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di Giu­sep­pe Ac­co­man­do

Dif­fu­sio­ne – si­ste­ma­ti­ca – ori­gi­ni – do­me­sti­ca­zio­ne 
I suini nel mondo sono circa 900 mi­lio­ni, al­le­va­ti in tutte le la­ti­tu­di­ni e lon­gi­tu­di­ni, l’a­rea di dif­fu­sio­ne è pa­ra­go­na­bi­le a quel­la dei bo­vi­ni, in­fat­ti, va dai Paesi a clima tor­ri­do a quel­li a clima ri­gi­do, solo i po­po­li di re­li­gio­ne Ebrai­ca e Mu­sul­ma­na ne tra­scu­ra­no l’al­le­va­men­to. In Ita­lia ci sono circa 8.653.000 suini (Istat 2000) di­stri­bui­ti come nella ta­vo­la sot­to­stan­te(con­si­sten­ze più si­gni­fi­ca­ti­ve).

Distribuzione suini in Italia 

Il suino, dal punto di vista zoo­lo­gi­co, ap­par­tie­ne al­l’Or­di­ne degli Un­gu­la­ti, Sot­tor­di­ne Ar­tio­dat­ti­li, Fa­mi­glia Sui­dae, Grup­po Mo­no­ga­stri­ci, Ge­ne­re Sus, Spe­cie scro­fa do­me­sti­ca. Per quan­to ri­guar­da l’o­ri­gi­ne sem­bra che l’at­tua­le suino de­ri­vi dal cin­ghia­le eu­ro­peo Sus scro­fa ferus  per suc­ces­si­vi in­cro­ci col cin­ghia­le in­dia­no Sus scro­fa in­di­cusSus scro­fa vit­ta­tus; l’ad­do­me­sti­ca­zio­ne, con molta pro­ba­bi­li­tà, si ebbe circa 4.500 anni  a.C. in Me­so­po­ta­mia.

Tipi co­sti­tu­zio­na­li
I suini at­tual­men­te al­le­va­ti pos­so­no es­se­re ascrit­ti a tre tipi co­sti­tu­zio­na­li così de­fi­ni­ti:
– 1) Lard Type: trat­ta­si di razze suine di gran­de svi­lup­po sche­le­tri­co e mu­sco­la­re, al­le­va­ti nel­l’Eu­ro­pa orien­ta­le, con spes­so­re del lardo alle spal­le di circa 12 cm e nella re­gio­ne dei lombi di ben 15 cm di spes­so­re.
– 2) Bacon Type: ani­ma­li cor­po­si che non su­pe­ra­no gli 80 kg, al­le­va­ti per la pro­du­zio­ne di bacon, lun­ghez­za del corpo che non su­pe­ra il metro, buoni per lo svi­lup­po delle masse mu­sco­la­ri a di­sca­pi­to del lardo di co­per­tu­ra, buono per il con­su­mo di­ret­to ma anche per la pro­du­zio­ne di in­sac­ca­ti.
– 3) Pork Type:  gros­si ani­ma­li al­le­va­ti per la pro­du­zio­ne di sa­lu­mi e di gras­so.

In base al pro­fi­lo fac­cia­le le razze pos­so­no es­se­re sud­di­vi­se in tre grup­pi:
– 1) pro­fi­lo fac­cia­le  ret­ti­li­neo: pre­sen­ta­no testa lunga, co­ni­ca, orec­chie oriz­zon­ta­li por­ta­te in avan­ti, mole ri­dot­ta, buoni pa­sco­la­to­ri, danno carne magra.
– 2) pro­fi­lo fac­cia­le sub con­ca­vo: hanno fac­cia al­lun­ga­ta con orec­chie lun­ghe, tron­co lungo, sog­get­ti di gran­de mole, al­le­va­ti per la carne e il gras­so.
– 3) pro­fi­lo fac­cia­le ultra con­ca­vo:  pre­sen­ta­no fac­cia corta, orec­chie por­ta­te in avan­ti ed in alto, tron­co lungo, alto e largo, arti brevi, sono ascrit­te le razze di mag­gio­re im­por­tan­za al­le­va­te per la carne e il gras­so.


Suini di 15 gior­ni di vita sotto la lam­pa­da a raggi in­fra­ros­si

Tec­ni­ca di al­le­va­men­to dei suini
Il peso dei suini alla na­sci­ta oscil­la dai 700-800 ai 1.200-1.500 gr, la du­ra­ta del­l’al­lat­ta­men­to è di circa 30 gior­ni per i suini da in­gras­so e di 60-90 gior­ni per quel­li de­sti­na­ti alla ri­mon­ta.  I suini in­co­min­cia­no a man­gia­re già a par­ti­re dalla 2a-3a set­ti­ma­na di vita in quan­to il latte ma­ter­no non è suf­fi­cien­te a co­pri­re il fab­bi­so­gno della ni­dia­ta, per­tan­to alla pop­pa­ta si ag­giun­go­no man­gi­mi ap­pe­ti­bi­li e di­ge­ri­bi­li i co­sid­det­ti ali­men­ti pre­star­ter di alto va­lo­re nu­tri­ti­vo e bio­lo­g­i­co a base di fa­ri­ne di latte, fa­ri­ne di pesce, siero di latte, car­ru­be, de­stro­sio, oli di cocco, di palma, am­mi­noa­ci­di es­sen­zia­li (li­si­na, me­tio­ni­na, trip­to­fa­no), sali mi­ne­ra­li, rame, zinco, cal­cio; per au­men­ta­re la di­ge­ri­bi­li­tà gli ali­men­ti ven­go­no pre­trat­ta­ti ter­mi­ca­men­te. Il man­gi­me va som­mi­ni­stra­to ad li­bi­tum, nella dose di circa 250-300 gr capo/dì,  il con­su­mo di man­gi­me per le prime tre set­ti­ma­ne è di 2.0-2.5 kg per sui­net­to. E’ buona norma in que­sta fase, per pre­ve­ni­re even­tua­li  sin­dro­mi en­te­ri­che e re­spi­ra­to­rie, som­mi­ni­stra­re agli ani­ma­li mi­sce­le pre­star­ter me­di­ca­te pre­via au­to­riz­za­zio­ne del ve­te­ri­na­rio. Per pre­ve­ni­re l’a­ne­mia fer­ri­ca,  es­sen­do il latte di scro­fa po­ve­ro di que­sto ele­men­to, es­sen­zia­le per la for­ma­zio­ne del­l’e­mo­glo­bi­na, si iniet­ta o si ag­giun­ge alla ra­zio­ne  il fer­ro­de­stra­no. Al peso di circa 10–12 kg, come viene ope­ra­to nel­l’a­zien­da della sig.​ra Gras­so Ro­san­na, sita in Pie­tra­de­fu­si (AV), si passa alla som­mi­ni­stra­zio­ne di mi­sce­le star­ter fino al rag­giun­gi­men­to del PV 25–35 kg, suc­ces­si­va­men­te i suini ven­go­no ali­men­ta­ti con pro­dot­ti azien­da­li a base di  orzo 50% cru­sca di fru­men­to te­ne­ro 20%,  mais 10-15 %, fa­ri­na di estra­zio­ne di soia 15- 20 %  e fave. Ope­ra­zio­ni im­por­tan­ti sono: vac­ci­na­zio­ni, ta­glio della coda e aspor­ta­zio­ne dei denti.
La pu­ber­tà tanto nei ma­schi che nelle fem­mi­ne viene rag­giun­ta in­tor­no ai 6-7 mesi, l’ac­cop­pia­men­to lo si fa av­ve­ni­re, in en­tram­bi i casi, verso l’an­no di età, op­pu­re quan­do i sog­get­ti hanno rag­giun­to il peso di 110–120 kg.
Le scro­fe ma­ni­fe­sta­no i ca­lo­ri ogni 21 gior­ni, la du­ra­ta del ca­lo­re me­dia­men­te è di 2–3 gior­ni, per in­dur­re le scro­fe al­l’e­stro si con­si­glia di far pas­sa­re tra le poste delle fem­mi­ne il verro. La scro­fa in ca­lo­re ma­ni­fe­sta  il ri­fles­so di mo­bi­li­tà, se ca­val­ca­ta dal­l’uo­mo si bloc­ca pun­tan­do le zampe.
Dal­l’i­ni­zio della ma­ni­fe­sta­zio­ne estra­le è bene  fe­con­da­re  la scro­fa a di­stan­za di  24–36 ore dal­l’i­ni­zio dei segni, mo­men­to   mi­glio­re per l’o­vu­la­zio­ne.  La ge­sta­zio­ne dura 3 mesi, 3 set­ti­ma­ne e 3 gior­ni, ossia 114 gior­ni, la scro­fa entra in ca­lo­re dopo 5–7 gior­ni dallo svez­za­men­to, è con­si­glia­bi­le co­mun­que fe­con­dar­la al se­con­do ca­lo­re cioè a  circa 60 gior­ni dal parto.


Dott. Di Giu­lio con va­gi­na ar­ti­fi­cia­le (Azien­da Frat­to­lil­lo – Mon­te­cal­vo Ir­pi­no AV – Alun­ni dell’’I­TAS “F. De Sanc­tis“ di Avel­li­no)

La monta può av­ve­ni­re in li­ber­tà, per gli al­le­va­men­ti bradi o se­mi­bra­di, op­pu­re alla mano, quan­do l’ac­cop­pia­men­to è gui­da­to dal­l’al­le­va­to­re; oggi, sem­pre più spes­so, anche per que­sta spe­cie si ri­cor­re al­l’in­se­mi­na­zio­ne  stru­men­ta­le.


Scro­fet­te in at­te­sa del­l’in­se­mi­na­zio­ne
(Azien­da Frat­to­lil­lo – Mon­te­cal­vo Ir­pi­no Avel­li­no)


Verri ibri­di

La du­ra­ta eco­no­mi­ca della scro­fa negli al­le­va­men­ti ra­zio­nal­men­te con­dot­ti  è li­mi­ta­ta  al 5°–7° parto, che cor­ri­spon­de  al­l’in­cir­ca  ai 3–3,5 anni di età, fa­cen­do com­pie­re al­l’a­ni­ma­le circa 2,5 parti al­l’an­no, con una di­stan­za tra il parto ed il con­ce­pi­men­to di 45–60 gior­ni. Pra­ti­ca al­quan­to dif­fu­sa è la ca­stra­zio­ne con­dot­ta su sog­get­ti non ido­nei per la ri­pro­du­zio­ne o quel­li pro­dot­ti per l’in­gras­so, la ca­stra­zio­ne la si deve pra­ti­ca­re su sog­get­ti di circa 50 gior­ni di età, ormai li­mi­ta­ta sol­tan­to ai ma­schi e con­si­ste nel­l’a­spor­ta­zio­ne delle go­na­di, l’o­pe­ra­zio­ne è im­por­tan­te per evi­ta­re che le carni ma­ni­fe­sti­no il sa­po­re ti­pi­co degli adul­ti.

Ali­men­ta­zio­ne nella fase di cre­sci­ta e di in­gras­so
I suini ven­go­no al­le­va­ti per la pro­du­zio­ne della carne, la cui com­po­si­zio­ne è quel­la ri­por­ta­ta in  ta­bel­la:

 Com­po­nen­ti  % – mg – kcal
 Acqua  70
 Li­pi­di  25
 Pro­tei­ne  1,8-2,8
 Ma­gne­sio  17-25 mg
 Ferro  0.9 mg
 Co­le­ste­ro­lo  80-105 mg
 kcal  319

Le ca­te­go­rie com­mer­cia­li sono il suino magro per il con­su­mo di­ret­to ma­cel­la­to al peso di 100-110 kg al­l’e­tà di 5-7 mesi  e il suino pe­san­te ma­cel­la­to ad un peso di 150-160 kg ad un anno di età per in­sac­ca­ti e pro­sciut­ti. In que­sta spe­cie l’Ipg è di 500-600 gr; per in­cre­men­ta­re di 1 kg il peso vivo oc­cor­ro­no me­dia­men­te 3 kg di man­gi­mi; buone sono le fa­ri­ne di pesce ar­ric­chi­te con am­mi­noa­ci­di es­sen­zia­li quali li­si­na, me­tio­ni­na e trip­to­fa­no.
Il suino magro o leg­ge­ro è un sog­get­to aven­te una ele­va­ta ca­pa­ci­tà so­ma­ti­ca ed una car­cas­sa magra anche a pesi at­tor­no al quin­ta­le. Per la pro­du­zio­ne del suino magro ge­ne­ral­men­te non si uti­liz­za­no le razze pure ma gli ibri­di, pro­prio per sfrut­ta­re l’e­te­ro­si o vi­go­re ibri­do, il suino magro non è da con­fon­der­si con un suino di tipo ge­ne­ti­co pe­san­te ma­cel­la­to pre­co­ce­men­te. Per avere un buon pro­dot­to fi­na­le è ne­ces­sa­rio cu­ra­re il mi­croam­bien­te di al­le­va­men­to (luce, tem­pe­ra­tu­ra, umi­di­tà  e ali­men­ta­zio­ne). La ra­zio­ne deve es­se­re equi­li­bra­ta tanto da ot­te­ne­re il giu­sto quan­ti­ta­ti­vo di carne e gras­so e di­stri­bui­ta ad li­bi­tum. Nel­l’a­li­men­ta­zio­ne dei suini è im­por­tan­te tener conto delle fasi di cre­sci­ta, per ogni fase di­ver­so deve es­se­re l’ap­por­to delle so­stan­ze nu­tri­ti­ve della ra­zio­ne.
Nella prima fase dopo lo svez­za­men­to è con­si­glia­bi­le som­mi­ni­stra­re orzo, trat­ta­to ter­mi­ca­men­te per au­men­ta­re la di­ge­ri­bi­li­tà, es­sen­do ali­men­to non trop­po ener­ge­ti­co e ricco di fibra, ab­bon­dan­ti de­vo­no es­se­re le pro­tei­ne, non deve man­ca­re la li­si­na (am­mi­noa­ci­do es­sen­zia­le e li­mi­tan­te), né oli e gras­si per as­si­cu­ra­re il giu­sto grado   ener­ge­ti­co.
Nella se­con­da fase, ma­gro­nag­gio,  è bene som­mi­ni­stra­re ce­rea­li crudi, ag­giun­ge­re alla ra­zio­ne la fa­ri­na di estra­zio­ne di soia fonte di ener­gia ma so­prat­tut­to di pro­tei­ne e li­mi­ta­re nel con­tem­po i man­gi­mi ric­chi di fibra.
Nella fase di in­gras­so la ra­zio­ne deve con­te­ne­re al­me­no il 60–70% di con­cen­tra­ti, ri­dur­re l’ap­por­to di pro­tei­ne e della fibra. Si sa che è più dif­fi­ci­le in­gras­sa­re che di­ma­gri­re es­sen­do il tes­su­to mu­sco­la­re ricco di acqua oc­cor­ro­no re­la­ti­va­men­te poche  ener­gie per in­cre­men­ta­re di peso, for­ma­to il tes­su­to mu­sco­la­re per la for­ma­zio­ne del gras­so di co­per­tu­ra e in­tra­mu­sco­la­re, es­sen­do po­ve­ris­si­mo di acqua, l’a­ni­ma­le ri­chie­de un ap­por­to ener­ge­ti­co qua­dru­plo. I nu­tri­zio­ni­sti hanno spe­ri­men­ta­to che se per in­cre­men­ta­re di 1 gram­mo di mu­sco­lo oc­cor­re 1 per lo stes­so in­cre­men­to in gras­so si spen­de 4, per­ciò la re­la­zio­ne nu­tri­ti­va deve es­se­re larga cioè ricca di so­stan­ze ener­ge­ti­che e meno so­stan­ze pla­sti­che.
La tec­ni­ca di di­stri­bu­zio­ne degli ali­men­ti deve es­se­re di­ver­sa a se­con­da del tipo ge­ne­ti­co, in­fat­ti sarà ad li­bi­tum per sui­net­ti in ac­cre­sci­men­to, ra­zio­na­ta nella fase di in­gras­so per i suini da sa­lu­mi­fi­cio. Per la ma­cel­la­zio­ne  il suino deve es­se­re pron­to alla 18a set­ti­ma­na di vita quan­do ha rag­giun­to un peso di 100–110 kg. Nella pre­pa­ra­zio­ne delle mi­sce­le oc­cor­re tener conto che la di­ge­ri­bi­li­tà deve es­se­re del­l’80%, le pro­tei­ne di­ge­ri­bi­li al­me­no 100 gr, i sali mi­ne­ra­li, espres­si in cal­cio e fo­sfo­ro, ri­spet­ti­va­men­te 16 gr e 12 gr

Al­le­va­men­to dei sog­get­ti da ri­mon­ta
La tec­ni­ca di al­le­va­men­to dei sog­get­ti da ri­mon­ta (scro­fet­te  e ver­ret­ti) è al­quan­to di­ver­sa dai suini da con­su­mo, in­fat­ti per que­ste ca­te­go­rie di ani­ma­li l’ac­cor­tez­za del­l’al­le­va­to­re è di evi­ta­re l’in­gras­sa­men­to pre­co­ce ma di fa­vo­ri­re uno svi­lup­po ar­mo­ni­co dei capi; la tec­ni­ca pre­ve­de uno svez­za­men­to tar­di­vo a 60–90 gior­ni, l’a­li­men­ta­zio­ne a base di mi­sce­le di con­cen­tra­ti come i ma­gron­cel­li fino ad un peso di 50–60  kg, di­stri­bui­ta ad li­bi­tum, suc­ces­si­va­men­te la ra­zio­ne deve es­se­re bi­lan­cia­ta,  sti­mo­lan­do l’ap­pa­ra­to di­ge­ren­te, tanto da avere uno svi­lup­po sche­le­tri­co e mu­sco­la­re omo­ge­neo, as­si­cu­ran­do il giu­sto spa­zio per il mo­vi­men­to, li­mi­tan­do molto la for­ma­zio­ne del gras­so di co­per­tu­ra, fa­vo­ren­do la pu­ber­tà.
Buona norma è far ac­cop­pia­re la scro­fet­ta al se­con­do ca­lo­re, quan­do ha rag­giun­to un peso di circa 110–120 kg, op­pu­re, se la scro­fet­ta è  sot­to­pe­so  ri­cor­re­re al flu­shing som­mi­ni­stran­do cioè, due set­ti­ma­ne prima del­l’in­se­mi­na­zio­ne e  due set­ti­ma­ne dopo l’in­se­mi­na­zio­ne, ra­zio­ni ric­che di con­cen­tra­ti, al­me­no  2–2,5  kg al gior­no, che con­ten­ga il 16−18% di PD e  200–300 gr al dì di fa­ri­na di pesce, orzo, grano e lie­vi­to di birra. Se la scro­fa ri­ma­ne gra­vi­da bi­so­gna fare at­ten­zio­ne a non farla in­gras­sa­re trop­po per­ché si  può avere  nel primo mese di gra­vi­dan­za l’as­sor­bi­men­to degli em­brio­ni e dopo il parto la com­par­sa  di ma­sti­ti.  
Du­ran­te la gra­vi­dan­za la scro­fa va ali­men­ta­ta con circa 2–2,5 kg di man­gi­me al gior­no, por­tan­do la ra­zio­ne nel­l’ul­ti­mo pe­rio­do di ge­sta­zio­ne  fino a 3 kg al dì, con ag­giun­ta di cru­sca di fru­men­to per au­men­ta­re la fibra indi la so­stan­za secca, in­di­spen­sa­bi­le che la ra­zio­ne con­ten­ga 11–13 gr di li­si­na. Dopo il parto la ra­zio­ne  va gra­dual­men­te au­men­ta­ta di  al­me­no 0,5 kg al dì per ogni sui­net­to, con­si­de­ran­do co­mun­que una ra­zio­ne di man­te­ni­men­to di 1,5 kg al dì.

Fab­bi­so­gni ali­men­ta­ri e mo­da­li­tà di di­stri­bu­zio­ne della ra­zio­ne
Nel­l’a­li­men­ta­zio­ne dei suini  la ra­zio­ne ali­men­ta­re si cal­co­la sul quan­ti­ta­ti­vo espres­so in SND (so­stan­ze nu­tri­ti­ve di­ge­ri­bi­li), que­ste so­stan­ze rap­pre­sen­ta­no la somma delle per­cen­tua­li ri­guar­dan­ti le pro­tei­ne, estrat­ti­vi ina­zo­ta­ti, fibra grez­za, gras­si x 2,25, tutti di­ge­ri­bi­li; un kg di SND equi­va­le a 4.100 kcal di ener­gia me­ta­bo­liz­za­bi­le. Per i sui­net­ti l’a­li­men­ta­zio­ne è a base di man­gi­mi con­cen­tra­ti ra­zio­ni ric­che di vi­ta­mi­ne e am­mi­noa­ci­di es­sen­zia­li, quan­ti­tà da som­mi­ni­stra­re è di circa 1 kg al gior­no per capi di 20 kg di PV. Si usano mi­sce­le pre­star­ter, star­ter e di in­gras­so, que­ste pos­so­no es­se­re umide, come nelle stal­le in pros­si­mi­tà di ca­sei­fi­ci ove si uti­liz­za siero, lat­ti­cel­lo, op­pu­re asciut­te so­prat­tut­to nella prima fase della vita del suino fino al rag­giun­gi­men­to di 50 kg di peso vivo, tec­ni­ca que­sta im­pie­ga­ta per l’ot­te­ni­men­to del suino magro da ma­cel­le­ria. Il siero è il re­si­duo della ca­glia­ta, me­dia­men­te il va­lo­re nu­tri­ti­vo di quel­lo vac­ci­no è il se­guen­te: 0,2-1%  gras­so, 0,4-0,9%  pro­tei­ne, 5,5–6%  lat­to­sio, 0,5% sali mi­ne­ra­li, rap­pre­sen­ta per i suini un ot­ti­mo ali­men­to, va som­mi­ni­stra­to dopo lo svez­za­men­to quan­do i sui­net­ti hanno rag­giun­to un peso di 30–40 kg nella dose gior­na­lie­ra di circa 4–6 litri/capo/gior­no, al pv di 120–130 kg il quan­ti­ta­ti­vo di siero al dì per capo può es­se­re anche di 12–14 litri. Il siero è po­ve­ro di so­stan­za secca, la cui % oscil­la dal 5,5 al 6,5%, come va­lo­re nu­tri­ti­vo oc­cor­re con­si­de­ra­re che 15 litri di siero cor­ri­spon­de al va­lo­re nu­tri­ti­vo di un kg di man­gi­me. Es­sen­do il siero ricco di lat­to­sio è in­di­spen­sa­bi­le per la nu­tri­zio­ne della flora mi­cro­bi­ca del­l’in­te­sti­no cras­so, l’a­li­men­to, in­fat­ti, com­por­ta un au­men­to di acido pro­pio­ni­co e, so­prat­tut­to, bu­tir­ri­co, acidi gras­si vo­la­ti­li es­sen­zia­li per la for­ma­zio­ne del gras­so di co­per­tu­ra in­di­spen­sa­bi­le per gli in­sac­ca­ti. Il re­gi­me può es­se­re ra­zio­na­to o ad li­bi­tum, l’im­por­tan­te e che la ra­zio­ne con­ten­ga 3.500 kcal per sui­net­ti da in­gras­so e 2.900 kcal per suini in fase di fi­nis­sag­gio pron­ti per il ma­cel­lo. Gli ali­men­ti per suini sono: orzo, avena, fru­men­to, cru­schel­lo di fru­men­to, cru­sca, fa­ri­na di pesce, fa­ri­na di estra­zio­ne di soia, mi­ne­ra­li, vi­ta­mi­ne e am­mi­noa­ci­di. Orien­ta­ti­va­men­te la ra­zio­ne deve tener conto dei quan­ti­ta­ti­vi in base al PV come ri­por­ta­to nella ta­bel­la:

 kg PV

 PD g

 SND g

 18-40

 180-240

 800-1200

 40-60

 240-270

 1200-1600

 80-100

 300-320

 1200-2200

 

 De­no­mi­na­zio­ne dei suini alle varie età

 Lat­ton­zo­lo  na­sci­ta – svez­za­men­to
 Lat­to­ne  svez­za­men­to a 25–35 kg
 Ver­ret­to  ma­schio: fase di lat­to­ne fino alla pu­ber­tà e al primo salto
 Verro  ma­schio adul­to in ri­pro­du­zio­ne
 Scro­fet­ta  fem­mi­na: fase di lat­to­ne fino alla pu­ber­tà e al primo salto
 Scro­fa  fem­mi­na  dopo il primo parto
 Ma­gron­cel­lo  dai 50–60 kg ai 90–100  per la pro­du­zio­ne del suino pe­san­te
 Ma­ia­le magro  ma­cel­lo al peso di 100–110 kg
 Ma­ia­le pe­san­te  ma­cel­lo al peso di 150–185 kg

Giu­sep­pe Ac­co­man­do, lau­rea­to in Scien­ze agra­rie pres­so l’U­ni­ver­si­tà Fe­de­ri­co II di Na­po­li, è do­cen­te di zoo­tec­ni­ca.

 Tecniche delle Produzioni Animali Bi­blio­gra­fia
“Tec­ni­che delle Pro­du­zio­ni Ani­ma­li”
di Giu­sep­pe Ac­co­man­do
Edi­tri­ce Del­ta3 – Grot­ta­mi­nar­da (AV)
ISBN
10 88-89382-76-1
13 978-88-89372-76-0

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