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Di Vittoria Capei Chiaromanni

vinitaly 2016 vino verona
Verona, 10-13 aprile 2016: cinquantesima edizione della maggiore manifestazione italiana del settore del vino. La manifestazione è nata nel1967 grazie all’intuizione di Angelo Betti, con il nome di “Giornate del Vino Italiano”. Oggi è la più grande manifestazione a livello nazionale e una tra le maggiori a livello internazionale: conta più di 4.100 espositori e una superficie che supera i 100.000 metri quadrati. Ad aprire l’edizione appena conclusa del Vinitaly è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato come il vino italiano sia oggi un prodotto che riesce ad unire le persone e come sia conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Oggi il vino italiano è sinonimo di qualità e questo traguardo è stato raggiunto anche grazie al Vinitaly. E’ stato un obiettivo importante e assolutamente non facile da raggiungere anche a causa dello scandalo del metanolo che colpì i nostri prodotti esattamente 30 anni fa, nel marzo del 1986. Con l’edizione 2016 il vino italiano si è posto un nuovo obiettivo: innovazione.
Il vino è un prodotto che fa parte della nostra cultura e della nostra tradizione e che è riuscito sempre a trasformarsi e modificarsi insieme alla società e alle sue esigenze. Oggi il vino deve continuare a rinnovarsi così da essere sempre all’altezza delle richieste del cliente che è sempre più attento ed esigente. La società attuale la si può definire “tecnologica” e proprio su questa direzione deve adeguarsi anche il vino. La cinquantesima edizione del Vinitaly ha promosso la prima app del vino: “Vino – Vinitaly Wine Club”. Questa applicazione era stata presentata per la prima volta in occasione di Expo Milano 2015 ed ha vinto il premio, assegnato da Mediastars, come Migliore App Italiana. “Vino” è un’applicazione suddivisa in 3 punti chiave del nuovo modo di apprezzare il vino: enoteca, gusta ed esplora. Il punto forte che la rende così utile e innovativa è l’essere una guida tascabile che permette l’acquisto online ma riesce anche e soprattutto a diffondere e raccontare il nostro patrimonio enologico.
Poiché come ha dichiarato anche il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, è necessario per le nostre aziende fare rete per mandare all’estero un messaggio chiaro e coerente. Internet quindi può aiutare a raggiungere questo obiettivo: durante i giorni della fiera sono stati organizzati diversi incontri con i maggiori esponenti del web. Proprio in questo contesto è stato quindi interessante, oltreché un momento clou della fiera, l’incontro tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Jack Ma, fondatore di Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce mondiale: l’incontro ha sottolineato come vino e internet debbano lavorare insieme per un progetto comune e come internet possa aiutare la promozione del made in italy.
L’innovazione però non è e non dev’essere solo legata alla tecnologia ma anche alle tecniche e alle scelte di produzione ed è qui che prendono piede termini come biologico, artigianale, ecosostenibile e a questo è stato dedicato un intero padiglione, il numero 8; un successo anche grazie alla presenza congiunta di FIVI e Vivit.

Il Vinitaly 2016 non è stato solo all’interno dei vari padiglioni ma lo si è potuto respirare anche in tutta la città di Verona tramite la manifestazione “Vinitaly and the city”: una serie di eventi organizzati nel cuore della città che ha permesso, grazie ai suoi 12 euro di biglietto di ingresso, di essere accessibile a tutti. “Vinitaly and the city” tramite il “Tour arte e sapori” ha anche permesso ai suoi partecipanti di respirare veramente ciò che è il vino: cultura. Il successo di questa iniziativa è stato anche dovuto dal saper guidare ed emozionare i vari partecipanti poiché il vino dev’essere vissuto a 360gradi e non solo degustato ma quindi accompagnato da cibo ed esperienze.

Il messaggio che ogni vino vuole trasmettere deve passare anche tramite l’etichetta: quest’anno c’è stata la ventesima edizione del concorso Internazionale Packaging di Vinitaly che ha premiato l’etichetta di Asolo Prosecco Spumante Brut 2015 della Tenuta di Amadio di Monfuno della Provincia di Treviso. Il premio speciale Packaging 2016 è stato invece assegnato alla Cantina dei Colli Ripiani di Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno. Infine, il premio Immagine coordinata 2016 è stato assegnato all’azienda agricola Francesco d’Alessandro di Ortona.

La cinquantesima edizione del Vinitaly è stato un successo e questo è stato anche confermato dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese e dal dg Giovanni Mantovani che si sono detti entusiasti dell’organizzazione e dei numeri che sono stati raggiunti: 130.000 gli operatori, 28.000 i buyer stranieri, in aumento del 23% rispetto all’edizione precedente soprattutto in aumento i buyer americani (+25%).
Anche quest’anno il Vinitaly è riuscito a far parlare di sé e ad essere non solo vetrina ma anche stimolo e sguardo al futuro. Il vino è tutto questo: tradizione e innovazione e questo dev’essere il messaggio e l’obiettivo per i produttori, grandi o piccoli che siano.

Vittoria Capei Chiaromanni, dottoressa triennale in “Comunicazione, media e giornalismo” e dottoressa magistrale in “Strategie della comunicazione pubblica e politica” presso l’Università degli studi di Firenze. Specializzata in “Marketing, comunicazione e pubblicità” presso l’ Istituto Europeo di Design – Roma, ha svolto sul settore del vino la propria tesi di laurea dal titolo: “Il vino toscano tra tradizione ed innovazione. Il ruolo dell’azienda Marchesi Antinori”. vittoria.capei.c@gmail.com
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