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di Paolo Pecchioli

I FICUS: GLI ALBERI DA SOGGIORNO
Nelle nostre abitazioni, negli androni dei palazzi, spesso sono presenti piante, genericamente chiamate piante d’appartamento, originarie di paesi esotici e tropicali. Esse appartengono a diversi generi, ma hanno delle caratteristiche comuni, oltre a quella relativa alla provenienza, perchè possiedono un fogliame molto ornamentale e soprattutto perchè trovano nell’ambiente domestico molte delle loro condizioni ideali di sopravvivenza: ad esempio, trovano una temperatura che non scende mai sotto i 15°C, oppure delle condizioni di luminosità che corrispondono a quelle di cui necessitano le piante. Fra le tante piante presenti, i Ficus, per la loro diffusione, per la facilità di coltivazione e soprattutto per la loro bellezza,  ricoprono un ruolo di primissimo piano.
Il genere Ficus annovera circa 800-1000 specie di piante, con portamento e dimensioni variabili: infatti troviamo sia piante di modeste dimensioni,  sia piante che, nei loro luoghi d’origine, diventano grandi alberi; oppure piante sempreverdi o a foglia caduca. Generalmente si tratta di piante delicate perchè provengono da paesi tropicali o subtropicali (India, Cina, sud-est asiatico). Una caratteristica comune a tutti i Ficus, anzi a tutte le specie appartenenti alla loro famiglia, le Moracee, è la presenza nei tessuti di canali laticiferi, contenenti un lattice (o latice) bianco, denso, appiccicoso, probabilmente prodotto a scopo antipredatorio. Questo liquido può essere irritante per gli occhi e la pelle. Nei paesi d’origine da questo lattice, fatto fuoriuscire   da piccole incisioni praticate sul tronco di alcune specie di Ficus, viene ricavata una gomma di buona qualità; quindi  queste piante sono importanti anche dal punto di vista economico-commerciale. Il Ficus elastica è uno degli alberi più utilizzati per la produzione della gomma; riveste un’importanza tale da essere spesso indicato con il nome comune di fico della gomma. Un altro impiego sicuramente più antico che accomuna alcune specie di Ficus è quello di albero sacro e per questo custode dei templi.
E’ interessante soffermarci sulle grandi dimensioni e sulle altezze considerevoli  che raggiungono alcuni Ficus nei loro habitat naturali, per comprendere bene l’imponenza e la maestosità di queste specie: il Ficus elastica ed il Ficus benjamina raggiungono tranquillamente i 30 metri d’altezza nei paesi d’origine; se queste specie sono messe a dimora e coltivate ad altre latitudini, in un ambiente con molte delle caratteristiche di quello originale, come la Sicilia, possono raggiungere i 20 metri, un’altezza inferiore ma sempre notevole. Negli appartamenti ovviamente non arrivano a quelle altezze, ma molti esemplari di Ficus raggiungono agevolmente i 2-2,5 metri d’altezza, oltre i quali si può procedere ad una cimatura di contenimento per ottenere piante più cespugliose. Si possono utilizzare le parti asportate alle piante per la moltiplicazione.
I Ficus più presenti negli ambienti domestici sono il Ficus benjamina, il Ficus elastica, il Ficus lyrata (sinonimo del Ficus pandurata) e, più raramente, il fico magnolioide (Ficus macrophylla). Descriverò brevemente la loro morfologia al solo scopo di fornire ai lettori i criteri per distinguerli l’uno dall’altro, accennando in maniera sintetica anche al loro sviluppo nel loro habitat naturale; tratterò successivamente la tecnica colturale e la loro moltiplicazione e affronterò come ultimo argomento i principali parassiti che attaccano questo genere.

I FICUS NEL LORO HABITAT NATURALE
Il Ficus benjamina è una pianta originaria del sud-est asiatico, presente dall’India alle Filippine. Ha un tronco diritto e snello, flessibile ed elegante, con una chioma molto densa. La corteccia è liscia e di colore chiaro e tende a scurirsi con l’età. I rami sono sottili e penduli; dai rami dei vecchi esemplari si sviluppano radici aeree colonnari che servono per distribuire il peso della chioma che si espande enormemente in orizzontale una volta raggiunta la maturità. Il Ficus benjamina è una specie sempreverde, le foglie sono ellittiche con apice acuminato, picciolate, non coriacee; la loro lunghezza è di circa 7-12 cm, il margine è intero. Il colore è verde brillante da giovane mentre la colorazione è più scura è quando le foglie sono adulte.

Il Ficus elastica è originario anch’esso dell’Asia tropicale. Presenta un tronco relativamente sottile, e tende molto a ramificarsi. Infatti nei luoghi d’origine si presenta con una chioma molto espansa orizzontalmente e sorretta da lunghe radici colonnari che si dipartono dai rami. Le giovani foglie sono avvolte in una guaina rossa, sono ovate e acuminate all’apice, lunghe anche 30 cm e sono dotate di un robusto picciolo. Le foglie del F. elastica hanno inoltre una consistenza coriacea: questo fattore, oltre alle dimensioni della foglia  e al colore della guaina, permette di distinguere con certezza il Ficus elastica dal Ficus benjamina. La colorazione delle foglie è verde scura e lucida superiormente, mentre inferiormente è di un verde più tenue. Nella pagina inferiore spicca la nervatura centrale, la quale è rossa e molto sporgente. Va ricordato che quella appena descritta non è la specie tipica ma è la varietà “Decora”, pianta ottenuta dopo molte ibridazioni. La specie tipica, ad esempio, si distingue dalla varietà “Decora” per la forma delle foglie, che sono marcatamente oblunghe e non ovali.

Ficus elastica var. decora
Chioma di Ficus elastica var. decora
Collezione storica Istituto Tecnico Agrario Firenze (Foto Paolo Pecchioli)

Il Ficus lyrata è originario dell’Africa tropicale occidentale ed ha anch’esso, come il F. elastica, foglie molto grandi , lucide e coriacee. Però le dimensioni delle foglie del F. lyrata possono essere molto superiori a quelle del F. elastica raggiungendo perfino una lunghezza di 60 cm ed una larghezza di 25 cm. Inoltre le foglie del F. lyrata si differenziano da quelle del F. elastica anche per la loro forma, che ricorda quella del violino: infatti l’estremità della foglia è molto più larga della sua base. I margini della foglia sono marcatamente ondulati; questo è un altro elemento di distinzione con il F. elastica. Nei luoghi d’origine, il F. lyrata è un albero imponente, la cui chioma raggiunge gli 8 metri di diametro. E’ una specie sempreverde.

Ficus lyrata
Ficus lyrata
Collezione storica Istituto Tecnico Agrario Firenze (Foto Paolo Pecchioli)

Il Fico magnolioide (Ficus macrophylla) è originario dell’Australia orientale ed è una pianta imponente e maestosa nel suo habitat naturale, che arriva ad una altezza di 40 metri. Differisce dai Ficus trattati precedentemente per molti aspetti. Anzitutto, il tronco nei vecchi esemplari è massiccio, voluminoso ed irregolare, dalla corteccia grigio-piombo. Le radici aeree sono imponenti, infatti esse scendono dai grossi rami e quando s’interrano formano dei colonnati molto spettacolari. La chioma è impressionante, perchè è una pianta che ramifica molto, e per questo deve essere sostenuta dalle radici aeree. L’elemento di distinzione più evidente è dato dalle foglie. Le foglie di questo albero ricordano quelle della Magnolia grandiflora (da cui il nome), dunque sono intere, hanno una forma ovato-ellittica e una lunghezza  di circa 25 cm. La similitudine con la Magnolia grandiflora non si limita alla forma delle foglie ma si estende anche alle caratteristiche delle superfici delle due pagine fogliari. Infatti nella pagina superiore sono verdi, lucide e prive di peluria, mentre in quella inferiore, oltre ad avere una colorazione verde più chiara, presentano squame color rosso ruggine. Inoltre non hanno l’apice acuminato com’è invece nel F. elastica e nel F.benjamina. Tutti gli elementi precedentemente descritti lo differenziano dal Ficus che gli è più simile ovvero dal Ficus elastica. Il Fico magnolioide ha in comune con il Ficus elastica e con il Ficus lyrata le foglie coriacee e lucide superiormente e l’essere una specie sempreverde, caratteristica comune quest’ultima anche al Ficus benjamina.
 
I FICUS IN ITALIA
Abbiamo detto che, alle nostre latitudini, soprattutto a causa della temperatura invernale presente nel nord e nel centro Italia, vediamo queste piante sempre confinate in appartamenti, serre o comunque in luoghi riparati, e che in alcune regioni del sud Italia, ove la temperatura è particolarmente mite per tutto l’inverno, queste piante possono far parte dei parchi e delle alberature stradali.  In altre parole per vedere un Ficus svilupparsi e crescere indisturbato all’aperto, proprio come quelli appena descritti, non dobbiamo recarci obbligatoriamente nel sud-est asiatico o in Africa. Nel sud Italia e precisamente a Palermo, nel parco di Villa Garibaldi, in piazza Marina, è presente un fico magnolioide da record, che raggiunge un’altezza di 30 metri, la circonferenza del tronco di 21 metri, il diametro della chioma è di 50 metri; date queste dimensioni possiamo affermare che questo Ficus è sicuramente tra i più grandi alberi d’Italia.
Dunque nelle regioni meridionali, i Ficus possono rimanere all’aperto senza problemi di temperatura; questo non è strano perchè, tra le moltissime specie e varietà di Ficus esistenti, va ricordato il Ficus sicomorus (sicomoro), originario della Siria, e sviluppato in tutto il Mediterraneo; inoltre esemplari di Ficus provenienti dal Sud-Est Asiatico hanno attecchito e si sono sviluppati in molte parti della Sicilia, dando origine ad esemplari spettacolari come quelli presenti nell’orto botanico di Palermo. Non basta, secondo alcuni linguisti la stessa etimologia del termine Sicilia deriverebbe dal greco Sycon, il cui significato è appunto “fico” ovviamente trasformato in Ficus dalla lingua latina. Inoltre dal termine Sycon è derivato anche il nome botanico dell’infruttescenza carnosa tipica di tutte le specie di Ficus: il siconio. Come si vede il legame tra i Ficus e il bacino del Mediterraneo è antico e questa presenza era ed è sicuramente favorita dalle condizioni climatiche dell’area.

ALTRE SPECIE DI FICUS
Il genere Ficus comprende un’enorme quantità di specie, molte delle quali non hanno avuto una grande diffusione commerciale e sono presenti soprattutto in alcuni orti botanici. I motivi di questa “assenza” o scarsa diffusione sono ricondicibili al fatto che alcuni di essi hanno un fogliame poco  ornamentale e proprio per questo non rientrano fra le specie commercializzabili, mentre altri sono maggiormente delicati e richiedono attenzioni che spesso il semplice appassionato non è in grado di fornire e questo limita la loro diffusione, o più banalmente perchè alcune varietà, se pur belle ed interessanti, non sono conosciute dal grande pubblico, il quale non le richiede. Meritano comunque di essere brevemente descritte soprattutto per offrire un panorama completo su questo genere e dunque per favorirne la conoscenza. 
– Il F. benghalensis trova il suo areale originario nel sud-est asiatico e nell’Africa tropicale. Può raggiungere i 30 metri d’altezza e possiede foglie coriacee con una forma ampiamente ovale o ellittica, la cui lunghezza va dai 13 ai 25 cm. Le foglie hanno una colorazione verde scuro con delle sfumature bronzee da  giovani, mentre da adulte è riscontrabile nitidamente sulla superficie fogliare il disegno di venature chiare. Nella pagina inferiore è rilevabile una peluria soffice e breve. Emette radici avventizie dai rami.
– Il F. buxifolia è una pianta originaria dello Zaire, dotata di un rapido accrescimento. Le foglie, lunghe fino a 6 cm, sono coriacee e cuneiformi, portate da rami sottili e penduli.
– Il F. cannonii è un arbusto che raggiunge i 3 metri d’altezza, ma è molto diverso da quelli che siamo abituati a vedere. Le foglie non sono coriacee ma membranose, lunghe fino a 25 cm. La forma è molto varia, da cordata a trilobata,  sempre con una nervatura centrale rossa. Le due pagine fogliari sono cromaticamente diverse, infatti quella superiore è di colore bruno-violetto, quella inferiore è rosso-vinata.
– Il F. diversifolia è  originario dell’India e della Malesia dove non raggiunge grandi dimensioni: lo potremmo definire un piccolo albero. I rami sono brevi, e portano foglie largamente obovate o tondeggianti, con apice arrotondato o appuntito. Le foglie hanno un colore verde scuro sulla pagina superiore, mentre la colorazione può essere da un verde più tenue al fulvo in quella inferiore. I frutti, di colore giallo o rosso, sono molto ornamentali .
– Il F. formosanum (Ficus dell’isola di Formosa) è una pianta a foglie rotonde e persistenti, ed ha bisogno di più luce rispetto ad altre varietà. E’ molto delicata.
– Il F. ispida (sin. F. oppositifolia), originario dell’Asia e dell’Australia tropicale, è un cespuglio o piccolo albero pubescente, ispido in tutte le sue parti. Le foglie, oblunghe e non coriacee, hanno il margine intero o dentellato. Essendo fittamente pelose nella pagina inferiore, risultano particolarmente ruvide al tatto.
– Il F. neriifolia si distingue per le foglie strette e lucide che ricordano quelle del salice piangente. Questa specie emette radici aeree facilmente, anche nei primi anni di vita.
– Il F. pumila, originario della Cina e del Giappone, è una pianta rampicante o strisciante, i cui rami sono dimorfi. Infatti i rami giovani sono sottili ed aderiscono al sostegno con radici avventizie. Hanno foglie molto piccole ovate ed appuntite, di colore verde scuro con delle nervature molto sporgenti sulla pagina inferiore. I rami adulti, che però alle nostre latitudini si formano raramente, sono eretti e legnosi e portano delle grandi foglie ovato-oblunghe, intere, coriacee e lucide. La caratteristica propria di questo albero è quella di comportarsi come un rampicante: infatti la pianta ha un fusto volubile cioè incapace di sostenersi da sola. Alle nostre latitudini viene coltivata facendola aderire a dei supporti, oppure lasciando ricadere i fusti se vogliamo impiegare il Ficus per i panieri appesi. In natura è una pianta epifita ovvero è una pianta che vive su di un’altra utilizzandola soltanto come sostegno.
– Il F. religiosa è l’albero sacro per eccellenza in India, piantato vicino ai templi, infatti è chiamato comunemente il fico delle pagode. E’ un albero originario della Thailandia e del Vietnam ed è un albero alto perchè riesce a raggiungere i 20 metri. I rami suoi sono angolosi, eretti e presentano numerose radici avventizie e fittonanti.  Le foglie, lungamente picciolate, sono cuoriformi, ovato-triangolari, ma si caratterizzano per aver una appendice lineare all’apice, ovvero possiedono  un’estremità molto acuta. La forma di queste foglie richiamano alla mente quella del pioppo nero.

Ficus religiosa
Ficus religiosa
Collezione storica Istituto Tecnico Agrario Firenze (Foto Paolo Pecchioli)

– Il F. retusa ha un areale di diffusione molto esteso che comprende tutta l’Asia tropicale, dalla Malesia alle Filippine fino ad arrivare alle Hawaii. E’ un grande albero dal portamento eretto che assomiglia molto al F. benjamina. Le foglie persistenti e coriacee sono lunghe 5-10 cm ed hanno un bel colore verde brillante. Le foglie del Ficus retusa,  brevemente picciolate, possono assumere una forma largamente o strettamente ellittica fino ad essere obovate. E’ una pianta molto vigorosa.
– Il F. rubiginosa è un arbusto tortuoso e molto ramificato anche da giovane, di origine australiana. Presenta radici aeree fittonanti che poi serpeggiano al suolo e germogliano formando delle fitte boscaglie. Le foglie sono coriacee, intere, oblunghe e cordate alla base, lunghe 8-10 cm. Le foglie possiedono una colorazione verde scuro mentre nella pagina inferiore esse sono pubescenti da giovani e poi glabre, eccetto le nervature. Questa pelosità densa e sottile che è presente allo stadio giovanile della pianta, è di colore fulvo o rossiccio (da questa caratteristica deriva il nome della specie) e ricorda la pagina inferiore della Magnolia grandiflora. Ne esiste anche una varietà a foglie variegate.
– Il F. sicomorus è una pianta originaria della Siria, dell’Egitto e del Sudan. E’ un albero molto longevo e che raggiunge grandi dimensioni. Le foglie sono simmetriche a forma variabile: da largamente ovata a ellittiche a quasi circolari, con superficie rugosa. La lunghezza è di circa 8-10 cm, di colore verde-bluastro da giovani, verde oliva scuro da adulte.
– Il F. triangolaris è originario dell’Africa tropicale. E’ un piccolo albero sempreverde con foglie triangolari, di colore verde scuro, spesse e carnose, lunghe 5 cm con margine arrotondato. Ne esiste anche una varietà dal fogliame variegato, le cui foglie hanno un largo margine color crema, variegato dal verde scuro al grigio chiaro.

Riferimenti bibliografici
– AA.VV. “IL GRANDE LIBRO DEI FIORI E DELLE PIANTE” Selezione dal Reader’s Digest – Milano 1978
– A. Laghi, G.P. Gnone “LE COLTURE PROTETTE – Sistemi e metodi di coltivazione” CISIA 1975
– E. Susini “I MIEI FIORI E IL MIO GIARDINO” Edagricole 1987
– Luciano Giugnolini – Maria Teresa Temistocchi – Paolo Ricci Barbini – Maria Pizzirani
“GUIDA ALLE PIANTE DELL’ISTITUTO TECNICO AGRARIO”  A.S.1992-93
– A. Acampora “FICUS TROPICALI: LE SPECIE DA INTERNO PER ECCELLENZA”
Tratto da “BonsaItalia – arte e natura” n°37 Gennaio-Febbraio 2004
– E. Banfi, F. Consolino “ALBERI” Istituto Geografico De Agostini
– The Royal Horticultural Society “IL GIARDINAGGIO dizionario delle piante ornamentali” UTET-GARZANTI

Paolo Pecchioli, Agrotecnico, è in possesso del diploma di qualifica di orto-floricoltore. Attualmente ricopre la mansione di Assistente tecnico presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.

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