Esatto, quel che è scritto nel titolo non è un errore… Non si tratta di un “arrivo”, ma di un “ritorno”. Questo perché il Castoro era già un abitante del nostro territorio nazionale. Questa creatura che sovente la nostra mente abbina alla lontana America, è invece un essere molto familiare per i nostri boschi. Un animale che ha fatto parte per millenni dei nostri eco-sistemi, e che la natura ha dovuto saggiamente rimpiazzare dopo che noi lo avevamo fatto estinguere. Ora è tornato. Erano ben 500 anni che il Castoro non si faceva vedere dalle nostre parti… L’ultimo lo aveva visto Leonardo Da Vinci, tanto per intendersi con i tempi… Adesso è saltata fuori una nuova piccola colonia in Toscana, nell’aretino. Ma la domanda che sorge spontanea è: – “Da dove salta fuori?” – “Come ha fatto a ricomparire?” … e soprattutto: – “Chi ce l’ha riportato?”. Tutt’oggi nessuno è riuscito a fornire delle risposte certe a queste domande… solo ipotesi.

Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone

Yogurt

Lo yogurt conserva tutte le proprietà nutritive e il valore energetico del latte, ma è più digeribile grazie alle minori dimensioni delle particelle proteiche, alla maggiore presenza di proteine solubili e alla presenza di lattasi in grado di idrolizzare parte del lattosio. Inoltre, l’acido lattico e gli altri metaboliti prodotti dai fermenti lattici sembrano avere un effetto inibente sulla microflora intestinale patogena. Spesso si indica con il nome di yogurt tutti i prodotti che hanno l’apparenza di latte leggermente coagulato e dal sapore acidulo, ma secondo la legislazione italiana il nome “yogurt” è attribuibile esclusivamente al latte fermentato con i due microrganismi Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus. Gli altri prodotti sono generalmente chiamati “latti fermentati”. Il latte viene prima sottoposto a trattamenti di omogeneizzazione e pastorizzazione, per poi essere addizionato con i microrganismi e lasciato a fermentare. Nel corso della fermentazione avvengono profonde trasformazioni di natura fisica, chimica, batteriologica, organolettica e nutrizionale, che modificano completamente le caratteristiche del latte…

Marco Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, già docente di Estimo ed Economia agraria all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.

Istituto Agrario Ascoli Piceno

L’Istituto d’Istruzione Superiore “C. Ulpiani” costituisce oggi il polo agroalimentare del Piceno, volto a curare in maniera integrata e completa l’intero processo di produzione, di trasformazione e di offerta al pubblico dei prodotti enogastronomici, con particolare attenzione alla valorizzazione del territorio e alle produzioni tipiche locali. E’ composto dai seguenti istituti: Tecnico Agrario, Professionale ad indirizzo Agricoltura e Professionale Alberghiero. Dal 1° settembre del 2019 l’incarico di Dirigente scolastico è stato assunto dalla prof.ssa Rosanna Moretti. L’Istituto Tecnico Agrario Statale “C. Ulpiani” di Ascoli Piceno ebbe origine come Regia Scuola Pratica di Agricoltura nel 1882. Fin dall’inizio, la Scuola, che trovò la prima sede, con annesso convitto, nel convento dell’Annunziata, fu dotata di un’azienda, indispensabile per le esercitazioni, di attrezzati laboratori e di un’efficiente cantina, perché l’enologia occupò subito uno spazio importante, a causa della grande diffusione e della continua crescita della coltura della vite, in tutto il territorio provinciale. Nel periodo tra le due guerre mondiali, la sede della Scuola Pratica di Agricoltura fu trasferita sulla Salaria in un nuovo edificio al centro di un vasto podere…