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Ultimati i sopraluoghi dei tecnici di Condifesa Treviso, numerosi i vigneti allettati dal forte vento che ha caratterizzato gli ultimi fenomeni temporaleschi di agosto. Grazie al nuovo Fondo Mutualistico le aziende agricole potranno accedere ad indennizzi fino a 10mila euro.
Treviso, 26 Agosto 2015 – La bufera di Ferragosto che si è abbattuta sulla Marca ha provocato gravi danni ad alcune aziende nella pianura trevigiana. Sono terminati in queste ore i sopraluoghi dei tecnici di Condifesa Treviso sui vitigni abbattuti da fenomeni ventosi particolarmente intensi che si sono verificati nei giorni scorsi in concomitanza ai forti temporali che hanno interrotto il periodo di caldo eccezionale che ha caratterizzato l’estate 2015. Le aziende viticole dove i tecnici accertatori hanno rilevato danni anche consistenti sono 10, prevalentemente situate nella Sinistra Piave (in una fascia che va da Cimadolmo, a San Polo e dintorni). Qui, interi filari di viti sono stati abbattuti proprio nei giorni in cui era in corso la vendemmia compromettendo in parte le colture.
Ma la buona notizia di questa stagione viticola è che gli agricoltori hanno scelto “l’autodifesa” di fronte a fenomeni temporaleschi sempre più violenti, anche imputabili ai cambiamenti climatici. Da quest’anno infatti Condifesa Treviso, grazie al Fondo Mutualistico messo in campo assieme agli altri Consorzi di Difesa di Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha la possibilità di indennizzare le aziende socie per i danni a impianti arborei e strutture di sostegno a vigneti e frutteti in caso di venti eccezionali o trombe d’aria (coperti da indennizzo, quindi, non solo le piante – esclusi i frutti pendenti – ma anche palificazioni, cavi, tiranti). Il fondo prevede indennizzi erogati dal Consorzio fino a 10 mila euro per azienda (fino quindi a 100 mila euro totali per le dieci aziende coinvolte dai recenti eventi) che andranno a compensare il ripristino la sostituzione del materiale danneggiato e l’eventuale perdita di produzione.
“Quando accadono questi fenomeni atmosferici, purtroppo sempre meno eccezionali – afferma Valerio Nadal, Presidente Condifesa Treviso – spesso gli agricoltori devono intervenire urgentemente con una prima sistemazione provvisoria in vista della raccolta della produzione, e successivamente nel periodo autunnale devono affrontare elevati costi per il ripristino completo dell’impianto con nuova palificazione e notevoli spese di manodopera. Finora gli strumenti assicurativi hanno consentito di difendere il prodotto, ma nulla hanno potuto fare contro alcune avversità in grado di compromettere seriamente gli impianti.
L’iniziativa messa in campo dai Condifesa del Nordest consiste in un’azione mutualistica, con accantonamento annuale di quote di contenuta entità ricavate dalla contribuzione degli associati, dalle economie dei costi assicurativi, integrate con contribuzioni di Enti economici pubblici e privati interessati e coinvolti nello sviluppo dell’iniziativa. Questa prima applicazione nella nostra provincia ci dà la conferma che la strada intrapresa è quella giusta, dal momento che le dieci aziende coinvolte hanno accolto il soccorso del fondo mutualistico con grande sollievo”.
Va detto, infine, che il Consorzio di Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità di Treviso è il primo consorzio nazionale in termini di capitale viticolo assicurato (180 milioni l’anno). Tra i suoi cinquemila soci vi sono oltre 3.000 viticoltori e la Provincia di Treviso, rappresenta una avanguardia nelle forme di difesa del reddito dell’aziende viticole che rappresentano ormai un asset portante dell’economia locale. Grazie ai nuovi Fondi Mutualistici sono inoltre indennizzabili danni da fauna selvatica e mal dell’esca (patologia della vite causata da gruppi di funghi che colonizzano la pianta).

Continua sul Forum di Agraria.org


Fonte: CONDIFESA TREVISO

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