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di Fe­de­ri­co Vi­nat­tie­ri


Diamanti Mandarino a petto bianco
Dia­man­ti Man­da­ri­no a petto bian­co (foto Fe­de­ri­co Vi­nat­tie­ri)


Tutti co­lo­ro che pen­sa­no al Dia­man­te Man­da­ri­no (Tae­nio­py­gia gut­ta­ta), hanno in mente il clas­si­co uc­cel­li­no gri­gio-va­rio­pin­to con guan­ce aran­cio­ni e ze­bra­tu­re sul petto, ma que­sta è solo la “ver­sio­ne an­ce­stra­le” di que­sto Dia­man­te au­stra­lia­no. Esi­sto­no in­fat­ti una mol­ti­tu­di­ne di mu­ta­zio­ni che l’uo­mo è riu­sci­to a se­le­zio­na­re e a fis­sa­re. Sono molte le mu­ta­zio­ni pre­sen­ti nella gran­de fa­mi­glia degli Estril­di­di; ad esem­pio nel Dia­man­te di Gould o nel Pas­se­ro del Giap­po­ne se ne pos­so­no con­ta­re mol­tis­si­me.
Bi­so­gna ri­cor­da­re che in ge­ne­ti­ca, quan­do si parla di “mu­ta­zio­ni”, ne esi­sto­no di varie ti­po­lo­gie; in­fat­ti esi­sto­no le mu­ta­zio­ni a ca­rat­te­re do­mi­nan­te, le mu­ta­zio­ni a ca­rat­te­re re­ces­si­vo, e quel­le le­ga­le al sesso. Non si deve di­men­ti­ca­re inol­tre che pos­so­no co-esi­ste­re anche più mu­ta­zio­ni nello stes­so ani­ma­le. Un al­le­va­to­re esper­to di que­sti pic­co­li eso­ti­ci deve co­no­sce­re bene ogni tipo di mu­ta­zio­ne, deve sa­per­le di­stin­gue­re e deve co­no­sce­re il loro com­por­ta­men­to ge­ne­ti­co, così da pro­dur­re sog­get­ti con ca­rat­te­ri­sti­che ti­pi­che e se­guen­do lo stan­dard uf­fi­cia­le di razza.


Il Dia­man­te Man­da­ri­no Gri­gio (chia­ma­to tal­vol­ta anche “An­ce­stra­le”) è una co­lo­ra­zio­ne a ca­rat­te­re do­mi­nan­te e rap­pre­sen­ta la prima co­lo­ra­zio­ne co­no­sciu­ta del D. man­da­ri­no. Que­sta co­lo­ra­zio­ne con­sen­te di so­ste­ne­re qua­lun­que altra mu­ta­zio­ne. Nel ma­schio Gri­gio la li­vrea è gri­gia sul corpo e dorso, il ven­tre è bian­co, la gola e il petto sono ze­bra­ti, vi sono dei segni neri vi­ci­no al becco e sotto l’oc­chio, il becco è di co­lo­ro rosso ac­ces­so, la coda è nera a scac­chi bian­chi, le guan­ce sono aran­cio, l’ala ha al di sotto una fa­scia di co­lo­re mar­ro­ne a pal­li­ni bian­chi. La fem­mi­na gri­gia ha il corpo gri­gio, la gola e il ven­tre di un beige, segni neri sotto l’oc­chio e vi­ci­no al becco di­vi­si da uno spa­zio bian­co, coda come il ma­schio, non pre­sen­ta ze­bra­tu­re sul petto e non ha le guan­ce co­lo­ra­te, il becco è di un rosso di gra­da­zio­ne in­fe­rio­re.
Un’al­tra mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re do­mi­nan­te è la mu­ta­zio­ne “Fac­cia Nera”; que­sta col­pi­sce prin­ci­pal­men­te la zona che si trova tra i due segni neri sotto l’oc­chio e vi­ci­no il becco, che di­ven­ta un unico spa­zio nero, quin­di scom­pa­re lo spa­zio bian­co, inol­tre c’è da no­ta­re che nel ma­schio la barra nera sul petto si esten­de sul ven­tre e si nota la scre­zia­tu­re delle piume nel sot­to­co­da. Nei sog­get­ti fac­cia nera di sesso fem­mi­ni­le è evi­den­te che lo spa­zio che nei sog­get­ti an­ce­stra­li era bian­co, tra la stri­scia del becco e quel­la sotto l’oc­chio, è di­ve­nu­ta gri­gia.
Altra mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re do­mi­nan­te è il “Di­lui­to”, che evi­den­zia nei sog­get­ti che la pre­sen­ta­no una forte di­lui­zio­ne delle eu-me­la­ni­ne e delle feo-me­la­ni­ne su tutto il piu­mag­gio. La co­mu­ne co­lo­ra­zio­ne gri­gia quin­di di­ven­ta un ar­gen­to, evi­den­zia­no i di­se­gni in color gri­gio chia­ro. La co­lo­ra­zio­ne delle guan­ce nel ma­schio è di co­lo­re bian­co-cre­ma.
Anche la mu­ta­zio­ne detta “Guan­cia” è a ca­rat­te­re do­mi­nan­te e pro­vo­ca una di­lui­zio­ne della ma­la­ni­na in en­tram­bi i sessi. I ma­schi non pre­sen­ta­no più le clas­si­che ze­bra­tu­re sul petto e hanno le guan­ce sco­lo­ri­te; le fem­mi­ne in­ve­ce sono color crema.
Esi­ste, anche se ab­ba­stan­za rara, la mu­ta­zio­ne del ciuf­fo nel D. man­da­ri­no. I sog­get­ti “Ciuf­fa­ti”, mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re do­mi­nan­te, pre­sen­ta­no in en­tram­bi i sessi un gra­zio­so ciuf­fet­to, che deve pre­sen­tar­si il più con­cen­tri­co pos­si­bi­le, ma pur­trop­po nella mag­gior parte dei casi si pre­sen­ta scom­po­sto. I sog­get­ti ciuf­fa­ti pos­so­no pre­sen­ta­re ogni ge­ne­re di co­lo­ra­zio­ne. La mu­ta­zio­ne non de­ter­mi­na al­cu­na al­te­ra­zio­ne dei co­lo­ri.
Le mu­ta­zio­ni a ca­rat­te­re re­ces­si­vo sono molte, al­cu­ne delle quali molto ap­prez­za­te dagli al­le­va­to­ri.
Una di que­ste è la mu­ta­zio­ne “Guan­cia Nera”, al­te­ra­zio­ne che col­pi­sce le eu-me­la­ni­ne. Il co­lo­re delle guan­ce dei ma­schi, come dice il nome, è to­tal­men­te nero in­ve­ce del clas­si­co aran­cio. I fian­chi sono neri con la pre­sen­za di pal­li­ni bian­chi per tutta la loro su­per­fi­cie. Si trat­ta di una mu­ta­zio­ne molto ele­gan­te.
Altre mu­ta­zio­ni a ca­rat­te­re re­ces­si­vo sono il “Petto Nero”, Il Petto Bian­co, il “Petto Aran­cio”, le quali, come fanno in­ten­de­re dal nome, mu­ta­no la co­lo­ra­zio­ne del petto del­l’a­ni­ma­le, sia nel ma­schio che nella fem­mi­na.
La mu­ta­zio­ne “Petto Bian­co” detta co­mu­ne­men­te mu­ta­zio­ne “Pin­gui­no”, una delle mu­ta­zio­ni più vec­chie, svi­lup­pa­ta­si in Au­stra­lia, pa­tria na­ta­le del man­da­ri­no, e im­por­ta­ta si sup­po­ne per scam­bi com­mer­cia­li nel do­po-guer­ra nel con­ti­nen­te Eu­ro­peo; è una delle più ele­gan­ti ed evi­den­zia una to­ta­le as­sen­za di co­lo­re nella parte an­te­rio­re del­l’a­ni­ma­le, molto si­mi­le ap­pun­to alla par­ti­co­la­re co­lo­ra­zio­ne dei pin­gui­ni del­l’an­tar­ti­co.
E’ molto dif­fi­ci­le tut­ta­via ot­te­ne­re sog­get­ti “pu­li­ti”, come si dice in gergo or­ni­to­fi­lo, ossia sog­get­ti che pre­sen­ta­no un petto per­fet­ta­men­te bian­co.
Quan­do si ha a che fare con delle mu­ta­zio­ni re­ces­si­ve, un al­le­va­to­re esper­to deve sa­pe­re come com­por­tar­si; in al­le­va­men­to de­vo­no es­se­re sem­pre pre­sen­ti dei ri­pro­dut­to­ri por­ta­to­ri della mu­ta­zio­ne che si vuole se­le­zio­na­re, oltre ai sog­get­ti già mu­ta­ti; ciò per­met­te al­l’al­le­va­to­re di gio­stra­re gli ac­cop­pia­men­ti per ot­te­ne­re sog­get­ti per­fet­ta­men­te mu­ta­ti e di ta­glia in stan­dard.
Se si con­ti­nua in­fat­ti ad ac­cop­pia­re esclu­si­va­men­te sog­get­ti mu­ta­ti tra di loro, si ot­ter­ran­no a lungo an­da­re dei pro­dot­ti che pre­sen­ta­no una forte ri­du­zio­ne di ta­glia e con di­se­gni im­per­fet­ti o con co­lo­ri trop­po in­ten­si.
Altra mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re re­ces­si­vo molto ap­prez­za­ta è la “Isa­bel­la”, detta anche “Pheo”, la quale ri­muo­ve tutte le eu-me­la­ni­ne del piu­mag­gio, ed evi­den­zia solo le feo-ma­la­ni­ne. I sog­get­ti quin­di pre­sen­ta­no una co­lo­ra­zio­ne del corpo di color crema, che deve es­se­re più uni­for­me pos­si­bi­le. La fem­mi­na non ha alcun ul­te­rio­re di­se­gno, in­ve­ce i sog­get­ti ma­schi evi­den­zia­no il di­se­gno delle guan­ce e dei fian­chi en­tram­bi ros­sic­ci.
Il “Bian­co”, altra mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re re­ces­si­vo molto al­le­va­to e con gran­de com­pe­ti­zio­ne in am­bi­to espo­si­ti­vo.
La co­lo­ra­zio­ne sia nel ma­schio che nella fem­mi­na è to­tal­men­te bian­ca senza al­cu­na pre­sen­za di di­se­gni e con to­ta­le as­sen­za di segni me­la­ni­ni­ci.
Il D. man­da­ri­no Bian­co è l’u­ni­ca li­vrea che non per­met­te la di­stin­zio­ne del di­mor­fi­smo ses­sua­le, in quan­do sia ma­schio che fem­mi­na sono iden­ti­ci. Il sesso può es­se­re però fa­cil­men­te di­stin­to dal co­lo­re del becco, che nei ma­schi, so­prat­tut­to du­ran­te la ma­tu­ri­tà ses­sua­le, di­vie­ne più rosso ac­ces­so del becco delle fem­mi­ne che ri­ma­ne ro­sa­stro.
Sono state in­tro­dot­te altre varie mu­ta­zio­ni di re­cen­te ac­qui­si­zio­ne, che stan­no ar­ri­van­do anche in Ita­lia con l’im­por­ta­zio­ne di al­cu­ni sog­get­ti dalla Fran­cia, Olan­da, Bel­gio e da Paesi ex­traeu­ro­pei. Una di que­ste è la mu­ta­zio­ne “Becco Gial­lo”, altra mu­ta­zio­ne re­ces­si­va, che pre­sen­ta la co­lo­ra­zio­ne gial­la sia nelle zampe che nel becco.
Da al­cu­ni anni si pos­so­no am­mi­ra­re sog­get­ti con tale mu­ta­zio­ne nelle mo­stre or­ni­to­lo­gi­che di tutta Ita­lia.
Il D. man­da­ri­no “Pez­za­to” è una mu­ta­zio­ne re­ces­si­va non molto co­no­sciu­ta, causa anche il fatto che non sia ri­co­no­sciu­ta a li­vel­lo na­zio­na­le, ma sia pos­si­bi­le espor­la solo al­l’in­ter­no di mo­stre spe­cia­li­sti­che di eso­ti­ci. I sog­get­ti pez­za­ti pos­so­no at­trar­re molto per la loro par­ti­co­la­re li­vrea, che pre­sen­ta l’in­ter­ru­zio­ne di tutti i di­se­gni del corpo da parte di pez­za­tu­re bian­che che de­vo­no ri­co­pri­re al­me­no la metà del corpo e de­vo­no es­se­re il più sim­me­tri­che pos­si­bi­li.
Di fatto i sog­get­ti pez­za­ti sono di fa­ci­le ot­te­ni­men­to da parte degli al­le­va­to­ri; in­fat­ti ba­ste­rà ac­cop­pia­re sog­get­ti grigi o bruni, con sog­get­ti to­tal­men­te bian­chi e ot­te­ne­re una buona per­cen­tua­le di pez­za­ti.
L’al­tro ge­ne­re di mu­ta­zio­ni sono quel­le le­ga­te al sesso, cioè quel ge­ne­re di mu­ta­zio­ni dove il gene mu­ta­to si trova sul cro­mo­so­ma X.
Apro una pa­ren­te­si di ge­ne­ri­ca ani­ma­le per ram­men­ta­re che negli uc­cel­li, a dif­fe­ren­za dei mam­mi­fe­ri, i cro­mo­so­mi ma­schi­li sono XX e non XY, che negli uc­cel­li ca­rat­te­riz­za la fem­mi­na.
La più al­le­va­ta tra le mu­ta­zio­ni ses­so-le­ga­te è si­cu­ra­men­te il “Bruno”, con­si­de­ra­ta una delle clas­si­che, nella quale la co­lo­ra­zio­ne Gri­gia di­ven­ta Bruna a causa della non com­ple­ta os­si­da­zio­ne delle eu-me­la­ni­ne.
Per il resto i di­se­gni ed il di­mor­fi­smo ri­ma­ne evi­den­te come nella va­rie­tà Gri­gio.
La mu­ta­zio­ne “Dorso Chia­ro” è un’al­tra rap­pre­sen­tan­te delle mu­ta­zio­ni le­ga­le al sesso, an­ch’es­sa molto ele­gan­te e an­ch’es­sa molto dif­fi­ci­le nel­l’ot­ti­ca espo­si­ti­va, in quan­to non è di fa­ci­le cosa pro­dur­re sog­get­ti per­fet­ta­men­te af­fi­ni allo stan­dard.
In que­sta mu­ta­zio­ne si evi­den­zia una netta dif­fe­ren­za tra la re­gio­ne che com­pren­de le ali e il dorso e la re­gio­ne che com­pren­de la nuca e il capo. Que­st’ul­ti­mi sono di co­lo­re gri­gio-per­la­to e in­ve­ce le ali ed il dorso sono di color crema sfu­ma­to.
Molti al­le­va­to­ri e ap­pas­sio­na­ti di eso­ti­ci de­fi­ni­sco­no la se­guen­te mu­ta­zio­ne la più ele­gan­te in as­so­lu­to tra quel­le pos­si­bi­li nel D.M. e si trat­ta del D. man­da­ri­no “Ma­sche­ra­to”, la quale è de­ter­mi­na­ta da una no­te­vo­le ri­du­zio­ne delle eu-ma­la­ni­ne per cui il co­lo­re del corpo di­vie­ne di color crema e i ri­ma­nen­ti di­se­gni ri­man­go­no quasi del tutto in­va­ria­ti, pre­sen­tan­do­si solo poco più chia­ri; la coda è sul gri­gia­stro.
Esi­sto­no due va­rie­tà di D. man­da­ri­ni ma­sche­ra­ti: quel­lo a occhi nor­ma­li (o oc­chio nero) e quel­lo a occhi rossi.
Una mu­ta­zio­ne pre­sen­ta le ca­rat­te­ri­sti­che di una mu­ta­zio­ne a ca­rat­te­re re­ces­si­va, ma è anche in­dub­bia­men­te una mu­ta­zio­ne le­ga­ta al sesso e quin­di è de­fi­ni­ta: mu­ta­zio­ne “ses­so­le­ga­to re­ces­si­va”. Si trat­ta della mu­ta­zio­ne “Ino”. In que­sta, la to­ta­li­tà del corpo, ap­pa­re sco­lo­ri­ta e bian­ca­stra e ciò è do­vu­to a una forte ri­du­zio­ne delle ma­la­ni­ne eu e feo.
Vi sono una serie di altre mu­ta­zio­ni an­co­ra non molto co­no­sciu­te e ben poco al­le­va­te che elen­co qui di se­gui­to: “Pa­stel­lo Re­ces­si­vo” mu­ta­zio­ne au­to­so­mi­ca re­ces­si­va, “Scu­da­to” mu­ta­zio­ne au­to­so­mi­ca re­ces­si­va (che in pra­ti­ca non è altro che una pez­za­tu­ra li­mi­ta­ta al dorso del sog­get­to – di dif­fi­ci­le ot­te­ni­men­to), “Agata” mu­ta­zio­ne au­to­so­mi­ca re­ces­si­va, “Pa­stel­lo Do­mi­nan­te” mu­ta­zio­ne do­mi­nan­te, “Lu­ti­no” mu­ta­zio­ne re­ces­si­va le­ga­ta al sesso.
E’ stata anche se­le­zio­na­ta, in­cre­di­bi­le a dirsi, la mu­ta­zio­ne del D. man­da­ri­no “Ar­ric­cia­to”, la quale è ra­ris­si­ma e pre­sen­ta a tutti gli ef­fet­ti delle ar­ric­cia­tu­re del piu­mag­gio, pro­prio come si può no­ta­re nei ca­na­ri­ni di forma e po­si­zio­ne ar­ric­cia­ti, ma cer­ta­men­te in ma­nie­ra ri­dot­ta. In Ita­lia è pra­ti­ca­men­te im­pos­si­bi­le ve­der­ne al­cu­ni esem­pla­ri.
Viene da ri­flet­te­re su quale tra le nuove mu­ta­zio­ni emer­gen­ti sarà mag­gior­men­te ap­prez­za­ta e se­le­zio­na­ta in un pros­si­mo fu­tu­ro.


Fe­de­ri­co Vi­nat­tie­ri, ap­pas­sio­na­to al­le­va­to­re di Ca­na­ri­ni e di Ma­sti­ni Na­po­le­ta­ni (http://​ornitologia.​dif​osso​mbro​ne.​it/), è stu­den­te in “Tec­ni­che di Al­le­va­men­to del cane di razza ed edu­ca­zio­ne ci­no­fi­la” alla Fa­col­ta’ di Me­di­ci­na Ve­te­ri­na­ria di Pisa. Cur­ri­cu­lum vitae >>>


 






Diamante Mandarino

Dia­man­te Man­da­ri­no
Ca­rat­te­ri­sti­che, com­por­ta­men­to, al­le­va­men­to, ri­pro­du­zio­ne, ali­men­ta­zio­ne, sa­lu­te
Mi­chel Bol­zin­ger – De Vec­chi Edi­zio­ni

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