
Sarà ancora la Cortona Doc il vino che premierà il miglior sommelier d’Italia della Fisar, evento in programma domenica 5 novembre nell’ambito dell’evento Vinoè, alla Stazione Leopolda di Fisar, dove i sommelier Fisar di tutta Italia si danno appuntamento per il loro tradizionale congresso annuale. Ormai da tre anni il Consorzio Vini Cortona è partner dell’iniziativa che nel corso del tempo si è potenziata fino a diventare una vera e propria festa del vino che a Firenze raccoglierà i protagonisti del settore. Oltre a una magnum celebrativa firmata da un artigiano del territorio, il miglior sommelier d’Italia avrà in premio anche un wine tour di qualche giorno alla scoperta della Cortona Doc.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che in merito al Programma nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo sono stati erogati per l’annualità 2017 quasi 337 milioni di euro, corrispondenti alla totalità dei fondi assegnati all’Italia dalla Ue per l’esercizio finanziario 2017, conclusosi per il fondo Feaga il 15 ottobre scorso. I dati resi noti da Agea confermano il grande interesse dei produttori vitivinicoli italiani verso le misure strutturali e di sostegno alla promozione previste dall’OCM vino.

La foto vincitrice del contest “Grappa&Frutta, tentazione perfetta”, indetto dall’Istituto Nazionale Grappa per la quattordicesima edizione di Grapperie Aperte che si è svolta domenica 1 ottobre in 17 distillerie di sei regioni italiane – ovvero Valle d’Aosta, Lombardia, Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Toscana – ha un nome e ben quattro volti: tra tutte quelle pervenute, ad ottenere la miglior valutazione dalla giuria è stata quella postata dall’account di “Correttograppa”, in cui sono ritratti quattro giovani intenti a farsi un selfie mentre degustano il distillato di bandiera.

Donatella Cinelli Colombini e Gianluca Morino, weekend con super assaggi tosco-piemontesi. Un evento capace di emozionare i wine lovers e un’opportunità unica di vivere due giorni insieme a produttori appassionati che fanno dei grandi vini e desiderano condividerli con chi sente lo stesso entusiasmo nello spirito di amore per la natura e per la propria terra. Un programma fitto e coinvolgente con tre degustazioni di sette vini ciascuna e due cene con prelibatezze gastronomiche di Piemonte e Toscana. Ma soprattutto due protagonisti che racconteranno i vini e l’esperienza di farli nascere.

Settembre mese della vendemmia. E dove se non nella zona per eccellenza del Prosecco ossia il trevigiano? Qui la vendemmia 2017 è iniziata con una settimana d’anticipo . Complici il tempo, il caldo e qualche grandinata dei giorni scorsi i produttori locali hanno iniziato a raccogliere l’uva per iniziarne la lavorazione ( già praticamente raccolte intanto le varietà precoci). Le previsioni vendemmiali fanno pensare ad una riduzione in quantità del 10% rispetto alla precedente vendemmia. Buona la gradazione zuccherina e lo stato sanitario delle prime uve raccolte.

La vendemmia 2017 in Italia rimarrà impressa nella mente dei viticoltori italiani in quanto è la sesta vendemmia peggiore degli ultimi cinquanta anni che oscillerà intorno ai 57.000.000 circa di quintali e applicando un coefficiente di trasformazione in vino del 72% (fonte Assoenologi) saremmo intorno ai 41 milioni di vino, un 25% circa in meno del 2016 (54,1 milioni di ettolitri- fonte Istat) e del 13% circa rispetto alla media (2012/2016). Per rendersi conto dell’importanza di quanto suddetto a titolo esemplificato che in un terreno pesante (argilloso) occorrono 8-10 mm di pioggia per ha corrispondono a 80-100 mc\ha e 20-25 l per pianta, nei terreni sciolti la quantità occorrente è del 50-60%, ma turni irrigui più frequenti…

Inizia il 12 settembre la vendemmia nell’area Doc Bardolino. Una raccolta che parte con un anticipo di una decina di giorni rispetto al consueto, al termine di una stagione che, anche a Bardolino, è stata caratterizzata da un andamento climatico anomalo, con alcune zone colpite da gelate primaverili, riducendo la produzione. Le uve si presentano comunque sane e con considerevoli tenori zuccherini.
Sarà l’ultima vendemmia condotta secondo il vecchio disciplinare, prima della revisione che introdurrà le tre sottozone storiche…

Il titolo di Miglior Sommelier del Soave si aggiunge al già ricco curriculum di Tortora, già Miglior Sommelier della Toscana 2016, vicecampione italiano 2015 e altri piazzamenti di rilievo in competizioni di rilievo nazionale. A fare da cornice alla finale del Trofeo Miglior Sommelier del Soave indetto da AIS Veneto e dedicato al bianco per eccellenza della regione, è stata la manifestazione Soave Versus, organizzata al Palazzo della Gran Guardia di Verona dal Consorzio di Tutela Vini Soave per la valorizzazione del vino e del territorio da cui proviene.

Mentre in tutta Italia si rincorrono le voci di un’annata particolarmente difficile, dall’area del Lago di Garda Fabio Zenato, agronomo, vivaista e titolare con il fratello Paolo dell’azienda agricola Le Morette, pone l’attenzione su un’eccezione per il Lugana. “Indubbiamente la stagione è stata ricca di insidie – spiega Fabio Zenato – prima le gelate, poi le temperature elevate e la prolungata siccità, ma queste circorstanze nella nostra zona non hanno influito in modo significativo sulla produzione e sulla qualità delle uve”.

E’ stato il Presidente della Regione del Veneto ad aprire ufficialmente stamane la prima vendemmia analcolica, festeggiata nell’azienda Iris Vigneti di Mareno di Piave (TV). “Un plauso – ha detto il governatore Luca Zaia – ad una azienda che, con coraggio, ha saputo aprire una strada non ancora battuta nel campo degli sparkling wine, una spumante zero alcol protetto da un brevetto internazionale che rappresenta una straordinaria intuizione.

Una nuova varietà a bacca rossa è stata scoperta da Cantina Valpantena Verona in un piccolo vigneto della Valdonega, area collinare che sovrasta il centro cittadino della città scaligera. Un’uva dai grappoli spargoli ed acini scuri, ricchi di polifenoli ed antociani: l’analisi molecolare ha dimostrato che non ha nessuna associazione con varietà finora conosciute. Le è stato quindi dato il nome di Elmo.
Il ritrovamento risale ancora al 2009, ma solo in questi giorni si è conclusa l’attività di identificazione.