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di Do­na­to Fer­ruc­ci

etichettatura nutrizionale legge

In­tro­du­zio­ne

Con la sca­den­za del 13 Di­cem­bre si com­ple­ta il qua­dro ap­pli­ca­ti­vo del re­go­la­men­to (UE) 1169/2011 re­la­ti­vo alla for­ni­tu­ra di in­for­ma­zio­ni sugli ali­men­ti. Nello spe­ci­fi­co entra in vi­go­re l’ob­bli­go di ri­por­ta­re nel­l’e­ti­chet­ta l’“in­di­ca­zio­ne nu­tri­zio­na­le”. Ana­liz­zia­mo la si­tua­zio­ne al fine di me­glio com­pren­de­re le con­se­guen­ze per le azien­de che si ve­do­no coin­vol­te nella te­ma­ti­ca. Le mo­da­li­tà co­mu­ni­ca­ti­ve sono di­spo­ste nel Re­go­la­men­to dal­l’art. 29 al 35, oltre che al­l’Al­le­ga­to V, XIII, XIV e XV.

Quan­do

A par­ti­re dal 13/12/2016. Gli ali­men­ti che ri­sul­ta­no im­mes­si sul mer­ca­to, o eti­chet­ta­ti, prima di tale data pos­so­no es­se­re com­mer­cia­liz­za­ti fino ad esau­ri­men­to delle scor­te (art. 54 p. 1).

Come (…si in­di­ca)

La di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le pre­ve­de le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni ob­bli­ga­to­rie:

  • Ener­gia;
  • Gras­si;
  • di cui acidi gras­si sa­tu­ri;
  • Car­boi­dra­ti;
  • di cui zuc­che­ri;
  • Pro­tei­ne;
  • Sale*

* con­te­nu­to equi­va­len­te cal­co­la­to me­dian­te la for­mu­la Sale = Sodio x 2.5 (Al­le­ga­to I, De­fi­ni­zio­ni spe­ci­fi­che). Inol­tre, una di­ci­tu­ra in­di­can­te che il con­te­nu­to di sale è do­vu­to esclu­si­va­men­te al sodio na­tu­ral­men­te pre­sen­te può fi­gu­ra­re, ove op­por­tu­no, im­me­dia­ta­men­te ac­can­to alla di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le (Art. 30).

Le in­for­ma­zio­ni ob­bli­ga­to­rie sono quin­di sette in tutto e l’ul­ti­ma, per pras­si ma non per ob­bli­go, è il sale (non il sodio come ri­chie­sto nelle norme pre­ce­den­ti). Que­sta sem­pli­ce re­go­la con­sen­te di ve­ri­fi­ca­re im­me­dia­ta­men­te la cor­ret­tez­za delle in­di­ca­zio­ni nu­tri­zio­na­li ri­spet­to alle mo­da­li­tà pre­vi­ste dalla norma pre­ce­den­te.

Le in­for­ma­zio­ni de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te in con­for­mi­tà al­l’art. 34, ov­ve­ro:

  • in for­ma­to ta­bu­la­re o, in man­can­za di spa­zio, li­nea­re;
  • tutte nel me­de­si­mo campo vi­si­vo;
  • in for­ma­to chia­ro;
  • se del caso (quin­di fa­col­ta­ti­vo), nel­l’or­di­ne di pre­sen­ta­zio­ne di cui al­l’al­le­ga­to XV.

Nel caso si ri­pe­ta l’in­for­ma­zio­ne del va­lo­re ener­ge­ti­co, sia da sola che ac­com­pa­gna­ta dalla quan­ti­tà di gras­si, acidi gras­si sa­tu­ri, zuc­che­ri e sale (Art. 30 p. 3), tali va­lo­ri de­vo­no es­se­re po­si­zio­na­ti nel campo vi­si­vo prin­ci­pa­le.

E’ inol­tre pos­si­bi­le in­se­ri­re in eti­chet­ta ul­te­rio­ri in­for­ma­zio­ni, di tipo fa­col­ta­ti­vo:

  • Acidi gras­si mo­noin­sa­tu­ri;
  • Acidi gras­si po­lin­sa­tu­ri;
  • Po­lio­li;
  • Amido;
  • Fibre;
  • Sali mi­ne­ra­li o vi­ta­mi­ne*.

* elen­ca­ti al­l’al­le­ga­to XIII, parte A, punto 1, e pre­sen­ti in quan­ti­tà si­gni­fi­ca­ti­va se­con­do quan­to de­fi­ni­to nella parte A, punto 2, di tale Al­le­ga­to.

Il va­lo­re ener­ge­ti­co e le quan­ti­tà di so­stan­ze nu­tri­ti­ve:

  • si ri­fe­ri­sco­no al­l’a­li­men­to così come è ven­du­to (art. 31 p. 3);
  • sono espres­se ri­cor­ren­do alle unità di mi­su­ra in­di­ca­te nel­l’All. XV (in gram­mi, art. 32 p. 1);
  • sono espres­se per 100 g o per 100 ml del pro­dot­to con­si­de­ra­to (art. 32 p. 2);

Oltre alla forma di cui al punto 3) i va­lo­ri pos­so­no es­se­re espres­si quali per­cen­tua­li delle as­sun­zio­ni di ri­fe­ri­men­to (De­fi­ni­te nel­l’Al­le­ga­to XIII parte A, punto 1) e ac­com­pa­gna­te dalla di­ci­tu­ra sup­ple­men­ta­re «As­sun­zio­ni di ri­fe­ri­men­to di un adul­to medio (8 400 kJ/2 000 kcal)» (Art. 32 p. 4 e 5).

Per quan­to at­tie­ne quan­to ap­pe­na espo­sto, si sot­to­li­nea la pa­ro­la “oltre”, da in­ten­der­si come “in ag­giun­ta” e non “in so­sti­tu­zio­ne”

Come (…si cal­co­la)

I va­lo­ri nu­tri­zio­na­li di­chia­ra­ti sono va­lo­ri medi* (art. 31 p. 4) sta­bi­li­ti, a se­con­da dei casi, sulla base:

  • del­l’a­na­li­si del­l’a­li­men­to ef­fet­tua­ta dal fab­bri­can­te;
  • del cal­co­lo ef­fet­tua­to a par­ti­re dai va­lo­ri medi noti o ef­fet­ti­vi re­la­ti­vi agli in­gre­dien­ti uti­liz­za­ti;
  • del cal­co­lo ef­fet­tua­to a par­ti­re da dati ge­ne­ral­men­te sta­bi­li­ti e ac­cet­ta­ti.

* Il va­lo­re medio è de­fi­ni­to nell’ Al­le­ga­to I (De­fi­ni­zio­ni spe­ci­fi­che), come: il va­lo­re che rap­pre­sen­ta me­glio la quan­ti­tà di una so­stan­za nu­tri­ti­va con­te­nu­ta in un ali­men­to dato e che tiene conto delle tol­le­ran­ze do­vu­te alle va­ria­zio­ni sta­gio­na­li, alle abi­tu­di­ni di con­su­mo e agli altri fat­to­ri che pos­so­no in­fluen­za­re il va­lo­re ef­fet­ti­vo”.

I va­lo­ri pos­so­no quin­di es­se­re de­ter­mi­na­ti

  • at­tra­ver­so un’a­na­li­si;
  • me­dian­te va­lo­ri sta­bi­li­ti, degli in­gre­dien­ti o dei pro­dot­ti.

Nel primo caso ap­pa­re ovvio che in molte real­tà non è eco­no­mi­ca­men­te so­ste­ni­bi­le ef­fet­tua­re una ana­li­si nu­tri­zio­na­le per ogni sin­go­lo lotto rea­liz­za­to. La norma con­si­de­ra dei va­lo­ri medi. Vo­len­do per­cor­re­re co­mun­que la via ana­li­ti­ca sarà suf­fi­cien­te im­po­sta­re un piano di cam­pio­na­men­to pro­por­zio­na­le e rap­pre­sen­ta­ti­vo ai vo­lu­mi com­mer­cia­liz­za­ti e delle spe­ci­fi­ci­tà delle ri­cet­te. In ma­nie­ra tale da avere di­spo­ni­bi­li dei dati af­fi­da­bi­li e ri­spon­den­ti alla real­tà pro­dut­ti­va del­l’a­zien­da.

Nel se­con­do caso, vo­len­do in­ve­ce at­tin­ge­re da fonti re­fe­ren­zia­te, si se­gna­la la banca dati del CREA, Cen­tro di Ri­cer­ca per gli Ali­men­ti e la Nu­tri­zio­ne, di­spo­ni­bi­le on line (Ta­bel­le di com­po­si­zio­ne degli ali­men­ti, http://​nut.​entecra.​it/​646/​tabelle-​di-​com​posi​zion​e-​degli-​alimenti.​html). Al link sono for­ni­ti i va­lo­ri re­la­ti­vi alla com­po­si­zio­ne di un nu­me­ro im­por­tan­te di pro­dot­ti ali­men­ta­ri e può es­se­re il punto di ri­fe­ri­men­to per ot­te­ne­re le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste.

Per­ciò, l’in­for­ma­zio­ne può es­se­re de­sun­ta di­ret­ta­men­te dalla banca dati se pre­sen­te l’a­li­men­to tal quale (es. Pa­net­to­ne o pas­sa­ta di po­mo­do­ro). Nel caso in­ve­ce di un pro­dot­to par­ti­co­la­re in ter­mi­ni di in­gre­dien­ti­sti­ca (es. una com­po­sta di or­tag­gi), e quin­di non siano di­spo­ni­bi­li dati ri­fe­ri­ti a tale pro­dot­to, i va­lo­ri pos­so­no es­se­re cal­co­la­ti par­ten­do dagli in­gre­dien­ti che com­pon­go­no la ri­cet­ta.

Dove

L’in­di­ca­zio­ne è ob­bli­ga­to­ria su tutti gli ali­men­ti pre­in­bal­la­ti (con­fe­zio­na­ti e de­sti­na­ti al con­su­ma­to­re). Per­tan­to, per quel­li non pre­im­bal­la­ti, la di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le è fa­col­ta­ti­va e può li­mi­tar­si al solo va­lo­re ener­ge­ti­co op­pu­re al va­lo­re ener­ge­ti­co ac­com­pa­gna­to dalla quan­ti­tà di gras­si, acidi gras­si sa­tu­ri, zuc­che­ri e sale (art. 30).
Esi­sto­no però casi di eso­ne­ro, spe­ci­fi­ca­ti dal­l’art. 16 del Re­go­la­men­to. Que­sto di­spo­ne come non ob­bli­ga­to­ria l’in­di­ca­zio­ne nu­tri­zio­na­le:

  • nel caso di im­bal­lag­gi o con­te­ni­to­ri la cui su­per­fi­cie mag­gio­re mi­su­ra meno di 10 cm2;
  • per gli ali­men­ti elen­ca­ti nel­l’al­le­ga­to V;
  • per le be­van­de con con­te­nu­to al­co­li­co su­pe­rio­re all’1,2 % in vo­lu­me. In que­sto caso, se si de­ci­de di ri­por­ta­re la di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le, essa può li­mi­tar­si al solo va­lo­re ener­ge­ti­co (Art. 30 par. 4)

Fermo re­stan­do l’e­len­co com­ple­to del­l’al­le­ga­to V, ri­por­ta­to in nota al pre­sen­te ar­ti­co­lo, i casi di eso­ne­ro che più pos­so­no in­te­res­sa­re le pic­co­le real­tà pro­dut­ti­ve, a pa­re­re di chi scri­ve, sono i se­guen­ti:

  1. I pro­dot­ti non tra­sfor­ma­ti che com­pren­do­no un solo in­gre­dien­te o una sola ca­te­go­ria di in­gre­dien­ti;
  2. gli ali­men­ti, anche con­fe­zio­na­ti in ma­nie­ra ar­ti­gia­na­le, for­ni­ti di­ret­ta­men­te dal fab­bri­can­te di pic­co­le quan­ti­tà di pro­dot­ti al con­su­ma­to­re fi­na­le o a strut­tu­re lo­ca­li di ven­di­ta al det­ta­glio che for­ni­sco­no di­ret­ta­men­te al con­su­ma­to­re fi­na­le (punto 19, All. V).

Al­cu­ne ri­fles­sio­ni

Il caso di eso­ne­ro in­di­ca­to al se­con­do punto del pa­ra­gra­fo pre­ce­den­te sol­le­va una serie di per­ples­si­tà. In­fat­ti, gli ad­det­ti alla vi­gi­lan­za do­vreb­be­ro avere stru­men­ti per ca­pi­re se il pro­dot­to che, even­tual­men­te, non do­ves­se ri­por­ta­re le in­di­ca­zio­ni nu­tri­zio­na­li, può ri­ca­de­re o meni in tale ca­te­go­ria.
Da in­da­gi­ne nor­ma­ti­va ri­sul­ta una in­ter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re del 14/03/2016 alla co­mu­ni­tà Eu­ro­pea a chia­ri­men­to pro­prio del punto 19 del­l’Al­le­ga­to V. Si chie­de in­fat­ti chia­ri­men­to su cosa si in­ten­de per “pic­co­le quan­ti­tà” e se i Grup­pi di Ac­qui­sto rien­tra­no nel­l’e­so­ne­ro di cui al punto in di­scus­sio­ne (In­ter­ro­ga­zio­ne con ri­chie­sta di ri­spo­sta scrit­ta alla Com­mis­sio­ne Ar­ti­co­lo 130 del re­go­la­men­to Eli­sa­bet­ta Gar­di­ni (PPE)).

La ri­spo­sta è for­ni­ta da Vy­te­nis An­driu­kai­tis a nome della Com­mis­sio­ne.

Per quan­to ri­guar­da l’e­sen­zio­ne di cui al­l’al­le­ga­to V, punto 19, che con­cer­ne gli ali­men­ti, anche con­fe­zio­na­ti in ma­nie­ra ar­ti­gia­na­le, for­ni­ti di­ret­ta­men­te dal fab­bri­can­te di pic­co­le quan­ti­tà di pro­dot­ti, le «pic­co­le quan­ti­tà» non sono de­fi­ni­te e sono a di­scre­zio­ne delle au­to­ri­tà com­pe­ten­ti degli Stati mem­bri re­spon­sa­bi­li del­l’ap­pli­ca­zio­ne di tali di­spo­si­zio­ni.
Per quan­to ri­guar­da la pos­si­bi­li­tà per i pro­dot­ti ali­men­ta­ri og­get­to di ac­qui­sto col­let­ti­vo di be­ne­fi­cia­re di tale esen­zio­ne, la Com­mis­sio­ne de­si­de­ra chia­ri­re che ciò è pos­si­bi­le solo se le con­di­zio­ni di cui al­l’al­le­ga­to V, pun­to19, sono sod­di­sfat­te, come ad esem­pio l’ac­qui­sto di pic­co­le quan­ti­tà di pro­dot­ti, di­ret­ta­men­te for­ni­te dal pro­dut­to­re o dal col­ti­va­to­re al con­su­ma­to­re fi­na­le o agli sta­bi­li­men­ti lo­ca­li di ven­di­ta al det­ta­glio.

A pa­re­re di chi scri­ve, è di si­cu­ro ne­ces­sa­rio un chia­ri­men­to per quan­to at­tie­ne i con­cet­ti di:

  • pic­co­le quan­ti­tà di ali­men­ti;
  • for­ni­te alle strut­tu­re lo­ca­li.

Circa le pic­co­le quan­ti­tà, la pa­ro­la spet­ta solo al le­gi­sla­to­re. Per quan­to in­ve­ce at­tie­ne le strut­tu­re lo­ca­li già le linee guida di ap­pli­ca­zio­ne del Reg. CE 852/2004*, hanno in­ter­pre­ta­to il “li­vel­lo lo­ca­le” nel ter­ri­to­rio della pro­vin­cia in cui in­si­ste l’a­zien­da e delle pro­vin­ce li­mi­tro­fe (c.d. “con­ter­mi­ni”), esclu­den­do l’am­bi­to na­zio­na­le. A que­sto punto però non resta che at­ten­de­re un chia­ri­men­to da parte delle isti­tu­zio­ni.

* ap­pro­va­te in sede di con­fe­ren­za Stato/Re­gio­ni, Ac­cor­do 20/04/2010 (GU n. 121 del 26-5-2010)

Ul­ti­mis­si­me no­vi­tà

Ap­pe­na ter­mi­na­to di scri­ve­re que­sto con­tri­bui­to, in data 16-11-2016, i Mi­ni­ste­ri di Svi­lup­po Eco­no­mi­co e della Sa­lu­te, hanno emes­so un co­mu­ni­ca­to ine­ren­te le di­spo­si­zio­ni del re­go­la­men­to (UE) n. 1169/2011, re­la­ti­ve agli ali­men­ti ai quali non si ap­pli­ca l’ob­bli­go della di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le (Al­le­ga­to V, punto 19). Il chia­ri­men­to in­ter­vie­ne pro­prio sui punti sopra ri­chia­ma­ti e for­ni­sce la chia­ve di let­tu­ra per cosa si in­ten­de per:

– Ali­men­ti ar­ti­gia­na­li;
– For­ni­tu­ra di­ret­ta;
– Fab­bri­can­te di pic­co­le quan­ti­tà di pro­dot­ti;
– Li­vel­lo lo­ca­le delle strut­tu­re di ven­di­ta;
– Ven­di­ta al det­ta­glio.

In par­ti­co­la­re, si sot­to­li­nea con pia­ce­re che, l’in­ter­pre­ta­zio­ne di li­vel­lo lo­ca­le delle strut­tu­re di ven­di­ta, coin­ci­de con quel­la for­ni­ta dal­l’au­to­re.

Cir­co­la­re >>>

 

Note al­l’ar­ti­co­lo

Esem­pio di di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le (forma ta­bel­la­re)tabella dichiarazione nutrizionale

Al­le­ga­ti

Al­le­ga­to V. Ali­men­ti ai quali non si ap­pli­ca l’ob­bli­go della di­chia­ra­zio­ne nu­tri­zio­na­le

  1. I pro­dot­ti non tra­sfor­ma­ti che com­pren­do­no un solo in­gre­dien­te o una sola ca­te­go­ria di in­gre­dien­ti;
  2. i pro­dot­ti tra­sfor­ma­ti che sono stati sot­to­po­sti uni­ca­men­te a ma­tu­ra­zio­ne e che com­pren­do­no un solo in­gre­dien­te o una sola ca­te­go­ria di in­gre­dien­ti;
  3. le acque de­sti­na­te al con­su­mo umano, com­pre­se quel­le che con­ten­go­no come soli in­gre­dien­ti ag­giun­ti ani­dri­de car­bo­ni­ca e/o aromi;
  4. le pian­te aro­ma­ti­che, le spe­zie o le loro mi­sce­le;
  5. il sale e i suc­ce­da­nei del sale;
  6. gli edul­co­ran­ti da ta­vo­la;
  7. i pro­dot­ti con­tem­pla­ti dalla di­ret­ti­va 1999/4/CE del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 22 feb­bra­io 1999, re­la­ti­va agli estrat­ti di caffè e agli estrat­ti di ci­co­ria ( 1 ), i chic­chi di caffè in­te­ri o ma­ci­na­ti e i chic­chi di caffè de­caf­fei­na­ti in­te­ri o ma­ci­na­ti;
  8. le in­fu­sio­ni a base di erbe e di frut­ta, i tè, tè de­caf­fei­na­ti, tè istan­ta­nei o so­lu­bi­li o estrat­ti di tè, tè istan­ta­nei o so­lu­bi­li o estrat­ti di tè de­caf­fei­na­ti, senza altri in­gre­dien­ti ag­giun­ti tran­ne aromi che non mo­di­fi­ca­no il va­lo­re nu­tri­zio­na­le del tè;
  9. gli aceti di fer­men­ta­zio­ne e i loro suc­ce­da­nei, com­pre­si quel­li i cui soli in­gre­dien­ti ag­giun­ti sono aromi;
  10. gli aromi;
  11. gli ad­di­ti­vi ali­men­ta­ri;
  12. i coa­diu­van­ti tec­no­lo­gi­ci;
  13. gli en­zi­mi ali­men­ta­ri;
  14. la ge­la­ti­na;
  15. i com­po­sti di ge­li­fi­ca­zio­ne per mar­mel­la­te;
  16. i lie­vi­ti;
  17. le gomme da ma­sti­ca­re;
  18. gli ali­men­ti con­fe­zio­na­ti in im­bal­lag­gi o con­te­ni­to­ri la cui su­per­fi­cie mag­gio­re mi­su­ra meno di 25 cm2 ;
  19. gli ali­men­ti, anche con­fe­zio­na­ti in ma­nie­ra ar­ti­gia­na­le, for­ni­ti di­ret­ta­men­te dal fab­bri­can­te di pic­co­le quan­ti­tà di pro­dot­ti al con­su­ma­to­re fi­na­le o a strut­tu­re lo­ca­li di ven­di­ta al det­ta­glio che for­ni­sco­no di­ret­ta­men­te al con­su­ma­to­re fi­na­le.

Al­le­ga­to XIV Reg. (UE) 1169/2001

regolamento 1169 etichette

Al­le­ga­to XV Reg. (UE) 1169/2001

calcolo coefficienti tabella nutrizionale etichetta

Ri­fe­ri­men­ti bi­blio­gra­fi­ci e nor­ma­ti­vi

  • (UE) 1169/2011 re­la­ti­vo alla for­ni­tu­ra di in­for­ma­zio­ni sugli ali­men­ti ai con­su­ma­to­ri

 

Do­na­to Fer­ruc­ci, Dot­to­re agro­no­mo li­be­ro pro­fes­sio­ni­sta, ri­ve­ste at­tual­men­te l’in­ca­ri­co di Re­spon­sa­bi­le di Bioa­gr­i­cert Lazio e di Cul­to­re della ma­te­ria pres­so la cat­te­dra di Ge­stio­ne e Co­mu­ni­ca­zio­ne d’Im­pre­sa” – Fa­col­tà di Scien­ze della Co­mu­ni­ca­zio­ne, Uni­ver­si­tà degli Studi della Tu­scia. E-mail: do­na­to­fer­ruc­ci@​alice.​it

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