
“Vino Nobile di Montepulciano. Denominazione di origine controllata e garantita. Toscana”. Dopo l’adozione della modifica anche da parte del Ministero, sarà questa la dicitura obbligatoria per il Vino Nobile di Montepulciano, dopo che la Regione Toscana nella data dell’8 luglio ha approvato le modifiche al disciplinare della prima Docg italiana che avrà, tra le prime della regione, l’obbligatorietà di indicare la dicitura “Toscana”. Delibera che accoglie la richiesta unanime dell’interprofessione rappresenta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. «Un traguardo importante per la nostra denominazione, frutto di un percorso portato avanti con tenacia dal Consorzio e condiviso con la Regione Toscana, che fin da subito ha saputo interpretare le esigenze dei produttori – spiega il Presidente del Consorzio del Vino nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – questo permetterà di apportare maggiore chiarezza in tutti quei consumatori, soprattutto stranieri, che ancora oggi fanno confusione con la denominazione abruzzese»…

I vini veronesi a denominazione di origine controllata e il Vinho Verde portoghese uniscono le forze per una promozione comune in Germania, Danimarca e Francia nell’ambito di un ampio progetto triennale da 2,3 milioni di euro cofinanziato dall’Unione Europea. L’accordo di collaborazione è stato siglato a Villafranca di Verona dal presidente del Vinho Verde, Manuel Pinheiro, che è anche a capo dell’Associazione nazionale delle denominazioni di origine vitivinicole del Portogallo, e da Franco Cristoforetti, presidente di Avive, l’Associazione dei Vini Veronesi a denominazione di origine, in rappresentanza dei Consorzi di tutela dell’Arcole, del Bardolino, del Custoza, del Garda, del Lessini Durello, del Lugana e del Soave (non aderisce invece all’iniziativa il Consorzio dei vini della Valpolicella)…

E’ Andrea Rossi il nuovo Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. A nominarlo il CdA del Consorzio, eletto lo scorso 16 maggio, che si è riunito nella serata di giovedì 13 giugno. Il Consiglio ha nominato anche i due Vicepresidenti, Susanna Crociani (Azienda Crociani) e Luca Tiberini (Azienda Tiberini). «Queste nomine rappresentano la fine di un percorso cominciato a maggio con l’assemblea elettiva – queste le prime parole del neo Presidente Rossi – un percorso che ha visto fin da subito le aziende associate lavorare per un ricompattamento all’interno del Consorzio con un obiettivo comune che è quello dello sviluppo della denominazione in Italia e nel mondo». Tra le grandi novità per la prima volta nella storia del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano una giunta che vanta per il 60% quote rosa. «Tra i principali obiettivi di questo mandato – continua Andrea Rossi – quello di lavorare sulla base sociale alla fine di rafforzare l’unità consortile. Anche per questo la giunta cercherà di coinvolgere il più possibile i consiglieri con un’organizzazione che prevedrà deleghe e mansioni al fine di snellire e velocizzare le azioni da mettere in campo sia a livello promozionale che di gestione della denominazione»…

Il Consorzio Vino Chianti parte alla volta del Vietnam e per la prima volta fa tappa, giovedì 30 maggio, a Ho Chi Minh City per il Chianti Lovers Asian Tour II, un secondo tour asiatico di promozione delle aziende vitivinicole che incontreranno operatori del mercato vietnamita ma anche invitati speciali da altri Paesi. “Il mercato vietnamita, storicamente educato e di tradizione per così dire coloniale “francofona”, sta negli ultimi anni facendo passi in avanti decisi nel mondo del commercio del vino e del suo consumo. Il Vietnam rientra tra i Paesi con più slancio e con crescita recente. Ecco perché il Consorzio ha scelto di affacciarsi su questo mercato nuovo”, commenta il presidente Giovanni Busi…

I Colli Apuani, una piccola regione di circa 300 ettari vitati, incastonata ai piedi delle Alpi Apuane e affacciata sull’ultimo lembo della Versilia in prossimità del Golfo dei Poeti, regala oltre ad un panorama mozzafiato, dei vini eccellenti. La collocazione dei vigneti, i quali godono dell’influenza dei venti marini e del particolare substrato caratterizzato dalla presenza di arenarie e calcari dolomitici, non poteva che donare una grande materia prima. Al Vinitaly 2019 abbiamo incontrato un produttore di vino Candia dei Colli Apuani DOC.

Presso l’Università degli Studi di Siena è attivo, da circa 10 anni, lo Spin-off SERge-GEnomics – SERvizi di GEnomica, diretto dalla Dott.ssa Rita Vignani e dalla Dott.ssa Monica Scali, che hanno messo a punto una rivoluzionaria ed innovativa analisi antifrode del DNA dei vini, che permette di sapere cosa beviamo, ricostruendo a ritroso il processo di vinificazione, dalla bottiglia fino alle varietà di uve dei vitigni impiegati per la produzione. Si parte da una banca dati dei DNA dei vitigni, poi si passa all’estrazione del DNA del vino e lo si confronta secondo il principio della coincidenza con i profili dei vitigni previsti dai disciplinari e depositati in banca dati. In questo modo il test, che mostra forti analogie con il test di paternità adottato in ambito medico e forense, consente di avere informazioni esatte sull’identità varietale delle uve vinificate…

Migliorare la viticoltura italiana attraverso la ricerca, puntando sulle nuove tecnologie di mutagenesi, sul genome editing e sui vitigni di ultima generazione resistenti alle malattie. Questo il tema al centro del Forum Vitivinicolo Nazionale 2019, tenutosi a Firenze il 23 gennaio 2019 ed organizzato da CIA – Agricoltori Italiani in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili. Si è discusso sui vitigni resistenti alla peronospora ed oidio, trattasi di dieci varietà, selezionate attraverso incroci, tutte parentali di vitigni internazionali, tra le quali Soreli, Sauvignon, Fleurtai, Merlot, e Cabernet, iscritte nel registro nazionale delle varietà di vite e già disponibili sul mercato, ma per passare alla coltivazione in campo è necessaria l’approvazione di 19 regioni e due province autonome…

al Vinitaly fino in Cina, lezioni pratiche di promozione enogastronomica per gli studenti dell’Ipssar “F. Datini” di Prato e del “Saffi” di Firenze. Grazie a un protocollo di intesa siglato tra l’Istituto Datini e il Consorzio Vino Chianti i ragazzi potranno partecipare attivamente ai più prestigiosi eventi promozionali e vedere da vicino l’attività di promozione e di valorizzazione della denominazione. L’Istituto pratese è capofila della rete “Progetto Made in Italy”, una associazione di Istituzioni scolastiche operanti nel settore dell’enogastronomia e ospitalità alberghiera che ha lo scopo di realizzare attività formative e di apprendimento tramite il contatto con realtà di eccellenza dell’economia ed il mondo del lavoro…

Atto tra vitivinicoltori, Organizzazioni delle aziende agricole e delle cooperative. Ungulati, i coltivatori toscani si mobilitano contro l’emergenza: Sanjust (presidente di Avito, l’associazione che raggruppa tutti i consorzi di vino toscani): “Rimborsi necessari ma serve risolvere il problema definitivamente con soluzioni di lungo termine. Necessario un livello di confronto e iniziativa nazionale. Si al rinnovo della legge regionale, ma migliorata, per una maggior rispondenza degli abbattimenti agli obbiettivi”

I numeri del Consorzio Vini Asolo Montello continuano a crescere, confermando il trend positivo: nel 2018 sono state oltre 12 milioni le bottiglie consortili di Asolo Prosecco Superiore DOCG prodotte e immesse nel mercato. Anche le piccole produzioni locali sono aumentate: dal 2014 ad oggi quella di Montello DOCG è passata da 3 mila a 51 mila bottiglie, raddoppiando il dato del 2017. Nata nel 2009, quella dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG è la denominazione meno estesa delle tre votate al Prosecco, ma è l’unica che può definire la tipologia Extra Brut nelle bottiglie prodotte con la DOCG.

La Regione Toscana si faccia parte attiva assieme al mondo della ricerca ed al mondo Consortile regionale per dare vita, in tempi brevi, ad un progetto applicativo ed operativo sui vitigni resistenti a cui fare seguire una sperimentazione in campo della coltivazione e successiva vinificazione delle uve di cloni di Sangiovese ed altri vitigni tradizionali della toscana enologica” questo l’appello che il Consorzio Vino Chianti, senza timori per il nuovo frutto di una seria ricerca scientifica, attraverso il suo Presidente Giovanni Busi, ha deciso di rivolgere alle istituzioni e alle imprese agricole della Toscana…