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Il Lancashire Heeler

di Federico Vinattieri

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Lo possiamo definire uno degli ultimi arrivati nell’elenco delle razze canine riconosciute. Non è stato semplice per me riuscire a trovare le informazioni necessarie per poter redigere un breve articolo su questa razza. Non esistono testi cartacei specifici sulla razza da cui poter attingere e le tantissime informazioni riportate in rete, sono scritte in lingua straniera e nella maggior parte dei casi sono nozioni ripetitive e ricopiate di portale in portale. Le uniche informazioni sulla razza redatte in lingua italiana, sono ahimè, scritte tempo addietro dal sottoscritto.

Si tratta di una razza totalmente sconosciuta in Italia. Sfido a trovare qualche cinofilo italiano che conosca bene questa razza. Tra tutte le razze appartenenti al “gruppo n° 1 F.C.I.“, ossia a quel raggruppamento che comprende tutte le “razze da pastore e bovari”, l’unica a non aver mai messo piede sul suolo italiano, è proprio il Lancashire Heeler, almeno da quanto mi risulta.

Tipico maschio di razza Lancashire Heeler
Tipico maschio di razza Lancashire Heeler – nome del soggetto:
“Mirox Earl Angus Le Beau”

Ma da dove “saltata fuori” questa razza?

Quel che molti neofiti non vogliono capire è che la stragrande maggioranza delle razze attualmente riconosciute, sono il frutto del meticciamento di altre già esistenti, e non vedo il perché ci si debba scandalizzare di tali dinamiche, che talvolta sono additate come bizzarre o addiruttura aberranti. Io che conosco piuttosto bene anche il mondo dell’ornitologia e dell’avicoltura, vi posso garantire che questi meticciamenti sono assolutamente normali e all’ordine del giorno, per la creazione di nuove razze e nuove varietà.

Ed è proprio il caso del nostro Lancashire Heeler! Le sue origini infatti sono chiare e possono facilmente anche essere dedotte dal suo aspetto fisico; infatti questo piccolo cane, nasce dall’incrocio fra un “Welsh Corgi” e del “Manchester Terrier“. Il meticciamento tra queste due razze è palesemente evidente dai tratti morfologici presenti nell’attuale razza, dai colori, e anche dall’aspetto caratteriale. E’ dunque frutto di un semplice meticciamento conseuentemente selezionato ad hoc.

Una razza di recente creazione quindi, che ha avuto origine quando il bestiame nella zona di Ormskirk, cittadina inglese nella Regione del Lancashire, bestiame sorvegliato dal Welsh Corgi, chiamato anche “Welsh Heeler”, incontrava il “Manchester Terrier”, questa fu la combinazione che dette origine alle “fondamenta” della razza attuale.

Visto e considerato la sua città natale, infatti questo piccolo cane è anche chiamato “Ormskirk Heeler” o “Ormskirk Terrier“. La razza è nota in quella zona da circa 150 anni e veniva usata come “cane da fattoria”, capace di sorvegliare le mandrie e tenere sotto controllo i topi.

Lancashire Heeler colorazione "nero focato"
Lancashire Heeler colorazione “nero focato” (fonte: dogwallpapers.net)

E’ stata allevata in quella zona per moltissime generazioni, pertanto questo cane si è mantenuto rustico, temperato dal proverbiale clima ostile di quei territori. Il primo Club del Lancashire Heeler fu fondato nel 1978 e il riconoscimento Kennel Club Inglese solo nel 1981. Lo standard oggi in vigore è stato reso pubblico il 4 aprile 2016, quindi recentissimo. Non conoscendo personalmente e direttamente questa razza, ho contattato diversi noti allevatori stranieri, chiedendo solo informazioni, soprattutto sulla sua indole, sul suo aspetto caratteriale. Le risposte ai miei quesiti hanno avuto sempre gli stessi esiti: si tratta di una razza a molteplici attitudini. Non riuscirete mai a trovare un cane così dinamico e così poco specializzato in una disciplina specifica, ma incredibilmente versatile, connotato che lo rende un tipo di cane dalle mille capacità e adatto a decine di tipologie di ausilio all’uomo, dal lavoro sulle greggi, all’agility, dalla guardia, all’obedience, fino alla funzione più semplice di eccellente cane da compagnia. Un cane multi-funzionale dunque, che non ha subìto una selezione mono-attitudinale, come la maggioranza delle razze canine appartenenti al medesimo raggruppamento, ma che può fungere da “razza jolly” per molti contesti, in situazioni differenti.

Come sempre dovrebbe essere fatto, per arrivare a conoscere bene una razza e a poterla descrivere, bisogna prendere il suo standard e analizzarlo (rif. FCI-Standard N° 360 / 30.05.2016).

Aspetto generale

L’Heeler si presenta piccolo, grazioso, energico, robusto, vigile, con una struttura forte, corpo muscoloso, tutte carateristiche essenziali per un “piccolo lavoratore”.

Come taglia lo standard prevede 30 cm al garrese nel maschio, e 25 cm al garrese nella femmina. Un parametro anatomico fondamentale indicato nello standard è la lunghezza complessiva del corpo, la quale deve essere circa 2,5 cm più lunga dell’altezza al garrese (misurato dal garrese alla coda). Un tronco costruito nel “rettangolo” quindi. La testa deve essere ben proporzionata al corpo. Analizzando la sua regione cranica vediamo che il cranio ed il muso sono su piani paralleli. il Cranio è piatto e largo tra le orecchie, affusolato verso gli occhi, che sono ben distanziati. Il santo naso-frontale, chiamato in gergo cinotecnico “Stop”, è moderato, equidistante tra il naso e l’occipite. Nella regione facciale vi sono diversi tratti distintivi. Il naso (o tartufo) è di colore nero o marrone, il colore varia in base al colore del mantello. Il muso è affusolato verso il naso. Le labbra si presentano ferme. La dentatura presenta mascelle forti con una perfetta, regolare e completa chiusura a forbice, cioè i denti superiori che si sovrappongono strettamente ai denti inferiori e si adattano alle mascelle. Gli occhi sono a forma di mandorla, di media grandezza, di colore scuro, tranne nel mantello “marrone fegato” dove gli occhi possono essere più chiari per abbinarsi al colore del manto. Le orecchie sono portate sollevate in attezione o erette.  Orecchie cadenti che non mostrano alcun accenno a essere sollevate sono indesiderate. Il collo è di lunghezza moderata, ben incassato nelle spalle. La regione del tronco presenta una linea superiore ferma e livellata, mai insellata e inclinata verso la groppa. La regione lombare è corta. Il torace presenta costole ben cerchiate, che si estendono bene. La coda è attaccata alta; riportato indietro in una leggera curva quando è vigile, ma non formando un anello completo. Vediamo gli arti anteriori: la spalla è ben formata; il gomito è saldo contro le costole; i piedi anteriori sono piccoli, sodi e ben imbottiti.  Gli arti posteriori nel complesso sono muscolosi. Dal retro dovrebbe essere parallelo, quando si muove o in piedi. Il ginocchio e garretti ben angolati. Piedi posteriori piccoli, sodi e ben imbottiti. Il movimento (o andatura) è una voce molto importante nel giudizio di questa razza, e deve sempre essere vivace, naturale, fluido. Il “loose movement” (movimento sciolto) è un requisito fondamentale.

Il mantello presenta un sottopelo che funge da rivestimento, resistente agli agenti atmosferici, corto, spesso, duro e piatto. Il “topcoat” è leggermente più lungo sul collo. Il sottopelo non deve mostrarsi attraverso il pelo, né lasciare che i peli più lunghi sulla criniera stiano dritti. Il pelo lungo o eccessivamente ondulato è altamente indesiderabile.

Le colorazioni ammesse sono il nero focato o marrone (fegato) focato, con intensità di pigmento collegata al colore del mantello, con intense macchie focate sulle guance e spesso sopra gli occhi. Intense focature sul muso e sul petto e dalle ginocchia in giù, all’interno delle zampe posteriori e sotto la coda. È desiderabile un segno distintivo (segno del pollice) nero o fegato, a seconda del colore del mantello, appena al di sopra del piede anteriore. L’intensità delle focature può sbiadire con l’età. Il bianco va scoraggiato. Una piccola macchia bianca sul petto, benché ammessa, è indesiderabile.

Passiamo a quello che è uno dei requisiti fondamentali di questa particolarissima razza, come abbiamo già detto, ossia il comportamento. La voce “aspetto caratteriale” è stata volutamente inserita nello standard ufficiale ed è un connotato importantissimo. Non bisogna mai dimenticarsi che questo piccolo cane, all’apparenza un cane da casa, è in realtà un eccelso cane da bestiame, il quale conserva anche un istinto da “terrier”, adatto anche per la caccia alla lepre e al coniglio selvatico. Il coraggio è la sua dote principale. Durante il lavoro non deve mostrare esitazioni, ma con il proprietario deve sempre mostrarsi felice e affettuoso. Sicuramente il Lancashire Heeler, nonostante la sua taglia, non può essere considerato un cane da compagnia a tutti gli affetti, il fatto di classificarlo nel gruppo dei “cani da pastore” è stato corretto. Ho letto alcuni articoli scritti da autorevoli allevatori stranieri, nei quali si fa riferimento al concentrarsi nella selezione, sul mantenimento della sua innata attitudine al lavoro, e questo penso sia giustissimo.

Il L. Heeler è un cagnolino intelligente che ama persone, bambini e giochi. E’ un cane che “scoppia di energia” e ciò non deve sorprendere, dato il tipo di lavoro per cui è stato allevato. Sotto eccitazione risulta veramente difficile tenerlo a bada, pertanto l’obbedienza di base e le buone maniere dovrebbero essere insegnate fin dalla tenera età. Niente delizia questo cane più del gioco!

Mentre è amichevole con altri cani, potrebbe avere la tendenza a voler essere un “cane dominante”, che potrebbe essere un problema in una famiglia, in quanto la gelosia può prendere il sopravvento. Non v’è dubbio che può essere definito un “piccolo-grande compagno”.

Il suo addestramento è piuttosto facile in quanto apprende con una rapidità impressionante, e impara prestissimo a rispondere ai comandi. I rigidi rimproveri fisici e/o verbali non dovrebbero mai essere usati in quanto tali metodi serviranno solo a minare la sua fiducia, l’affetto ed il rispetto per il suo proprietario.

L’allenamento di rinforzo positivo con “leccornie” e lodi per contrassegnare il lavoro ben fatto, consentirà di raggiungere sia le prestazioni che il rafforzamento dei legami tra cane e conduttore. La socializzazione che familiarizzerà il cane con varie persone, luoghi, situazioni ed altri animali, dovrebbe iniziare presto e dovrebbe essere un processo continuo. Le esposizioni canine, ad esempio, sono contesti preziosi, anche per socializzare.

Per il suo benessere fisico e la sua salute si dovrebbe garantire, al proprio L.H., regolari passeggiate e sessioni di gioco, sia per mantenerlo fisicamente attivo, sia per la sua stimolazione mentale.

Si rivelerà un eccellente compagno di passeggiata. Non richiede una quantità eccessiva di esercizio, ma una semplice passeggiata in un parco può essere sufficiente.

Un consiglio: fate attenzione ai piccoli animali! Il suo innato istinto di cacciatore lo può portare a non controllarsi in caso di presenza di piccoli roditori, uccellini o piccoli altri animali.

Lancashire Heeler colorazione "marrone focato"
Lancashire Heeler colorazione “marrone focato” (fonte immagine: dogwallpapers.net)

Quali sono i difetti principali che può presentare questa razza?

Come in tutti gli standard i difetti sono considerati come un qualsiasi deviazione dai punti precedenti e la gravità con cui essi sono considerato deve essere esattamente proporzionale al loro grado e all’effetto che possono avere sulla salute e sul benessere dell’animale, nonché sulla capacità del cane di svolgere il suo lavoro tradizionale. Ma andiamo ad analizzare i difetti da squalifica, ossia quei difetti su cui in fase di giudizio, determinato l’immediata squalifica del soggetto e conseguente allontamento dalle esposizioni; sono due:

1) aggressività o eccessiva timidezza; 2) chiara presenza di anomalie fisiche o comportamentali. Due connotati che giustamente devono essere fortemente penalizzati.

Essendo una razza molto “giovane”, ha ancora in sè tutti i vantaggi dell’eterosi dovuta al meticciamento da cui la razza ha origine, quindi possiamo dire che si tratta di una razza sana. In una selezione corretta, bisogna stare attenti solo alle patologie dell’occhio, e alla lussazione della rutula (patella luxation).

Non credo che questa razza si diffonderà in maniera repentina, ma penso che prima o poi anch’essa riscuoterà interesse di molti appassionati e ci sta benissimo che presto, anche alcuni allevatori italiani, si cimenteranno nella sua selezione.

Una razza che merita veramente attenzioni e meriterebbe di essere presa seriamente in considerazione anche nel nostro Paese.

 

» Articolo tratto dalla Rivista TerrAmica – num. 9 Luglio 2018 «

Federico Vinattieri è un appassionato allevatore cinofilo, ornitofilo e avicoltore (titolare Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – http://lupi.difossombrone.it – http://ornitologia.difossombrone.it). Curriculum vitae >>>