Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

di Eu­ge­nio Coz­zo­li­no

L’in­sie­me delle mi­su­re pen­sa­te dalla UE per il pe­rio­do suc­ces­si­vo al ter­mi­ne del Pro­to­col­lo di Kyoto (il trat­ta­to rea­liz­za­to per il con­tra­sto al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co che ha tro­va­to la sua na­tu­ra­le sca­den­za nel 2012), è il noto Piano 20 20 20 en­tra­to in vi­go­re nel giu­gno 2009 e va­li­do da gen­na­io 2013. Il Piano pre­ve­de di ri­dur­re le emis­sio­ni di gas serra del 20 %, al­za­re al 20 % la quota di ener­gia pro­dot­ta da fonti rin­no­va­bi­li e por­ta­re al 20 % il ri­spar­mio ener­ge­ti­co: il tutto entro il 2020.
In estre­ma sin­te­si il con­te­nu­to del co­sid­det­to “pac­chet­to cli­ma-ener­gia 20-20-20” va­ra­to dal­l’U­nio­ne Eu­ro­pea mira a ri­dur­re le emis­sio­ni di gas serra. Tra le mi­su­re con­te­nu­te nel pac­chet­to cli­ma-ener­gia ci in­te­res­sa in modo par­ti­co­la­re quel­la re­la­ti­va al­l’E­ner­gia da fonti rin­no­va­bi­li il cui obiet­ti­vo è quel­lo che tra­mi­te que­ste fonti si pro­du­ca il 20 % di ener­gia nella co­per­tu­ra dei con­su­mi fi­na­li (usi elet­tri­ci, ter­mi­ci e per il tra­spor­to). Tra le fonti di ener­gia pu­li­ta no­te­vo­le im­por­tan­za hanno a tut­t’og­gi i bio­car­bu­ran­ti, ma la so­ste­ni­bi­li­tà della pro­du­zio­ne è stata messa in di­scus­sio­ne a causa della la con­cor­ren­za con le col­tu­re ali­men­ta­ri e l’im­pat­to sulla for­ni­tu­ra di cibo e prez­zi. Tutto que­sto non si ve­ri­fi­ca nel caso del ta­bac­co in quan­to la ri­du­zio­ne degli in­cen­ti­vi co­mu­ni­ta­ri alla sua col­ti­va­zio­ne ha de­ter­mi­na­to, negli ul­ti­mi, un di­mez­za­men­to della  col­tu­ra a li­vel­lo na­zio­na­le per cui le su­per­fi­ci che si sono li­be­ra­te e per le quali in molti am­bien­ti si è an­co­ra alla ri­cer­ca di va­li­de al­ter­na­ti­ve, po­treb­be­ro es­se­re uti­liz­za­te per la pro­du­zio­ne di ta­bac­co ad uso ener­ge­ti­co. Già nella prima metà del se­co­lo scor­so, in Ita­lia, in al­cu­ni paesi del­l’Eu­ro­pa orien­ta­le e in India, i semi di ta­bac­co ve­ni­va­no im­pie­ga­ti per l’e­stra­zio­ne di olio per usi ener­ge­ti­ci, in­du­stria­li (pro­du­zio­ne di sa­po­ni, ver­ni­ci, lu­bri­fi­can­ti) e ali­men­ta­ri.

È noto che il seme di ta­bac­co pre­sen­ta un ele­va­to con­te­nu­to in olio che è com­pre­so tra il 30 e il 40%. Nel campo del­l’in­du­stria pe­tro­li­fe­ra l’o­lio di semi di ta­bac­co può es­se­re im­pie­ga­to, pre­via tra­sfor­ma­zio­ne in me­ti­le­ste­re, come bio­car­bu­ran­te. Re­cen­ti studi hanno, in­fat­ti, di­mo­stra­to che il pro­dot­to di me­ti­le­ste­ri­fi­ca­zio­ne di que­sto olio può es­se­re ad­di­zio­na­to al ga­so­lio fino al 25% senza ap­por­ta­re mo­di­fi­che al mo­to­re e senza cau­sa­re va­ria­zio­ni si­gni­fi­ca­ti­ve alle sue pre­sta­zio­ni. Inol­tre, nella va­lu­ta­zio­ne eco­no­mi­ca della pro­du­zio­ne di olio da ta­bac­co, bi­so­gna tener conto anche del­l’u­ti­liz­zo del re­si­duo di estra­zio­ne (pa­nel­lo pro­tei­co) per l’a­li­men­ta­zio­ne ani­ma­le es­sen­do ricco di pro­tei­ne e fibre, ma privo di al­ca­loi­di. In Ita­lia la Sun­chem Hol­ding de­tie­ne i di­rit­ti esclu­si­vi per il go­di­men­to e lo svi­lup­po a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le del bre­vet­to in­du­stria­le “seme del ta­bac­co” (RM2007A000129 bre­vet­to ita­lia­no e PCT bre­vet­to in­ter­na­zio­na­le / IB / 2007 / 053.412) e con­ti­nua con spe­ri­men­ta­zio­ni e col­ti­va­zio­ni in di­ver­si paesi del mondo al­l’ul­te­rio­re svi­lup­po del suo pro­get­to ta­bac­co “So­la­ris”. A li­vel­lo na­zio­na­le,  spe­ri­men­ta­zio­ni sono state ef­fet­tua­te anche  dal Cen­tro per la spe­ri­men­ta­zio­ne e di­vul­ga­zio­ne delle tec­ni­che ir­ri­gue di  Vasto e dal­l’ex Unità di ri­cer­ca per le col­tu­re al­ter­na­ti­ve al ta­bac­co del CREA. In que­sta strut­tu­ra è tut­t’o­ra in atto un pro­get­to per la co­sti­tu­zio­ne di linee ad uso spe­ci­fi­co per la pro­du­zio­ne di semi pre­fe­ren­do tra i ca­rat­te­ri mi­glio­ra­ti­vi, oltre la resa in seme e la resa in olio anche  il ca­rat­te­re di in­dei­scen­za delle cap­su­le ma­tu­re. Sono state al­tre­sì va­lu­ta­te le po­ten­zia­li­tà ener­ge­ti­che di nu­me­ro­se ac­ces­sio­ni di ta­bac­co   pre­sen­ti nel ger­mo­pla­sma del­l’U­ni­tà di ri­cer­ca. Per­ché col­ti­va­re il ta­bac­co come pian­ta olei­fe­ra? per le sue doti di:

  • gran­de ver­sa­ti­li­tà ed adat­ta­bi­li­tà
  • ele­va­ta ca­pa­ci­tà ri­ge­ne­ra­ti­va e quin­di in ido­nee con­di­zio­ni si pos­so­no ef­fet­tua­re più tagli
  • ve­lo­ci­tà di svi­lup­po ve­ge­ta­ti­vo
  • con­si­sten­te svi­lup­po di bio­mas­sa fo­glia­re
  • ele­va­ta pro­du­zio­ne di seme

Il pro­to­col­lo agro­no­mi­co pre­ve­de una den­si­tà da 36.000 a 48.000 pian­te per et­ta­ro, ap­por­ti nu­tri­zio­na­li com­mi­su­ra­ti alle do­ta­zio­ni del suolo (fra­zio­na­ti nel tempo se si ef­fet­tua­no più tagli) e input ir­ri­gui mo­de­sti. La resa, nelle mi­glio­ri con­di­zio­ni agro­cli­ma­ti­che   può su­pe­ra­re le 2,5 t/ha di seme per ta­glio. Con­si­de­ran­do che la fio­ri­tu­ra nel ta­bac­co è sca­la­re, le in­frut­te­scen­ze vanno rac­col­te quan­do la mag­gio­ran­za delle cap­su­le, che con­ten­go­no i semi, pre­sen­ta­no al­l’a­pi­ce il ca­rat­te­ri­sti­co punto nero. Dopo la rac­col­ta vanno es­sic­ca­te al­l’a­ria per uni­for­ma­re il grado di ma­tu­ra­zio­ne e quin­di si passa al­l’o­pe­ra­zio­ne di sgra­na­tu­ra. L’e­stra­zio­ne può es­se­re di tipo mec­ca­ni­ca o chi­mi­ca. In quasi tutte le zone di col­ti­va­zio­ne ita­lia­ne è pos­si­bi­le ef­fet­tua­re 2 tagli aspor­tan­do con il primo solo le in­frut­te­scen­ze, men­tre dopo il se­con­do ta­glio che non do­vreb­be an­da­re oltre il mese di ot­to­bre è pos­si­bi­le rac­co­glie­re la bio­mas­sa re­si­dua da de­sti­na­re in im­pian­ti per la pro­du­zio­ne di bio­gas e bio­me­t­a­no.

Com­po­si­zio­ne aci­di­ca del­l’o­lio di ta­bac­co e po­te­re ca­lo­ri­fi­co

Ac.​Palmitico               % 10,3
Ac.​Stearico                 % 2,7
Ac. Olei­co                   % 10,5
Ac. Li­no­lei­co               % 74,7
Ac.​Linole­ni­co             % 0,9
Ac.​Eicose­noi­co          % 0,1
Nu­me­ro di Iodio 140,5
Pot.​calori­fi­co         Cal/G 885,7

pianta di tabacco foglie olio
Pian­ta di ta­bac­co ener­ge­ti­co

infruttescenze di tabacco fiore frutti
In­frut­te­scen­ze di ta­bac­co

estrazione meccanica olio tabacco semi
Estra­zio­ne mec­ca­ni­ca

Bi­blio­gra­fia con­sul­ta­ta

Eu­ge­nio Coz­zo­li­no: Lau­rea in Scien­ze Agra­rie, con­se­gui­ta pres­so la fa­col­tà di Agra­ria del­l’U­ni­ver­si­tà di Na­po­li “Fe­de­ri­co II”. Abi­li­ta­zio­ne al­l’e­ser­ci­zio della pro­fes­sio­ne di Agro­no­mo.
Com­po­nen­te della “Lista na­zio­na­le degli ispet­to­ri pre­po­sti al con­trol­lo degli enti od or­ga­ni­smi ri­co­no­sciu­ti ido­nei ad ef­fet­tua­re le prove uf­fi­cia­li ai fini della re­gi­stra­zio­ne dei pro­dot­ti fi­to­sa­ni­ta­ri” isti­tui­ta dal Mi­ni­ste­ro delle Po­li­ti­che Agri­co­le e Fo­re­sta­li. Di­pen­den­te dal 1987 nel ruolo tec­ni­co del Mi­paaf e suc­ces­si­va­men­te come Col­la­bo­ra­to­re tec­ni­co nei ruoli del CRA (Con­si­glio per la Ri­cer­ca in Agri­col­tu­ra) di­ve­nu­to CREA (Con­si­glio per la ri­cer­ca in agri­col­tu­ra e l’a­na­li­si del­l’e­co­no­mia agra­ria) a par­ti­re dal­l’an­no 2015. E’ au­to­re di un cen­ti­na­io di pub­bli­ca­zio­ni scien­ti­fi­che e di­vul­ga­ti­ve. Cur­ri­cu­lum vitae >>>

image_pdfimage_print

Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •