te e ri­ca­den­ti, at­tac­ca­te piut­to­sto alte. Sono por­ta­te ade­ren­ti alle guan­ce. Hanno un pelo più corto. Il collo è di media lumn­ghez­za, po­de­ro­so, por­ta­to leg­ger­men­te basso, con pelle stret­ta­men­te ade­ren­te. Sul collo il pelo è lungo, ab­bon­dan­te, che forma una cri­nie­ra.
Ve­nia­mo ora al tron­co. Si trat­ta di un cane a dorso corto, con gar­re­se mo­de­ra­ta­men­te svi­lup­pa­to; anche la re­gio­ne lom­ba­re è corta e larga. Il “rene” è, so­ven­te un po’ più al­lun­ga­to nelle fem­mi­ne. La grop­pa è di media lun­ghez­za, ampia e leg­ger­men­te di­scen­den­te. Il to­ra­ce è molto spa­zio­so, forte, di­sce­so, largo e di forma ovale. Il punto più basso è al­me­no a li­vel­lo dei go­mi­ti. Mai a forma di botte. La punta dello ster­no è mo­de­ra­ta­men­te mar­ca­ta. La linea in­fe­rio­re non è re­trat­ta ma dalla fine dello ster­no ri­sa­le gra­dual­men­te verso il po­ste­rio­re.
Il Tor­n­jak ha una coda lunga, at­tac­ca­ta a media al­tez­za, molto mo­bi­le. A ri­po­so la coda ri­ca­de e in mo­vi­men­to è sem­pre rial­za­ta al di­so­pra della linea dor­sa­le, il che è una ca­rat­te­ri­sti­ca della razza. È for­ni­ta di ab­bon­dan­te pelo e di un di­stin­to pen­nac­chio.
Gli arti an­te­rio­re sono ben svi­lup­pa­ti, con forte os­sa­tu­ra e mu­sco­li to­ni­ci, pa­ral­le­li e per­pen­di­co­la­ri al ter­re­no quan­do il cane è in sta­zio­ne. Le spal­le di media lun­ghez­za, ben in­cli­na­te. L’an­go­lo sca­po­lo-ome­ra­le è di circa 120°. Il brac­cio è forte, quasi della stes­sa lun­ghez­za della spal­la, con go­mi­ti ade­ren­ti al corpo, ma non trop­po stret­ti e avam­brac­cio ver­ti­ca­le. Ossa forti, mu­sco­li svi­lup­pa­ti. I me­ta­car­pi sono leg­ger­men­te in­cli­na­ti, con piedi aten­rio­ri che pre­sen­ta­no dita ar­cua­te e ben chiu­se e un­ghie pre­fe­ri­bil­men­te molto scure. E’ da no­ta­re che i piedi ate­rio­ri sono ben più svi­lup­pa­ti ri­spet­to a quel­li po­ste­rio­ri.
Gli arti an­te­rio­ri sono an­ch’es­si pa­ral­le­li, forti, con gi­noc­chio ben an­go­la­to, per­pen­di­co­la­ri al ter­re­no con giu­sta an­go­la­zio­ne. La co­scia è ampia e con buona mu­sco­la­tu­ra; gar­ret­ti fermi e pro­por­zio­na­to, e me­ta­tar­so forte. Pos­si­bi­le la pre­sen­za di spe­ro­ni.
Un altro aspet­to ti­pi­co della razza è l’an­da­tu­ra. Te­nia­mo pre­sen­te che il Tor­n­jak è un “trot­ta­to­re”, per­tan­to il mo­vi­men­to è ben equi­li­bra­to, ela­sti­co, ar­mo­nio­so, con buon al­lun­go e forte spin­ta del po­ste­rio­re. In mo­vi­men­to la linea dor­sa­le è ferma.

Come in ogni razza, il prin­ci­pa­le ele­men­to di di­stin­zio­ne, che col­pi­sce per primo l’oc­chio, è il man­tel­lo. In ge­ne­ra­le il Tor­n­jak è un cane a pelo lungo che pre­sen­ta pelo corto sulla fac­cia e sugli arti. Il pelo di co­per­tu­ra è lungo, spes­so, rude e di­rit­to. È par­ti­co­lar­men­te lungo sulla parte su­pe­rio­re della grop­pa; sulle spal­le e sul dorso può es­se­re anche leg­ger­men­te on­du­la­to. Sul muso e la fron­te, su fino ad una linea im­ma­gi­na­ria che va da un orec­chio al­l’al­tro, sugli orec­chi e la parte an­te­rio­re degli arti e dei piedi è corto. È par­ti­co­lar­men­te ab­bon­dan­te at­tor­no al collo (cri­nie­ra), denso e lungo sulle cosce (cu­lot­te). Forma delle fran­ge lungo gli avam­brac­ci. Nei sog­get­ti do­ta­ti di buon pelo è anche par­ti­co­lar­men­te ab­bon­dan­te die­tro i me­ta­tar­si. La coda è ab­bon­dan­te­men­te for­ni­ta di peli molto lun­ghi. Il sot­to­pe­lo in­ver­na­le è lungo, molto spes­so e di una buona tes­si­tu­ra la­no­sa. Il pelo è spes­so e fitto e non deve for­ma­re scri­mi­na­tu­ra lungo il dorso.

La Sig.ra Simona Borgatti con la sua femmina di razza Tornjak
La Sig.​ra Si­mo­na Bor­gat­ti con la sua fem­mi­na di razza Tor­n­jak

Se si parla di co­lo­re, in ge­ne­ra­le il Tor­n­jak è un cane plu­ri­co­lo­re con pez­za­tu­re di­stin­te di vari color uni­for­mi. Abi­tual­men­te, il co­lo­re di fondo do­mi­nan­te è il bian­co. Al­cu­ni cani pos­so­no avere un man­tel­lo nero e delle pez­za­tu­re bian­che che si tro­va­no più fre­quen­te­men­te at­tor­no al collo, sulla testa e lungo gli arti. Si pos­so­no pure tro­va­re sog­get­ti quasi bian­chi con solo delle pic­co­le mac­chie.
No­no­stan­te il pelo folto e lungo il Tor­n­jak non ne­ces­si­tà di gran­de ma­nu­ten­zio­ne: una spu­gna umida, un’ asciu­ga­tu­ra e un’e­ner­gi­ca spaz­zo­la­ta sono suf­fi­cien­ti. Nella sta­gio­ne esti­va tende a per­de­re il sot­to­pe­lo che ri­ma­ne quasi asciut­to quan­do il cane esce dal­l’ac­qua, e quin­di nella sta­gio­ne calda il Tor­n­jak ri­chie­de una spaz­zo­la­tu­ra quo­ti­dia­na.

Qual­sia­si de­via­zio­ne da quan­to sopra de­scrit­to deve es­se­re con­si­de­ra­ta come di­fet­to e la se­ve­ri­tà con cui que­sto verrà pe­na­liz­za­to deve es­se­re pro­por­zio­na­ta alla sua gra­vi­tà. Tra i di­fet­ti più co­mu­ni si pos­so­no ri­scon­tra­re ano­ma­lie del co­lo­re del man­tel­lo o della forma degli occhi; di­fet­ti ca­rat­te­ria­li, come ad esem­pio estre­ma ti­mi­dez­za o ag­gres­si­vi­tà; o di­fet­ti di “co­stru­zio­ne”, e qui l’e­len­co sa­reb­be assai vasto. In ogni modo il Tor­n­jak deve pos­se­de­re i re­qui­si­ti sopra elen­ca­ti e so­prat­tut­to, come viene chia­ra­men­te ri­chie­sto, deve mo­strar­si un cane to­ni­co, mu­sco­lo­so, vi­go­ro­so, ener­gi­co, come un vero e pro­prio cane da la­vo­ro e va­li­dis­si­mo au­si­lia­re del­l’uo­mo.

Cuccioli di Tornjak
Cuc­cio­li di Tor­n­jak

– Per chi si vuole do­cu­men­ta­re a fondo sulla razza:

In rete, di­gi­tan­do la pa­ro­la “Tor­n­jak” si tro­va­no pa­rec­chi ar­ti­co­li, ma tutti fanno ri­fe­ri­men­to alla sche­da della razza pub­bli­ca­ta sul sito della Royal Canin e di E.N.C.I., e solo per lo più dei “co­pia-in­col­la” di tali in­for­ma­zio­ni.
Gli ar­ti­co­li e le pub­bli­ca­zio­ni più pre­ci­se sono in mano agli al­le­va­to­ri di Bo­snia, Croa­zia, Ce­co­slo­vac­chia e sono tutte nelle loro lin­gue. In ita­lia­no vi è un in­te­res­san­te ar­ti­co­lo no­zio­ni­sti­co, a cura della gior­na­li­sta Si­mo­na Bor­gat­ti e An­drea Pel­li­ca­ni, pub­bli­ca­to sul n° di feb­bra­io 2014 della ri­vi­sta del­l’E.N.C.I. “I no­stri cani”. Con­si­glio di leg­ge­re in rete le in­te­res­san­ti in­for­ma­zio­ni pub­bli­ca­te da Lo­re­na Ko­va­ci­cek, del­l’al­le­va­men­to Vala Li­bur­na.
Esi­ste poi una pub­bli­ca­zio­ne in­ti­to­la­ta “I cani da pa­sto­re del­l’E­st”, re­dat­ta dal Me­di­co Ve­te­ri­na­rio Dr. Ser­gio Za­vat­ta­ro, ed edita da “Giun­ti Edi­to­re”, dove però il Tor­n­jak non com­pa­re, poi­chè il pe­rio­do in cui il me­di­co si è do­cu­men­ta­to ed ha scrit­to que­sto testo, ha coin­ci­so pur­trop­po con la guer­ra nella ex Juo­go­sla­via; co­mun­que nella pub­bli­ca­zio­ne ci sono ri­fe­ri­men­ti ge­ne­ra­li alle ca­rat­te­ri­sti­che delle razze da guar­dia­nia del­l’E­st Eu­ro­pa.
In­tan­to in rete ci sono video in­te­res­san­ti, uno di que­sti in­ti­to­la­to “The king­dom of Tor­n­jak”, che con­si­glio vi­va­men­te di vi­sio­na­re, che mo­stra com’è la vita la­vo­ra­ti­va di que­sti cani sugli al­to­pia­ni della Bo­snia e della Croa­zia.

 

» Ar­ti­co­lo trat­to dalla Ri­vi­sta Ter­rA­mi­ca – num. 8 Gen­na­io 2018 «

Fe­de­ri­co Vi­nat­tie­ri è un ap­pas­sio­na­to al­le­va­to­re ci­no­fi­lo, or­ni­to­fi­lo e avi­col­to­re (ti­to­la­re Al­le­va­men­to di Fos­som­bro­ne – http://www.​dif​osso​mbro​ne.​it – http://​lupi.​dif​osso​mbro​ne.​it – http://​or­ni­to­lo­gia.​dif​osso​mbro​ne.​it). Cur­ri­cu­lum vitae >>>

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