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di Do­na­to Fer­ruc­ci

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Il si­ste­ma di con­trol­lo e cer­ti­fi­ca­zio­ne dei pro­dot­ti bio­lo­g­i­ci si av­va­le ora di un ul­te­rio­re atto nor­ma­ti­vo, il De­cre­to Le­gi­sla­ti­vo n. 20 del 23-02-2018 (GU Serie ge­ne­ra­le – n. 67 del 21-03-2018, di se­gui­to D.L.): “Di­spo­si­zio­ni di ar­mo­niz­za­zio­ne e ra­zio­na­liz­za­zio­ne della nor­ma­ti­va sui con­trol­li in ma­te­ria di pro­du­zio­ne agri­co­la e agroa­li­men­ta­re bio­lo­g­i­ca”.
Di­spo­si­zio­ne le­gi­sla­ti­va at­te­sa e ne­ces­sa­ria per un set­to­re ca­rat­te­riz­za­to da un con­te­sto giu­ri­di­co, tec­ni­co e co­mu­ni­ca­ti­vo sem­pre più so­fi­sti­ca­to e og­get­to di at­ten­zio­ne da parte del mer­ca­to.
Il pre­sen­te con­tri­bu­to ana­liz­za la parte ge­ne­ra­le del D.L. e l’im­pat­to sugli ope­ra­to­ri. Sa­ran­no og­get­to di ul­te­rio­ri ap­pro­fon­di­men­ti gli aspet­ti ine­ren­ti gli Or­ga­ni­smi di Con­trol­lo ed il per­so­na­le ispet­ti­vo.

Aspet­ti ge­ne­ra­li

La norma pe­ri­me­tra di­ver­se aree che ne­ces­si­ta­va­no di di­spo­si­zio­ni spe­ci­fi­che, e gli in­ter­ven­ti ap­pa­io­no, a se­con­da delle let­tu­re e dei punti di vista, a volte op­por­tu­ni e di giu­sta in­ci­si­vi­tà, in altri casi ec­ces­si­vi e poco chia­ri. E’ at­tual­men­te in atto una vi­va­ce dia­let­ti­ca tra ope­ra­to­ri, Or­ga­ni­smi di Con­trol­lo e Au­to­ri­tà pub­bli­ca, fi­na­liz­za­ta a chia­ri­re que­gli aspet­ti che danno luogo ai mag­gio­ri gradi di in­cer­tez­za. Nei pros­si­mi mesi si avran­no quin­di ul­te­rio­ri chia­ri­men­ti e in­ter­pre­ta­zio­ni dei vari aspet­ti con­si­de­ra­ti.

Il campo di ap­pli­ca­zio­ne

Il de­cre­to le­gi­sla­ti­vo con­tie­ne:

  • i prin­ci­pi,
  • le di­spo­si­zio­ni per (a) l’ar­mo­niz­za­zio­ne, (b) la ra­zio­na­liz­za­zio­ne, (c) la re­go­la­zio­ne, del si­ste­ma dei con­trol­li e di cer­ti­fi­ca­zio­ne delle at­ti­vi­tà ine­ren­ti i pro­dot­ti ot­te­nu­ti se­con­do il me­to­do di agri­col­tu­ra bio­lo­g­i­ca e,
  • la re­la­ti­va di­sci­pli­na san­zio­na­to­ria.

Inol­tre, il D.L. co­sti­tui­sce testo unico in ma­te­ria di con­trol­li in tale set­to­re ed abro­ga la pre­ce­den­te norma, lo sto­ri­co De­cre­to le­gi­sla­ti­vo n. 220 del 17/03/1995 (art. 15).

Oc­cor­re però fare al­cu­ne pre­mes­se che na­sco­no da una prima let­tu­ra del D.L. Il pro­fi­lo che si con­fi­gu­ra ap­pa­re di si­ste­ma (prin­ci­pi) e for­ni­sce gli stru­men­ti (di­spo­si­zio­ni) per il con­se­gui­men­to degli obiet­ti­vi pre­fis­sa­ti (ar­mo­niz­za­zio­ne, ra­zio­na­liz­za­zio­ne e re­go­la­zio­ne). Sep­pur con un in­qua­dra­men­to si­ste­ma­ti­co im­por­tan­te, non ap­pa­io­no con al­tret­tan­ta in­ci­si­vi­tà ed espli­ci­ta chia­rez­za i prin­ci­pi della norma, in par­ti­co­la­re per quan­to at­tie­ne il cri­te­rio di pro­por­zio­na­li­tà. Negli obiet­ti­vi si la­men­ta in­ve­ce la ca­ren­za per quan­to at­tie­ne la tu­te­la del bene rap­pre­sen­ta­to dal­l’in­te­res­se del con­su­ma­to­re ma so­prat­tut­to il per­se­gui­re un mag­gio­re di fi­du­cia di que­sti verso il si­ste­ma. Altro aspet­to che si evi­den­zia è che la norma pone una forte at­ten­zio­ne alla con­for­mi­tà dei pro­dot­ti, de­fi­ni­ta con il ter­mi­ne “qua­li­fi­ca­zio­ne bio­lo­g­i­ca” men­tre ge­sti­sce la con­for­mi­tà del pro­ces­so solo at­tra­ver­so la clas­si­fi­ca­zio­ne delle san­zio­ni (in­fra­zio­ne, ir­re­go­la­ri­tà e inos­ser­van­za).

Siamo quin­di di fron­te ad una norma di na­tu­ra “stru­men­ta­le”, in quan­to ri­sul­ta pre­pon­de­ran­te ed im­me­dia­ta l’at­ten­zio­ne posta agli stru­men­ti, rap­pre­sen­ta­ti da “ob­bli­ghi” e “san­zio­ni”.

Au­to­ri­tà e com­pe­ten­ze

Il Mi­ni­ste­ro delle po­li­ti­che agri­co­le ali­men­ta­ri e fo­re­sta­li è iden­ti­fi­ca­to come l’au­to­ri­tà (art. 3):

  • com­pe­ten­te per l’or­ga­niz­za­zio­ne dei con­trol­li uf­fi­cia­li nel set­to­re della pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca;
  • che de­le­ga i com­pi­ti di con­trol­lo ad uno o più Or­ga­ni­smi di Con­trol­lo (OdC nel se­gui­to);
  • re­spon­sa­bi­le del­l’au­to­riz­za­zio­ne degli OdC ad ope­ra­re nel set­to­re.

In­sie­me alle re­gio­ni e le Pro­vin­ce au­to­no­me è inol­tre re­spon­sa­bi­le della vi­gi­lan­za sugli OdC, que­sta fun­zio­ne, in­sie­me a quel­la di au­to­riz­za­zio­ne è eser­ci­ta­ta me­dian­te l’I­spet­to­ra­to cen­tra­le della tu­te­la della qua­li­tà e re­pres­sio­ne frodi dei pro­dot­ti agroa­li­men­ta­ri (ICQRF).

La vi­gi­lan­za sugli or­ga­ni­smi di con­trol­lo è fi­na­liz­za­ta alla ve­ri­fi­ca:

  • del man­te­ni­men­to dei re­qui­si­ti degli OdC;
  • del­l’ef­fi­ca­cia e del­l’ef­fi­cien­za delle pro­ce­du­re di con­trol­lo;
  • del­l’im­par­zia­li­tà e del com­por­ta­men­to non di­scri­mi­na­to­rio per l’ac­ces­so degli ope­ra­to­ri nel si­ste­ma;
  • della cor­ret­ta ap­pli­ca­zio­ne delle di­spo­si­zio­ni im­par­ti­te al mo­men­to del­l’au­to­riz­za­zio­ne.

Gli OdC sono iden­ti­fi­ca­ti come enti ac­cre­di­ta­ti alla norma UNI CEI EN 17065/2012, au­to­riz­za­ti dal Mi­ni­ste­ro, e con spe­ci­fi­ci re­qui­si­ti (art. 4), in ter­mi­ni di:

  • Ido­nei­tà mo­ra­le, im­par­zia­li­tà, ed as­sen­za di con­flit­to di in­te­res­se dei pro­pri rap­pre­sen­tan­ti, degli am­mi­ni­stra­to­ri e del per­so­na­le ad­det­to al­l’at­ti­vi­tà di con­trol­lo e cer­ti­fi­ca­zio­ne (Al­le­ga­to 2 al D.L.);
  • Ade­gua­tez­za strut­tu­re e ri­sor­se umane;
  • Com­pe­ten­za ed espe­rien­za delle ri­sor­se umane (Al­le­ga­to 2 al D.L.);
  • As­sen­za di par­te­ci­pa­zio­ni qua­li­fi­ca­te di ope­ra­to­ri.

Le at­ti­vi­tà di con­trol­lo degli OdC pre­ve­do­no:

  1. l’e­se­cu­zio­ne di ispe­zio­ni al fine di ac­cer­ta­re even­tua­li ina­dem­pien­ze ri­guar­dan­ti la qua­li­fi­ca­zio­ne bio­lo­g­i­ca dei pro­dot­ti;
  2. l’a­do­zio­ne, a tu­te­la degli in­te­res­si dei con­su­ma­to­ri (unico punto della norma che la­scia spa­zio al­l’o­biet­ti­vo), delle cor­ri­spon­den­ti mi­su­re;
  3. il ri­la­scio di cer­ti­fi­ca­zio­ni a se­gui­to di ispe­zio­ni con esito fa­vo­re­vo­le.

Le tre fasi iden­ti­fi­ca­te rap­pre­sen­ta­no il ful­cro del­l’at­ti­vi­tà ope­ra­ti­va degli OdC e ne pe­ri­me­tra­no il man­da­to. Inol­tre, il per­so­na­le coin­vol­to nello svol­gi­men­to del­l’at­ti­vi­tà di con­trol­lo, è de­fi­ni­to come in­ca­ri­ca­to di pub­bli­co ser­vi­zio, ai sensi del­l’ar­ti­co­lo 358 del co­di­ce pe­na­le.

Le ina­dem­pien­ze, in­te­se come scar­to o grado di scol­la­men­to tra la norma ed il com­por­ta­men­to, che gli ope­ra­to­ri pos­so­no com­met­te­re, sono clas­si­fi­ca­te in base alla gra­vi­tà in:

  • In­fra­zio­ni, ina­dem­pien­ze di ca­rat­te­re so­stan­zia­le che com­pro­met­to­no la con­for­mi­tà del pro­ces­so;
  • Ir­re­go­la­ri­tà, ina­dem­pien­ze che com­pro­met­to­no la qua­li­fi­ca­zio­ne del pro­dot­to ma non la con­for­mi­tà del pro­ces­so;
  • Inos­ser­van­ze, ina­dem­pien­ze di lieve en­ti­tà, prive di ef­fet­ti pro­lun­ga­ti nel tempo, tali da non com­pro­met­te­re la con­for­mi­tà del pro­ces­so.

Ob­bli­ghi degli ope­ra­to­ri (art. 9)

Gli ope­ra­to­ri, sono te­nu­ti, prima di im­met­te­re pro­dot­ti sul mer­ca­to come bio­lo­g­i­ci o in con­ver­sio­ne al bio­lo­g­i­co, a no­ti­fi­ca­re l’i­ni­zio della loro at­ti­vi­tà e as­sog­get­ta­re la loro im­pre­sa al si­ste­ma di con­trol­lo. Que­sti, sono poi te­nu­ti, al fine di ac­qui­si­re e man­te­ne­re lo sta­tus di cer­ti­fi­ca­zio­ne, a:

  1. a) re­di­ge­re ed ag­gior­na­re un do­cu­men­to con­te­nen­te la de­scri­zio­ne com­ple­ta del­l’at­ti­vi­tà, del sito e del­l’u­ni­tà pro­dut­ti­va;
  2. b) re­di­ge­re ed ag­gior­na­re il do­cu­men­to con­te­nen­te le mi­su­re per ga­ran­ti­re, a li­vel­lo di unità, di sito e di at­ti­vi­tà, il ri­spet­to delle norme di pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca e pre­ve­ni­re i ri­schi di con­ta­mi­na­zio­ne;
  3. c) ese­gui­re le mi­su­re adot­ta­te dal­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo, anche se suc­ces­si­ve al re­ces­so o al­l’e­sclu­sio­ne del­l’o­pe­ra­to­re per fatti an­te­ce­den­ti l’e­sclu­sio­ne o il re­ces­so me­de­si­mi;
  4. d) in caso di sop­pres­sio­ne delle in­di­ca­zio­ni, in­for­ma­re, per iscrit­to, gli ac­qui­ren­ti del pro­dot­to circa l’av­ve­nu­ta sop­pres­sio­ne delle in­di­ca­zio­ni dalle pro­du­zio­ni;
  5. e) non pre­sen­ta­re, in caso di esclu­sio­ne, nuova do­man­da di no­ti­fi­ca prima che siano tra­scor­si due anni dalla data della mi­su­ra di esclu­sio­ne, fatta salva l’e­sclu­sio­ne di mo­ro­si­tà;
  6. f) an­no­ta­re tutte le ope­ra­zio­ni ri­guar­dan­ti la pro­du­zio­ne e la com­mer­cia­liz­za­zio­ne dei pro­dot­ti bio­lo­g­i­ci, o in con­ver­sio­ne, su ap­po­si­ti re­gi­stri, o, in al­ter­na­ti­va, su re­gi­stri ob­bli­ga­to­ri già uti­liz­za­ti in adem­pi­men­to di altre di­spo­si­zio­ni nor­ma­ti­ve, pur­ché con­te­nen­ti le in­for­ma­zio­ni pre­vi­ste dalla nor­ma­ti­va co­mu­ni­ta­ria e na­zio­na­le per il set­to­re bio­lo­g­i­co;
  7. g) adot­ta­re un si­ste­ma, che con­sen­ta la trac­cia­bi­li­tà e rin­trac­cia­bi­li­tà dei pro­dot­ti bio­lo­g­i­ci in tutte le fasi di pro­du­zio­ne, pre­pa­ra­zio­ne e di­stri­bu­zio­ne, ai sensi del­l’ar­ti­co­lo 18 del re­go­la­men­to (CE) n. 178/2002;
  8. h) co­mu­ni­ca­re pre­ven­ti­va­men­te al­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo la ti­po­lo­gia di con­ta­bi­li­tà e trac­cia­bi­li­tà uti­liz­za­ta;
  9. i) met­te­re a di­spo­si­zio­ne i re­gi­stri di cui alla let­te­ra f) al­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo ed alle au­to­ri­tà di cui al­l’ar­ti­co­lo 3;
  10. l) co­mu­ni­ca­re pe­rio­di­ca­men­te al­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo la na­tu­ra e la quan­ti­tà di pro­dot­to bio­lo­g­i­co, o in con­ver­sio­ne, im­mes­so sul mer­ca­to;
  11. m) co­mu­ni­ca­re tem­pe­sti­va­men­te al­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo i re­cla­mi ri­ce­vu­ti dai clien­ti;
  12. n) co­mu­ni­ca­re tem­pe­sti­va­men­te al­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo l’e­si­to dei con­trol­li svol­ti dalle au­to­ri­tà com­pe­ten­ti, in caso di con­te­sta­zio­ni di non con­for­mi­tà.

I punti a) e b) sono for­ma­liz­za­ti in un ela­bo­ra­to tec­ni­co re­dat­to ai sensi del­l’ar­ti­co­lo 63 del re­go­la­men­to (CE) n. 889/2008 (il c.d. piano di ge­stio­ne dei pro­dot­ti bio­lo­g­i­ci o re­la­zio­ne tec­ni­ca).

L’ac­cer­ta­men­to di ina­dem­pien­ze com­por­ta per gli ope­ra­to­ri, nei di­ver­si casi, le con­se­guen­ze come di se­gui­to ri­por­ta­te:

  • In­fra­zio­ne, pre­ve­de l’ap­pli­ca­zio­ne, da parte del­l’o­dc, della so­spen­sio­ne della cer­ti­fi­ca­zio­ne per una o più at­ti­vi­tà ov­ve­ro dell’esclu­sio­ne del­l’o­pe­ra­to­re dal si­ste­ma di con­trol­lo. La so­spen­sio­ne con­si­ste nel di­vie­to per l’o­pe­ra­to­re di com­mer­cia­liz­za­re i pro­dot­ti con in­di­ca­zio­ni ri­fe­ri­te al me­to­do di pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca. L’e­sclu­sio­ne con­si­ste nel ri­ti­ro della cer­ti­fi­ca­zio­ne e nella can­cel­la­zio­ne dal­l’e­len­co degli ope­ra­to­ri bio­lo­g­i­ci.
  • Ir­re­go­la­ri­tà, pre­ve­de l’ap­pli­ca­zio­ne, da parte del­l’o­dc, pre­via dif­fi­da in caso di ir­re­go­la­ri­tà sa­na­bi­li, della sop­pres­sio­ne delle in­di­ca­zio­ni bio­lo­g­i­che, in pro­por­zio­ne al­l’im­por­tan­za del re­qui­si­to vio­la­to e alla na­tu­ra e alle cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri delle at­ti­vi­tà ir­re­go­la­ri. La sop­pres­sio­ne com­por­ta il di­vie­to per l’o­pe­ra­to­re di ri­por­ta­re le in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve al me­to­do di pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca, nel­l’e­ti­chet­ta­tu­ra e nella pub­bli­ci­tà del­l’in­te­ra par­ti­ta o del­l’in­te­ro ciclo di pro­du­zio­ne in cui è stata ri­scon­tra­ta l’ir­re­go­la­ri­tà.
  • Inos­ser­van­za, pre­ve­de l’ap­pli­ca­zio­ne, da parte del­l’o­dc, di una dif­fi­da scrit­ta, con­te­nen­te l’in­vi­to a cor­reg­ge­re l’i­nos­ser­van­za in tempi de­fi­ni­ti e a pre­di­spor­re le op­por­tu­ne azio­ni cor­ret­ti­ve af­fin­ché l’e­ven­to non si ri­pe­ta. Nel caso di man­ca­ta ot­tem­pe­ran­za alla dif­fi­da, l’odc rei­te­ra una dif­fi­da de­fi­ni­ti­va scrit­ta, as­se­gnan­do un ter­mi­ne per l’a­dem­pi­men­to, con l’av­ver­ten­za che, in caso di omes­so ade­gua­men­to, è ap­pli­ca­ta la sop­pres­sio­ne delle in­di­ca­zio­ni bio­lo­g­i­che.

San­zio­ni per gli ope­ra­to­ri (artt. 10 e 11)

La norma con­fi­gu­ra due ti­po­lo­gie di san­zio­ni:

  • re­la­ti­ve alla de­si­gna­zio­ne, alla pre­sen­ta­zio­ne e al­l’u­so com­mer­cia­le, cor­re­la­te quin­di alle re­go­le di co­mu­ni­ca­zio­ne del segno e delle men­zio­ni (art. 10);
  • re­la­ti­ve al me­to­do di pro­du­zio­ne, cor­re­la­te quin­di alle ina­dem­pien­ze di ine­ren­ti la ge­stio­ne del si­ste­ma (art. 11).

San­zio­ni re­la­ti­ve al mo­del­lo co­mu­ni­ca­ti­vo

Fatte salve le con­dot­te frau­do­len­te, per gli ope­ra­to­ri che non ri­spet­ta­no le mo­da­li­tà di uti­liz­zo del­l’in­di­ca­zio­ne o del logo, sono pre­vi­ste le san­zio­ni (di na­tu­ra amm­ni­stra­ti­va pe­cu­nia­ria) di se­gui­to ri­por­ta­te.

San­zio­ne da 7.000 euro a 18.000 euro:

chiun­que uti­liz­za sulla con­fe­zio­ne o sul­l’im­bal­lag­gio, nei mar­chi com­mer­cia­li, nel­l’in­for­ma­zio­ne ai con­su­ma­to­ri anche tra­mi­te in­ter­net o sui do­cu­men­ti di ac­com­pa­gna­men­to, in­di­ca­zio­ni, ter­mi­ni o sim­bo­li che pos­so­no in­dur­re in er­ro­re il con­su­ma­to­re sulla con­for­mi­tà del pro­dot­to o dei suoi in­gre­dien­ti alle pre­scri­zio­ni del re­go­la­men­to co­mu­ni­ta­rio.

San­zio­ne da 1.000 euro a 3.000 euro:

chiun­que uti­liz­za in ma­nie­ra non con­for­me al re­go­la­men­to co­mu­ni­ta­rio i ter­mi­ni re­la­ti­vi alla pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca nel­l’e­ti­chet­ta­tu­ra, nella pub­bli­ci­tà, nella pre­sen­ta­zio­ne e nei do­cu­men­ti com­mer­cia­li di pro­dot­ti rin­ve­nu­ti in fase di com­mer­cia­liz­za­zio­ne.

San­zio­ne da 600 euro a 1.800 euro:

chiun­que uti­liz­za in ma­nie­ra non con­for­me al re­go­la­men­to il logo co­mu­ni­ta­rio di pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca nel­l’e­ti­chet­ta­tu­ra, nella pub­bli­ci­tà e nella pre­sen­ta­zio­ne di pro­dot­ti rin­ve­nu­ti in fase di com­mer­cia­liz­za­zio­ne.

San­zio­ni re­la­ti­ve al mo­del­lo or­ga­niz­za­ti­vo

Come nel caso pre­ce­den­te, salvo che il fatto non co­sti­tui­sca reato sono pre­vi­ste le san­zio­ni (di na­tu­ra amm­ni­stra­ti­va pe­cu­nia­ria) di se­gui­to elen­ca­te.

San­zio­ne da 10.000 euro a 20.000 euro:

chiun­que, anche se non più in­se­ri­to nel si­ste­ma di con­trol­lo, a se­gui­to di esclu­sio­ne o di re­ces­so vo­lon­ta­rio, non prov­ve­de a met­te­re in atto, nei tempi pre­vi­sti dalla vi­gen­te nor­ma­ti­va eu­ro­pea e na­zio­na­le, le ne­ces­sa­rie pro­ce­du­re per il ri­ti­ro della merce ov­ve­ro a co­mu­ni­ca­re ai pro­pri clien­ti la sop­pres­sio­ne dei ter­mi­ni ri­fe­ri­ti al me­to­do di pro­du­zio­ne bio­lo­g­i­co.

San­zio­ne da 6.000 euro a 18.000 euro:

a chiun­que non con­sen­te o im­pe­di­sce le ve­ri­fi­che del­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo è sot­to­po­sto alla san­zio­ne am­mi­ni­stra­ti­va pe­cu­nia­ria da 6.000 euro a 18.000 euro.

San­zio­ne da 6.000 euro a 18.000 euro:

a chiun­que sia stato ap­pli­ca­to da parte del­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo un prov­ve­di­men­to de­fi­ni­ti­vo di so­spen­sio­ne della cer­ti­fi­ca­zio­ne bio­lo­g­i­ca (fatta ec­ce­zio­ne per la so­spen­sio­ne im­pu­ta­bi­le a mo­ro­si­tà).

San­zio­ne da 10.000 euro a 30.000 euro:

a chiun­que sia stato ap­pli­ca­to da parte del­l’or­ga­ni­smo di con­trol­lo un prov­ve­di­men­to de­fi­ni­ti­vo di esclu­sio­ne dal si­ste­ma bio­lo­g­i­co (fatta ec­ce­zio­ne per l’e­sclu­sio­ne im­pu­ta­bi­le a mo­ro­si­tà).

Do­na­to Fer­ruc­ci, Dot­to­re agro­no­mo li­be­ro pro­fes­sio­ni­sta, ri­ve­ste at­tual­men­te l’in­ca­ri­co di Re­spon­sa­bi­le di Bioa­gr­i­cert Lazio e di Cul­to­re della ma­te­ria pres­so la cat­te­dra di Ge­stio­ne e Co­mu­ni­ca­zio­ne d’Im­pre­sa” – Fa­col­tà di Scien­ze della Co­mu­ni­ca­zio­ne, Uni­ver­si­tà degli Studi della Tu­scia. E-mail: do­na­to­fer­ruc­ci@​alice.​it

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