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Le aziende agricole sono una parte fondamentale del tessuto produttivo italiano. Si stima, infatti, che compongano il 4% di tutta la forza lavoro e di tutte le aziende che operano sul nostro territorio, stando ai dati Istat raccolti. Il settore dell’agricoltura non è più legato alla lentezza e alla pesantezza manuale del lavoro, ma può oggi godere di macchinari tecnologici capaci di incrementare la produttività, ridurre i rischi e gli errori, migliorare la qualità del prodotto finale e favorire la sicurezza della forza lavoro.
Tuttavia, la sicurezza in merito ai dati trattati, all’inventario e alle modalità con cui tenere traccia di quello che succede in un ambiente biologico è un argomento ancora delicato per molte aziende. Di fatti, ci sono numerose sfide nascoste che a primo impatto possono sembrare semplici, ma che nel lungo termine possono provocare dei problemi.
L’importanza di prevenire i rischi
Dati i margini di guadagno piuttosto ridotti, per via di una serie di fattori che vanno dal costo della materia prima a quello per gli stabilimenti produttivi, senza dimenticare le tasse e le imposte dovute all’Erario, è di assoluta importanza prevenire tutti i rischi che possano divorare quel poco che è rimasto attaccato all’osso.
A tal riguardo, sempre più aziende decidono di affidarsi alla modernità e alle nuove tecnologie capaci di dare un margine di sicurezza aggiuntivo. Queste possono riguardare un’ampia varietà di elementi, che come vedremo hanno un impatto differente a seconda della tipologia di tecnologia o innovazione scelta.
Se, per esempio, si sta svolgendo una ricerca per ottenere il riconoscimento IGP di un prodotto, è importante tenere traccia dei progressi e salvare ogni informazione che possa essere utile al raggiungimento di tale obiettivo. Inoltre, è importante tutelare i server e i luoghi digitali dove questi vengono custoditi, altrimenti si rischia di subire un furto di dati che potrebbe far perdere il vantaggio competitivo ottenuto.
Un altro esempio appartiene al campo delle normative in materia agroalimentare, come nel caso delle nocciole, dove gli aggiornamenti sulla quantità e le modalità di commercializzazione dell’alimento hanno portato a una maggiore trasparenza sulle vendite. Restare sempre al passo con i cambiamenti normativi è un qualcosa di fondamentale per tutte le attività commerciali, pena il rischio di subire multe, sanzioni o interruzioni dell’esercizio che potrebbero danneggiare i conti e gli affari.
Per i proprietari di campi di grandi dimensioni, è invece fondamentale proteggere ogni ettaro di terra a propria disposizione, anzitutto monitorando i flussi in entrata e in uscita e individuando tutti colori che transitano in una determinata zona. A riguardo di tale necessità, non sorprende che sempre più agricoltori stiano installando dei dispositivi tecnologici, incluso il rilevatore di targhe, per individuare subito tutti coloro che passano per una determinata zona. Così, diventa possibile anche riconoscere se si tratta di un fornitore, di un lavoratore, o peggio, di un ladro o un truffatore.
Non bisogna dimenticare che i furti di prodotti agroalimentari, come frutta, verdura e persino bestiame, possono capitare anche a chi è sempre attento e accorto. I ladri sono sempre più ingegnosi quando si tratta di far sparire un pollaio o di recuperare delle cassette di ciliegie per rivenderle sul mercato nero.
Ogni buon agricoltore lo sa bene. Soprattutto, chi ha dovuto affrontare situazioni simili conosce bene quanto i rischi di questo tipo possano impattare sul bilancio commerciale e famigliare a fine mese, con conseguenze, pensieri e stress che nessuno vorrebbe affrontare. Da qui, diventa ovvio come il bisogno di tutelarsi sia sempre più una priorità di tutte le aziende che operano in Italia.