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La Cimice del pomodoro – Nezara viridula L.

di Francesco Sodi

Cimice del pomodoro
Adulto di Cimice verde o Cimice del pomodoro – Nezara viridula L.
(foto http://web.ipb.ac.id/~phidayat)

Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Eterotteri
Famiglia: Pentatomidi
Genere: Nezara
Specie: N. viridula L.

Piante ospiti: Pomodoro e molte altre ortive, Colture erbacee di pieno campo (Soia, Bietola), arbustive ed arboree (Nocciolo), piante ornamentali e di interesse paesaggistico.

Identificazione e danno
La Nezara viridula è una cimice molto polifaga e diffusa praticamente in tutto il territorio nazionale; provoca i danni maggiori soprattutto nelle coltivazioni ortive ed al Pomodoro in particolare. Gli adulti (circa 15 mm di lunghezza) sono tipiche cimici, con la forma a pentagono, di colore verde chiaro o verde-giallastro.
Le neanidi sono quasi nere, punteggiate di bianco; le ninfe, in base all’età, possono presentare il pronoto nerastro o verdastro, il resto del corpo è di colore verde esclusa una zona dorsale al centro dell’addome che si presenta maculata di bianco e nerastro. La livrea viene completata da tipiche macchie bianche poste in file longitudinali ai bordi del corpo; spesso vi è anche una punteggiatura marginale rossastra.
Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago.
Sulle foglie, a causa delle punture trofiche, si evidenziano delle necrosi localizzate e disseccamenti, di diverso grado.
Sui frutti di Pomodoro provocano tipiche punteggiature clorotiche, più o meno confluenti ed evidenti, nella bacca in fase di maturazione; queste punteggiature, in seguito, divengono necrosi localizzate molto sfumate.
Le cimici, inoltre, trasmettono, con le loro punture e col secreto di particolari ghiandole repugnatorie, uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati.
Infine, oltre a questi danni diretti, la cimice trasmette, indirettamente, delle malattie secondarie che entrano mediante le ferite lasciate dagli stiletti boccali; in modo particolare entrano le Batteriosi. Su altre piante i danni sui frutti sono leggermente diversi, ad esempio:
– sulle Nocciole provocano, insieme ad altri Pentatomidi, il “cimiciato”, cioè una alterazione della forma e del sapore della parte edule del frutto che diviene striminzita e sgradevole; 
– nelle Leguminose si hanno alterazioni necrotiche al baccello, con alterazione quali-quantitativa dei semi. 

Cimice del pomodoro
Cimice verde allo stadio di ninfa finale mentre punge (foto Francesco Sodi)

Cimice del pomodoro
Neanide di Cimice verde (foto Francesco Sodi)

Ciclo biologico
La Nezara viridula sverna come adulto in svariati ricoveri: alla base delle piante tra le foglie secche, negli anfratti della scorza, nelle siepi, ecc. In primavera queste cimici riprendono l’attività appena il clima lo consente; gli adulti si accoppiano e le femmine ovidepongono, dopo aver già provocato danni pungendo la vegetazione, sulle piante ospiti. Le ovature sono costituite da dei gruppi di uova di colore chiaro. Da queste uova si origina la 1a generazione che sovrappone i diversi stadi con contemporanee presenze di neanidi, ninfe ed adulti.
Nel corso dell’anno si possono avere più generazioni; tuttavia nei nostri ambienti sono mediamente due.

Lotta
La lotta contro la Nezara viridula è di tipo chimico e segue i criteri della lotta guidata ed integrata. Normalmente si interviene, sul Pomodoro, alla comparsa delle prime forme mobili; i prodotti da utilizzare sono i Piretroidi o estratto di Piretro.
Il trattamento può essere limitato alle fasce perimetrali del campo da dove inizia l’infestazione.
Su altre colture l’intervento viene eseguito facendo valutazioni di opportunità, caso per caso; nella Soia si interviene solo quando vi è un congruo numero di forme mobili (circa 4 forme mobili per metro); anche in questo caso si utilizzano dei Piretroidi. Nella Soia è opportuno tenere sotto controllo anche le popolazioni di Ragnetto rosso che, normalmente dopo trattamenti con prodotti a largo spettro, tende a divenire virulento, per la mancanza di nemici naturali.

Atlante di Entomologia agraria >>>

Francesco Sodi, diplomato presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze e  laureato in Scienze e Tecnologie agrarie, ha conseguito la laurea magistrale in Agrozootecnia sostenibile presso la Facoltà di Agraria di Firenze. Selezionatore e allevatore di avicoli, è responsabile tecnico dell’azienda agricola “Podere l’Uccellare” nel Chianti Classico.  Curriculum vitae >>>

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