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Vinoterapia: un nuovo modo di degustare il vino

di Vittoria Capei Chiaromanni

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Courtesy Photo / Relais San Maurizio

Le cure a base di uva hanno origini molto antiche, le prime risalgono infatti ai greci e ai romani.
Gaio Plinio detto il Vecchio tra i tanti argomenti di cui tratta nel suo “Naturalis Historiae”, in particolare nel libro XIV, descrive infatti anche della funzione terapeutica del vino fondamentale per benessere e longevità del corpo.
Vennero poi esaltate nuovamente nel XV secolo da Caterina Sforza, figura di spicco del  Rinascimento, che  ne elogiava le proprietà benefiche nei trattamenti di bellezza.
Una vera e propria teoria venne però sviluppata solo nel 1993 a Graves, in Francia, grazie a studi effettuati da Mathilde Cathiard, figlia dei proprietari dei vigneti Chateaux Smith Haut-Lafitte, e Bertrand Thomas in collaborazione con l’ Università di Bourdeaux. La Vinoterapia fu subito un successo tanto che si diffuse subito in Spagna e Italia ma anche nel resto del mondo, soprattutto Brasile e Argentina.
La Wine Therapy sono trattamenti volti al benessere della persona per mezzo di alcune proprietà contenute nell’uva e nel vino.

Gli obiettivi della Vinoterapia sono molteplici: dimagrimento, antistress, antietà.
La prima caratteristica dell’uva è la sua capacità antiossidante grazie ai polifenoli, i flavonoidi in particolare, ma anche al fosforo, potassio e calcio, presenti nell’acino e sono quindi necessari ed essenziali per la produzione di creme anti-age.
Ma non solo il succo anche le bucce, i semi e il raspo sono indicati per combattere problemi come l’idratazione, l’elasticità della pelle e migliorare la microcircolazione. La combinazione di questi elementi è utilizzata, quindi, anche per la produzione di fanghi e oli essenziali.
Tutti i trattamenti sono principalmente a base di uve a bacca nera, I vitigni maggiormente utilizzati sono: lambrusco grasparossa, ottimo per la conservazione della pelle grazie ai suoi innumerevoli minerali, sauvignon e sangiovese (con il vino chianti soprattutto) utilizzati principalmente per i massaggi grazie alle loro proprietà calmanti e rilassanti ed infine cabernet e merlot ottimi per eliminare le cellule morte della pelle.

I trattamenti possono essere realizzati sotto forma di maschera, scrub o bagno. Uno dei trattamenti più apprezzati è il “bain barrique”, un bagno a base di vinacce, vinaccioli e acqua termale seguito poi da un massaggio con acini freschi e oli essenziali ma è un trattamento molto richiesto anche l’idromassaggio con concentrato di mosto che risulta ottimo per la riattivazione della circolazione favorendo anche il drenaggio
I prezzi dei pacchetti benessere partono dai 100 euro in su ma dipende poi anche dal tipo di trattamento e dal luogo prescelto.
Le wine spa si trovano in tutta Italia, da nord a sud, e sono un’ottima alternativa per chi ama le novità.

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Vinoterapia (foto www.idrowater.net)

Una delle regioni più amate dove provare uno dei tanti trattamenti a base di vino è la Toscana, soprattutto nella zona della Val d’Orcia in provincia di Siena ma si trovano un po’ ovunque: Trentino, Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria e anche nell’isola di Vulcano in Sicilia, nello splendido centro benessere Therasia Resort Sea & Spa che prevede il trattamento “Valle dei Mostri”, un percorso che utilizza i prodotti naturali tipici delle Eolie.

Tra le più conosciute in Toscana è assolutamente da citare Borgo San Felice in provincia di Siena, il centro benessere firmato Dottor Vrajnes, dove è consigliato provare l’avvolgimento al puro mosto con bagno effervescente alle essenze di vino della durata di un’ora e mezzo circa.

Moltissime se ne trovano pure in America, soprattutto nella famosa zona vinicola della Napa Valley  ma anche a New York; è stato scoperto infatti che molti newyorkesi amano rifugiarsi in spa del vino per rigenerarsi, sconfiggere lo smog e ricaricarsi per tornare così alla vita frenetica della città.

Alla Vinoterapia viene associata erroneamente anche l’ampeloterapia (dal greco, cura dell’uva) ma in quest’ultima è previsto anche il consumo giornaliero di uva per un certo periodo di tempo, cosa che invece non è prevista nella vinoterapia.

Questi trattamenti sono ormai sempre più usati da chi ricerca novità e benessere e sono ottime e valide alternative ai classici trattamenti di bellezza o alle più semplici degustazioni.

Assolutamente da provare.

Credo in un pianeta più verde, in una cosmetica più impegnata. Formulo i miei prodotti per tutte le donne che, come me, non vogliono dover scegliere tra efficacia ed ingredienti naturali, tra glamour ed ecologia.” Mathilde Thomas

 

Vittoria Capei Chiaromanni, dottoressa triennale in “Comunicazione, media e giornalismo” e dottoressa magistrale in “Strategie della comunicazione pubblica e politica” presso l’Università degli studi di Firenze. Specializzata in “Marketing, comunicazione e pubblicità” presso l’Istituto Europeo di Design – Roma, ha svolto sul settore del vino la propria tesi di laurea dal titolo: “Il vino toscano tra tradizione e innovazione. Il ruolo dell’azienda Marchesi Antinori”. E-mail: vittoria.capei.c@gmail.com