Il tema del biologico è entrato nel quotidiano in ragione di sensibilità personali, interessi professionali, a volte politici, temi sociali salutistici e istanze ambientalistiche. Il comparto vitivinicolo non si sottrae a questa cornice; anzi, la grande crescita ha portato i vigneti gestiti con il metodo biologico ad essere il 5% delle superfici coltivate a vite… Continua >>>


Andrea Carozza, laureato in Tecnologie Alimentari – Curriculum Viticoltura ed Enologia presso l’Università della “Tuscia” di Viterbo (sede di Velletri), frequenta attualmente il terzo livello AIS (Associazione Italiana Sommelier) del Corso di qualificazione professionale per Sommelier.

Il Terroir dell’Aglianico del Taburno è molto noto in enologia, poiché rappresentato da una delle più importanti zone DOC della regione Campania. Il vitigno Aglianico, come il suo stesso nome “ellenico” vuol fare credere…  Continua >>>

Salvatore Soreca, laureato in Scienze Geologiche presso l’Università del Sannio, è abilitato all’esercizio della libera professione di Geologo presso l’Università di Bari. Svolge attività libero-professionale e di ricerca nei campi della geologia ambientale e applicata, idrogeologia ed ecologia.

Inquadramento botanico della Vite, condizioni pedo-climatiche, impianto, sistemi di allevamento, cure colturali  in produzione, avversità, vendemmia…  Continua >>>

Giuseppe Accomando, laureato in Scienze agrarie presso l’Università Federico II di Napoli, è docente di zootecnica presso l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino.

Quello di Juffman è uno degli acidimetri in commercio più utilizzati perché permette di fare misure veloci, ma comunque precise.
Nell’articolo è inserita una video-lezione registrata presso il Laboratorio di Chimica agraria dell’Istituto Tecnico Agrario di Firenze. Continua >>>

Tiziana Brocchi, laureata in Chimica presso l’Università degli Studi di Firenze, è docente di Chimica agraria presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale di Firenze.
Giuseppe Guarnieri è docente di Esercitazioni di chimica presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale di Firenze.
Simone Innocenti frequenta la classe V A – a.s. 2008/09 – dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Firenze.

Più che di vino, parlerei di nettare, perchè non saprei come altro descrivere questo liquido turgido dal rosso rubino carico, i cui riflessi violacei sull’unghia tradiscono la giovane età. Continua >>>

Italo Sapere, agronomo e specializzato in viticoltura ed enologia, è membro di varie commissioni provinciali di degustazioni sommelier. Si occupa da sempre dell’azienda di famiglia all’isola d’Elba, con la quale ha ottenuto tantissimi i riconoscimenti, ultimo (per data) il SOLE attribuito per l’Aleatico 2007,  dalla Guida dei vini 2009 Veronelli.

Investire sul vino in India è una moda che sta prendendo sempre più piede tra i facoltosi indiani che… Continua >>>

Ettore Del Lupo, laureato in Scienze e tecnologie agrarie presso l’Universita’ politecnica delle Marche, ha conseguito il diploma di Master in  Gestione del Sistema Viticolo presso la Facoltà di Agraria di Milano.

Le tignole della vite rappresentano i fitofagi “chiave” della viticoltura: Tignoletta delle vite (Lobesia botrana) e Tignola della vite (Eupoecilia ambiguella)… Continua >>>

di Gianfranco Anfora et al. – Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

I marciumi radicali della vite sono una patologia causata da diversi microrganismi fungini che attaccano l’apparato radicale delle piante, provocando un progressivo deperimento dell’ospite… Continua >>>

di Daniele Prodorutti, Federica De Luca, Alberto Pellegrini, Ilaria Pertot – Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

L’oidio della vite, conosciuto anche con il nome di “mal bianco”, e’ normalmente presente nei vigneti della penisola italiana, ma causa problemi soprattutto nell’Italia Meridionale ed Insulare. Continua >>>

di Dario Angeli e Ilaria Pertot
Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

Il mal dell’esca della vite è una sindrome dovuta all’azione di vari funghi che attaccano il legno della pianta ospite e provocano importanti danni al vigneto. Continua >>>

di Lorenza Michelon, Chiara Pellegrini e Ilaria Pertot
Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

…è ormai sempre più frequente, girando per i paesaggi agricoli dell’Abruzzo, imbattersi in nuovi impianti a filari, segno tangibile che qualcosa si muove. Continua >>>

Ettore Del Lupo, laureato in Scienze e tecnologie agrarie presso l’Universita’ politecnica delle Marche, ha conseguito il diploma di Master in  Gestione del Sistema Viticolo presso la Facoltà di Agraria di Milano.