La coltivazione della frutta in guscio, di cui la nocciola è una delle specie più rappresentative, è stata praticata fin dalle antiche origini dell’agricoltura in Italia e in tutta l’area del Mediterraneo e la connessione storica tra le vicende della coltura e l’economia agricola di molte aree rurali italiane e` molto stretta e ampiamente documentata. Storicamente, la coltivazione del nocciolo e più in generale della frutta in guscio, ha rappresentato per molte comunità rurali una fonte di reddito e di sostentamento unica. La “data di nascita” della corilicoltura italiana e quindi anche viterbese, fa riferimento a due precisi momenti storici. Il primo è riconducibile all’immediato dopoguerra (anno 1919) quando, in seno alla Regia Accademia dei Lincei, viene costituito il “Comitato scientifico per l’alimentazione” tra i cui compiti vi era quello di studiare le piante spontanee utilizzabili a scopo alimentare…
Stefano Gasbarra (Viterbo, 1961), Dottore Agronomo, Direttore Operativo Azienda Speciale Centro Italia della CCIAA Rieti Viterbo.
La valutazione e la selezione di fornitori esterni è una fase chiave nel processo di pianificazione degli acquisti. I requisiti relativi alla valutazione, alla selezione e al monitoraggio dei fornitori sono richiesti dallo standard allo scopo di garantire la sicurezza degli alimenti espressi attraverso un riesame almeno annuale. Devono inoltre essere disponibili descrizioni delle modalità di valutazione dei fornitori alternativi nell’eventualità di un’emergenza o di un’interruzione della catena di fornitura. Per quanto attiene il criterio di valutazione dei fornitori, gli approvvigionamenti di materie prime devono essere di prassi affidati, a ditte, distributori, rivenditori o società con i quali il rapporto è ormai da tempo consolidato e la cui affidabilità si è dimostrata nel tempo. Nel caso in cui sia necessario rivolgersi a fornitori nuovi o non abituali è necessario qualificare il fornitore…
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
Memoria immunitaria è espressa da una pianta verso un dato patogeno quando le cellule della pianta riescono a mettere in atto nei confronti di quel patogeno barriere di difesa assai più efficaci rispetto a quelle espresse verso lo stesso patogeno nel corso delle interazioni precedenti, tali da prevenire o ridurre gli esiti delle sue nuove infezioni (4, 9, 13, 27,29). La memoria immunitaria sarebbe specie-specifica se si attivasse con strumenti specifici nei confronti dei membri della specie cui appartiene il patogeno induttore. Per le malattie infettive delle piante (da virus, procarioti ed eucarioti) le interazioni ospite-patogeno evocano sempre nella pianta ospite regolazione epigenetica della risposta di difesa coinvolgente metilazione/de-metilazione del DNA, modifiche di istoni e variazioni trascrizionali, traduzionali e post-traduzionali (30,31). Il risultato della regolazione quando si conserva nel tempo genera memoria…
Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante.
Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.
È comune conoscenza che i caratteri ereditari di ogni pianta sono codificati nel suo DNA, lunghissime catene doppie di nucleotidi contenute in cromosomi nel nucleo delle sue cellule. Ogni proteina espressa nella cellula è il risultato di trascrizione e traduzione di una particolare sequenza di nucleotidi (gene) del DNA. La trascrizione ha luogo per mezzo di fattori di trascrizione (proteine) che generano RNA messaggero mobile (catena polinucleotidica; mRNA) che porta l’informazione genetica nei siti delle cellule dove ha luogo la traduzione della sequenza nucleotidica in catene polipeptidiche, basi per la creazione tridimensionale della proteina, espressione terminale della sequenza originale codificata nel DNA. L’insieme delle proteine tradotte ed espresse funzionalmente nei differenti siti cellulari dei vari organi condiziona il fenotipo della pianta…
Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante.
Il consumo di alimenti funzionali, basati sull’incorporazione integrata di molecole specifiche per indurre determinate risposte metaboliche o ridurre una fonte di rischio, è attualmente un trend in crescita, soprattutto per gli effetti mirati sulla nutrizione e sulla salute umana. I nuovi obiettivi della produzione alimentare non riguardano più solo la sicurezza, ma anche la soddisfazione dei bisogni e delle preferenze nutrizionali dei consumatori verso opzioni ad elevato valore di servizio, nonché l’adozione di processi di produzione ecosostenibili. Questi aspetti assumono particolare importanza soprattutto per quanto concerne il settore agroalimentare. Una strategia vincente per migliorare il profilo nutraceutico degli alimenti, con conseguente aumento della qualità del prodotto stesso, è l’arricchimento dei prodotti con molecole bioattive…
Ilenia Bravo, PhD in “Imprese, Istituzioni e Comportamenti”, conseguito presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.. L’attività di ricerca, condotta presso il LAMeT (Laboratorio di Analisi Merceologiche e Territoriali), si incentra sull’ alimentazione funzionale, sulla qualità dei prodotti alimentari e sulla sostenibilità ambientale.
La sede centrale dell’Istituto si trova ad Enna bassa, in via S. Mazza 3/5, in una zona relativamente nuova della città. Presso la sede centrale si trovano gli uffici di dirigenza, segreteria. E’ anche sede dell’istituto tecnico “Duca D’Aosta”. La Sede Via Scaletta – Agira – ospita l’Istituto linguistico statale “A. Lincoln”. Dirigente scolastico è la Prof.ssa Maria Concetta Messina. L’I.I.S. “A. Lincoln” è il frutto dell’accorpamento, avvenuto nel 2013, di due scuole: il Liceo Linguistico “A. Lincoln” (con sedi a Enna ed Agira) e l’Istituto di Istruzione Superiore “Duca d’Aosta”. L’Abramo Lincoln comprende un Liceo Linguistico caratterizzato, a partire dall’Anno scolastico 2022-2023 da quattro corsi: il corso “Cambridge International School” (unico tra le provincie di Enna e Caltanissetta), il corso ESABAC, il corso Anglo-cinese ed il corso Europeo, con un potenziamento delle ore di lingua straniera oggetto di studio; un Istituto Tecnico, con il Settore Economico che consta dei seguenti indirizzi: ” Amministrazione, Finanza e Marketing”, e “Turismo”, il Settore Tecnologico ad indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” ed il “Liceo Economico Aziendale” quadriennale.
Nel panorama odierno delle aziende agroalimentari, la tradizionale relazione tra produttore e consumatore sta evolvendo verso un modello più interattivo, partecipativo e immersivo. Il visitatore non è più un semplice destinatario passivo del prodotto, ma diventa soggetto attivo di un’esperienza che si sviluppa dentro e attorno al cibo. L’azienda agricola e agroalimentare, in questo senso, non è più soltanto luogo di produzione ma anche di narrazione, esplorazione e apprendimento, capace di accogliere, coinvolgere e stimolare i sensi, la mente e la memoria. Questa trasformazione si inserisce all’interno di una più ampia mutazione culturale che vede nel cibo non solo un bene di consumo, ma un veicolo identitario, simbolico e valoriale. Il desiderio crescente di autenticità, prossimità, sostenibilità e conoscenza induce sempre più persone a ricercare esperienze capaci di restituire significato all’atto quotidiano di “alimentarsi”…
Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia. Per info: Google “Nicolò Passeri Agronomo”.
Patrizia Salusti. Tecnologo Alimentare, consulente per la Sicurezza e Qualità Alimentare nell’ambito delle certificazioni cogenti e volontarie. Sugli stessi argomenti è docente negli ITS Academy e collaboratrice scientifica presso l’Istituto per la BioEconomia (IBE CNR) per la valorizzazione nutrizionale e sensoriale della biodiversità vegetale. È giudice sensoriale e membro della giuria della Rassegna Nazionale Farina di castagne.
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
In un processo produttivo è inevitabile che qualcosa non vada per il verso previsto, un prodotto non conforme, un errore nel processo, un reclamo del cliente. Questa situazione è definita di “Non Conformità” e la gestione di tali situazioni è funzionale ad affrontare gli imprevisti in modo sistematico, fino a trasformali in potenziali opportunità di miglioramento. Una non conformità (NC) può, in prima istanza, essere definita in maniera semplice, come un “allontanamento dalla situazione di conformità”. Quando, durante un’attività di verifica, o a seguito di un segnale esterno (es. reclamo da cliente), si individua una non conformità, la prima azione consiste nel ripristino immediato della conformità (trattamento). Questo significa mettere in sicurezza il materiale non conforme, informare le aree coinvolte e, se necessario, sospendere temporaneamente una fase del processo per evitare che il difetto si propaghi…
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
Nel 1955 Il Ministro della Pubblica Istruzione-Direzione Generale Istruzione Tecnica-Divisione VII (Istruzione Professionale), d’intesa con la Cassa del Mezzogiorno, con il Dicastero dell’Agricoltura e delle Foreste, e secondo la decisione del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, dispone l’istituzione di un Istituto Professionale per l’Agricoltura con sede centrale in Potenza (DPR n. 1695 del 22 maggio 1956 che istituiva in Potenza l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura per la Lucania, con decorrenza retroattiva 1 ottobre 1955. Gli Uffici di Presidenza vennero ubicati, in via provvisoria, presso la Camera del Commercio in Potenza, mentre le scuole coordinate vennero istituite a: S. Teodoro, Scanzano e la Martella in provincia di Matera; Lagopesole (Avigliano), Atella, Rionero e Gaudiano (Lavello) in provincia di Potenza. Nel 1960 l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura per la Lucania venne scisso tra le due province di Potenza e di Matera e vennero istituite le scuole coordinate di Genzano, Castel Lagopesole, Sant’Arcangelo e Lagonegro. Al 1994 risale l’attuale denominazione di Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente. Nel settembre 1998, venne istituita la sede di Potenza. Nel 2024 l’istituto confluisce nell’Istituto di Istruzione Superiore “Di Pasca – Fortunato” di Potenza.
Capita molto spesso che alcuni dei più scettici si chiedano: “ma perché è stata realizzata la filiera delle carni di selvaggina in Regione Toscana?”. Dietro a una domanda all’apparenza così banale ci sono molte risposte, tutte quante meritevoli di approfondimento. Intanto occorre specificare che cosa si intende per “filiera delle carni di selvaggina selvatica”: tali definizioni sono presenti all’interno di tre regolamenti europei cardine sicurezza alimentare che per primi definiscono la filiera delle carni di selvaggina selvatica (Ovvero il Reg. CE 178/2002, il Reg. 852/2004 ed il Reg.CE 853/2004). La filiera è quell’insieme di azioni che portano un prodotto ad essere venduto, quindi dalla produzione primaria, in questo caso, alle tavole dei cittadini. Per carni di selvaggina selvatica invece si intendono le carcasse di animali selvatici da destinare alla produzione di carni…
Luca Mattioli, Vito Mazzarone, Marco Ferretti
Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale
Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca in Mare e Rapporti con i Gruppi Locali di Azione della Pesca (FLAGS). Pesca nelle acque interne – Regione Toscana
La dermatite atopica è una patologia cutanea, ad oggi classificata come un’infiammazione della pelle ma anche una reazione di ipersensibilità di IV tipo, caratterizzata da prurito intenso, rossore, secchezza, talvolta fuoriuscita di siero e di sangue, ispessimento cutaneo con possibili sovrainfezioni, da parte di batteri e virus. È diffusa a livello mondiale, in particolare nei Paesi industrializzati e può colpire adulti e bambini, fa parte di un quadro clinico più ampio definito “atopia”, in quanto il paziente atopico presenta iperreattività della cute e delle mucose (bronchiali, congiuntivali, enteriche), con conseguente comparsa di asma, rinite allergica e congiuntivite. La dermatite atopica, essendo una patologia multifattoriale, dipende da diverse cause scatenanti, come: fattori genetici, fattori ambientali (sostanze irritanti, prodotti chimici, polvere, pollini), alterazioni della barriera cutanea (deficit di filaggrina) e disfunzioni a livello del sistema immunitario (incapacità di risposta ad agenti esterni), risulta spesso difficoltoso l’individuazione di una terapia efficace…
Sunto dell’elaborato di tesi in Farmacognosia – Corso di Laurea in Farmacia, Sapienza Università di Roma.
Relatore: Prof.ssa Annabella Vitalone – Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Sapienza Università di Roma.
Studente: Dott.ssa Cecilia Rossi. E-mail: ceciliarossi787@yahoo.it

