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E’ stato approvato il 28 novembre scorso dalla Camera dei Deputati il Testo unico del vino (Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino).

Un’unica legge di riferimento per il settore con un impianto chiaro che favorisce i produttori e gli operatori del settore e che porta a uno snellimento burocratico molto importante.

Il Testo unico del vino – ha affermato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – è legge. Un risultato al quale abbiamo lavorato molto in questi mesi insieme al Parlamento e che oggi è realtà. Finalmente diamo ai produttori una sola legge di riferimento con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente. Un’operazione di semplificazione che era attesa da anni e che consente di tagliare burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Col Testo unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi“.

Burocrazia nel campo vinicolo

Il nuovo Testo Unico realizza un’ampia semplificazione burocratica in ambiti che vanno dalla produzione alla commercializzazione del vino, dalla tutela delle denominazioni di origine e delle menzioni tradizionali fino al sistema dei controlli e alla disciplina sanzionatoria. «Tutto questo favorire – spiegano al ministero per le Politiche agricole – più certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli migliore per la tutela di un settore chiave dell’agroalimentare italiano».

Il binomio tradizione & innovazione è da sempre una costante del settore vitivinicolo e non poteva mancare nel nuovo Testo Unico. Infatti il provvedimento da un lato apre nuovi spazi all’innovazione in particolare per quanto riguarda l’introduzione in etichetta di sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza. Ma d’altro canto garantisce una tutela anche delle tradizioni laddove si prevedono specifiche disposizioni per la salvaguardia dei vigneti eroici o storici. In particolare saranno promossi gli interventi di ripristino, recupero e salvaguardia di quei vigneti che si trovano in aree soggette a rischio dissesto idrogeologico e con particolare valenza paesaggistica.

Importanti interventi di semplificazione sono previsti anche sul fronte dei controlli e delle sanzioni. Sul piano delle verifiche viene introdotto il principio del raccordo tra le diverse autorità che operano nel sistema dei controlli (si calcola circa 20 differenti soggetti dalla forza pubblica alle Asl fino agli enti di certificazione) che dovranno condividere i risultati dei propri controlli evitando duplicazioni nelle visite in cantina. Tutti i controlli sulle imprese vitivinicole dovranno infatti confluire nel Registro unico dei controlli a prescindere se siano o meno imprese agricole. Ma novità di rilievo saranno introdotte anche nel sistema sanzionatorio con l’introduzione del principio del “ravvedimento operoso” che consentirà di sanare con multe ridotte le irregolarità solo formali evitando così il rischio di incappare in ammende amministrative pesanti.

30/12/2016
Fonte: Ministero Politiche Agricole e Forestali (MIPAF)

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