Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

È stato pubblicato l’Inventario forestale nazionale 2015. I dati si possono scaricare dall’apposita pagina e si possono comparare coi dati 2005.

Per quanto riguarda la Toscana, la superficie forestale totale ammonta a 1189722 ettari, quasi il 52% del territorio, risultando la seconda Regione più dotata dopo la Sardegna, mentre il bosco in senso stretto, di cui detiene il primato quantitativo nazionale, ne copre il 45%.

In un decennio si stimano conversioni d’uso dei suoli:

– oltre un milione di ettari di bosco risultano confermati tra i due inventari;

– circa 27000 ettari sono nuove acquisizioni di bosco da altri usi precedenti;

– 5800 ettari di bosco si sono persi, convertiti in altri usi;

– 1143000 ettari di superficie forestale totale sono confermati, 47000 nuovi e 8700 perduti.

Si osserva dunque un certo dinamismo paesaggistico, col bosco che occupa nel tempo aree un po’ diverse, localmente evolve o si degrada (soprattutto a causa degli incendi boschivi).

Quanto ai tipi di bosco:

– faggio, cerro, roverella e castagno sono le specie prevalenti, meno diffuso l’orno-ostrieto;

– le leccete coprono 130000 ettari, la macchia mediterranea quasi 24000;

– la Toscana è la terza Regione subericola d’Italia, dopo Sardegna e Sicilia;

– sono poco presenti boschi di grande valore ecologico, come olmo-frassineti meridionali, ontanete e querco-carpineti in pianura, rovereti, acero-tilieti e betuleti sui rilievi, farnetto solo in Maremma;

– gli arbusteti temperati, accusati da alcuni studiosi di deturpare il paesaggio, banalizzandolo a scapito della diversità delle colture, coprono 28000 ettari, 2,35% della superficie forestale totale;

– l’arboricoltura da legno, a netta prevalenza di latifoglie, interessa quasi 6800 ettari (700 a pioppi), conferendo solo localmente un caratteristico aspetto al paesaggio.

image_pdfimage_print

Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •