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Incontro con Robert Costanza

Professor Costanza, qual’è lo stato del Capitale Naturale Mondiale in termini economici?
“Penso che si stia deteriorando. La Millennium Ecosystem Assessment (La Valutazione Milleniaria dell’Ecosistema) ci ha dimostrato che un’alta frazione del nostro ecosistema sta peggiorando in termini della sua produzione. Penso che ci dobbiamo concentrare più su come investire in queste risorse senza solo lamentarci su come stanno andando in malo modo. Per prima cosa, dobbiamo assicurarci che la gente capisca che queste risorse sono produttive e che bisogna investirci perché producono dei dividendi per tutti sulla terra. Penso che facendo così, potremo aiutarci a fermare l’esaurimento di queste risorse e fare in modo che il Capitale Naturale rimanga sostenibile.”

Come il Capitale Naturale influisce nella Società nel suo insieme e vice-versa?
“Penso che dobbiamo riformulare il nostro concetto dell’economia, che cosa sia e a che cosa serve. Il parere convenzionale è che l’economia sia il mercato e quindi se qualcosa non viene gestito dal mercato, cioè se non è un bene o servizio privato, viene ignorato come se non abbia importanza ed è ovvio non è così. Ci sono tante cose fuori del mercato che sono importanti per il nostro benessere e il Capitale Naturale è una di queste categorie, insieme al Capitale Sociale, un’altra categoria che spesso viene lasciata fuori.”

Come possiamo preservare il Capitale Naturale per le nostre generazioni future?
“Come prima cosa, possiamo capire il suo contributo e poi adoperarci per assicurare la sua conservazione”

Il Mercato attuale è incompatibile con la conservazione del Capitale Naturale?
“Non credo, ma penso che dobbiamo andare oltre il mercato attuale. Non penso che la soluzione sia privatizzare tutto, però penso che la cosa che dovremmo fare con urgenza è riconoscere il fatto che tante di queste risorse sono dei beni pubblici e non vengono gestiti bene dal mercato privato. Tuttavia esistono altre istituzioni ed altri meccanismi che possiamo impiegare per meglio gestirle. Non possiamo semplicemente lasciarle come risorse ad “accesso libero” senza qualche diritto di proprietà.  Non è giusto nemmeno assegnare dei diritti di proprietà privati. Noi abbiamo bisogno di una soluzione che rappresenti una via di mezzo, tipo diritti di comunità oppure anche dei fondi fiduciari mantenuti a favore della comunità, così possiamo “proprietizzare” queste risorse senza privatizzarle. Possiamo assegnare dei diritti di proprietà e poi possiamo gestirle nel contesto del mercato senza privatizzarle, trasformandole in dei beni di mercato.”

Il Prof. Robert Costanza parteciperà in qualità di relatore al V Forum Internazionale dell’Informazione Greenaccord “Capitalizzare l’Ambiente”, Monte Porzio Catone (Roma) 7 – 10 novembre 2007

a cura di Greenaccord Press – press@greenaccord.it

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