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Sentiamo molto spesso parlare di pseudoscienza, ovvero una finta scienza non supportata dai dati che si propaga come fosse un virus. Ci sentiamo tuttologi, sicuri di tutto e convinti che qualcuno vuole sempre ingannarci. Le idee più strampalate, le convinzioni più irrazionali si propagano come un virus quasi impossibile da combattere se non con la conoscenza. Siamo ritornati ad una sorta di Medioevo culturale, dove hanno credito associazioni che credono la Terra sia piatta, per esempio.  Non riusciamo a distinguere l’idea del singolo, dal pensiero della comunità scientifica. Eppure, è grazie alla scienza che evolviamo, è grazie alla scienza che abbiamo possibilità di curarci in ospedale e non dallo stregone del paese. E’ grazie alla scienza che possiamo fare le scelte più razionali, basate sulla dimostrazione scientifica e la ripetibilità dell’esperimento. La scienza evolve sempre, la conoscenza di oggi non sarà quella di domani; ma è la miglior conoscenza che abbiamo oggi. La scienza non è democratica e non funziona a maggioranza, non si scende in piazza e si alza la mano per decidere se due più due fa quattro oppure cinque. Le opinioni non sono tutte uguali e a seconda di chi dice cosa, l’autorevolezza dell’opinione cambia. Partendo proprio dalla pseudocienza in generale, nasce il libro AGRIFAKE, dal titolo emblematico, il quale vuole portare chiarezza sulle principali tematiche del settore agricolo, spiegando l’agricoltura vera, quella di chi la fa a livello professionale, quella che sfama il mondo. La convinzione che l’agricoltura biologica è per forza superiore a quella convenzionale, la paura irrazionale verso gli OGM che vengono ancora visti come la tecnologia del momento ma che è qualcosa di ormai già superato, i princìpi non dimostrati scientificamente su cui si basa l’agricoltura biodinamica sono alcuni degli argomenti che vengono trattati dal Dottor in Scienze Agrarie Andrea Scapin, e il Professore dell’Università degli Studi di Milano Roberto Pilu. Nel libro si parla della nascita dell’agricoltura, di come il miglioramento genetico ha “modellato” i prodotti alimentari che pensiamo siano sempre stati così, fino a parlare delle tecniche più moderne di Genome Editing. Troppo spesso si sentono frasi ad effetto, come “Non esiste più il cibo di una volta”, quando, per esempio, in passato i prodotti chimici ammessi erano ben più pericolosi di quelli odierni; troppo spesso vediamo il ritorno all’agricoltura come qualcosa di positivo per l’economia; troppo spesso siamo convinti che le manipolazioni dell’uomo siano pericolose, senza analizzare che in realtà tutto è stato manipolato. Niente è naturale.

Il libro, già recensito positivamente dall’Informatore agrario (n.33/2021), è ordinabile nelle librerie fisiche o anche nelle librerie online, sempre in formato cartaceo.

https://www.amazon.it/Agrifake-Andrea-Scapin/dp/B09HG2T7YP/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=24U96K2CDRJ0L&dchild=1&keywords=agrifake&qid=1635705981&qsid=257-2844014-2962708&sprefix=agrifake%2Caps%2C115&sr=8-1&sres=B09HG2T7YP%2C8829931659%2C8854888079%2C8856677105%2CB07PWY6PCS%2CB07FS2WZHG

Autori del libro AGRIFAKE in libreria Cortina a Milano. Il Dr in Scienze Agrarie Andrea Scapin a sinistra, il professor in Genetica agraria Roberto Pilu dell’Università degli Studi di Milano a destra
Autori del libro AGRIFAKE in libreria Cortina a Milano. Il Dr in Scienze Agrarie Andrea Scapin a sinistra, il professor in Genetica agraria Roberto Pilu dell’Università degli Studi di Milano a destra
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