Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
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di Gian­ni Mar­cel­li

Quel­lo della sella e della schie­na è un tema tanto com­ples­so quan­to sco­no­sciu­to ai più. Que­sto è par­ti­co­lar­men­te vero in Ita­lia dove la tra­di­zio­ne eque­stre, ec­ce­zion fatta per ri­stret­te aree del paese, si è per­du­ta nel corso del tempo ed è quasi spa­ri­ta nel se­co­lo scor­so.
Molto spes­so il pro­ces­so è il se­guen­te: ci si av­vi­ci­na al mondo del ca­val­lo, dopo un po’ (il più delle volte trop­po pre­sto ri­spet­to alle reali co­no­scen­ze, com­pe­ten­ze e ca­pa­ci­tà ma­tu­ra­te) si com­pra il primo ca­val­lo e quin­di una sella.

Tra­la­scian­do le con­si­de­ra­zio­ni sul­l’op­por­tu­ni­tà di ac­qui­sta­re un ca­val­lo trop­po pre­sto, quan­do si crede di es­se­re pron­ti ma non è così, il primo er­ro­re spes­so si com­pie nel­l’ac­qui­sto della sella.
In ge­ne­re la sella viene ac­qui­sta­ta in base al prez­zo, al­l’e­ste­ti­ca (de­co­ri ecc.) op­pu­re per­ché ma­ga­ri la usa il no­stro istrut­to­re o un ca­va­lie­re che ci af­fa­sci­na, op­pu­re è di una certa marca che da af­fi­da­men­to e, per­ché no, ci fa fare bella fi­gu­ra quan­do ar­ri­via­mo in ma­neg­gio. Poi, pur­trop­po, spes­so suc­ce­de che la sella così ac­qui­sta­ta non va bene al ca­val­lo o non va bene a noi. Tal­vol­ta ce ne ac­cor­gia­mo su­bi­to, altre volte dopo un certo tempo, altre volte mai. Op­pu­re fac­cia­mo finta di non ve­de­re, ed a lungo an­da­re i pro­ble­mi di­ven­ta­no danni sulla schie­na del po­ve­ro ca­val­lo.

Nel mo­men­to in cui si com­pra una sella il più cor­ret­to or­di­ne delle prio­ri­tà che de­vo­no gui­da­re la no­stra scel­ta è:

  • La sella deve an­da­re bene alla schie­na del ca­val­lo;
  • La sella deve es­se­re delle giu­ste di­men­sio­ni per noi.

I due ar­go­men­ti sono stret­ta­men­te col­le­ga­ti. Ad esem­pio, una sella che an­das­se bene al ca­val­lo ma non a noi, non andrà bene nem­me­no per il ca­val­lo per­ché ci po­si­zio­ne­reb­be in ma­nie­ra squi­li­bra­ta sulla sua schie­na.
Solo se­guen­do que­sta stra­da fa­re­mo un ac­qui­sto che potrà es­se­re du­ra­tu­ro e che non pro­vo­che­rà danni, poi chia­ra­men­te en­tra­no in gioco le altre va­ria­bi­li, prez­zo, este­ti­ca, marca ecc. ma solo dopo aver sod­di­sfat­to le prime due prio­ri­tà!
Ma per­ché è così im­por­tan­te que­sto aspet­to? Sem­pli­ce­men­te per­ché ogni ca­val­lo ha la sua schie­na che è di­ver­sa da quel­la di altri ca­val­li e quin­di non è detto che la sella che ci piace gli vada bene, anzi molto spes­so non gli va pro­prio bene.
È dif­fi­ci­le rias­su­me­re in poche righe una spie­ga­zio­ne di que­sto con­cet­to. Mi li­mi­te­rò a dire che la sella oc­cu­pa uno spa­zio piut­to­sto ampio che va dal gar­re­se fino alla 18° ver­te­bra to­ra­ci­ca e oltre. Se noi mi­su­ras­si­mo (ed è esat­ta­men­te quel­lo che si fa per co­strui­re una sella su mi­su­ra o anche per va­lu­ta­re la ve­sti­bi­li­tà di una certa sella per un de­ter­mi­na­to ca­val­lo) con delle ver­ghe fles­si­bi­li que­sto spa­zio, sia in senso oriz­zon­ta­le che lon­gi­tu­di­na­le, e poi ri­por­tas­si­mo le forme delle ver­ghe su dei fogli di carta sono certo (per vita vis­su­ta) che non tro­ve­re­mo due ca­val­li con tutte le mi­su­re ugua­li, fos­se­ro anche della stes­sa razza o ad­di­rit­tu­ra fra­tel­li, figli ecc. Que­sto sem­pli­ce­men­te per­ché ogni ca­val­lo è un in­di­vi­duo a sé stan­te, come ac­ca­de pe­ral­tro per tutti gli es­se­ri vi­ven­ti.
Bene, ma se è così im­por­tan­te pren­de­re una sella giu­sta per il ca­val­lo e per il ca­va­lie­re, come si può es­se­re si­cu­ri di fare la scel­ta giu­sta?

Una per­so­na che vo­glia com­pra­re una sella ha di fron­te a sé due op­zio­ni fon­da­men­ta­li:

  1. Farsi co­strui­re una sella su mi­su­ra per sé e per il pro­prio ca­val­lo;
  2. Ac­qui­sta­re una sella com­mer­cia­le tra le tante di­spo­ni­bi­li.

Nel primo caso ci sarà un pro­fes­sio­ni­sta che mi­su­re­rà op­por­tu­na­men­te la schie­na del ca­val­lo e le mi­su­re ana­to­mi­che del ca­va­lie­re e, dopo un pe­rio­do più o meno lungo (si­cu­ra­men­te più lungo del­l’ac­qui­sto di una sella com­mer­cia­le), la sella sarà pron­ta.
È la so­lu­zio­ne mi­glio­re per chi ha un ca­val­lo di pro­prie­tà. L’o­bie­zio­ne più fre­quen­te è: “… ma se cam­bio ca­val­lo poi la sella su mi­su­ra po­treb­be non an­da­re bene al nuovo ca­val­lo che pren­de­rò…”.  A ben pen­sar­ci è una obie­zio­ne piut­to­sto de­bo­le, in­fat­ti qual­sia­si sella noi ab­bia­mo, non c’è nes­su­na cer­tez­za che andrà bene al ca­val­lo che vo­glia­mo com­pra­re. Anzi spes­so non va bene nean­che al ca­val­lo che ab­bia­mo ades­so.
In più, se ab­bia­mo una sella su mi­su­ra del vec­chio ca­val­lo, nel mo­men­to in cui de­ci­des­si­mo di cam­biar­lo, ba­ste­rà mi­su­ra­re la schie­na di quel­lo che ab­bia­mo in animo di com­pra­re per ve­ri­fi­ca­re se la sella fatta fare per il vec­chio sarà com­pa­ti­bi­le con la schie­na del nuovo. Avre­mo così la cer­tez­za di fare an­co­ra una volta una scel­ta giu­sta.

Un’al­tra obie­zio­ne fre­quen­te è: “… ma se ho più ca­val­li non posso mica farmi una sella per ogni ca­val­lo…”.
Anche que­sta è un’o­bie­zio­ne piut­to­sto de­bo­le. Se noi ab­bia­mo di­ver­si ca­val­li ab­bia­mo il do­ve­re di usare delle selle che va­da­no co­mun­que bene per quel­le schie­ne. Non c’è nes­su­na si­cu­rez­za che una sella ge­ne­ri­ca vada bene per tutti i ca­val­li che ab­bia­mo. Anzi, il più delle volte è esat­ta­men­te il con­tra­rio. È sem­pli­ce­men­te un fatto fi­si­co come ho pro­va­to a spie­ga­re sopra. Quin­di se te­nia­mo ai no­stri ca­val­li e vo­glia­mo mon­tar­li in modo cor­ret­to do­vre­mo ac­cer­tar­ci di mon­tar­li con una sella il più pos­si­bi­le giu­sta. In que­sti casi si pos­so­no mi­su­ra­re le schie­ne di tutti i ca­val­li e va­lu­ta­re se, gio­can­do sul com­pro­mes­so, è pos­si­bi­le fare una sella com­pa­ti­bi­le con tutti. Spes­so que­sto non è pos­si­bi­le! E al­lo­ra o si pren­de una sella in più o si cam­bia ca­val­lo. E non è che una sella ge­ne­ri­ca ri­sol­ve in­ve­ce il pro­ble­ma e pos­sia­mo usar­la su tutti senza danno, per­ché se due schie­ne non sono com­pa­ti­bi­li non lo sono per qual­sia­si sella noi pen­sas­si­mo di usare. A meno che non ci tap­pia­mo il naso ed an­dia­mo avan­ti nella no­stra beata igno­ran­za (nel senso di colui ce igno­ra) fa­cen­do­ne però pa­ga­re le con­se­guen­ze al po­ve­ro ca­val­lo.
Allo stes­so modo il pro­fes­sio­ni­sta che per me­stie­re monta nella stes­sa gior­na­ta molti ca­val­li di strut­tu­re ine­vi­ta­bil­men­te di­ver­se non potrà avere una sella per ogni ca­val­lo, ma due o me­glio tre selle di strut­tu­re di­ver­se dovrà aver­le per co­pri­re il range di schie­ne che si tro­ve­rà a ge­sti­re mi­ni­miz­zan­do così i pro­ble­mi.

Nel se­con­do caso, cioè l’ac­qui­sto di una sella com­mer­cia­le, si potrà sce­glie­re tra una sella nuova ed una usata, in que­sti casi me­glio un buon usato che un cat­ti­vo nuovo. La scel­ta di selle com­mer­cia­li è va­stis­si­ma ma il ri­schio di pa­ga­re di più del reale va­lo­re del­l’og­get­to che ac­qui­stia­mo è al­tis­si­mo. Ma al di la di que­sto come ac­cer­tar­ci che la sella che ci pia­ce­reb­be può an­da­re bene al ca­val­lo?
È pos­si­bi­le fare delle stime se­guen­do le ac­cor­tez­ze che se­guo­no. Por­tia­mo la sella a casa, ov­via­men­te avre­mo cura di non ro­vi­nar­la (se è nuova in par­ti­co­la­re), ap­pog­gia­mo­la sulla schie­na del ca­val­lo senza sot­to­sel­la e nella giu­sta po­si­zio­ne. Ac­cer­tia­mo­ci che l’ar­co del­l’ar­cio­ne non toc­chi sul gar­re­se. Pas­sia­mo una mano sotto l’ar­co del­l’ar­cio­ne dal gar­re­se a scen­de­re. La mano deve pas­sa­re in­con­tran­do una “ra­gio­ne­vo­le” re­si­sten­za, se passa trop­po fa­cil­men­te la sella è trop­po larga, se in­ve­ce fa trop­pa fa­ti­ca a pas­sa­re o non passa pro­prio la sella è trop­po stret­ta.
La stes­sa cosa ri­pe­tia­mo die­tro: i reni de­vo­no es­se­re as­so­lu­ta­men­te li­be­ri. Met­tia­mo, pas­san­do da sotto l’ar­co del­l’ar­cio­ne, la mano sotto la sella e cer­chia­mo di ca­pi­re se le barre fanno una pres­sio­ne uni­for­me e mo­de­ra­ta op­pu­re se la pres­sio­ne è con­cen­tra­ta in qual­che punto, nel se­con­do caso la sella non va bene, spe­cie se la pres­sio­ne si con­cen­tra nella parte cen­tra­le, in que­sto caso sarà pro­ba­bi­le che la sella “balli” sulla schie­na, cioè pre­men­do al­ter­na­ti­va­men­te sul pomo e sulla pa­let­ta la sella po­treb­be oscil­la­re e que­sto non va bene per­ché si­gni­fi­ca che con­cen­tra la pres­sio­ne nella parte cen­tra­le delle barre.
Un altro si­ste­ma è quel­lo di mi­su­ra­re con delle barre fles­si­bi­li la schie­na del ca­val­lo e ri­por­ta­re sulla sella ro­ve­scia­ta le stes­se barre po­si­zio­nan­do­le nei punti della sella cor­ri­spon­den­ti al punto che ab­bia­mo mi­su­ra­to della schie­na (ve­de­re le due foto).

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Que­sti si­ste­mi sono delle stime, ci aiu­ta­no a ca­pi­re se una sella è cer­ta­men­te non adat­ta a una certa schie­na, pur­trop­po ri­ma­ne un certo ri­schio che una sella ap­pa­ren­te­men­te “giu­sta” si ri­ve­li in­ve­ce sba­glia­ta con l’u­ti­liz­zo. Non è così fa­ci­le ca­pi­re bene, ma è già buona cosa evi­ta­re le selle che cer­ta­men­te ap­pa­io­no sba­glia­te a que­ste ana­li­si.
One­sta­men­te il di­scor­so è molto più lungo e com­ples­so, me­ri­te­reb­be altri e più com­ple­ti ap­pro­fon­di­men­ti però, per chiu­de­re, la rac­co­man­da­zio­ne che mi sento di fare è che, se vo­le­te ri­spar­mia­re i vo­stri soldi, è me­glio com­pra­re da su­bi­to una sella che va bene al ca­val­lo ed al ca­va­lie­re.

Solo così si ri­spar­mie­ran­no le spese dei cambi sella e le spese ve­te­ri­na­rie per i danni al ca­val­lo, e inol­tre avre­te evi­ta­to a lui inu­ti­li sof­fe­ren­ze!

Gian­ni Mar­cel­li, pre­sta­to al me­stie­re di Di­ri­gen­te d’a­zien­da, è un ap­pas­sio­na­to al­le­va­to­re di ca­val­li, in par­ti­co­la­re del Ca­tria. Sito web: http://​www.​gianniwest.​com

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