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De­but­ta in mo­da­li­tà “loc­k­do­wn” la 1^ ses­sio­ne della Se­le­zio­ne Rosé by Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les. L’I­ta­lia se­con­da al mondo con 64 me­da­glie con­qui­sta­te.

Vini rosati
Vini ro­sa­ti

A dirlo un’in­da­gi­ne del­l’u­ni­co con­cor­so iti­ne­ran­te al mondo, se­con­do cui l’80% dei con­su­mi di ro­sa­ti è le­ga­to ai ter­ri­to­ri di pro­du­zio­ne e ad una scel­ta di tipo “emo­zio­na­le”. Vin­co­no l’e­ti­chet­ta e il brand sul vi­ti­gno.

E per sco­pri­re l’ab­bi­na­men­to più in voga a ta­vo­la, CMB dà ap­pun­ta­men­to a L’A­qui­la dal 4 al 6 giu­gno 2021

Roma, 15 Marzo 2021 – Ar­ri­va dai ban­chi d’as­sag­gio della prima edi­zio­ne della Se­le­zio­ne Rosé del Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les, de­di­ca­ta ai pink wine di tutto il mondo, la fo­to­gra­fia ag­gior­na­ta dei con­su­mi di vini ro­sa­ti per il 2021.

Se­con­do un son­dag­gio rea­liz­za­to pres­so i giu­di­ci de­gu­sta­to­ri e gli opi­nion lea­der, chia­ma­ti a giu­di­ca­re oltre 1.000 pink label in gara da 27 paesi nel corso di una quat­tro gior­ni che si è svol­ta a Bru­xel­les ec­ce­zio­nal­men­te in mo­da­li­tà “loc­k­do­wn” dal­l’1 al 5 marzo scor­si, in­fat­ti, l’80% degli at­tua­li con­su­mi di que­sta ti­po­lo­gia sono spin­ti so­prat­tut­to dalla fama del brand e del­l’e­ti­chet­ta, a pre­scin­de­re dal vi­ti­gno. A vin­ce­re tra i con­su­ma­to­ri è so­prat­tut­to la ri­co­no­sci­bi­li­tà del ter­ri­to­rio di pro­du­zio­ne a di­mo­stra­zio­ne di una scel­ta “emo­zio­na­le” che esula dalla co­no­scen­za tec­ni­ca del vino in sé e che si basa es­sen­zial­men­te sul­l’i­dea di moda, sulle sen­sa­zio­ni gu­sto-ol­fat­ti­ve e su un ap­proc­cio edo­ni­sti­co.

“Su­pe­ra­to il con­cet­to di vino pu­ra­men­te al fem­mi­ni­le – ha spie­ga­to Tho­mas Co­ste­no­ble, di­ret­to­re del Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les – le pink label sono ormai un vero e pro­prio fe­no­me­no in asce­sa a pre­scin­de­re dal­l’e­tà e dal ge­ne­re dei con­su­ma­to­ri, che oggi sem­pre più spes­so op­ta­no per una bot­ti­glia di rosè sia nel caso di un even­to par­ti­co­la­re sia se sono sem­pli­ce­men­te a cac­cia di relax e mo­men­ti di con­vi­via­li­tà. Da ciò emer­ge che si trat­ta di una scel­ta prin­ci­pal­men­te fun­zio­na­le allo scopo del con­su­mo, in testa la ri­cer­ca del pia­ce­re e della so­cia­li­tà, e so­prat­tut­to det­ta­ta dai gusti per­so­na­li che spes­so non coin­ci­do­no con una co­no­scen­za og­get­ti­va del vino o del vi­ti­gno. Anzi quasi sem­pre si pre­fe­ri­sco­no le eti­chet­te del pro­prio ter­ri­to­rio di ap­par­te­nen­za, in quan­to go­do­no sem­pli­ce­men­te di fama e co­no­scen­za di pros­si­mi­tà. In altre pa­ro­le, ciò che evi­den­zia la no­stra in­da­gi­ne in­ter­na è che per otto con­su­ma­to­ri su dieci i vini ro­sa­ti sono amati in quan­to tali, sono visti come un mezzo per il sod­di­sfa­ci­men­to dei pro­pri sensi, sim­bo­leg­gia­no uno stato emo­ti­vo del mo­men­to, sono for­te­men­te ca­rat­te­riz­za­ti da un con­no­ta­to fa­shion e il loro con­su­mo è trai­na­to es­sen­zial­men­te dai brand fa­mo­si”.

Un iden­ti­kit, quel­lo dei ro­sa­ti trac­cia­to dal­l’u­ni­co con­cor­so iti­ne­ran­te al mondo, che non tra­scu­ra di certo il fat­to­re ver­sa­ti­li­tà, oggi sem­pre più og­get­to di rin­no­va­ta e cre­scen­te at­ten­zio­ne da parte dei con­su­ma­to­ri ma anche dei gran­di chef. Non a caso gli or­ga­niz­za­to­ri del Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les danno ap­pun­ta­men­to a L’A­qui­la dal 4 al 6 giu­gno per una tre gior­ni – ri­ser­va­ta agli ad­det­ti ai la­vo­ri – che pun­te­rà i ri­flet­to­ri pro­prio sul food­pa­ring e dun­que sugli ab­bi­na­men­ti vino ro­sa­to-ci­bo più in voga del mo­men­to. Si trat­ta di un even­to for­te­men­te vo­lu­to dalla Re­gio­ne Abruz­zo, ter­ri­to­rio tra i più vo­ca­ti alla pro­du­zio­ne di vini ro­sa­ti, nella per­so­na del vice pre­si­den­te Ema­nue­le Im­pru­den­te. Il passo in­die­tro fatto dalla Re­gio­ne Abruz­zo, per mo­ti­vi di si­cu­rez­za le­ga­ti alla pan­de­mia, nel­l’o­spi­ta­re la ses­sio­ne del Con­cor­so svol­ta­si poi a Bru­xel­les, trova una ma­gni­fi­ca se­con­da oc­ca­sio­ne nel­l’ap­pun­ta­men­to di giu­gno pros­si­mo.

“Si trat­ta di una sorta di con­cor­so nel con­cor­so – spie­ga Bau­douin Ha­vaux, pre­si­den­te del Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les – che coin­vol­ge­rà tutti i vini ro­sa­ti ita­lia­ni e degli altri Paesi par­te­ci­pan­ti che hanno con­qui­sta­to le Gran Me­da­glie d’Oro e quel­le d’Oro, quin­di i mas­si­mi ri­co­no­sci­men­ti pre­vi­sti dalle no­stre com­pe­ti­zio­ni. Sa­ran­no loro i pro­ta­go­ni­sti di ses­sio­ni di de­gu­sta­zio­ni gui­da­ti in forma to­tal­men­te ano­ni­ma da giu­di­ci esper­ti che va­lu­te­ran­no i vini in gara non dal punto di vista or­ga­no­let­ti­co tra­di­zio­na­le, ma sulla base del loro po­ten­zia­le ab­bi­na­men­to mi­glio­re con delle spe­ci­fi­che ca­te­go­ria di piat­ti, che vanno dai cro­sta­cei agli ar­ro­sti, pas­san­do per i primi piat­ti e il dolce. Gli ab­bi­na­men­ti più vo­ta­ti sa­ran­no ela­bo­ra­ti da uno chef stel­la­to di fama in­ter­na­zio­na­le e chia­ra­men­te il vino vin­ci­to­re sarà de­cre­ta­to pro­prio sulla base del più riu­sci­to ab­bi­na­men­to sen­so­ria­le con il piat­to. Il tutto sem­pre nel ri­spet­to delle più ri­go­ro­se mi­su­re an­ti­co­vid per ga­ran­ti­re gran­de pro­fes­sio­na­li­tà e si­cu­rez­za sa­ni­ta­ria”.

Nel­l’at­te­sa dun­que di ce­le­bra­re la gran­de ver­sa­ti­li­tà dei top pink wine del Bel Paese, sono stati in­tan­to resi noti i ri­sul­ta­ti della prima edi­zio­ne della Se­le­zio­ne Rosé del Con­cours Mon­dial de Bru­xel­les che ha in­co­ro­na­to l’I­ta­lia se­con­da al mondo per nu­me­ro di me­da­glie con­qui­sta­te (com­ples­si­va­men­te 64) die­tro la Fran­cia (135 me­da­glie ot­te­nu­te) e da­van­ti la Spa­gna (42). Sono stati 225, in to­ta­le, i vini tri­co­lo­re in gara su oltre 1.000 eti­chet­te par­te­ci­pan­ti (tra rosé tran­quil­li, spu­man­ti, friz­zan­ti e li­quo­ro­si) ar­ri­va­te da 27 Paesi e va­lu­ta­te nel pieno ri­spet­to delle re­go­le sa­ni­ta­rie da una giu­ria se­le­zio­na­ta com­po­sta da 40 de­gu­sta­to­ri belgi tra som­me­lier, gior­na­li­sti, opi­nion lea­der e Ma­ster of Wine.
Tra le re­gio­ni del Bel Paese che hanno ot­te­nu­to mag­gio­ri ri­co­no­sci­men­ti gui­dan­do la ‘ca­ri­ca’ dei ro­sa­ti tri­co­lo­re, bril­la­no il Ve­ne­to (20 me­da­glie), l’A­bruz­zo (16), la Pu­glia (9) e il Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia (6). Ma nel no­ve­ro dei cam­pio­ni – che hanno per­mes­so al­l’I­ta­lia di por­ta­re a casa com­ples­si­va­men­te 2 Gran Me­da­glie d’Oro, 20 Me­da­glie d’Oro, 42 Me­da­glie d’Ar­gen­to e 1 Tro­feo “Ri­ve­la­zio­ne” (Ter­zi­ni Ro­sa­to Ce­ra­suo­lo d’A­bruz­zo DOC della can­ti­na Ter­zi­ni, Abruz­zo, elet­to Ri­ve­la­zio­ne Vino Ita­lia­no 2021) – rien­tra­no anche eti­chet­te pro­ve­nien­ti da To­sca­na, Si­ci­lia, Sar­de­gna, Lom­bar­dia, Pie­mon­te, Li­gu­ria, Emi­lia Ro­ma­gna, Cam­pa­nia e Ba­si­li­ca­ta. Re­gio­ni punte di dia­man­te del drink pink che hanno san­ci­to a li­vel­lo mon­dia­le il ruolo da pro­ta­go­ni­sta dello Sti­va­le, quar­to al mondo per pro­du­zio­ne (circa 2,5 mi­lio­ni di et­to­li­tri al­l’an­no), dopo Fran­cia, Stati Uniti e Spa­gna.
Tutti i ri­sul­ta­ti sono con­sul­ta­bi­li sul sito www.​con​cour​smon​dial.​com

Vini rosati
Vini ro­sa­ti
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