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I ricercatori dell’Università di Udine e dell’Istituto di Genomica applica (IGA) di Udine hanno messo a punto i primi dieci vitigni resistenti alle malattie prodotti in Italia. I nuovi vitigni potranno abbattere notevolmente i costi della viticoltura, grazie al risparmio sui trattamenti oggi necessariamente impiegati nel settore. Le caratteristiche delle nuove viti saranno presentate lunedì 18 gennaio al convegno “Resistere per competere: presentazione delle nuove varietà di vite” alle ore 11, presso il palazzo Wassermann, in via Gemona 92 a Udine.

Impollinazione vite

Al convegno interverranno: Raffaele Testolin (docente presso l’Università di Udine), che ripercorrerà la “Storia di un progetto di successo”; Francesco Miniussi che parlerà su “L’impegno della Regione FVG”; Enrico Peterlunger (docente presso l’Università di Udine) su “Le nuove varietà di vite resistenti alle malattie”; Michele Morgante (docente presso l’Università di Udine) su “Il contributo della genetica”; Eugenio Sartori su “Il potenziale mercato e la valenza economica dei nuovi vitigni resistenti”. Salvatore Parlato, il delegato del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, trarrà le conclusioni. Parteciperà, inoltre, l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli. A partire dalle 12.30 è previsto un buffet con la degustazione dei vini ottenuti dai nuovi vitigni. L’iniziativa è stata sostenuta da: Ministero delle politiche agricole, Regione FVG attraverso Friuli Innovazione, Fondazione Crup, CRT e Carigo, Federazione regionale delle banche di Credito Cooperativo, Eurotech, Vivai Cooperativi di Rauscedo e da produttori come Livio Felluga, Marco Felluga, Venica & Venica, Pierluigi Zamò e il Consorzio del Collio. Il risultato ottenuto dai ricercatori udinesi è frutto di oltre 15 anni di lavoro di ricerca: il progetto, avviato nel 1998, ha avuto il principale scopo di ridurre l’utilizzo di pesticidi nel settore vitivinicolo e rispondere alla situazione critica della viticoltura in Europa, attività agricola tra le più impattanti sull’ambiente, che, pur occupando soltanto il 3,3% della superficie agricola, utilizza ben il 65% di tutti i funghicidi impiegati in agricoltura.

Tratto da
http://qui.uniud.it/notizieEventi/ricerca-e-innovazione/ecco-i-magnifici-dieci-primi-vitigniresistenti-
alle-malattie-prodotti-in-italia

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