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Toscana: operativa la Legge Regionale sulla Disciplina per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo

di Roberto Sorrentino

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Vigneto dell’azienda Rocca delle Macìe di Castellina in Chianti (SI)

Sul BURT n. 54 del 18 dicembre 2017, è stata pubblicata la L.R n. 73 del 18-12-2017 “Disciplina per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo”, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale della Toscana. Vengono definite le modalità tecnico operative inerenti i procedimenti per la gestione del potenziale viticolo. I procedimenti amministrativi disciplinati da questa legge sono gestiti, da parte dei soggetti competenti, per mezzo del sistema informativo regionale, tramite le apposite procedure predisposte da ARTEA. Fino al 31 dicembre 2030 i vigneti per uva da vino possono essere impiantati o reimpiantati solo se è stata concessa un’autorizzazione e le tipologie di autorizzazioni sono le seguenti: autorizzazioni derivanti dalla conversione dei diritti di impianto; autorizzazioni al reimpianto; autorizzazioni al reimpianto anticipato; autorizzazioni per nuovi impianti.

Queste autorizzazioni saranno concesse alle aziende viticole tramite la loro registrazione e certificazione nel registro informatico pubblico delle autorizzazioni per gli impianti viticoli. Il subentro nella titolarità di una autorizzazione è consentito solo in determinati casi indicati nella circolare AGEA n. 18162 del 1° marzo 2017. Per cui un viticoltore/conduttore che intende subentrare nella titolarità di una autorizzazione, può presentare una “Richiesta di variazione dell’autorizzazione”, tramite la Dichiarazione Unica Aziendale (DUA). Successivamente la competente struttura della Giunta regionale entro 60 giorni dalla presentazione della DUA, certificherà la nuova autorizzazione nel registro delle autorizzazioni. Tutti i diritti di impianto registrati nel registro dei diritti devono essere convertiti in autorizzazioni prima di procedere all’impianto del vigneto, entro il termine di validità del diritto e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2020. Le disposizioni contenute in questa legge non si applicano alle superfici vitate di estensione pari o inferiore a 2 are e le cui produzioni sono destinate al consumo familiare. Per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo ogni superficie vitata deve essere iscritta allo schedario viticolo, il quale è tenuto dall’Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA) ed è parte integrante dell’anagrafe regionale delle aziende agricole. Ogni viticoltore deve aggiornare la situazione registrata nello schedario viticolo contenente i dati relativi al proprio potenziale viticolo, mediante la presentazione di comunicazioni e richieste, oppure mediante la registrazione degli atti di trasferimento nella titolarità o nella conduzione di superfici vitate. Alle superfici vitate iscritte allo schedario viticolo, ARTEA, tramite il proprio sistema informativo, attribuisce una o più idoneità alla produzione di uve atte a produrre vini a denominazione di origine. Lo schedario viticolo contiene importanti informazioni, quali le superfici vitate, le caratteristiche tecniche e produttive riferite alla superficie vitata (forma di allevamento, sesto di impianto, densità di impianto, anno di impianto, destinazione produttiva, presenza di irrigazione, tipo di coltura, varietà e la eventuale menzione vigna) e la titolarità della conduzione dei vigneti. La Giunta regionale, su proposta dei Consorzi di Tutela e sentite le Organizzazioni professionali agricole e Cooperative maggiormente rappresentative, può disciplinare l’iscrizione dei vigneti nello schedario, ai fini dell’idoneità alla rivendicazione delle relative denominazioni di origine, per conseguire l’equilibrio del mercato. Le funzioni di controllo sull’osservanza delle disposizioni di cui alla presente legge, sono esercitate dalle competenti strutture della Giunta regionale, che ha emanato le linee guida per lo svolgimento dei controlli. L’estrazione del campione di controllo è effettuato da ARTEA, secondo le procedure previste dal proprio “Manuale Controlli Coordinati”. A partire dalla vendemmia 2018 la dichiarazione di raccolta e di rivendicazione verrà effettuata in modalità grafica, per cui le aziende agricole sono tenute ad aggiornare il proprio schedario grafico entro la data di inizio raccolta delle uve della campagna 2018/19.

Autore: Roberto Sorrentino, Enotecnico Agronomo, iscritto all’Ordine Professionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Siena.
09/05/2018