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di Beatrice Lepri

La parola “mustang” viene dallo spagnolo mesteno, che significa “selvatico o senza padrone”. Questo termine descrive benissimo la caratteristica principale di tutti i cavalli selvaggi americani.  Questo cavallo ha origini spagnole, e deriva dagli Andalusi e dai Berberi portati oltre Oceano dai primi colonizzatori spagnoli. Alcuni cavalli fuggirono, e si moltiplicarono fino a formare enormi branchi. A volte venivano catturati dai nativi, e più tardi dai cow-boy. In Texas, California e Nuovo Messico erano conosciuti col nome di Mustang; più a nord erano spesso definiti Bronco e talvolta Cayuse.
Molti di quei primi Mustang erano begli esemplari con i caratteri dei loro antenati Berberi.
I pellerossa sceglievano i capi migliori per la caccia al bisonte; altri venivano catturati e domati dai cow-boy, dimostrando di avere uno spiccato ‘senso del bestiame’, (cow-sense) ossia una predisposizione a lavorare in mezzo alle mandrie di bovini.
I Mustang continuarono a riprodursi allo stato selvatico, ma la ininterrotta cattura degli esemplari migliori finì per impoverire i branchi.
Spingendosi verso l’Ovest, i coloni portavano con sé i loro cavalli da carrozza, da tiro e da sella. Spesso venivano incrociati con cavalli più alti e massicci. Il più riuscito prodotto di questi incroci fu il primo Quarter Horse, ottenuto accoppiando dei Purosangue importati con i veloci cavalli Chickasaw del Sud-Est. Questi Quarter Horse, che avevano dunque antenati e qualità comuni al Mustang, furono accoppiati ai cavalli selvaggi dell’Ovest, e contribuirono ad accrescerne la taglia e la consistenza senza affievolirne quel ‘senso del bestiame’ che li faceva apprezzare come cavalli da mandria.
Anche la maggior parte delle razze americane odierne devono molto delle loro qualità di cavalli da mandria a quei loro antenati Mustang.
Anche se il vero Mustang è quasi scomparso in seguito agli incroci, sono stati istituiti diversi registri per conservare almeno quelli più vicini per sangue e aspetto ai progenitori Berberi.

Caratteristiche morfologiche
Il Mustang è un cavallo selvatico di robusta costituzione. Non è elegante o di aspetto raffinato, ma ha una storia avventurosa, strettamente intrecciata a quella degli Stati Uniti d’America. Di colore vario, comprese molte sfumature insolite, ha un’altezza che varia dai 137 ai 152 centimetri
Il treno anteriore non è imponente a causa del collo corto e dei lunghi stinchi, ma la linea del dorso è accettabile.
Ha stinco rotondo, il profilo diritto e convesso tipico del Berbero, la groppa obliqua e la coda ben attaccata. Il corpo è appiattito con il tronco corto e stretto.
I colori del mantello più comune è il sauro e il baio, ma ne esistono esemplari di tutti i colori: possono avere il mantello degli Appaloosa, con o tipici “fiocchi di neve”, possono essere pezzati come i Paint Horse, ma anche palomini e buckskins (il comune isabella), e anche morelli.

Mustang
Mustang

Cavalli Famosi
Miss Tang
Tang, la prima e più famosa Mustang della storia, è nata nel 1977 nel Nevada. Ad otto mesi è stata adottata da Ellen Nelson di Sunnyvale, nel Texas. Questa cavalla ha rappresentato il cavallo del mustang al BIG D CHARITY HORSE SHOW tenutosi nel Texas. In 1992, Tang apparve sulla rivista Car and Driver Magazine, che accostava il cavallo Mustang niente di meno che alla famosa automobile! Come rappresentante della sua razza, Tang ha anche partecipato a numerosi shows. Ha vinto il  DAC (Distinguished Achievement Certificate) in Western Pleasure, in English Pleasure and nel Trail. E’ stata l’unica Mustangs a vincere ben tre titoli in re discipline diverse.
A più di  20 anni, Tang continua ad apparire nei più famosi shows nazionali: è la “signora Mustangs” più famosa d’America!
Adesso il Kentucky Horse Park’s Education Department alleva nel parco nazionale del  Kentucky 24 Mustangs, tutti dal Wyoming, che sono stati adottati attraverso del Bureau of Land Management’s Adopt-A-Horse Program. Questa iniziativa è stata voluta sia dall’Horse Park del Kentucky, sia dal dipartimento di Polizia di Lexington.

Beatrice Lepri, laureata in Scienze delle Produzioni Animali all’Universita’ di Pisa, vanta quasi due lustri di esperienze maturate presso l’Associazione Italiana Quarter Horse. E’ anche allevatrice di cavalli. Curriculum vitae >>>

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