Documentare l’attività pastorale in Italia e la sua diffusione nella storia in tutta la Penisola ed in particolare al ridosso della dorsale appenninica, ha un valore di riscoperta delle nostre origini economiche oltreché di necessaria valorizzazione dei nostri primi collaboratori cani da pastore. E’ necessario rifarsi un pò indietro nel tempo e vedere tutte la vicende italiane, storicamente riferite. Per lo meno torniamo al Medioevo… Continua >>>

Franco Simoni – Laureato in Medicina Veterinaria a pieni voti presso l’Università degli studi di Perugia, diventa Capitano Medico Veterinario del Ruolo Sanitario alla Scuola per Ufficiali Veterinari dell’Esercito di Pinerolo (TO). Successivamente Medico Veterinario civile, Direttore provinciale della Zootecnia della Provincia di Terni E.E.N.A., e titolare della Cattedra di Zootecnia presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “A. Ciuffelli” di Todi, si dedica dal 1950 con l’affisso Enci dei cani da pastore di “Jacopone da Todi”, alla selezione della razza del cane da Pastore Maremmano-Abruzzese e dei Monti del Caucaso, di cui è autore di numerosi saggi e pubblicazioni su numerosi libri e riviste di cinofilia, come da ultimo ha curato la stesura della sezione sui Pastori Maremmani Abruzzesi nei libri “I Pastori Italiani” De Vecchi Editore.

L’introduzione di programmi informatici ha reso i processi di lavorazione più rapidi e precisi. Negli ultimi anni, in particolare, le tecnologie digitali hanno assunto una rilevanza sempre crescente rivelandosi delle importanti risorse in termini di economia, di efficienza e di produttività. Si è deciso quindi di sviluppare un software utile per la gestione e l’organizzazione di cantine, con lo scopo di risolvere i problemi legati alla documentazione cartacea, alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti.. Continua >>>

Marco Sollazzo, laureato in Tecnologie Alimentari ed Enologiche, Curriculum Viticoltura ed enologia presso la Facoltà di Agraria di Viterbo, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze viticole ed enologiche interateneo presso la Facoltà di Agraria di Torino, discutendo la tesi “Valutazione delle condizioni analitiche del test di minicontatto e impiego di biopolimeri per la stabilizzazione tartarica dei vini”.

La conservazione sottovuoto, è una tecnica ormai utilizzata anche e non solo a livello industriale, diversamente da qualche tempo fa, dove, questa metodologia conservativa, era appannaggio esclusivo delle industrie alimentari. Conservare sottovuoto è davvero molto utile, soprattutto se si hanno grandi quantità di cibo da consumare; pertanto basterà suddividere il cibo nelle porzioni e nelle quantità volute e poi sigillarle per poi consumarle a più riprese… Continua >>>


Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Consigliere di amministrazione del collegio provinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.