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di Giu­lia­no Pas­si­gna­ni

piumaggio uccello arlecchino portoghese
Strut­tu­ra sche­ma­ti­ca della Piuma (Fonte: gui­deon­sa­fa­ri.com)

Ogni uc­cel­lo nato in cat­ti­vi­tà per man­te­ne­re il piu­mag­gio più ti­pi­co pos­si­bi­le, ne­ces­si­ta di mol­te­pli­ci ac­cor­gi­men­ti.

Una delle ne­ces­si­tà più im­por­tan­ti sono i lo­ca­li di al­le­va­men­to. Que­sti lo­ca­li non de­vo­no avere tassi di umi­di­tà trop­po alti, come pure la man­can­za to­ta­le di umi­di­tà sa­reb­be un fat­to­re de­le­te­rio. In par­ti­co­la­re par­lia­mo del piu­mag­gio dei ca­na­ri­ni, i quali, oltre alle ne­ces­si­tà sopra elen­ca­te, ne­ces­si­ta­no di una par­ti­co­la­re ali­men­ta­zio­ne du­ran­te la muta delle penne, per ot­te­ne­re piu­mag­gi se­ri­ci, bril­lan­ti, com­po­sti e ca­ri­chi di li­po­cro­mo. Oltre alla so­li­ta mi­sce­la di semi, di prima qua­li­tà, con una buona per­cen­tua­le di semi gras­si, un buon pa­ston­ci­no mor­bi­do, così chia­ma­to per i suoi con­te­nu­ti di gras­si sa­tu­ri e in­sa­tu­ri, ne­ces­sa­ri per dare al piu­mag­gio la so­stan­za gras­sa fi­na­liz­za­ta ad una ot­ti­ma qua­li­tà. Tutto que­sto non è suf­fi­cien­te; per avere dei buoni piu­mag­gi, in par­ti­co­la­re nei ca­na­ri­ni a piu­mag­gio li­scio, è im­por­tan­te avere sog­get­ti a piu­mag­gio bri­na­to e sog­get­ti a piu­mag­gio in­ten­so. Allo stato li­be­ro il piu­mag­gio in­ten­so non esi­ste, i ca­na­ri­ni sono tutti bri­na­ti, hanno il piu­mag­gio sem­pre ot­ti­mo, quel­la che la na­tu­ra ha pre­di­spo­sto.

In cat­ti­vi­tà non è la stes­sa cosa, ci sono molte ti­po­lo­gie di piu­mag­gio: lungo, largo, corto, stret­to, ricco di fi­lo­piu­me, con ra­chi­de spes­sa e ri­gi­da, e tanti altri piu­mag­gi in­ter­me­di a que­ste ti­po­lo­gie, cioè semi bri­na­ti, semi in­ten­si con tante di­ver­se sca­la­tu­re. Tutti que­sti tipi di piu­mag­gio ne­ces­si­ta­no la co­no­scen­za del piu­mag­gio più con­so­no ad ogni razza, ed in fine sta alla ca­pa­ci­tà del­l’al­le­va­to­re se­le­zio­na­re il giu­sto piu­mag­gio. Oltre alle va­rie­tà bri­na­to e in­ten­so, esi­ste la ve­ri­tà mo­sai­co, non è altro che piu­mag­gio bri­na­to con punti di ele­zio­ne mar­ca­ti di li­po­cro­mo. I sog­get­ti mo­sai­co dif­fe­ren­zia­no net­ta­men­te i due sessi, cau­san­do di­mor­fi­smo ses­sua­le molto ac­cen­tua­to. Nella va­rie­tà mo­sai­co per man­te­ne­re un ot­ti­mo piu­mag­gio non è suf­fi­cien­te por­ta­re avan­ti nella se­le­zio­ne sog­get­ti che hanno lu­cen­tez­za pura nei punti di ele­zio­ne. Nei Ca­na­ri­ni di Co­lo­re mo­sai­co, in par­ti­co­la­re nei li­po­cro­mi­ci, dove il fat­to­re mo­sai­co è molto ben vi­si­bi­le, è buona norma, ogni tanto, im­met­te­re al­cu­ni sog­get­ti in­ten­si, i quali pro­du­co­no una parte della prole in­ten­sa, che è poi por­ta­tri­ce di mo­sai­co. Tutti que­sti ac­cor­gi­men­ti sono estre­ma­men­te ne­ces­sa­ri per avere degli ot­ti­mi piu­mag­gi.

L’Ar­lec­chi­no por­to­ghe­se, una delle ul­ti­me razze ri­co­no­sciu­te, fa­cen­te parte dei Ca­na­ri­ni di Forma e Po­si­zio­ne Li­scia, fra le sue di­ver­se pe­cu­lia­ri­tà, che poi lo dif­fe­ren­zia­no da tutte le altre razze, com­pre­si i Ca­na­ri­ni di Co­lo­re, ha quel­la di es­se­re un mo­sai­co pez­za­to a fat­to­re rosso, con l’ob­bli­go della co­lo­ra­zio­ne rossa ar­ti­fi­cia­le. L’Ar­lec­chi­no por­to­ghe­se al primo im­pat­to può sem­bra­re un Ca­na­ri­no di Co­lo­re pez­za­to, ma os­ser­van­do­lo con at­ten­zio­ne ci ac­cor­gia­mo che le di­ver­si­tà sono no­te­vo­li: ta­glia su­pe­rio­re, dorso piat­to, testa stret­ta, tarsi con tibie ben vi­si­bi­li e po­si­zio­ne più eret­ta di quel­la dei Ca­na­ri­ni di Co­lo­re. Es­sen­do l’Ar­lec­chi­no por­to­ghe­se a piu­mag­gio mo­sai­co, più o meno ti­pi­co, ma sem­pre mo­sai­co, quin­di a strut­tu­ra bri­na­ta, a lungo an­da­re, anche usan­do i mi­glio­ri ac­cor­gi­men­ti du­ran­te gli ac­cop­pia­men­ti, al­cu­ne volte na­sco­no dei pul­lus, che con la prima muta delle penne, in par­ti­co­la­re le pri­ma­rie, re­sta­no chiu­se, come delle “can­nuc­ce”, op­pu­re sono con­tor­te; que­sto pro­ble­ma, se­con­do le mie espe­rien­ze, sono l’an­ti­ca­me­ra dei “Lumps”. Es­sen­do l’Ar­lec­chi­no por­to­ghe­se di­ver­so per ta­glia e per forma da altre razze, nasce il pro­ble­ma per come mi­glio­ra­re il suo piu­mag­gio, per ri­da­re se­ri­ci­tà e lu­cen­tez­za allo stes­so. Al­le­vo que­sta Razza da circa dieci anni, mi sono ap­pas­sio­na­to ve­den­do­lo espo­sto alle mo­stre in Por­to­gal­lo fin da quan­do ve­ni­vo in­vi­ta­to a giu­di­ca­re alla mo­stra di Al­mei­da. Ri­cor­do che al­l’i­ni­zio lo chia­ma­vo “Brut­til­lo Por­to­ghe­se”, in se­gui­to mi sono do­vu­to ri­cre­de­re. Ai Cam­pio­na­ti Mon­dia­li di Or­ni­to­lo­gia di Pia­cen­za ho fatto parte del col­le­gio dei giu­di­ci esper­ti per il suo ri­co­no­sci­men­to e quel gior­no, es­sen­do già a co­no­scen­za di que­sta Razza, ho con­tri­bui­to a ren­de­re edot­ti i col­le­ghi giu­di­ci il­lu­stran­do le sue par­ti­co­la­ri pe­cu­lia­ri­tà. Ho scrit­to di­ver­si ar­ti­co­li sulla ri­vi­sta “Ita­lia Or­ni­to­lo­gi­ca” e sui “Cri­te­ri di Giu­di­zio dei Ca­na­ri­ni di Po­stu­ra Li­scia”, aven­do fatto parte della Com­mis­sio­ne Tec­ni­ca Na­zio­na­le, e at­tra­ver­so gli ar­ti­co­li e i Cri­te­ri di Giu­di­zio credo di avere con­tri­bui­to alla sua co­no­scen­za e alla sua dif­fu­sio­ne. Ri­tor­nan­do ai pro­ble­mi che ogni tanto sor­go­no sul suo piu­mag­gio, do­vu­ti ai con­ti­nui ac­cop­pia­men­ti di mo­sai­co per mo­sai­co (bri­na­to per bri­na­to), credo sia op­por­tu­no tro­va­re la giu­sta so­lu­zio­ne per ri­me­dia­re a que­sto in­con­ve­nien­te. Que­sto ar­ti­co­lo, forse non dice nien­te, ma come quan­do suo­na­no i cam­pa­nel­li­ni d’al­lar­me, do­vreb­be es­se­re preso in con­si­de­ra­zio­ne, in par­ti­co­la­re da parte del Paese de­ten­to­re della Razza.

piumaggio arlecchino portoghese uccello
Ar­lec­chi­no por­to­ghe­se in gab­bia da espo­si­zio­ne (Fonte: li­zar­d­ca­na­ry­clu­bi­ta­lia.​blogspot.​com)

arlecchino portoghese uccello
Ma­schio di Ar­lec­chi­no Por­to­ghe­se con­sort (Fonte: www.​can​aric​ultu​ra.​com.​mx)

Giu­lia­no Pas­si­gna­ni, al­le­va­to­re di Ca­na­ri­ni di forma e po­si­zio­ni lisci, esper­to giu­di­ce F.O.I., Pre­si­den­te Ono­ra­rio e fon­da­to­re della As­so­cia­zio­ne Fio­ren­ti­na Or­ni­to­lo­gi­ca, scrit­to­re di mol­tis­si­mi ar­ti­co­li a ca­rat­te­re or­ni­to­fi­lo.

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